I due numeri 10 che hanno dominato il campionato del mondo di calcio si sono affrontati nella finalissima del mindiale nello stadio del Lusail Iconic Stadium di Doha in Qatar.
Una finale che è già entrata nella storia del calcio, sfida emozionante e lunghissima con la Francia che dopo 80 minuti di gioco recupera il mondiale con due reti realizzate da Bmappé. Una sfida nela sfida tra i due numeri 10 che si è prolungata con i tempi supplementari e decisa solo ai rigori.
La sfida tra Francia e Argentina che al suo interno ha consumato una sfida tra i due fuoriclasse Bmappé e Messi numeri 10. Il Lusail Iconic Stadium ha regalato scintille agli spettatori presenti in campo e ai telespettatori incollati davanti ai monitor e ai televisori nelle piazze ditutto il mondo e nelle case.
Le due ‘stelle’ di Qatar 2022 sono state premiate come miglior giocatore e miglior marcatore.
Messi potrà finalmente mettere in bacheca l’unico tiutolo che ancora mancava nella sua lunghissima carriera: 7 palloni d’oro, 4 Champion’s League e infine il trofeo che mancava la coppa mundial.
Il 24enne Mbappé a differenza del compagno di squadra del Paris Saint-Germain ha già vinto il mondiale in Russia nel 2018.
La comunità marocchina è in festa in tutto il mondo per l’isperata vittoria contro il Portogallo di Ronaldo ed è la prima nazione del continente africano a qualificarsi alle semifinali di un campionato del mondo di calcio.
In Alessandria, che conta in città e in provincia 6.700 residenti, è scoppiata la festa dopo il passaggio alle semifinali dei campionati mondiali in Qatar per 1 rete a 0 a favore della nazionale marocchina.
Il popolo del Marocco è sceso in strada a festeggiare lo storico doppio passaggio, dopo aver sconfitto nell’ordine le favorite al conquista del titolo mondiale Spagna e Portogallo, con caroselli, bandiere e la speranza di conquistare la finale del campionato del mondo di calcio.
Inutile la vittoria della Svizzera per 15 a 0, è l’Italia ad andare ai mondiali.
Foto Andrea Amato – PhotoAgency – Fonte: FIGC
Dopo un percorso durato un anno, caratterizzato da grandi prestazioni, gioie e dalla provvidenziale rimonta sulla Svizzera, la Nazionale Femminile può finalmente festeggiare la qualificazione al Mondiale. A Ferrara l’Italia supera 2-0 la Romania conquistando il pass diretto per la competizione che si disputerà nell’agosto del 2023 in Australia e Nuova Zelanda. Serviva una scossa dopo il deludente Europeo di questa estate e la reazione delle Azzurre, come al solito, non si è fatta attendere. Nel primo tempo è arrivata la rete di Giacinti, nella ripresa il primo sigillo in Nazionale di Boattin che di fatto ha chiuso i giochi: dopo il fischio finale la squadra ha celebrato la seconda qualificazione consecutiva alla fase finale della competizione insieme ai circa 3mila spettatori presenti al ‘Mazza’, godendosi tra sorrisi, abbracci e qualche gavettone questa afosa ma perfetta serata di fine estate.
“Siamo molto felici, è la prima volta nella nostra storia che ci qualifichiamo a due Mondiali di fila e sappiamo quanto sia importante per il movimento e per questo gruppo di ragazze – ha dichiarato la Ct a fine partita – per loro partecipare a una competizione simile è fantastico, penso che sia anche una forma di riscatto dopo l’Europeo e le lacrime di molte calciatrici lo testimoniano”.
La partita – Nel match che mette in palio il biglietto aereo per l’Oceania, Milena Bertolini conferma i 10/11 della formazione che quattro giorni fa ha travolto la Moldova. L’unica novità riguarda l’inserimento a centrocampo di Greggi, che prende il posto di Rosucci – una delle migliori nella gara di Chișinău – per dare maggior dinamismo alla squadra, priva delle infortunate Gama, Bergamaschi, Bonansea, Cernoia, Durante e Linari. Confermata quindi l’inedita coppia difensiva formata da Lenzini e Filangeri, in regia c’è Rosucci, mentre in attacco Bonfantini e Giacinti agiscono ai lati di capitan Girelli, autrice di una straordinaria tripletta nella gara d’andata.
L’Italia inizia con il freno a mano tirato, sbaglia qualche appoggio di troppo e sembra accusare un pizzico di tensione, un mix di ingredienti che non permette alle Azzurre di proporre il solito gioco caratterizzato da qualità, palleggio e improvvise verticalizzazioni. I primi 25’ scorrono via senza grandi emozioni, serviva un episodio per sbloccare la partita che, puntuale, arriva poco prima della mezz’ora: Greggi con caparbietà recupera un pallone sulla trequarti avversaria e innesca Giacinti, brava nel controllo in corsa e nel successivo diagonale sinistro che non lascia scampo all’incolpevole Paraluta. Il gol sblocca l’undici di Milena Bertolini, che da quel momento aumenta il ritmo riuscendo a presentarsi con maggiore continuità nei pressi della porta avversaria. Prima dell’intervallo arrivano i tentativi di Giacinti, Boattin e Caruso, le cui conclusioni si spengono però sul fondo senza impensierire l’estremo difensore romeno.