Tag: juventus

TORINO. Match Report – Roma 1 Juventus 1

ROMA 1-JUVENTUS 1| LA CRONACA E FOTO A CURA DELL’UFFICIO STAMPA JUVENTUS FC

_J021762

Nella 35ª giornata di campionato, andata in scena domenica 5 maggio allo stadio Olimpico, la Juventus pareggia col punteggio di 1-1 contro la Roma. Gara equilibrata fra la squadra di Massimiliano Allegri e quella di Daniele De Rossi: avanti i giallorossi con Lukaku, pareggio di Bremer per i bianconeri vicini a più riprese alla rete della vittoria senza però trovarla.

CHIESA E VLAHOVIC VICINI AL GOL, MA PASSA LA ROMA

Partenza aggressiva della Juventus che va vicina alla rete del vantaggio in due occasioni nei primi giri d’orologio di gara. La prima occasione se la costruisce tutta Chiesa con una percussione in zona centrale dalla sinistra per poi lasciar partire un tiro di destro che non termina molto distante dal palo; la seconda, invece, nasce da un recupero di Bremer in pressione alta sulla trequarti avversaria, il brasiliano lascia la sfera a Chiesa che cerca e trova Vlahovic in area di rigore: DV9 calcia di prima intenzione ma non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Si fa vedere anche la Roma con Kristensen che di testa colpisce la traversa, al quarto d’ora invece trova il gol del vantaggio con Lukaku che respinge in rete una conclusione di Cristante ribattuta dalla difesa.

BREMER RIMETTE TUTTO IN PARITÀ

I bianconeri provano la reazione immediata affidandosi ai guizzi di Chiesa e alle accelerazioni di Weah. Ed è proprio dal numero 7 che passa l’azione del pareggio della Juventus: Chiesa elude l’avversario sulla destra con una finta, rientra sul sinistro col quale fa partire un traversone verso la zona centrale dell’area di rigore dove, con uno stacco imperioso, Bremer sovrasta tutti infilando il pallone alle spalle dell’estremo difensore avversario. A cinque minuti dal termine della prima frazione, in quella che è l’ultima emozione del primo tempo, è Locatelli a cercare la rete del 2-1 con un inserimento in area di rigore, premiato da un cross morbido di McKennie, e un colpo di testa che termina alto sopra la porta difesa da Svilar.

BIANCONERI A UN PASSO DAL VANTAGGIO

Pronti, via e i bianconeri sfiorano la rete del sorpasso: al minuto 47 Chiesa si mette in proprio, salta Kristensen spostandosi il pallone sul sinistro per poi incrociare la conclusione che si infrange sul palo interno. La Juve insiste a caccia della rete del 2-1 con tre conclusioni: due, di Chiesa e Rabiot, smanacciate da Svilar e una calciata alta sopra la traversa da Cambiaso. Ha una chance anche Vlahovic su azione d’angolo ma nel corpo a corpo con Angelino in area di rigore non riesce a inquadrare la porta.

MURO BRASILIANO

A metà secondo tempo si rende pericolosa la Roma dalle parti di Szczesny: prima è Pellegrini a calciare dopo un’iniziativa di Baldanzi e a trovare la deviazione provvidenziale di Bremer, poi è Kristensen che cerca di andare a segno senza però fare i conti con Danilo che sulla linea di porta gli nega la rete.

LOCATELLI E KEAN, CHE OCCASIONI

Nel finale di gara le occasioni più grandi sono a tinte bianconere. Al 79’ Locatelli arriva per primo su un rimpallo in area di rigore, conclude in porta ma trova una super respinta di Svilar. Estremo difensore giallorosso che si ripete poi a tre minuti dal termine sull’incornata a botta sicura di Kean che per pochissimo non va a segno. L’ultima emozione della sfida è la parata di Szczesny che chiude col proprio corpo lo specchio della porta ad Abraham in piena area di rigore. Allo stadio Olimpico, Roma-Juventus termina 1-1.

_J012343

IL TABELLINO

ROMA-JUVENTUS 1-1

Reti: 15’ Lukaku (R), 31’ Bremer (J).

