Mese: ottobre 2019

ALESSANDRIA. “TELEPASOLINI” DI E CON MELE FERRARINI AL LABORATORIO SOCIALE.

Laboratorio Sociale Alessandria 
Sabato 2 novembre, “Telepasolini” di e con Mele Ferrarini
Pasolini, sbarcato in tv dopo tanti anni, deve fare i conti col suo sistema espressivo, fatto di interruzioni, di pubblicità, che confondono le verità che egli vive e narra. Tali verità rimangono come dei barlumi nel fondo di una serie di voci televisive che inghiottono tutto… anche Pasolini?

Lo spettacolo, dal titolo “Telepasolini”  di e con Mel Ferràr, sarà eseguito con l’accompagnamento musicale curato da Frenk Il Masiese e Francesco M. Dondero.

“TELEPASOLINI”
Di e con Mele Ferrarini
Accompagnamento musicale curato da Frenk Il Masiese e Francesco M. Dondero

Sabato 2 novembre 2019

Apertura porte ore 19,30 – con aperitivo a buffet (con vino biologico)
Inizio spettacolo ore 21,00

Presso il Laboratorio Sociale Alessandria
Via Piave 63, 15121 Alessandria

Ingresso 5€
No prevendite, no prenotazioni. Biglietti acquistabili il giorno stesso a partire dalle 19,30 presso il Laboratorio Sociale.

Mele Ferrarini si è laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Padova e contemporaneamente si è diplomato in recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Da sempre attore-autore, ha scritto gli spettacoli: Il ragazzo-pesce, Gino e gli alieni di Gòdego, Telepasolini, Vorrei i soldi di Ronconi (Bassano Opera Festival), la mini-serie web Casa Vianelli, ha ideato la performance Marcel, in cui legge nei luoghi pubblici a puntate Alla ricerca del tempo perduto. Ha collaborato con la Compagnia internazionale Azart the Ship of Fools, una nave-teatro assurda e meravigliosa. È la voce di Gabriele Boccalatte nel film Ninì, vincitore al Festival di Trento nel 2015. Il suo ultimo spettacolo è Acapulco, creato assieme a Mila Vanzini. Vive a Milano, coordinando le attività della associazione Artisti a progetto.

SIRACUSA. SCOPERTO SUPERMERCATO CON LAVORATORI IN NERO E PERCETTORI DEL REDDITO DI CITTADINANZA.

Prosegue senza sosta l’attività della Guardia di Finanza di Siracusa, a contrasto delle diverse forme di lavoro irregolare o “in nero”. I militari della Compagnia di Augusta, a seguito di una mirata attività informativa, hanno individuato un supermercato che, per l’esercizio della propria attività commerciale, impiegava nove persone in nero, due dei quali percettori di reddito di cittadinanza.

A offrire a questi ultimi un’occupazione, nonostante fossero beneficiari del sussidio, è stato il titolare dell’esercizio commerciale al quale sono stati mossi rilievi di natura amministrativa che prevedono la procedura di irrogazione della cosiddetta “maxi-sanzione”. Le primarie fasi di accesso hanno permesso di sorprendere i lavoratori intenti a svolgere le rispettive mansioni, ognuno di essi con indosso i rispettivi abiti da lavoro.

I successivi approfondimenti dei dati riscontrati con quelli contenuti nelle banche dati in uso al corpo hanno conclamato l’impiego in nero per nove dei dieci lavoratori presenti e fatto emergere la percezione, da parte di due soggetti, del reddito di cittadinanza che, come disposto dalla vigente normativa e, successivamente, chiarito dalla circolare n. 8/2019 dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, sono stati segnalati all’INPS per la decadenza/revoca del beneficio e alla locale Autorità Giudiziaria.

La decadenza ricorre allorquando uno dei componenti del nucleo familiare viene trovato a svolgere:

  • “in nero” un’attività di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa senza la preventiva comunicazione obbligatoria on line ai servizi per l’impiego
  • un’attività di impresa o di lavoro autonomo, senza la comunicazione di inizio di attività all’INPS, da effettuare entro trenta giorni dall’inizio della stessa. La revoca ricorre invece, con efficacia retroattiva, qualora
  • al termine del processo penale, sia stata accertata la responsabilità del trasgressore, oltre alla condanna definitiva ne sussiste una accessoria che comporta la restituzione di quanto indebitamente percepito
  • l’INPS abbia accertato la non veridicità della documentazione e delle informazioni prodotte a corredo dell’istanza o l’omessa comunicazione successiva delle variazioni patrimoniali o riferite ai componenti del nucleo familiare.

