Categoria: Champions League

TORINO. JUVENTUS 1 PSG 2, LA JUVE C’E’, MA PASSA IL PSG

UCL | JUVE-PSG, LA PARTITA

servizio e foto ufficio stampa Juventus f.c.

All’Allianz Stadium l’ultima gara della fase a gironi della Champions League si chiude con la vittoria del PSG per 2-1 grazie alle reti di Mbappé e Nuno Mendes, una per tempo. Pareggio bianconero, sul finale di prima frazione, firmato da Bonucci. Quella di oggi, però, rimarrà una serata speciale per il ritorno in campo di Federico Chiesa, fuori dal 9 gennaio scorso. Questa, poi, è stata anche una serata di esordi in Prima Squadra per Barbieri e Barrenechea.

LA SBLOCCA MBAPPÉ CON UN GRANDE GOL

L’avvio di gara è piuttosto bloccato e servirebbe una scossa per animarlo. Scossa che arriva al minuto 8 con un’autentica sassata di Locatelli dal limite dell’area, fuori di poco alla sinistra della porta difesa da Donnarumma. Il match si accende e cinque giri di orologio più tardi, alla prima vera occasione creata, il PSG passa avanti con una giocata sensazionale di Mbappé. L’attaccante francese salta Gatti, elude l’intervento di Locatelli e dai venti metri con un destro secco colpisce il palo interno infilando in porta il pallone che stappa la partita.

LA JUVE C’È, ECCOME!

I bianconeri reagiscono immediatamente allo svantaggio ancora con Locatelli che, questa volta, calcia a giro e sfiora l’incrocio dei pali a Donnarumma battuto. La Juve c’è e continua a spingere sull’acceleratore e al 22’ è Cuadrado a provarci accentrandosi da destra e calciando con il sinistro. Palla a lato di un niente anche questa volta.

Torna a farsi vedere il PSG dalle parti di Szczesny, ancora una volta con Mbappé che alla mezz’ora riceve palla sulla trequarti bianconera e senza pensarci due volte lascia partire un destro molto potente di poco alto sopra la traversa. I ritmi della partita sono sempre più intensi e le due squadre – la Juve in particolar modo – arrivano con estrema facilità a calciare in porta. Dopo Mbappé è il turno di Miretti che, da buona posizione, incrocia troppo con il mancino e vede il pallone terminare la sua corsa sul fondo. Poi è il turno di Messi che, dopo una bella combinazione all’interno dell’area di rigore bianconera, si vede respingere il tentativo da Szczesny. È un continuo botta e risposta e, infatti, Miretti ha un’altra importante opportunità, ma si vede murare il suo tiro sul più bello.

LEO RIPORTA L’EQUILIBRIO, 1-1

Il match è vibrante, l’Allianz Stadium lo percepisce accompagnando con entusiasmo ogni singola azione della Juve e al 39’ esplode letteralmente di gioia. Cuadrado, con un colpo di testa in tuffo, indirizza il pallone nell’angolino alla destra di Donnarumma che con la punta delle dita devia il pallone. Sulla traiettoria è appostato Bonucci che lo spinge in porta per il momentaneo 1-1. E proprio con questo parziale le due squadre rientreranno negli spogliatoi all’intervallo.

_F2A9156_2b14bf2d-191a-4b93-883b-884ed8e31559

FASE DI STALLO

Il secondo tempo riparte su ritmi leggermente più bassi, ma soprattutto con meno occasioni da segnalare, da una parte e dall’altra. I primi venti minuti vedono prima il PSG e poi la Juve provare a schiacciare nelle propria trequarti i rispettivi avversari con un lungo e pericoloso possesso palla.

_F1A0553_600cf51a-bd91-4d92-9e8e-82e6467880cf

NUNO MENDES ENTRA E SEGNA

Il primo squillo della ripresa arriva soltanto al 69’ e coincide con il nuovo vantaggio dei francesi. Il gol lo segna Nuno Mendes, entrato esattamente un minuto prima. Come in occasione del primo svantaggio la Juve reagisce immediatamente con due conclusioni dal limite di Miretti e Kostić. Pochi minuti dopo lo Stadium si ferma e volge lo sguardo appena fuori dal campo.