Roma: Svilar; Kristensen, Llorente, N’Dicka, Angelino; Cristante, Paredes, Pellegrini (78’ Bove); Baldanzi (68’ Azmoun), Lukaku (68’ Abraham), Dybala (46’ Zalewski). A disposizione: Rui Patricio, Boer, Huijsen, Karsdorp, Mancini, Smalling, Celik, Spinazzola, Sanches, Aouar, Joao Costa. Allenatore: De Rossi.

Juventus: Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Weah (60’ Kostic), McKennie, Locatelli, Rabiot, Cambiaso (85’ Alcaraz); Vlahovic (76’ Milik), Chiesa (76’ Kean). A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Iling-Jr, Miretti, Rugani, Djaló, Nicolussi Caviglia. Allenatore: Allegri.

Arbitro: Andrea Colombo.

Assistenti: Stefano Alassio e Fabiano Preti.

Quarto ufficiale: Marco Guida.

VAR: Aleandro Di Paolo.

AVAR: Federico Dionisi.

Ammoniti: Weah (J), Rabiot (J).

Recupero: 5’ st.

TORINO. TORO 0 JUVENTUS 0. IL DERBY DELLA MOLE ACCONTENTA LE DUE FORMAZIONI CITTADINE.

TORINO-JUVENTUS | La cronaca a cura dell’ufficio stampa juventus fc.

fotografia Andrea Amato/PhotoAgency

La fotogalleria della gara sull’articolo dedicato alla gara del Quotidiano On Line

https://quotidianoalessandriaastionline.wordpress.com/2024/04/13/torino-torino-0-juventus-0-il-derby-della-mole-accontenta-le-due-formazioni-cittadine-juric-espulso/

Nella 32ª giornata di campionato, andata in scena sabato 13 aprile allo stadio Olimpico Grande Torino, la Juventus pareggia 0-0 con il Torino nella stracittadina del capoluogo piemontese. Diverse occasioni per i bianconeri che non sono riusciti però a trovare la via del gol.

VLAHOVIC SI INFRANGE SUL PALO

I bianconeri partono forte dimostrando di voler dare un’impronta immediata al derby della Mole. La prima occasione la costruisce Federico Chiesa dopo 7 giri d’orologio con una repentina accelerazione sulla destra con la quale lascia sul posto Tameze per poi indirizzare il cross in mezzo all’area di rigore, dove con tempismo perfetto arriva Vlahovic sul pallone che colpisce col mancino di prima intenzione ma non riesce a inquadrare lo specchio della porta colpendo il palo alla sinistra di Milinkovic-Savic. Trascorrono poco più di cinque minuti e la Juventus riconquista nei pressi dell’area di rigore avversaria il pallone liberando alla conclusione da buona posizione Locatelli che, anche lui di prima intenzione, col piatto destro alza la conclusione sopra la traversa.

DERBY COMBATTUTO MA JUVE ANCORA VICINA AL GOL

È una stracittadina combattuta quella che va in scena allo stadio Olimpico Grande Torino, in cui si lotta su ogni pallone in qualsiasi zona del campo. Le chance più grandi però sono tutte a tinte bianconere come quella poco dopo la mezz’ora quando Gatti si invola sulla fascia destra fino a far partite un traversone verso l’area di rigore: McKennie non riesce a colpire il pallone che arriva alle spalle dello statunitense dove si trova Vlahovic, il numero 9 calcia verso la porta ma trova l’opposizione dell’estremo difensore granata che spedisce il pallone in corner in quella che l’ultima importante azione da gol di un intenso primo tempo.

CHIESA ACCELERA E SZCZESNY MURA

A inizio ripresa Federico Chiesa è il protagonista della prima azione pericolosa dei bianconeri con l’uno-due con Danilo in area di rigore e la conclusione promettente del numero 7 fermata solo da un rimpallo. All’ora di gioco Szczesny compie il primo intervento della sua partita distendendosi perfettamente sulla sua destra e respingendo perfettamente il colpo di testa di Sanabria diretto in porta. Numero 1 attento anche al 73’ quando Vojvoda cerca di sorprenderlo con una conclusione potente sul primo palo bloccata senza alcun problema.