Con questa attività, le fiamme gialle megaresi, confermano la loro pressante attenzione nella lotta all’illegalità e all’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e completa osservanza della legge e le cui prospettive di sviluppo sul mercato sono seriamente compromesse da chi svolge attività al di fuori della legalità.

NAPOLI. SEQUESTRATI 5 MILIONI DI ARTICOLI FALSI E PERICOLOSI PER LA SALUTE.

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, a seguito dell’intensificazione delle attività di controllo economico del territorio a contrasto del fenomeno della contraffazione e a tutela della sicurezza dei prodotti, ha sottoposto a sequestro oltre 5.000.000 di pezzi, tra articoli contraffatti e prodotti privi delle certificazioni “CE” di sicurezza.

A finire nel mirino dei finanzieri del I Gruppo Napoli – 1° e 2° Nucleo Operativo Metropolitano, del Gruppo Pronto Impiego di Napoli, del Gruppo di Frattamaggiore, nonché delle Compagnie di Torre Annunziata, Casalnuovo di Napoli, Castellammare di Stabia, Ottaviano e della Tenenza di Massa Lubrense sono state diverse attività commerciali della Provincia, che producevano e/o commercializzavano illecitamente prodotti di abbigliamento, accessori, prodotti per la cura della persona, della casa e giocattoli pericolosi per la salute.

Più in particolare, le Fiamme Gialle frattesi, in vista dell’imminente festa di Halloween, hanno sequestrato, nel corso di ispezioni eseguite presso un maxi-store gestito da un cittadino cinese, un opificio clandestino dedito alla produzione di marchi contraffatti, nonché presso un deposito, 2.500.000 di pezzi, tra prodotti a tema pericolosi per la salute, centinaia di adesivi e clichè di note marche (Dsquared2, the North Face, Vans), nonché capi d’abbigliamento contraffatti riportanti note griffe (calzature Alexander Mcqueen, cinture Gucci, giubbotti Woolrich), pronti per essere immessi sul mercato legale.

Al termine del servizio sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 2 responsabili, mentre un terzo è stato segnalato alla Camera di Commercio per violazioni di natura amministrativa. Analogamente, il I Gruppo Napoli, nell’ambito di una serie di controlli nei confronti di alcuni esercizi commerciali della zona industriale di Napoli est e su strada, ha sequestrato, 300.000 pezzi, tra articoli elettronici, casalinghi e giocattoli contraffatti ovvero non sicuri, nei confronti di 3 imprenditori cinesi e, ai sensi della normativa antiriciclaggio, 200.000 euro in contanti nei confronti di 2 cittadini sempre della medesima etnia.

Al termine delle attività, nel cui ambito sono stati, altresì, scoperti 7 lavoratori “in nero”, di cui 4 clandestini, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria, a vario titolo, 9 persone. Inoltre, le Fiamme Gialle del Gruppo Pronto Impiego di Napoli, nel corso di interventi eseguiti nei confronti di esercizi commerciali gestiti da cittadini stranieri (cinesi, pakistani, marocchini, tunisini e senegalesi), hanno sequestrato complessivamente 3 locali adibiti a deposito, nonché 500.000 articoli, tra capi di abbigliamento, prodotti per la cura della persona e per la casa, articoli di cancelleria e giocattoli contraffatti e/o privi della certificazione “CE”. Denunciati all’Autorità Giudiziaria 10 responsabili.

Le operazioni di polizia economica rientrano nell’ambito di una serie di controlli svolti da parte della Guardia di Finanza di Napoli nel più ampio piano provinciale di attività a tutela del regolare svolgimento del libero mercato ed a garanzia della salute dei consumatori, soprattutto dei più piccoli.

CILE. CASALE E MANGIACAPRA D’ORO AI MONDIALI DI KARATE

Si sono confermate ai vertici del karate giovanile internazionale le due portacolori delle Fiamme oro tornate in Italia dal Cile, dove si sono appena conclusi i Campionati del mondo junior, cadetti e under 21.

Dopo l’oro e l’argento conquistato agli Europei di Aalborg (Danimarca), Carola Casale e Alessandra Mangiacapra hanno entrambe conquistato il secondo gradino del podio mondiale, contribuendo al bottino azzurro di due medaglie d’oro, due d’argento e una di bronzo.

Nel kata femminile under 21 Carola Casale ha raggiunto la finale al termine di una gara dominata sin dai gironi eliminatori, superati al primo posto con punteggi altissimi. Peccato per la finale, nella quale ha affrontato la spagnola Marta Garcia Lozano, alla quale ha opposto il suo ottimo kata Chatanyara Kushanku, che però non è bastato a conquistare l’oro.

