Mese: Maggio 2021

REGGIO EMILIA. LA LUNGHISSIMA NOTTE DELLE CAMPIONESSE. MILAN SCONFITTO AI RIGORI E PER LA ROMA ESPLODE LA FESTA.

Il calcio di inizio della finale di Coppa Italia Timvision è stato afidato alla Roma ed il Milan attacca dalla destra della tribuna, che si rende pericolosa a pochi secondi dall’inizio in contropiede innescato da Dowie, che chiama immediatamente in causa Caesar, pronta a sacrificarsi per salvare il risultato.

Foto servizio a cura di Andrea Amato – PhotoAgency

La gara nei primi minuti di gioco è intensissima da parte di entrambe le squadre. Un vantaggio nei primi minuti di gioco potrebbe condizionare l’intera partita, ma è Boquete che ruba palla alla difesa e guadagna un calcio di punizione da posizione interessante e regala a Linari della Roma il primo giallo.

Giacinti in attacco prova a sfondare, ma Swaby protegge l’area e non permette a Valentina Giacinti di andare al tiro.

Jane ci prova dalla distanza, ma Caesar fa buona guardia.

Serturini dal fondo guadagna il primo angolo, affidato a Giugliano.

Al 20° la Roma protesta per un atterramento in area di rigore, ma l’arbitro lascia giocare. Il tentativo di contropide viene immediatamente smorzato.

Richiamo verbale per la 6 del Milan per fallo su Alves, che da posizione interesnte crossa in area per la testa delle compagne. Jane di nuovo protagonista di un tiro potente, a cui ancora una volta Caesar deve opporsi.

Giacinti ci prova un minuto dopo, ma viene pescata in fuorgioco.

Al 33° Serturini lanciata in attacco recupera una palla già uscita dal campo e prosegue la sua corsa fino al fischio dell’arbitro.

Primo giallo per la 33 Vitale per le rossonere al 39°, punizione per la Roma palla alta sulla traversa.

Finisce il primo tempo sul punteggio di parità. Le squadre si sono affrontate apertamente, ma senza ottenere nessun risultato utile. La Roma ha sbagliato molto nelle ripartenze, favorendo troppo spesso l’inserimento delle attaccanti rossonere. Ottima la prestazione di Swaby che ha contenuto l’esuberanza di Valentina Giacinti e le ha impedito di svolgere appieno il suo ruolo di goleatrice. Buone le prestazioni delle attaccanti, ma che per ora non hanno brillato nelle conclusioni.

Ottima la prestazione di Caesar intervenuta in molte occasioni a difesa della porta e del risultato.

Secondo tempo

Attacco della Roma a inizio gara, protagonista Serturini che viene fermata a un passo dalla porta, angolo.

Proteste delle Roma per un altro sospetto rigore non concesso.

Giugliano al 52° lancia lungo a cercare Serturini che crossa in area, ma trova pronta Korenciova.

Al 55° Giacinti lanciata in area vine fermata per fuorigioco, protesta inutilmente.

Calcio di punizione a favore delle rossonere, si incarica del tiro Hasegawa rimasta nell’ombra durante la gara, ma questa volta è il Milan che pototesta per un fallo di mano in area.

Giacinti al 62° favorisce l’incursione di Hasegawa che appoggia per Dowie, ma viene anticipata dalla difesa.

Giacinti di nuovo in fuorigioco protesta, ma il direttore di gara è inflessibile.

Hasegawa al 65° inizia a farsi vedere e spinge il Milan fino dentro l’area di rigore, ma Dowie inizialmente non aggancia poi prova il tiro e viene murata.

68° esce Soffia per Erzen. Soffia si era infortunata nel corso del primo tempo e ha dovuto ricorrere alla staff medico.

Sempre più presente Hasegawa chiamata in causa da Giacinti, appoggia per Tuccceri e Jane colpisce male di testa.