BENTORNATO, FEDE!

Minuto 74. Il boato dell’Allianz è tutto per lui. Federico Chiesa torna di nuovo in campo – era fuori dal 9 gennaio – e sono tutti in piedi per il numero 7. Emozioni forti, fortissime! Bentornato, Fede!

LA JUVE CI PROVA FINO ALLA FINE

Spinta dai suoi tifosi, la Juve tenta di riequilibrare per la seconda volta questa sera il punteggio e prova a farlo prima con Locatelli che segna, ma si vede annullare il gol e poi con un paio di fiammate proprio di Chiesa, ma la porta di Donnarumma rimane inviolata nella ripresa e al triplice fischio i transalpini portano a casa tre punti.

IL TABELLINO

Juventus – PSG 1-2
Marcatori: 13′ Mbappé, 39′ Bonucci, 69′ Nuno Mendes

Juventus: Szczesny; Gatti, Bonucci, Alex Sandro; Cuadrado (88′ Barrenechea), Fagioli (88′ Barbieri), Locatelli (88′ Soulé), Rabiot, Kostić; Miretti (74′ Chiesa); Milik. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rugani. Allenatore: Massimiliano Allegri.

PSG: Donnarumma; Hakimi, Ramos, Marquinhos, Bernat (68′ Nuno Mendes); Verratti (88′ Danilo), Fabiàn Ruiz (21′ Renato Sanches), Vitinha; Soler (68′ Ekitike), Messi, Mbappé. A disposizione: Rico, Letellier, Sarabia, Mukiele, Bitshiabu, Zaire-Emery. Allenatore: Christophe Galtier.

Arbitro: Del Cerro Grande (ESP)

Ammoniti: 15′ Gatti, 45’+2′ Milik, 77′ Fagioli, 85′ Verratti,

LISBONA. BENFICA 4 JUVENTUS 3, RISCHIO CHAMPION’S PER I BIANCONERI.

BENFICA-JUVE | UCL | LA PARTITA

Servizo e foto dell’ufficio stampa Juventus F.C.

La Juventus esce dalla Champions League 2022/2023. Lo fa al termine di una serata negativa, purtroppo non l’unica di questa campagna europea: a Lisbona i bianconeri capitolano per 4-3, rimettendo (quasi) in piedi il punteggio solo nel finale.

Dopo la sconfitta di Haifa non era questa la partita decisiva per passare il turno, o meglio, la Juve non aveva più in mano al 100% il suo destino, ma per tenere il lumicino acceso sarebbe servito vincere, a tutti i costi.

PARTENZA BENFICA

Invece sono i lusitani a partire forte: il giro palla è veloce, i padroni di casa corrono a ritmi a tratti vertiginosi. Non tirano però molto verso la porta, e quando lo fanno, la mira per ora grazia i bianconeri. Al 17′ la prima svolta: cross di Fernandez, in area Antonio Silva anticipa tutti e fulmina Szczesny

REAZIONE JUVE, MA…

I bianconeri imbastiscono subito una reazione: la Juve non è la squadra ferma vista ad Haifa, ma adesso la montagna da scalare è alta. Al 21′ però sembra che il primo passo sia lì lì per essere compiuto: batti e ribatti davanti all’area di porta lusitana, Vlahovic e Kean riescono a metterla in porta. Il gol viene prima non convalidato e poi assegnato con il VAR a Moise: la partita può ricominciare.

_F2A7820_ab615cd3-b9e6-4dce-9d42-8174c8653aed

…RIGORE BENFICA

Il guaio è che la “nuova” partita dura solo pochi minuti, perchè tempo di mettere palla al centro e i biancorossi usufruiscono di un calcio di rigore, causato da un fallo di mano di Cuadrado in area, e trasformato alla perfezione da Joao Mario.

