La politica con la “P” maiuscola ha scandito la vita e le scelte del capogruppo del Partito Democratico nel consiglio regionale piemontese. Un incontro interessante ed esplicativo di un uomo politico che ha sempre anteposto il bene pubblico agli interessi personali.

La sua storia, le sue scelte di vita partendo dagli insegnamenti dello zio, socialdemocratico, partigiano e antifascista che ha imparato dalla sua esperienza a non avere “il nemico”: ” quando guardi gli occhi del nemico vedi il bianco degli occhi,ma dopo avergli sparato il bianco scompare. L’esperienza insegna che prima di parlare di “nemici” bisogna riflettere approfonditamente e a lungo”.

L’incontro con i socialdemocratici nella sezione del paese gli ha fatto capire che la sua strada era diversa perché in quel partito non si riconosceva.
Mimmo a tutto campo ha parlato dei figli, della solitudine del politico che per scelta o per necessità è stato a volte lontano fisicamente dai figli,ma li ha guardati crescere ed è stato sempre intimamente loro vicino.
La politica, le scelte che non raccolgono i like su facebook, ma che sono state necessarie perché la regione Piemonte avesse ancora un servizio sanitario pubblico nel futuro prossimo. Le scelte impopolari per realizzare quel percorso che i predecessori non hanno avuto il coraggio di intraprendere. Scelte dure,ma necessarie perché da esse dipende il futuro della sanità in Piemonte.
Mimmo Ravetti che racconta della figlia appena maggiorenne alla quale dedica la “mappa” del percorso della politica, alla sua prima personale scelta di persona maggiorenne,che senza il clamore dei fotografi e delle telecamere, si è recata a donare il sangue.
Il racconto della presentazione del libro e della vita di Domenico Ravetti,che la redazione del Quotidiano on line vedrebbe volentieri come candidato a governatore della regione Piemonte, lo lasciamo alle registrazioni filmate della serata.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.