Secondo giallo per la Roma, al tiro Giacinti per Tucceri partita con troppo anticipo, fuorigioco.

Al 76° esce Dowie per Grimshaw.

Occasionissima per il Milan con Tucceri al tiro murata con la schiena da una compagna di squadra.

80° Alves fuori entra Greggi e Bonfantini rileva Lazaro.

85° scintille in campo Boquete trattenuta per la maglia, protesta animatamente e accenna una reazione, ammonita.

Crampi per le calciatrici che hanno dato fondo a tutte le risorse e a pochi minuti dalla fine pagano le conseguenze di una partita giocata a livelli agonistici altissimi.

89° esce Jane,che ha dato tutto quello che si può dare, colpita da crampi entra Mauro. che viene ammonita dopo pochi minuti.

In pieno recupero dalla distanza la Roma ha mancato, per un soffio, il colpaccio con la palla che ha sfiorato la traversa.

La partita finisce pari 0 a 0 e nel caso di parità ai supplementari inizierà la lotteria dei rigori.

Primo tempo supplementare e scontro di testa tra Grimshaw, che resta a terra dolorante, e Giugliano. Grimshaw appena rientrata è andata vicinissima al vantaggio.

Al 97° Giugliano su calcio piazzato manda altissimo sulla traversa.

Swaby continua a fare buona guardia su Giacinti, che guadagna un calcio di punizione.

Esce Thomas entra Banusic per la Roma.

Al termine del primo tempo supplementare gli schemi sono saltati e si gioca a tutto campo cercando di trovare le energie nascoste delle giocatrici.

secondo tempo supplementare.

Giacinti, Hasegawa e Grimshaw tentano di chiudere la partita, ma la Roma risponde con la stessa tenacia.

Dopo 112 minuti di gioco i crampi sono i veri padroni del campo, ma la resistenza delle giocatrici è semplicemente eroica.

Hasegawa, Giacinti e poi Hasegawa, ma la Roma si salva ancora e torna all’attacco.

Inizia la lotteria dei calci di rigore

Milan: PARATA Boquete, GOL Agard, PARATA Grimshaw, PALO Tucceri Cimini

Roma: GOL Giugliano, GOL Serturini, OUT Linari, GOL Bernauer

La partita termina 3 a 1 in favore della Roma dopo i calci di rigore e parte la festa giallorossa.

REGGIO EMILIA. MAPEI-STADIUM. COPPA ITALIA FEMMINILE TIMVISION. MILAN-ROMA

La società Sassuolo calcio, il comune di Reggio Emilia e il comune di Sassuolo hanno reso possibile organizzare la finale di Coppa Italia femminile Timvision nel Mapei Stadium tra le finaliste Milan e Roma.

Il primo evento sportivo aperto al pubblico dal 2020, a causa della pandemia da coronavirus che ha colpito l’intera popolazione mondiale, che in Italia ha avuto il suo epicentro in Lombardia e diffusa in maniera sensibile in Emilia Romagna e Piemonte.

Le squadre in campo Milan e Roma promettono battaglia agonistica in campo e tanto divertimento per la conquista di un traguardo importante: la coppa Italia Timvision. La prima volta in finale per entrambe le squadre che ancora una volta affidano le sorti della partita alle big: per il Milan Giacinti e tandem con Dowie, Boquete, Bergamaschi e la bravissima Hasegawa, che ha brillato in tutte le partite del campionato di calcio. La Roma affida le sorti della partita a Sertutini, Lazaro, Giugliano e Swaby, che non pochi problemi ha creato in fase di marcatura alle rossonere.

Ludovica Mantovani nella sua dichiarazione di benvenuto ha spiegato che: “Bentornato Pubblico”…Siamo orgogliosi di avere portato a termine tutte le competizioni organizzate dalla divisione. Ringrazio il Sassuolo calcio, il comune di Reggio Emilia e il comune di Sassuolo che hanno reso possibile questo finale di stagione un vero e proprio spot del calcio femminile. Questa inedita finale di Coppa Italia tra Milan e Roma, che si sfideranno per aggiudicarsi il primo trofeo dellaloro storia, è stata preceduta dalla final four delle giovani promesse.