LA JUVE ORA SOFFRE

Un gol così, subito nel momento dell’entusiasmo per una partita rimessasi in piedi, rischia di tagliare le gambe: il Benfica non cambia il suo piano gara, non ha alcuna necessità di gettarsi in avanti a testa bassa, ma nonostante questo al 35′ Joao Mario si trasforma in assist man con un cross basso che Rafa mette in porta con un tacco che non lascia scampo.

RIPRESA: RICOMINCIA IL BENFICA

Com’era finita, ricomincia: il Benfica segna ancora, con Rafa, autore di una doppietta stasera, tocco sotto su Szczesny in uscita e passivo che inizia a farsi davvero pesante, anche perchè al momento del 4-1 siamo al 50′, e la partita è ancora molto lunga

LA SCOSSA DEI RAGAZZI

Allegri opera alcuni cambi, e manda in campo tre fra i più giovani: Mati Soulé, Fabio Miretti e Samuel Iling-Junior, che dopo l’esordio in campionato stasera fa il suo ingresso nel mondo della Champions. E lo fa con una “prepotenza” sportiva davvero notevole: dai suoi piedi, infatti, partono le azioni che portano alla splendida girata di Milik al 77′ e al tap-in decisivo di McKennie al 79′. Non solo: Samuel corre, recupera, propone in ogni zona di campo.

FINALE A TINTE BIANCONERE

La Juve ha il merito di crederci, dopo averla rimessa quasi in piedi, fino alla fine: a una manciata di minuti dalla fine prima Soulé (ancora su palla pregevole di Samuel) e Gatti, su azione di calcio d’angolo, vanno vicinissimi a un pari che – sebbene irrilevante ai fini del passaggio del turno – avrebbe dell’incredibile. Dal canto suo il Benfica all’85’ sfiora la cinquina ancora con Rafa Silva che va via in ripartenza, e dopo un coast to coast stampa la conclusione sul palo.

E’ l’ultimo sussulto: della partita e dei discorsi qualificazione bianconeri, che escono dalla Champions al primo turno e – basti pensare a questo stesso finale di gara – non senza rimpianti.

03

19

18

17

BENFICA-JUVENTUS 4-3

Reti: 17′ pt Antonio Silva (B), 21′ pt Kean (J), 28′ pt rig. Joao Mario (B), 35′ pt Rafa Silva (B), 5′ st Rafa Silva (B), 32′ st Milik (J), 34′ st McKennie (J)

Benfica: Vlachodimos; Bah (36′ st Gilberto), Silva, Otamendi, Grimaldo; Florentino, Fernandez; Aursnes, Rafa Silva (42′ st Musa), Joao Mario (49′ st Chiquinho); Goncalo Ramos (42′ st Neres). A disposizione: Leite, Gilberto, Verissimo, Neres, Diogo Gonçalves, Ciquinho, Ristic, Brooks, Musa, Victor, Henrique Araujo, Paulo Bernardo. Allenatore: Schmidt

Juventus: Szczesny; Danilo, Bonucci (15′ st Alex Sandro), Gatti; Cuadrado (15′ st Miretti), McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic (25′ st Iling); Kean (1′ st Milik), Vlahovic (25′ st Soulé). A disposizione: Pinsoglio, Perin, Alex Sandro, Milik, Miretti, Rugani, Soulé, Iling-Junior, Fagioli. Allenatore: Allegri

Arbitro: Jovanovic (Serbia)

Ammoniti: Enzo Fernandez (B); Danilo (J); Recupero: 3′ pt, 4′ st

TORINO. UWCL: JUVENTUS 1 LIONE 1, BONANSEA OBBLIGA MALARD ALL’AUTOGOL E PORTA A CASA UN PUNTO PREZIOSO PER LA JUVENTUS.