PERICOLO YILDIZ

Allegri inserisce forze fresche e fra queste c’è quella di Kenan Yildiz che a un quarto d’ora dal termine del derby della Mole va vicinissimo al gol decisivo: Rabiot accelera in ripartenza ribaltando il campo in pochi secondi, scarica sulla sinistra per il numero 15 che tira a giro sul secondo palo con il destro trovando però la smanacciata di Milinkovic-Savic. L’ultimo atto della sfida è un colpo di testa di Lazaro nei minuti di recupero che termina alto sopra la traversa. Il derby della Mole fra Juventus e Torino termina in perfetta parità.

IL TABELLINO

TORINO-JUVENTUS 0-0

Torino: Milinkovic-Savic; Tameze, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova (85’ Masina), Ricci, Linetty, Vojvoda (78’ Lazaro); Vlasic; Sanabria (78’ Okereke), Zapata. A disposizione: Gemello, Popa, Lovato, Ilic, Sazonov, Kabic, Savva, Ciammaglichella. Allenatore: Juric.

Juventus: Szczesny; Gatti (78’ Alex Sandro), Bremer, Danilo; Cambiaso (90’ Alcaraz), McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic (64’ Iling-Junior); Chiesa (64’ Yildiz), Vlahovic (78’ Kean). A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Miretti, Weah, Rugani, Djaló, Nicolussi Caviglia. Allenatore: Allegri.

Arbitro: Fabio Maresca.
Assistenti: Alessandro Costanzo e Matteo Passeri.
Quarto Ufficiale: Marco Piccinini.
VAR: Massimiliano Irrati.
AVAR: Aleandro Di Paolo.

Ammoniti: Gatti (J), Ricci (T), Vojvoda (T), Cambiaso (J), Linetty (T).

Espulsi: Juric (T).

Recupero: 3’ pt, 7’ st.

TORINO. JUVENTUS 3 FROSINONE 2. DECIDE RUGANI AL 95′.

Servizio Giuseppe Amato/Quotidiano On Line

Fotodservizio Andrea Amato/PhotoAgency

Rugani, difensore bianconero, decide il match contro il Frosinone, trova il 3° goal contro la squadra ospite in pieno recupero, al 95′.

Vlahovic con una doppietta personale e l’assist per il 3-2 finale si è qualificato come migliore in campo. Di Francesco subisce la beffa al 95′, ma resta a 3 punti sulla serie B.

Allegri schiera Cambiaso e Kostic sulle corsie, McKennie-Locatelli-Rabiot in mezzo e tiene alcaraz come riserva.

Chiesa partner di Vlahovic; in sostituzione dell’infortunato Danilo entra in campo Rugani.

Di Francesco si propone con il 3-5-2, schiera in campo Soulé-Cheddira, in panchina Barrenechea e Kaio Jorge.

La Juventus dopo 35 giorni senza vittorie deve tornare a fare punti e la partita si sblocca dopo meno di due minuti di gioco con Gatti che mete in moto McKennie che stoppa e serve Vlahovic, in anticipo su Valeri di destro gira in rete per il gol del vantaggio.

Il Frosinone risponde ai bianconeri e inizia ad attaccare l’area. Soulé dai 25 metri prova il tiro la barriera respinge. Il pareggio arriva con Zortea che da destra crossa per Cheddira che elude la marcatura di Cambiaso e di testa infila Szczesny per l’1-1.

Bresciani segna il goal del sorpasso mentre Allegri perde Rabiot per l’inserimento di Alcaraz.

Vlahovic esce dalla doppia marcatura e segna la doppietta personale.

Chiesa assente per tutto il primo tempo. Allegri prova a schierare Yildiz e Weah. Di Francesco prpone i due ex Kaio Jorge e Barrenechea.

Poca la concentrazione dei bianconeri, che attaccano in maniera confusa e difendono con poca concentrazione rischiando di andare sotto; Allegri si infuria e lancia via la giacca.

McKennie si infortuna Allegri inserisce e Milik, ma l’unica vera occasione per i bianconeri con Vlahovic che spedisce in curva e in pieno recupero l’ultimo calcio d’angolo, Vlahovic prolunga sul secondo palo e Rugani trova la zampata vincente.

Juventus-Frosinone 3-2, rete di Daniele Rugani al 95′

Juventus 3 Frosinone 2

La Juve porta acasa i tre punti e resta al secondo posto , il Frosinone beffato in pieno recupero chiude senza punti un ciclo negativo.

