Carles Puigdemont come si poteva prevedere è fuggito dalla Catalogna in Spagna,ma non ufficialmente in Belgio.La riunione con i partiti fiamminghi è stata l’occasione per allontanarsi dalla Spagna,dove pende sul suo capo l’imputazione per “ribellione”, ma il viaggio assomiglia più ad una fuga,che ad una semplice allontanamento per impegni politici internazionali, vista la denuncia ricevuta oggi dalla procura generale spagnola. I cinque membri del governo catalano destituito e Puigdemont dovrebbero partecipare ad una conferenza stampa nella sede della Generalitat di Bruxelles in cui il presidente destituito potrebbe annunciare l’intenzione di chiedere l’asilo politico al Belgio.
Sul tetto del Palau della Generalitat sventola la bandiera spagnola.
Puigdemont è stato ufficialmente denunciato dalla procura generale per “ribellione”, “sedizione e malversazione”. Il primo capo d’accusa lo condannerebbe a 30 anni di reclusione.Le stesse accuse sono state contestate al presidente del parlamento catalano,Carme Forcadell.
La carcerazione preventiva non è stata prevista per gli accusati che dovranno una cauzione di 6,2 milioni di euro o vedersi sequestrare i beni personali.
Il responsabile del Territorio, Josep Rull, si è presentato in ufficio almeno da quel che evince da una foto postata su twitter e trova la comprensione del ministro degli interni spagnolo,Zoido: “Possono passare nelle loro sedi per recuperare i beni personali”,ma poi dovranno abbandonarle per evitare l’intervento dei Mossos d’Esquadra.
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