La gara delle bianconere contro le pluricampionesse Europee è stata giocata all’Allianz Stadium di Torino davanti a 7.331 spettatori e 7 ospiti.

servizio Giuseppe Amato/Quotidiano on line

fotoservizio Andrea Amato/PhotoAgency

http://www.photoagency-quotidianoonline.com

Il pareggio meritato dalle bianconere che hanno giocato un ottima gara, senza scoraggiarsi neppure dopo il primo goal del Lione, che ha continuato ad attaccare per disunire e intimidire la squadra.

Le formazioni in campo

Lione: Endler, Renard, Bacha, Henry, Le Sommer, Egurolla, Van de Donk, Cascarino, Cayman, Horan, Malard

All. Sonia Bompastor

Juventus: Pauline Peyraud-Magnin, Pedersen, Girelli, Bonansea, Boattin, Grosso, Beerensteyn, Salvai, Sembrant, Lenzini, Gunnarsdottir

All. Joe Montemurro.

L’inizio della gara alle 18.43 con le bianconere che provano ad impostare la gara contro le pluricampionesse d’Europa, che rispondono immediatamente con una ripartenza fulminea, ma l’arbitro pesca in fuorigioco l’attaccante.

Le bianconere provano ad imporre il loro gioco, ma le avversarie non si lasciano intimidire e si rendono sempre più pericolose con il passare dei minuti. Le juventine ci riprovano con Lenzini del limite dell’area, murato dalla difesa del Lione.

All’8′ il primo vero pericolo per la porta difesa da Pauline, Cascarino salta Boattin e serve alto Van de Donk, che però non aggancia di testa e l’azione sfuma.

Passa un minuto ed è di nuovo Van de Donk a proporsi con un sinistro dal limite dell’area, deviata termina di poco a lato.

La Juventus prova a ripartire, Girelli al volo manda la palla abbondantemente a lato.

Il Lione riparte con Cayman che su cross riceve la palla, ma è pronta Pauline a bloccare l’azione.

Girelli e Bonansea braccate e dopiate dalla difesa francese fanno fatica a ripartire, mentre il Lione sempre più spesso si porta al limite dell’area bianconera: Malard di prima intenzione impegna Pauline.

Grosso mura un tiro di Le Sommer, intanto Egurrola è la prima ammonita per un fallo su Bonansea.

Il Lione assedia insistentemente l’area bianconera, Pauline esce a vuoto e liscia la palla, Horan ruba la palla e manda a rete, inutile il sacrificio di Boattin per tentare di raggiungere la palla.

Il Lione prosegue nella sua strategia d’attacco per sfondare tra le linee bianconere, Girelli prova da fuori area a sorprendere Hendler, ma manda abbondantemente alto sulla traversa.

Gunnarsdottir prova di testa su punizione di Boatin, che termina a lato dei pali.

Per le francesi è Le Sommer a mettere in difficoltà le bianconere, Sembrant si immola e respinge.

Egurrola travolta dalla sua compagna di squadra Endler esce dal campo per l’infortunio al ginocchio e viene sostituita da Sombath.

Ultimi minuti di gara del primo tempo, la Juventus prova ad attaccare: cross di Bonansea per Girelli che di testa manda fuori.

Secondo Tempo

La gara riprende con le Juventine in attacco, un rinvio del Lione favorisce Grosso, che blocca e calcio dalla distanza, fuori di un soffio.

La Juventus pareggia al 50′ con Bonansea che entrata in area di rigore salta la difesa e tira in porta basso, complice una deviazione in scivolata di Malard la palla si infila in rete.

Juventus 1 Lione 1

Show di Bonansea con una cavalcata solitaria arriva a ridosso dell’area del Lione, contrastata riesce solo a guadagnare una rimessa dal lato.

La Juventus dopo il pareggio ha cambiato il volto della gara.

Cambio nel Lione esce Le Sommer per la 24 Bruun, che alla prima palla toccata impegna Pauline in una parata a terra.

