Mese: luglio 2018

#CALCIOMERCATO. VRSALJKO È UFFICIALMENTE DELL’INTER.

L’Atletico Madrid ha annunciato tramite un post sui social la cessione di Sime Vrsaljko all’Inter.


confermata la formula del prestito con diritto di riscatto. Il terzino destro croato, classe 1992 ex Genoa e Sassuolo, è atterrato questa sera a Milano, dove domani (mercoledì) si sottoporrà alle viste mediche prima di firmare il contratto col club nerazzurro.


“Sono felice”, le sue prime e uniche parole pronunciate all’aeroporto della Malpensa.

TORINO. OFFICINA CLANDESTINA DI 2.000 MQ ABUSIVA,SEQUESTRATA.

LA GUARDIA DI FINANZA DI TORINO HA SEQUESTRATO UNA OFFICINA CLANDESTINA SCONOSCIUTA AL FISCO CHE OPERAVA SU UN’AREA DI 2.000 MQ.

Impianti per la verniciatura delle autovetture, carrozzeria, officina per le riparazioni, immobili per il ricovero delle vetture, insomma, una fiorente attività, ma completamente sconosciuta al fisco e, tra l’altro, posizionata su un’area di quasi 2000 metri quadri del tutto abusiva. 

E’ il bilancio di un intervento effettuato, nei giorni scorsi, dalla Guardia di Finanza di Torino nel quartiere “Madonna di Campagna”, più esattamente in strada Bramafame.

I Baschi Verdi del Gruppo Torino, che hanno circoscritto l’area abusiva anche grazie alle riprese aeree effettuate con alcuni sorvoli di un elicottero della sezione aerea di Varese del Corpo, hanno individuato i capannoni accuratamente nascosti e protetti con delle recinzioni così da impedire agli estranei di vedere all’interno; solo i conoscenti dei meccanici, infatti, potevano, previa chiamata telefonica, accedere nelle officine per le riparazioni. 

All’arrivo dei militari, numerose erano le autovetture in attesa di manutenzione, dal cambio della centralina del motore alla sostituzione dell’elettrovalvola, sul ponte sollevatore infatti una vettura era pronta per la sostituzione del cambio ed una motocicletta era pronta per la “cottura” in forno.

Come detto, completamente sconosciuti al fisco i due soggetti proprietari dell’officina, due italiani un cinquantenne e un settantenne entrambi residenti a Torino.

Uno, un ex meccanico da qualche anno in pensione, ha continuato l’attività clandestinamente; il “socio”, apparentemente privo di occupazione, dopo aver costruito artigianalmente un “forno da carrozziere” ne coadiuvava l’attività riparando macchine e ciclomotori. Ovviamente, anche i capannoni dove lavoravano sono stati costruiti in violazione delle norme in materia urbanistica.

Oltre all’aspetto fiscale della vicenda, che sicuramente avrà un suo seguito, sono state numerose e gravi le irregolarità riscontrate dai Finanzieri; nessuna misura antinfortunistica era presente nei vari locali, né estintori né impianti di aereazione a norma o di recupero dei fumi o vapori, causando in tal modo la liberazione in atmosfera dei residui delle verniciatura.

Per i “carrozzieri”, che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino, numerosi i reati contestati; si va da quelli di natura ambientali fino all’abuso edilizio, dalle violazioni per le gravi carenze delle norme a tutela dei lavoratori sino allo smaltimento dei rifiuti pericolosi. 

Al termine dell’operazione tutta l’area e i macchinari industriali utilizzati per l’attività illecita sono stati sequestrati. 

Sono ora in corso gli approfondimenti di carattere fiscale per ricostruire l’intero volume d’affari dell’officina “fantasma”.

L’operazione rientra nell’ambito del diuturno controllo economico-finanziario del territorio, eseguito dalla Guardia di Finanza, per contrastare tutte le forme di illegalità in modo da tutelare non solo i consumatori, ma anche gli imprenditori onesti eliminando pericolose distorsioni delle corrette regole dell’economia di mercato.

TORINO. GRANDI OPERE:”NO ALL’ISOLAMENTO DEL PIEMONTE”.

