I consigli degli artificieri della Polizia di Stato per un Capodanno in sicurezza
Seguendo i consigli degli specialisti della Polizia di Stato tutti abbiamo la possibilità di festeggiare in sicurezza l’arrivo del nuovo anno salvaguardando la vita dei nostri amici a quattro zampe, particolarmente sensibili ai botti.
Chi ha deciso di acquistare i fuochi artificiali deve farlo rivolgendosi solo da rivenditori autorizzati e verificare che sugli artifici pirotecnici sia riportato il marchio CE, garanzia che il prodotto abbia superato l’esame di conformità ai requisiti essenziali di sicurezza richiesti per il modello approvato.
I fuochi artificiali vanno sempre usati responsabilmente seguendo le indicazioni riportate sulle istruzioni, lontano da luoghi affollati e mai al chiuso.
Non acquistare, in nessun caso, “botti illegali” o di dubbia provenienza perché sono pericolosi per l’incolumità personale e per quella di chi è vicino al luogo dell’esplosione.
Ricordare che il rumore provocato dai fuochi d’artificio è fonte di stress e paura per gli animali.
Se in casa avete compagni a quattro zampe il consiglio è di chiudere bene le finestre e le tapparelle.
Garantite loro un luogo di riparo dove possano sentirsi al sicuro.
Non lasciateli soli e state loro vicino mostrandovi tranquilli e cercando di distrarli.
Domani sera divertiti e festeggia in sicurezza.
Buon anno dalla Polizia di Stato e dalla redazione del Quotidiano on line.
La Guardia di Finanza di Salerno, ne corsi di controlli per la tutela della sicurezza pubblica, ha sequestrato più di 3 tonnellate e mezzo di fuochi d’artificio pericolosi.
L’attività delle Fiamme Gialle, in vista dei festeggiamenti di fine anno, si è concentrata sull’attività di verifica dei materiali esplodenti commercializzati e mettendo sotto sequestro un ingente quantitativo di articoli irregolari.
Una preliminare attività info-investigativa ha permesso ai Finanzieri della Compagnia di Nocera Inferiore di individuare una donna di Scafati (SA) che, con l’aiuto del figlio, si stava preparando ad un San Silvestro con il “botto”.
Dopo un appostamento i militari si sono recati ad Angri (SA) per ispezionare un locale fatiscente adibito a magazzino in cui sapevano essere presenti le due persone sottoposte agli accertamenti.
Nel deposito, peraltro completamente sprovvisto dei requisiti minimi di sicurezza e di qualsivoglia autorizzazione per la detenzione di quel materiale, sono stati così rinvenuti oltre 4.000 fuochi pirotecnici e vari ordigni di diverse dimensioni, tra cui “candelotti” e “bombe carta” di origine asiatica, prodotti artigianalmente e associati perfino tra loro per avere un effetto esplosivo più forte.
Le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro dei “botti” illegali, un totale di 4.215 manufatti distribuiti tra circa 300 colli, che, una volta immessi in vendita, avrebbero fruttato circa 200.000 euro.
La merce è stata in seguito trasferita presso una rimessa autorizzata, in attesa della perizia tecnica da parte degli artificieri della Questura di Salerno, che ne determinerà l’indice di pericolosità.
La donna, che si è dichiarata la sola responsabile dell’accaduto, è stata denunciata a questa Procura della Repubblica per le gravi violazioni alle norme in materia di pubblica sicurezza e rischia fino a tre anni di reclusione, oltre ad una multa che può raggiungere i 100.000 euro.
Tutto come previsto e anticipato dal consigliere comunale Giorgio Abonante, l’assemblea degli azionisti Amag ha approvato la cessione dell’80% delle quote di Alegas a Iren Mercato. Iren diventa azionista di maggioranza e entra dalla porta principale di Amag per diventare proprietaria del tesoretto del gruppo.
L’assemblea convocata il 28 dicembre ha approvato la cessione quasi fosse soltanto l’apposizione del sigillo notarile a conferma di una decisione presa da mesi dall’amministrazione comunale, che comunque qualche scossone lo ha provocato nella giunta Cuttica perché sia in consiglio comunale che in giunta, alcuni assessori che si erano dichiarati pubblicamente contrari alla cessione, provocando non pochi problemi di maggioranza al sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco.