Abbiamo davanti un percorso traccciato verso il professionismo con tante sfide da affrontare per garantire una sostenibilità a tutto il sistema, ma stasera, godiamoci appieno questa finale insieme al nostro pubblico, segnale di speranza e ripartenza.

Il “Mapei Stadium – Città deò tricolore” è l’impianto che, a partire dalla stagione 2013/14 ospita le partite casalinghe del Sassuolo Calcio. Sorto nell’area nord di Reggio Emilia nel 1994, l’impianto fu completato l’anno successivo. Alla sua inaugurazione, si presentò come uno stadio all’avanguardia nel panorama calcistico italiano. Infatti, oltre a essere stato il primo stadio di proprietà di un club, fu costruito ricalcando il modello Inglese di stadio per garantire al pubblico un ottima visibilità da tutti i settori.

Da Dicembre 2013, l’azienda Mapei è diventata propietaria dello stadio per dargli nuova vita e inserirlo all’interno di un progetto legato al territorio.

La nuova propietà ha avviato un vasto progetto di ammodernamento con diversi interventi inerenti il campo di gioco, tra cui la posa del manto in erba sintetica a bordocampo, l’allungameno delle panchine e l’aggiunta di led pubblicitari, e la riqualificazione della struttura dello stadio stesso.

Il Mapei-Stadium è un punto di riferimento di tutto il movimento calcistico del territorio, un luogo vitale anche oltre gli eventi partita, che sa dialogare con le altre strutture dell’area; una coerente evoluzione di quel modello di Stadio polifunzionale-primo esempio assoluto in Italia-con cui fu concepito fin dalle sue origini.

Le squadre in campo.

Milan: Korenciova, Vitale, Fusetti, Agard, Tucceri Cimini, Bergamaschi, Jane, Boquete, Hasegawa, Dowie, Giacinti.

All. Maurizio ganz

Roma: Caesar, Soffia, Linari, Swaby, Bartoli, Giugliano, Beranauer, Alves, Thomas, Serturini, Lazaro.

All. Betty Bavagnoli

Direttore di gara: Maria Marotta

Assistenti: Francesca Di Monte, Tiziana Trasciatti e Maria Ferrieri Caputi.

QUARGNENTO.MICHELA E SILVIA RIAPRONO LA STAGIONE CONCERTISTICA IN BASILICA: “STABAT MATER DI G.B. PERGOLESI”.

La Basilica Minore di San Dalmazio a Quargnento al termine del mese Mariano, in tempo di pandemia, ha ripreso la stagione dei concerti per l’elevazione spirituale e chiedere l’intervento della Vergine Maria, che già nel 1630 salvò Quargnento dalla peste che colpì Milano.

Un concerto per ritornare alla vita, alle cose di tutti i giorni, lasciandosi dietro un periodo oscuro, tragico e per certi versi incomprensibile nel terzo millennio.

A esibirsi la soprano Michela Guassotti e il contralto Silvia Ciliberti accompagnate dall’Ensemble Orchestrale “I Regi”, diretti dal Maestro Concertatore e Direttore Roberto Michele Baldo.

La basilica dopo quasi due anni di silenzio ha ospitato 40 minuti di musica, cultura, spiritualità e spettacolo intensi. le voci di Michela e Silvia hanno fatto rinascere a nuova vita i muri della Basilica, per troppo tempo silente a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia.

Il pubblico in sala, come per i concerti in streaming, è stato invitato a non applaudire durante l’esecuzione dei dodici brani del concerto, ma al termine della lunga attesa i presenti hanno ricambiato con un lungo e prolungato applauso, mostrando l’approvazione e la gratitudine verso gli artisti che hanno saputo rompere un silenzio troppo a lungo sofferto, e si sono esibiti per chiudere il mese da sempre dedicato alla madonna.