“No all’isolamento del Piemonte: il Partito Democratico a favore del completamento della TAV e delle altre infrastrutture strategiche”

Dichiarazioni del Gruppo Pd del Consiglio regionale

 31 luglio 2018 – “Due miliardi di gare d’appalto in corso di pubblicazione per i cantieri della connessione ad altra velocità Torino Lione non si fermano con un tweet e neppure con un annuncio a mezzo stampa, ci va un atto formale del Parlamento italiano e poi una ratifica degli organismi internazionali. Altrimenti ci sarà qualcuno che dovrà pagare i danni”, netta la presa di posizione del Gruppo regionale del Partito Democratico regionale che, oggi, in conferenza stampa ha ribadito la necessità che “non si giochi sul futuro del Piemonte e dei piemontesi. Le forze politiche escano dall’ambiguità, non possono presentarsi in Piemonte a dare solidarietà ai lavoratori e alle imprese e sedere a Roma a fianco di chi è responsabile di questa confusione”, come hanno ribadito il Capogruppo Domenico Ravetti e la Presidente della Commissione Trasporti Nadia Conticelli.

“Il Piemonte rappresenta un nodo di interconnessione vitale per l’economia nazionale, le opere in atto e gli stanziamenti previsti non possono essere cancellati, dal Terzo Valico al Tenda, dal completamento della Asti Cuneo alla linea ad alta velocità di collegamento con Lione, dalla Pedemontana alla seconda linea metropolitana torinese. Investimenti che non possono essere merce di scambio politico”.

Il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore Francesco Balocco hanno sottolineato la pericolosità dell’attuale linea storica, che finirà per avere un utilizzo sempre più marginale. “Quindi chi parla di ammodernamento mente – ha sottolineato il consigliere Antonio Ferrentino – l’alta velocità per la Valle Susa è la vera opera sostenibile dal punto di vista ambientale per spostare il pesante flusso di traffico dalla gomma al ferro”.

In autunno il Governatore Chiamparino annuncia gli Stati Generali delle infrastrutture del Piemonte, e auspica che almeno in quella sede il Ministro Toninelli voglia sedersi insieme agli amministratori locali.

“Come Partito Democratico abbiamo invitato Toninelli a confrontarsi con noi, col mondo produttivo, col Politecnico, con le associazioni e i cittadini sui dati reali il 12 settembre alla festa dell’unità”, ricorda Conticelli.

Altrimenti referendum sia, si esprimano i piemontesi se vogliono fermare i lavori del collegamento del Piemonte con l’Europa.

Il Consigliere regionale Pd Paolo Allemano, intervenendo sul completamento dell’autostrada A33 Asti-Cuneo ha affermato che “fermare quest’opera è un “nonsenso” e non si può rinunciare alla sua realizzazione, seguendo gli umori del Ministro Toninelli. A tal proposito, abbiamo presentato un ordine del giorno in Consiglio regionale finalizzato ad impegnare la Giunta ad attivarsi affinchè “sia finalmente possibile, dopo tanta attesa – dando corso alle intese raggiunte con la Commissione Europea – il completamento dell’autostrada A33 Asti-Cuneo”.

“Vogliamo sottolineare, con forza, l’importanza dell’ormai prossima realizzazione del collegamento viario tra la A4 e la A26, tratta Masserano-Ghemme” hanno conluso i Consiglieri regionali Vittorio Barazzotto e Giovanni Corgnati – infatti, nell’aprile 2017, con la delibera Cipe n.54, era stato approvato il Piano operativo dei fondi FSC 2014-2020 che assegnava le risorse necessarie a completa copertura dell’intervento”.

 Domenico Ravetti
 Presidente Gruppo Consiliare PD
 Ufficio: Via Arsenale 14 10121 Torino
 Tel. 011 5757039 – 011 5757020
 Fax. 011 5757772
 Sito internet: http://www.domenicoravetti.it

SERIE B. L’AVELLINO È FUORI DALLA B. RICORSO RIFIUTATO.

respinto il ricorso degli irpini, la Serie B perde una terza storica piazza dopo quelle di Bari e Cesena.


Il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso dell’Avellino, che resta quindi fuori dal campionato di Serie B.


Sul caso, la giustizia sportiva ha terminato il suo corso e ora i legali del club irpino valutano l’ipotesi di rivolgersi al Tar: respinto il ricorso degli irpini, la Serie B perde una terza storica piazza dopo quelle di Bari e Cesena.

SERIE B. L’AVELLINO È FUORI DALLA B. RICORSO RIFIUTATO.

respinto il ricorso degli irpini, la Serie B perde una terza storica piazza dopo quelle di Bari e Cesena.


Il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso dell’Avellino, che resta quindi fuori dal campionato di Serie B.


Sul caso, la giustizia sportiva ha terminato il suo corso e ora i legali del club irpino valutano l’ipotesi di rivolgersi al Tar: respinto il ricorso degli irpini, la Serie B perde una terza storica piazza dopo quelle di Bari e Cesena.