
Anno di transizione lo hanno chiamato,il 2017 sarà l’anno della verità:2017 oneri e onori per tutti.Chiara Appendino,eliminerà le contese sui bilanci ereditati, l’orticaria provocata dai progetti della giunta Fassino,ma mandati avanti perché tornare indietro sarebbe stata una sciagura,non servirà accapigliarsi per spartirsi i meriti come per il bando periferie: Fassino o Appendino?
L’era Cinquestelle al governo di Palazzo Civico inizia con il 2017: le novità che incideranno sulla vita dei torinesi,il taglio con le vecchie logiche del sistema Torino,sistema ripudiato e poi risposato nella conferenza stampa di fine anno dalla sindaca e dai suoi assessori. L’estensione delle strisce blu. Nel 2012, la giunta Fassino voleva portare da 48 mila a 62 mila gli stalli a pagamento.L’assessore alla Viabilità Lubatti durante la trattativa con le circoscrizioni,aveva rinviato la decisione. Gtt avrebbe speso un milione per acquistare 200 parcometri ed in seguito immagazzinato nei depositi.La giunta Appendino,l’assessore alla viabilità Maria Lapietra, ha già deliberato di estendere la sosta a pagamento a Campidoglio. Successivamente verranno interessate anche altre zone.La trattativa all’epoca di Fassino e i quartieri ipotizzava: Spina 1 ,1.800 stalli, corso Francia fino a piazza Rivoli ,6 mila,, zona campus Einaudi ,1.500 e zona ospedali ,4 mila, con la tariffa oraria a un euro,dalle 8 alle 19,30;18,30 in zona ospedali.
Altro fronte di interventi in casa Appendino,la campagna per punire chi parcheggia in doppia fila,che frutterà al Comune 7 milioni in più rispetto al 2015 alla voce multe.La Città di Torino lancerà campagne mirate,ma i dettagli sono top secret.La sindaca ha anticipato un’offensiva contro chi non raccoglie gli escrementi dei cani e il commercio abusivo.La famosa scoperta dell’acqua calda che mette tutti d’accordo.
Chiara Appendino,nel 2017,imporra la sua impronta e della sua amministrazione alla città di Torino. Gli elementi di discontinuità con la giunta Fassino, del tutto inesistenti in questi mesi,in cui i Cinquestelle hanno semplicemente date corso ai provvedimenti ereditati,nonostante le promesse in campagna elettorale,dalla precedente giunta. Cittadelle commerciali,centro congressi Westinghouse, indispensabili per chiudere il bilancio. Scelte amare e dolorose, le definisce Appendino, ma di cui mi assumo la responsabilità, scelte diciamo noi di chi si è candidata ad amministrare Torino senza avere la più pallida idea su come amministrarla.Prosegue la sindaca: l’alternativa sarebbe stata peggiore, avremmo dovuto tagliare servizi ai cittadini.Il 2017 cadrà l’alibi dell’emergenza e dunque ha garantito che per febbraio il bilancio sarà pronto.Per Guido Montanari,vice dell’Appendino, è in dirittura d’arrivo una revisione al piano regolatore,con le politiche di riduzione del consumo del suolo, si introdurranno criteri diversi per le costruzioni con meno case e più aree produttive ed un’attenzione per la qualità e la sostenibilità dei fabbricati.
Chiara Appendino ripete che Il cambiamento va attuato con senso sabaudo. Non esiste un interruttore on-off”. Sono stati mesi difficili, ma di cui sono orgogliosa, perché li abbiamo affrontati con senso di responsabilità portando a casa anche dei risultati. I risultati sono il bando periferie da 18 milioni,bando anch’esso della precedente giunta Fassino di cui l’Appendino si prende e vanta i meriti. Soldi che il prossimo anno andranno a rivitalizzare 44 progetti per i quartieri più sofferenti; 5 milioni ,in 5 anni risparmiati con il taglio agli staff, i provvedimenti anti smog, il nuovo Salone del Libro, l’estensione della raccolta differenziata e il piano per attrarre nuove imprese a Torino.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.