Nel gruppo in questi mesi sono scattate le “purghe” con incarichi revocati e giustificati forse non solo per la vendita di Alegas.
Con la cessione di Alegas sono terminati gli scontri di potere nell’azienda e a Palazzo Rosso.
Alegas si occupa della commercializzazione del gas e dell’energia elettrica.
Il gruppo Amag ha precisato che l’offerta di Iren Mercato è stata oggetto di una rigorosa valutazione dei parametri economici, tecnici e di sviluppo industriale da parte della Commissione Giudicatrice, a conclusione dell’iter di individuazione di un partner industriale per il mercato della distribuzione del gas e dell’energia elettrica durato diversi mesi.
Da via Damiano Chiesa spiegano : “Il consiglio di amministrazione di Amag, riunitosi nel pomeriggio di giovedì 9 dicembre, ha preso atto del verbale della commissione giudicatrice, e ha autorizzato il presidente del Cda a convocare per il giorno 28 dicembre l’assemblea degli azionisti per le delibere di competenza”.
Iniziative rivolte al consumatore “Informazione, Prevenzione e consumo consapevole per lo sviluppo e l’integrazione dei territori di Alessandria e Asti” Alessandria e Asti insieme anche a difesa dei consumatori.
Federconsumatori, Adiconsum, Adoc, Associazione Consumatori Piemonte hanno messo a punto un progetto che prevede una progressiva interazione dei territori delle province di Alessandria e Asti attraverso una serie di iniziative per un consumo consapevole, l’analisi del contenzioso nel periodo 2020-2021, profondamente segnato dalla pandemia, approfondimenti sulla lotta alle truffe (bancarie, finanziaria, online) e sul caro bollette, costi dell’energia e i rapporti con i fornitori locali.
Ma quello che segnerà un significativo cambio di passo nelle due province sarà l’iniziativa dedicata alle eccellenze enogastronomiche dell’Alessandrino e dell’Astigiano. Infatti il progetto prevede, nella tarda primavera del 2022, la presentazione ad Alessandria delle peculiarità dei territori di Asti e ad Asti di quelle alessandrine, al termine di un censimento delle eccellenze alimentari, con particolare riferimento alla ricerca delle tradizioni e delle peculiarità che contraddistinguono la grande area che attraversa Langhe e Monferrato a Nord e Valli d’Appennino a Sud.
«Saranno coinvolti – spiegano Roberto Masini e Bruno Pasero di Federconsumatori, Ernesto Pasquale di Adiconsum, Vincenzo Bronti di Adoc e Paolo Graziano di Consumatori Piemonte – Slow Food, l’Università del Gusto di Pollenzo, produttori locali, con una particolare attenzione per quelli che conservano le tradizioni e le tipicità del territorio, spesso ancora oggi poco conosciute dal consumatore medio».
L’idea di presentare, a parti invertite, il meglio delle produzioni enogastronomiche ha anche un altro obiettivo: fare assumere ai consumatori una maggiore consapevolezza della ricchezza, e delle tradizioni, dei territori, stimolando nello stesso tempo ricadute dirette sulle micro economie locali. Rispetto alle altre iniziative, la prima in programma, nel mese di febbraio, sarà quella relativa all’analisi del contenzioso che si è sviluppato nelle provincie di Alessandria ed Asti nel periodo 2020 e 2021, a confronto con il 2019 (prima della pandemia).
«L’incontro presenterà il report frutto della elaborazione dei dati che saranno messi a disposizione della Camera di Commercio di Alessandria – Asti» .
Il progetto e le iniziative ad esso collegate è stato approvato dalla Camera di Commercio che oltre a fornire il proprio patrocinio ha deliberato un importante contributo per la sua realizzazione. Le associazioni dei consumatori, precisano, che parallelamente hanno in programma iniziative per conoscere e prevenire eventuali truffe, attraverso pubblicazioni (newsletter, minispot video, social, media) da diffondere agli associati in materia di diritto di ripensamento, acquisti online, garanzia dei beni di consumo, utenze e servizi a uso domestico, identità digitale, cessione del quinto dello stipendio o pensione (vincoli e condizioni), incontri informativi – formativi (webinar e/o in presenza) sulla tutela e sull’azione preventiva rivolta ai consumatori. I temi al centro di questi ultimi riguardano «il caro bollette e i costi dell’energia, le truffe bancarie, finanziarie e online, la sicurezza informatica, la qualità alimentare (etichettatura dei prodotti e origine), l’enogastronomia locale e l’identità di un territorio per un consumo consapevole e di qualità».
