Categoria: UEFA

TORINO. UWCL: JUVENTUS 1 LIONE 1, BONANSEA OBBLIGA MALARD ALL’AUTOGOL E PORTA A CASA UN PUNTO PREZIOSO PER LA JUVENTUS.

La gara delle bianconere contro le pluricampionesse Europee è stata giocata all’Allianz Stadium di Torino davanti a 7.331 spettatori e 7 ospiti.

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Il pareggio meritato dalle bianconere che hanno giocato un ottima gara, senza scoraggiarsi neppure dopo il primo goal del Lione, che ha continuato ad attaccare per disunire e intimidire la squadra.

Le formazioni in campo

Lione: Endler, Renard, Bacha, Henry, Le Sommer, Egurolla, Van de Donk, Cascarino, Cayman, Horan, Malard

All. Sonia Bompastor

Juventus: Pauline Peyraud-Magnin, Pedersen, Girelli, Bonansea, Boattin, Grosso, Beerensteyn, Salvai, Sembrant, Lenzini, Gunnarsdottir

All. Joe Montemurro.

L’inizio della gara alle 18.43 con le bianconere che provano ad impostare la gara contro le pluricampionesse d’Europa, che rispondono immediatamente con una ripartenza fulminea, ma l’arbitro pesca in fuorigioco l’attaccante.

Le bianconere provano ad imporre il loro gioco, ma le avversarie non si lasciano intimidire e si rendono sempre più pericolose con il passare dei minuti. Le juventine ci riprovano con Lenzini del limite dell’area, murato dalla difesa del Lione.

All’8′ il primo vero pericolo per la porta difesa da Pauline, Cascarino salta Boattin e serve alto Van de Donk, che però non aggancia di testa e l’azione sfuma.

Passa un minuto ed è di nuovo Van de Donk a proporsi con un sinistro dal limite dell’area, deviata termina di poco a lato.

La Juventus prova a ripartire, Girelli al volo manda la palla abbondantemente a lato.

Il Lione riparte con Cayman che su cross riceve la palla, ma è pronta Pauline a bloccare l’azione.

Girelli e Bonansea braccate e dopiate dalla difesa francese fanno fatica a ripartire, mentre il Lione sempre più spesso si porta al limite dell’area bianconera: Malard di prima intenzione impegna Pauline.

Grosso mura un tiro di Le Sommer, intanto Egurrola è la prima ammonita per un fallo su Bonansea.

Il Lione assedia insistentemente l’area bianconera, Pauline esce a vuoto e liscia la palla, Horan ruba la palla e manda a rete, inutile il sacrificio di Boattin per tentare di raggiungere la palla.

Il Lione prosegue nella sua strategia d’attacco per sfondare tra le linee bianconere, Girelli prova da fuori area a sorprendere Hendler, ma manda abbondantemente alto sulla traversa.

Gunnarsdottir prova di testa su punizione di Boatin, che termina a lato dei pali.

Per le francesi è Le Sommer a mettere in difficoltà le bianconere, Sembrant si immola e respinge.

Egurrola travolta dalla sua compagna di squadra Endler esce dal campo per l’infortunio al ginocchio e viene sostituita da Sombath.

Ultimi minuti di gara del primo tempo, la Juventus prova ad attaccare: cross di Bonansea per Girelli che di testa manda fuori.

Secondo Tempo

La gara riprende con le Juventine in attacco, un rinvio del Lione favorisce Grosso, che blocca e calcio dalla distanza, fuori di un soffio.

La Juventus pareggia al 50′ con Bonansea che entrata in area di rigore salta la difesa e tira in porta basso, complice una deviazione in scivolata di Malard la palla si infila in rete.

Juventus 1 Lione 1

Show di Bonansea con una cavalcata solitaria arriva a ridosso dell’area del Lione, contrastata riesce solo a guadagnare una rimessa dal lato.

La Juventus dopo il pareggio ha cambiato il volto della gara.

Cambio nel Lione esce Le Sommer per la 24 Bruun, che alla prima palla toccata impegna Pauline in una parata a terra.

