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TORINO. BOLOGNA 3 JUVENTUS 3. Juventus una squadra che non molla mai

BOLOGNA – JUVE |Il racconto della gara a cura dell’ufficio stampa juventus fc.

Foto Andrea Amato/PhotoAgency

foto archivio

Il calcio sa essere incredibile: succede allora che una partita che in molti avevano identificato come “spareggio per il terzo posto”, fra due squadre che hanno già raggiunto l’obiettivo Champions League, viva letteralmente due vite. Nella prima il Bologna è spumeggiante e va in gol 3 volte, nella seconda la Juve si ricorda e ricorda a tutti che “fino alla fine” non è un modo di dire, e la riacciuffa in soli 8 minuti.

IL PRIMO TEMPO

Inizio da sogno, ma per il Bologna. La Juve sembra scarica in questo inizio di partita, e una città in festa per la conquista della Champions League spinge i rossoblu che nei primi minuti viaggiano fortissimo.

Dopo due minuti Szczesny, alla partita numero 200 in bianconero in Serie A, salva su Freuler, ma sugli sviluppi del corner nulla può su Calafiori, che su assist di Castro trova l’angolino alto.

All’11’ il Bologna trova il raddoppio, con Urbanski che anticipa tutti, compreso Gatti, in area bianconera. E non è finita, due minuti dopo sarebbero anche 3 le reti bolognesi, ma c’è off-side.

Con l’andare dei minuti, i ritmi si abbassano, la Juve corre meno pericoli ma non riesce a portarne dalle parti di Skorupski: al 32’ si fa vivo Vlahovic, che cerca di servire una palla interessante per Bremer che arriva da destra, ma la difesa felsinea può liberare.

Al 42’ arriva una palla gol vera per i bianconeri: Cambiaso fa andare la gamba a destra e mette in mezzo dove Vlahovic è in buona posizione ma viene anticipato.

E’ l’ultima nota del primo tempo.

UNA RIPRESA DA IMPAZZIRE

Nella ripresa la musica (inizialmente) non cambia: il Bologna viaggia sulle ali dell’entusiasmo e dopo pochi minuti Calafiori sigla la sua doppietta personale con un bel tocco sotto su un pallone recuperato a Bremer.

Sembra davvero il prologo di un disastro, ma la Juve, nel finale di partita, si accende improvvisamente e si ricorda che pochi giorni fa a Roma alzava una coppa con una grande prestazione.

Ed è un gran bell’accendersi: in otto minuti andiamo in gol tre volte. Prima con Chiesa, che è rapace su Lucumì, gli sottrae la palla e calcia in porta. E siamo al 76’: sette minuti dopo Milik pennella una splendida punizione sotto l’incrocio e, giusto il tempo di rimettere palla a centrocampo, Yildiz approfitta di un altro errore difensivo felsineo e completa la rimonta.

Potrebbe tingersi di pazzesco il finale bianconero, se solo Aebischer non fosse decisivo a stoppare Chiesa, proprio mentre sta per concludere uno scambio sullo stretto con Yildiz.

Il tutto in una serata che ha anche qualcosa di molto importante da raccontare: il ritorno in campo di Fagioli.

L’esultanza del gruppo sotto la curva, dopo il 3-3, è quella di una squadra che non molla mai. Ed è il miglior messaggio che si può lanciare, a una sola giornata dalla fine di questa stagione.