INTERVISTE

ROMA. “L’Europa è un progetto, non un sogno. Costruiamolo”. Intervista a Cecilia Strada

“Ho ripensato a quello che mi ha detto un ragazzo di quelli che abbiamo tirato su dall’acqua in un soccorso drammatico. Io l’ho ringraziato, lui mi ha detto: ma di cosa? Io non avevo scelta, nessuno di noi aveva scelta. Voi avevate scelta, voi potevate scegliere di stare a casa vostra e invece avete scelto di stare qui. Allora chi ha la possibilità di scegliere deve scegliere bene. Io ho scelto di fare la mia parte in politica per provare a risolvere qualche problema prima che finisca su una barca in mezzo al mare”.
Così Cecilia Strada, candidata nel collegio Nord-Ovest, in una intervista a ‘Personale è Politico’, il format del Pd per presentare le candidate e i candidati alle Europee dell’8 e 9 giugno, pubblicata sul sito del Partito democratico.
“Il fatto che, proprio durante il mio primo soccorso, mi abbia lasciato mio padre è stato simbolicamente qualcosa di grosso. C’è stato un passaggio di vita. Quel giorno mi sono ricordata di quando mio padre mi disse: alla fine, vince sempre la morte, ma vince una volta sola. Oggi la morte mi ha portato via mio padre. La vita, però, ha vinto 84 volte, perché in quel soccorso salvammo 84 persone. Il nostro dovere è quello di far vincere la vita anche in mezzo alla morte”, dice ricordando suo padre Gino Strada, fondatore di Emergency.
Nell’intervista la Strada racconta episodi che l’hanno segnata: “Un punto di svolta nella mia vita è stato il 13 settembre scorso, ero in mare e abbiamo recuperato dall’acqua 47 persone e purtroppo, il corpo di una nonna che era annegata, stava portando la nipote di 12 anni in Europa e in assenza di canali d’accesso sicuri e legali non ha trovato altra strada, per dare un futuro a sua nipote, che metterla su un barchino fatiscente e attraversare il Mediterraneo. Siamo riusciti a portarla in Europa, purtroppo in una bara. Tutto questo mentre il mio Paese continuava a incartarsi su come mandare via più persone, impedir loro di arrivare qui”. “Tra le persone che abbiamo soccorso c’era una bambina di neanche un anno e noi non rimaniamo quasi mai in contatto invece con lei sì. Ho tanti ricordi così per fortuna. Sapere che hai tirato su dall’acqua una bambina di neanche un anno e poi vedere che le hai regalato un altro inverno e dopo ancora un’altra primavera, ripaga di tutto l’impegno”.
“L’Europa è un progetto non è un sogno. Può essere bella come un sogno, ma è un progetto e dobbiamo costruirlo. Il Partito Democratico si presenta alle Europee chiedendo una missione di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo e dicendo questo è un mare, non può essere un cimitero, ha avuto il coraggio e l’onestà di cambiare rotta sugli accordi Italia Libia” spiega Strada.
Infine l’appello al voto ai neo diciottenni: “L’Europa può essere bella, brutta, buona, cattiva, qualcuno dice inutile, votare alle elezioni europee vuol dire anche poter scegliere la persona che tu mandi in Europa e che ti rappresenta. Chi va a votare decide per la propria vita, sennò lascia decidere qualcun altro”, conclude.

(fonte partito Democratico)