La Juventus sostituisce Bonansea con Bonfantini la Beerensteyn con Caruso e la Gunnarsdottir con Cernoia

Il Lione insiste nell’offensiva e su cross di Horan, Salvai libera e Cayman calcia al volo

Riparte dai cambi la manovra offensiva della Juventus, intanto esce anche Lenzini per Nilden.

Giallo per Bruun per fallo da dietro ai danni di Nilden

Giallo per Bacha che ferma Bonfantini in maniera irregolare.

Caruso e Cernoia protagoniste, pa prima pescata in un fuorigioco millimetrico mentre la seconda crossa un tiro teso sul secondo palo, ma non trova nessuno.

Entra Cantoni per Pedersen

Horan su calcio di punizione tira diretta in porta, ma trova pronta Pauline.

Occasione per le bianconere con Girelli, in area servita da Nilden non riesce a girarsi, prova un passaggio di tacco a favore di cantore, ma la palla non passa.

Ultimo brivido a 10 secondi dalla fine, Bacha crossa in area Boattin anticipa l’avversaria e manda in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo saltano in tre, la palla vola alta sulla traversa e la gara finisce con un meritato pareggio delle bianconere.

Il Lione sostituisce la 20 Cascarino per la 5 Morroni

HELSINKI. IL REAL MADRID VINCE LA SUA QUINTA SUPERCOPPA EUROPEA, SEMPRE PIU’ RE CARLO.

Carlo Ancelotti e Real, vincere aiuta a vincere.

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Real Madrid e Eintracht Frankfurt, nel bellissimo impianto della capitale finlandese, hanno dato vita alla finale della Supercoppa Europea. Ad avere la meglio è stata la squadra guidata da Carlo Ancelotti, un due a zero maturato nei 90 minuti regolari. Alaba, nel primo tempo sfruttando una palla rimasta nell’area dei tedeschi dopo il calcio d’angolo, sblocca la gara e Benzema, nel secondo, trova il tocco di prima da fuori area che mette fuori dai giochi Trapp, l’estremo difensore cerca l’intervento ma il pallone passa a fianco.

l’ultima partita competitiva tra questi due club è da ricercare nel lontano 1960, nello stadio Hampden Park di Glasgow per la finale di Coppa dei Campioni che si concluse con il Real Madrid vincente per 7-3 sui tedeschi. Dopo 62 anni un’altra finale, stavolta la Supercoppa, a vincerla è nuovamente il Madrid per 2 a 0, quinta del proprio Palmares e quarta per l’allenatore italiano Carlo Ancelotti.

Re Carlo domina ancora in Europa, la gestione della partita e la grande qualità in rosa hanno fatto si da allargare nel giro 3 mesi ancora di più la bacheca trofei, inserendo Champions League e stasera la UEFA Supercup.

SAN MARINO. LA FSGC AL MEETING UEFA SU SOSTENIBILITA’ E RESPONSABILITA’ SOCIALE.

la FSGC al meeting UEFA su Sostenibilità e Responsabilità Sociale

Da lunedì 23 a mercoledì 25 maggio è andato in scena, presso la sede UEFA di Nyon, il Sustainability Officer Meeting, un incontro finalizzato alla condivisione, da parte della UEFA, della nuova strategia e dei nuovi progetti confederali circa i temi della Sostenibilità e Responsabilità Sociale. Presente, per la FSGC, il Sustainability Officer Andrea Zoppis. Il meeting, organizzato dal Direttore del Dipartimento UEFA Football and Social Responsability, Michele Uva, ha visto all’opera dodici Federazioni europee, tra cui quella sammarinese, che hanno potuto condividere le proprie esperienze e le proprie iniziative sulle tematiche legate al sociale e alla sostenibilità intesa nel suo senso più completo: ambientale, sociale e finanziaria. Zoppis e i suoi undici colleghi (provenienti da Andorra, Bulgaria, Cipro, Far Oer, Gibilterra, Islanda, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Montenegro e Ucraina) hanno svolto un intenso lavoro, ascoltando in primis la nuova strategia UEFA suddivisa in undici sottotemi e orientata ad una rosa di obiettivi concreti da raggiungere entro il 2030, attraverso il veicolo irrinunciabile della più stretta collaborazione e sinergia fra le Federazioni nazionali che compongono la grande famiglia UEFA. Tali obiettivi includono, ad esempio, la riduzione totale delle emissioni di anidride carbonica durante gli eventi organizzati da UEFA e Federazioni associate, l’annullamento degli episodi di discriminazione, senza dimenticare l’importanza di rendere calcio e stadi accessibili a tutte le persone con disabilità.