Carola Casale mondiali Cile

“Sono contentissima di aver avuto la possibilità di partecipare e di avere una medaglia così importante al collo, anche se non è del colore che mi aspettavo – ha detto Carola commentando la sua gara – Durane tutte le eliminatorie ho avuto sensazioni ottime, con punteggi altissimi. Sono molto soddisfatta delle prove che ho fatto, un po’ meno della finale perché non sono riuscita ad esprimermi al cento per cento. Dedico questa medaglia in primis a me stessa, alla mia famiglia e a tutte le persone che mi sono vicine costantemente e che mi dimostrano di tenerci moltissimo a me. La dedica va anche alla Nazionale e al Gruppo sportivo delle Fiamme oro di cui faccio parte”.

Nel kumite (combattimento) Alessandra Mangiacapra si è messa al collo l’argento nella categoria 61 chili under 21.

Alessandra Mangiacapra

Grande prova della giovane karateka cremisi che nel suo percorso di gara ha affrontato e superato avversarie di notevole caratura come l’ecuadoriana Michelle Aguilar, la turca Irem Durmax, l’ucraina Diana Shostak e la kazaka Assel Kanay. In finale l’azzurra ha incrociato i guantini con la forte francese Gwendoline Philippe, alla quale è riuscita a tenere testa senza però conseguire la vittoria, sfumata per 4-2.

“Sono salita sul tatami carica e determinata con la consapevolezza di fare bene – ha detto Alessandra al termine della gara – non mi sono lasciata intimorire dal suo nome. In generale sono contenta e soddisfatta dei miei incontri, anche se resta un po’ di amaro in bocca per il titolo mancato. Ma va bene così, ora lavorerò per arrivare ancora più in alto. Ci tengo a ringraziare tutto lo staff tecnico della Nazionale perché mi ha seguita dall’inizio alla fine mettendomi sempre a mio agio. Inoltre ringrazio il Gruppo sportivo delle Fiamme oro e tutte le persone che mi vogliono bene e mi stanno accanto”.

FELIZZANO(AL). IL POLO CHIMICO INDUSTRIALE PERDE UN ALTRO PEZZO,CHIUDE LA PPG: “A RISCHIO ALTRI 42 POSTI DI LAVORO”.

Felizzano perde un altro pezzo di storia e si avvia velocemente verso un inesorabile declino economico ed industriale nel silenzio più assoluto della politica che, come pare, ha scelto ancora una volta di non intervenire sulle scelte economiche di politica industriale, ha scelto di non prendere posizione in merito all’ennesima vicenda di dismissione di uno stabilimento produttivo.

 Lo stabilimento ‘ex Bellaria Spa’, Ppg Industrial Coatings, produce vernici in polvere per gli elettrodomestici, inserita perfettamente in quello che tutti nella provincia di Alessandria, situata quasi al confine con la provincia di Asti, conoscono come il polo chimico di Quattordio-Felizzano, dismette lo stabilimento produttivo di Felizzano per concentrare la produzione la produzione in Polonia.

Non è l’unico sito produttivo che negli anni ha abbandonato il territorio di Felizzano, scelte che penalizzano l’economia di una intera area intorno al paese con 42 posti di lavoro a rischio.

Sono in corso incontri tra sindacati e azienda (Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil) per tutelare i lavoratori e avanzare una serie di richieste dei dipendenti dell’azienda a rischio.

Roberto Marengo della Cisl spiega che la scelta dell’azienda: “Per quanto riguarda le polveri (di vernici), il gruppo Ppg ha l’1% del volume produttivo tra il sito della provincia alessandrina e quello in Polonia. E ha quindi concentrato tutto all’estero, dove i costi sono inferiori”.

Al tavolo della trattativa l’azienda sembra comunque disponibile per il trasferimeto di alcuni lavoratori in altri stabilimenti a Bologna e Milano,ma resta da discutere il ricorso “cassa integrazione straordinaria”. Marengo ha aggiunto: “Abbiamo chiesto di fare lo sforzo per ricollocare parte del personale nel sito di Quattordio, laboratorio e sito produttivo legato all’automotive”.

L’azienda su questa soluzione temporeggia a causa delle difficoltà economiche legate al mercato che ha registrato un calo dei volumi dell’8 e il 9 per cento.

Alla chiusura per ora non vengono garantiti l’utilizzo di ammortizzatori sociali e trasferimenti, se ne discuterà nel prossimo incontro tra sindacati e azienda il 5 novembre.