La Juventus sostituisce Bonansea con Bonfantini la Beerensteyn con Caruso e la Gunnarsdottir con Cernoia

Il Lione insiste nell’offensiva e su cross di Horan, Salvai libera e Cayman calcia al volo

Riparte dai cambi la manovra offensiva della Juventus, intanto esce anche Lenzini per Nilden.

Giallo per Bruun per fallo da dietro ai danni di Nilden

Giallo per Bacha che ferma Bonfantini in maniera irregolare.

Caruso e Cernoia protagoniste, pa prima pescata in un fuorigioco millimetrico mentre la seconda crossa un tiro teso sul secondo palo, ma non trova nessuno.

Entra Cantoni per Pedersen

Horan su calcio di punizione tira diretta in porta, ma trova pronta Pauline.

Occasione per le bianconere con Girelli, in area servita da Nilden non riesce a girarsi, prova un passaggio di tacco a favore di cantore, ma la palla non passa.

Ultimo brivido a 10 secondi dalla fine, Bacha crossa in area Boattin anticipa l’avversaria e manda in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo saltano in tre, la palla vola alta sulla traversa e la gara finisce con un meritato pareggio delle bianconere.

Il Lione sostituisce la 20 Cascarino per la 5 Morroni

MILANO. L’INTER VOLA AGLI OTTAVI CON UN TURNO D’ANTICIPO, LUKAKU ENTRA E SEGNA.

Era il girone più impegnativo e l’Inter stacca il pass per gli ottavi con un turno di anticipo.

Lo fa con merito, con classe, anche divertendo. 4-0 a San Siro contro il Viktoria: sono i tre punti che mandano l’Inter agli ottavi. Le firme sono quelle di Henrikh Mkhitaryan e di Edin Dzeko, professore dell’attacco, e di Romelu Lukaku, tornato in campo dopo due mesi, in tempo per raccogliere l’ovazione di San Siro e per lasciare subito il segno. L’Inter è questa: capace di reagire alla sconfitta alla prima giornata contro il Bayern e poi di diventare macchina quasi perfetta. Le due vittorie con il Viktoria, le due partite super contro il Barcellona. Ecco i 10 punti tanto necessari e belli per volare agli ottavi, ancor prima di scendere in campo martedì a Monaco contro il Bayern. I nerazzurri chiudono così al secondo posto il Gruppo C: i bavaresi sono a punteggio pieno, la sesta giornata servirà solo per le statistiche.

Il 7 novembre la squadra di Inzaghi pescherà una delle prime classificate negli altri gironi. Inter in versione tutta velocità. Con un pizzico di frenesia nei minuti iniziali: d’altronde la posta in palio è alta, il Viktoria lascia il pallino del gioco ma è reattivo nelle ripartenze. Qualche errore di troppo, ma il tabellino a fine partita reciterà 22 tiri a 5. Un assedio costante che ha il suo compimento solo dopo la mezz’ora. Prima una serie di tentativi tutti mancati di poco, con Stanek, portiere ospite, protagonista. Al 35′ l’Inter sfonda e lo fa grazie a un’iniziativa personale sulla sinistra di Alessandro Bastoni: azione da ala pura, cross perfetto e colpo di testa preciso di Mkhitaryan. Secondo gol consecutivo e San Siro che esulta, scrollandosi di dosso la premura per il gol da trovare. Una volta rotto l’argine, il Viktoria affonda. Al 42′ è Dzeko a trovare il raddoppio, sugli sviluppi di un’azione spettacolare: gran lancio di Barella, controllo volante di Dimarco e assist perfetto per Edin che segna nell’area piccola.