Le tematiche sociali ed ambientali affrontate sono sicuramente tra le più attuali del momento a livello mondiale, motivo per cui il calcio non può e non vuole sottostimarle, o peggio ignorarle. Sia la UEFA sia la FSGC, oltre alle altre Federazioni presenti, sono determinate a supportare questa nuova strategia che possa rendere il calcio fruibile a tutti, senza limitazioni o discriminazioni, e ridurre l’impatto ecologico di tutti i suoi eventi. La FSGC è molto attenta a questi temi già da diversi anni, come dimostra anche il premio ottenuto durante la cerimonia dei passati CAFE Award, e ha pubblicato già lo scorso anno la propria strategia di responsabilità sociale, che verrà aggiornata nuovamente per essere ancor più in linea con i nuovi obiettivi UEFA


FSGC | Ufficio Stampa

TORINO. LIONE 3 BARCELLONA 1. LE FRANCESI ALZANO LA COPPA PER L’OTTAVA VOLTA SU DIECI FINALI DI CHAMPIONS LEAGUE FEMMINILE.(LA FOTOGALLERY DI ANDREA AMATO).

Servizio Giuseppe Amato/Quotidiano on line

Fotoservizio Andrea Amato/PhotoAgency

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Le pluricampionesse europee del Lione battono il Barcellona e riportano a casa per l’ottava volta il massimo trofeo Europeo.

BARCELLONA-OLYMPIQUE LYONNAIS 1-3

BARCELLONA (4-3-3): Panos; Torrejon (50° Crnogorcevic), Paredes, Leon, Rolfo (75° Pina); Bonmati, Guijarro, Putellas; Hansen, Hermoso (46° Oshoala), Caldentey (59°Martens). 

All. Giráldez

LIONE (4-3-3): Endler; Carpenter (14° Buchanan), Renard, Mbock (81° Cayman), Bacha; Henry, Macario, Horan; Cascarino (81° Morroni), Hegerberg, Malard (73° Le Sommer). 

All. Bompastor

6′ Henry (L), 23′ Hegerberg (L), 33′ Macario (L), 41′ Putellas (B)

Il risultato della finale, (3 a 1 in favore del Lione), di Champions League femminile, disputata sul campo dell’Allianz stadium di Torino, non lascia spazio alla fantasia. Il Lione ha chiuso la gara nel primo tempo con tre reti di Henry, Hegerberg e Macario mentre per il Barcellona ha segnato Putellas, ma la rete blaugrana è stata totalmete inutile ai fini del risultto finale, le giocatrici Catalane, irriconoscibili, non sono mai entrate in partita e non hanno saputo reagire al vantaggio del Lione.

L’Olympique Lyonnais conquista l’ottavo titolo di campione d’Europa dopo due anni e strappano il titolo alle campionesse del Barcellona.

Le francesi del Lione riportano a casail massimo trofeo continentale nella Champions League femminile battendo per 3-1 il Barcellona, club detentore del titolo dalla scorsa stagione, nella finale giocata allo Juventus Stadium di Torino davanti a 35mila spettatori.

Il Lione ha messo le mani sulla partita già sesto minuto con un gran destro dalla distanza di Amandine Henry.

La squadra allenata da Sonia Bompastor ha preparato con cura maniacale la finale contro il Barcellona e dopo 20 minuti di gioco raddoppia e allunga con Ada Hegerberg. Al 33° le giocatrici del Lione trovano la terza rete con Hegerberg che crossa al centro per Macario, che chiude la gara e mette una seria ipoteca sulla finale.

Il Barcellona prova a riaprire lagara con Putellas, Pallone d’Oro in carica, che trova la rete al 41°, prima della fine del primo tempo qiuando interviene su un assist dalla destra di Hansen e batte la Endler per il 3-1.