Michela Guassotti, Silvia Cilberti e l’Ensemble Orchestrale “I Regi” diretti da Roberto Michele baldo hanno in agenda altri concerti ed esibizioni per ritornare alla musica, ai concerti e alla vita dopo le privazioni dovute alla pandemia.

PORTO. CHELSEA CAMPIONE D’EUROPA, LA PRIMA DI TUCHEL E L’INCUBO DI GUARDIOLA.

Gara molto attenta e gestita dai blues che, con gli sfavori del pronostico, si portano a casa la coppa dalle grandi orecchie per la seconda volta. Primo trionfo per Tuchel, dopo averla sfiorata l’anno scorso con il PSG e incubo senza fine per Pep Guardiola.

MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson; Walker, Stones, Ruben Dias, Zinchenko; De Bruyne (59′ Gabriel Jesus), Gundogan, Foden; Mahrez, Bernardo Silva (64′ Fernandinho), Sterling (76′ Aguero). All. Guardiola

CHELSEA (3-4-2-1): Mendy; Azpilicueta, Thiago Silva (38′ Christensen), Rudiger; James, Kanté, Jorginho, Chilwell; Mount (79′ Kovacic), Havertz; Werner (66′ Pulisic). All. Tuchel

Kai Havertz segna la rete che decide la partita al 42’ del primo tempo, nei mituti precedenti Tuchel è costretto a rinunciare a Thiago Silva per infortunio ed il City perde De Bruyne. Nella ripresa è vano il forcing del Manchester che non riesce a trovare la rete del pari. Contro ogni pronostico, la squadra di Tuchel vince la gara, attenzione e difesa le tattiche preferite. A nulla è servito il disperato tentativo di Guardiola inserendo El Kun Aguero a meno 15, alla sua ultima in maglia Citizens. Per l’ennesima volta resta a bocca asciutta in Europa. Ancora una volta il Chelsea vince la Champions con un allenatore subentrante come accaduto ai Blues di Di Matteo.

Inizio di gara guardingo per entrambe le formazioni che tendono a studiarsi anche se la strategia del Chelsea è chiara: evitare di essere risucchiato dalla costruzione bassa del City per non concedere campo. Il City mantiene il possesso ma non riesce a essere incisivo, il Chelsea recupera palla e verticalizza dimostrandosi pericolosissimo con Havertz e Werner che confezionano un paio di occasioni per il vantaggio. Al 38’ Thiago Silva si ferma per un problema muscolare e deve uscire (entra Christensen) e 4’ più tardi il Chelsea passa in vantaggio grazie all’invenzione di Mendy che gioca a Chilwell sulla sinistra, la palla arriva a Mount che vede l’inserimento di Havertz il quale a tu per tu con Ederson lo salta e deposita in rete la palla.

Nella ripresa ci si aspetta un moto di orgoglio del City. La squadra di Guardiola guadagna campo e mantiene per la quasi totalità del tempo il possesso palla. Tuttavia, i Citizens non riescono a concludere dalle parti di Mendy, al 58’ De Bruyne si scontra con Rudiger ed è costretto a uscire, al suo posto Gabriel Jesus. Il Chelsea resta sempre molto pericoloso quando riparte con Havertz che sfiora il raddoppio dopo un grana grande giocata con la complicità di Pulisic. Il City preme ma non trova spazi, entrano Fernandinho e poi Aguero. Prima del fischio finale qualche chance per la squadra di Guardiola, mai occasioni vere e pericolose. Il Chelsea difende a oltranza, i minuti di recupero sono sette e in un ultimo disperato tentativo Il City avanza con Mahrez, calcia dal limite ma la palla termina di un soffio sopra la traversa. L’arbitro fischia, il Chelsea è campione d’Europa, il City costretto, ancora una volta, ad applaudire i vincitori nella competizione per club più importante.