Nei primi minuti della ripresa il Viktoria ha un moto d’orgoglio, prova a spingere, ma viene subito ricacciato indietro. Mkhitaryan scuote il palo con un gran destro a giro, Lautaro si vede negare il gol da Stanek sull’ennesima azione architettata trovando Dimarco sulla sinistra. E’ questione di minuti e al 66′ Dzeko trova la doppietta e il 3-0: servito da Lautaro in area piazza un rasoterra preciso e vincente. Il resto è accademia. L’Inter gestisce, Onana non viene mai chiamato in causa. Farris, in panchina al posto dello squalificato Inzaghi, manda in campo Correa, Asllani, Gosens e, infine, Lukaku e Gagliardini, entrambi out da tempo. Romelu infiamma subito San Siro, viene sospinto dal pubblico, è ovunque. Tocca tanti palloni, poi quando Correa lo smarca in area piazza il sinistro vincente. I tifosi esultano, l’abbraccio a Big Rom è collettivo, San Siro canta. Il 4-0 è risultato perfetto, un poker senza storia che contiene tutto: la determinazione del gruppo, la gioia nel giocare, la festa per il passaggio del turno.

Foto: Andrea Amato/PhotoAgency – Fonte: Inter

ISRAELE. MACCABI HAIFA 2 JUVENTUS 0, LA DOPPIETTA DI ATZILI DECISIVA.

MACCABI HAIFA-JUVE, LA PARTITA

Servizio a cura dello staff ufficio stampa Juventus. F.C.

Finisce 2-0 per il Maccabi Haifa la sfida in Israele valevole per la prima giornata di ritorno della fase a gironi della Champions League. Decide il match la doppietta di Atzili.

LA PARTITA

L’avvio è difficile per i bianconeri che dopo appena sette minuti si trovano sotto nel punteggio. Atzili trova lo spazio giusto in area di rigore e di testa supera Szczesny. La gara è subito in salita e nei minuti successivi sono i padroni di casa ad andare più vicini al raddoppio piuttosto che la Juve al pareggio. L’uomo più pericoloso è l’autore del gol dell’1-0 che in due situazioni, entrambe con il sinistro, spaventa Szczesny. Il portiere polacco sulla prima delle due conclusioni si rifugia in angolo con un bell’intervento, sulla seconda vede uscire il pallone soltanto per centimetri sulla girata volante del numero 7. C’è spazio anche per la traversa di Chery su calcio di punizione. Sono le prove generali per il 2-0 che arriva al minuto 42 ancora con Atzili che, sempre con il mancino, supera Szczesny sul primo palo. La reazione della Juve si vede nel finale di prima frazione con il colpo di testa di Vlahovic che impegna seriamente Cohen.

La ripresa vede i bianconeri più presenti nella metà campo della squadra di Haifa e vicini ad accorciare le distanze con un colpo di testa di Rugani dagli sviluppi di un calcio d’angolo. Ancora una volta è decisivo l’intervento dell’estremo difensore israeliano. Ci proveranno poi anche Vlahovic e Milik, ma in entrambe le circostanze sarà ancora Cohen a vincere il duello. La pressione della Juve continuerà a essere insistente, fino alla fine, ma il Maccabi difenderà con attenzione il doppio vantaggio e il punteggio non cambierà più fino al triplice fischio.

MACCABI HAIFA – JUVENTUS 2-0

Reti: Atzili 7′ pt, Atzili 42′ pt

Maccabi Haifa: Cohen; Sundgren, Batubinsika, Goldberg, Cornud (26′ st Menachem); Lavi, Mohamed (31′ st Tchibota), Chery; David (26′ st Abu Fani), Pierrot (31′ st Rukavytsya), Atzili (21′ st Seck). A disposizione: Fucs, Mashpati, Arad, Levi, Eliyahu, Gershon. Allenatore: Bakhar.

Juventus: Szczesny; Danilo (23′ st Kean), Bonucci, Rugani, Alex Sandro (29′ st Soulé); Cuadrado, Paredes (1′ st Locatelli), Rabiot, McKennie (1′ st Kostic); Di Maria (24′ pt Milik), Vlahovic. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Bremer, Gatti, Miretti, Fagioli. Allenatore: Allegri.

Arbitro: Mateu Lahoz (ESP)

Ammoniti: 27′ pt Cornud (M), 45’+3′ McKennie (J), 35′ st Locatelli (J)