Nel borgo di Quargnento il virus del Covid19, nella sua variante Omicron, si sta diffondendo molto velocemente, dai 4 contagi registrati prima delle feste natalizie prima della fine dell’anno sono aumentati a 27, e in Italia le cose non vanno meglio con oltre 98.000 contagi registrati, in Piemonte si sono registrati 9671 casi.
Video di repertorio viaggio nel coronavirus, sempre attuale
L’emergenza Covid ha nuovamente messo sotto pressione l’ospedale di Alessandria dove tutti i 28 posti del reparto degli infettivi sono occupati dai pazienti contagiati mentre altri 22 posti sono stati ricavati in Pneumologia. Ricoverati anche 4 bambini e di 3 donne in stato di gravidanza.
Il dato diffuso dalla regione Piemonte indica che il 29 dicembre non ci sono stati decessi per coronavirus o con coronavirus in provincia di Alessandria mentre sono 1078 i nuovi contagiati.
In Piemonte 99 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva e 1147 ricoverati non in terapia intensiva.
La situazione del Pronto soccorso si sta aggravando per l’arrivo di pazienti, molti non vaccinati, contagiati dal virus.
Per limitare la diffusione del virus e per non bloccare nuovamente l’economia il governo ha allo studio tre diverse categorie di quarantena, ma l’orientamento del governo sta creando dubbi Lega sul Super Green Pass per lavorare
La cabina di regia dopo due ore di discussione ha ipotizzato l’applicazione di tre categorie di quarantena. 1^ categoria: Per i non vaccinati continueranno a vigere le attuali regole (quarantena di 10 giorni). 2^ categoria: per le persone in possesso del Green Pass rafforzato da oltre 120 giorni la quarantena si ridurrà a 5 giorni e sarà richiesto un tampone di esito negativo al termine della quarantena. La 3^ categoria include le persone con dose booster o con Green Pass rafforzato da meno di 120 giorni, per le quali non sarà più prevista la quarantena, ma una forma di autosorveglianza se non si hanno sintomi e al quinto giorno dal contatto con un positivo è necessario, però un tampone con esito negativo.
La decorrenza delle nuove norme, per ragioni organizzative e logistiche, sarà definita in accordo con il Commissario Figliuolo.
Tra le ipotesi allo studio l’obbligo del Super Green Pass nei settori dei trasporti, fieristico ed impianti.
La Regione Piemonte ha fatto registrare un numero crescente di situazioni di contagio nelle scuole, focolai e quarantene.
I focolai nelle scuole Piemontesi passano da 172 a 255: 5 nei nidi, 28 nelle scuole dell’infanzia, 121 nelle scuole primarie, 38 nelle scuole secondarie di 1°grado, 63 nelle scuole superiori.
I focolai nelle scuole della regione Piemonte sono: 19 in provincia di Alessandria (2 infanzia, 5 primarie, 3 medie, 9 superiori), 18 Asti (1 infanzia, 10 primarie, 1 media, 6 superiori), 2 Biella (1 infanzia, 1 primaria), 27 Cuneo (1 nido, 4 infanzia, 11 primarie, 3 medie, 8 superiori), 40 Novara (1 nido, 6 infanzia, 21 primarie, 5 medie, 7 superiori), 68 Torino città (3 nidi, 11 infanzia, 35 primarie, 5 medie, 14 superiori), 77 Torino città metropolitana (3 infanzia, 37 primarie, 20 medie, 17 superiori), 4 Vercelli (1 primaria, 1 media, 2 superiori), nessuno nel VCO.
Le classi in quarantena in regione sono 1.035: 16 nei nidi, 128 nelle scuole dell’infanzia, 430 classi nelle scuole primarie, 188 classi nelle scuole secondarie di 1° grado, 273 classi nelle scuole superiori.
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