FORMAZIONI IN CAMPO

La Juventus (3-5-2) Szczesny – Gatti, Bremer, Rugani – Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic – Vlahovic, Chiesa. All. Allegri. A disposizione: Pinsoglio, Daffara – Alex Sandro, Djaló – Miretti, Weah, Alcaraz, Nicolussi Caviglia, Nonge – Milik, Yildiz, Iling-Junior.

Mister Allegri

Frosinone (3-5-2) Cerofolini – Romagnoli, Okoli, Lirola – Valeri, Brescianini, Mazzitelli, Harroui, Zortea – Soulé, Cheddira. All. Di Francesco. A disposizione: Frattali, Turati – Monterisi – Barrenechea, Garritano, Gelli, Ibrahimovic, Reinier – Baez, Ghedjemis, Kaio Jorge, Kvernadze, Seck.

Mister Di Francesco

TORINO. HELLAS VERONA 2-JUVENTUS 2. Un punto al Bentegodi 

HELLAS VERONA-JUVENTUS | LA CRONACA E FOTO UFFICIO STAMPA JUVENTUS FC

Vlahovic_Verona_Juventus

Nella 25^ giornata di campionato, la Juventus pareggia 2-2 a Verona contro l’Hellas rimontando per due volte dopo essere andata in svantaggio – prima con la rete dal dischetto di Vlahovic e poi con l’acuto di Rabiot al 10’ del secondo tempo. Nel finale il forcing non porta a grandi occasioni e soprattutto non permette ai bianconeri di conquistare l’intera posta in palio.

Riavvolgiamo il nastro e riviviamo l’andamento di un match combattuto.

VERONA AVANTI CON LA PRODEZZA DI FOLORUNSHO

Allegri sceglie la coppia Vlahovic-Yildiz davanti, in un match che parte da subito a folate – con squadre stranamente allungate in avvio che portano a un paio di contropiedi in entrambe le metà campo: il migliore è quello condotto dai bianconeri al 6’ che riesce a liberare Yildiz al tiro. La conclusione del giovane talento turco però è respinta dall’intervento di Dawidowicz, in una fase convulsa di gioco che scalda da subito il pubblico sugli spalti. La risposta all’8’ del Verona arriva su una leggerezza in fase di impostazione di Gatti che porta alla conclusione di Lazovic, controllata da Szczesny. Passano 180 secondi e l’Hellas trova il gol del vantaggio, sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Folorunsho che al volo di sinistro trova una rete sensazionale, con una traiettoria imparabile che va a infilarsi alla destra di Szczesny.

PAREGGIA DUSAN DAL DISCHETTO

Lo svantaggio è un colpo per i bianconeri, che provano a ricomporsi subito per cercare di ribaltare il match: il primo squillo arriva grazie alla giocata nello stretto di Yildiz e Cambiaso che libera Rabiot, ma il suo sinistro viene deviato in corner da Montipò. Yildiz trova un’altra accelerazione al 18’, con scarico per Cambiaso che sposta la palla sul sinistro e incrocia sul primo palo, ma il tentativo sfila via sul fondo. La gara resta combattuta e al 27’ arriva la svolta attesa dai bianconeri: la conclusione dal limite dell’area di Kostic che accompagna bene l’azione viene letteralmente parata con la mano sinistra da un avversario. Calcio di rigore e dal dischetto Vlahovic incrocia il sinistro e fa 1-1. Una scossa fondamentale anche dal punto di vista psicologico per i ragazzi di mister Allegri.

La partita è aperta e con continui ribaltamenti di fronte: il Verona ci prova un paio di volte dal limite dell’area, prima con Lazovic e poi con Duda a cavallo del 35’ di gara – con i bianconeri che cercano di alzare la pressione nella metà campo dell’Hellas. Le squadre continuano a essere spezzate in due, non favorendo il ritmo, ma garantendo spazi in ripartenza a Yildiz, che al 43’ lanciato verso la porta avversaria non si accorge di Vlahovic fermo in area ad attendere il pallone – perdendo così un’ottima occasione per la Juventus. Il turco prova più volte di tecnica a liberarsi, ma ai ragazzi di Allegri manca sempre lo spunto per liberarsi al tiro: si va così a riposo all’intervallo sull’1-1.

RABIOT RISPONDE A NOSLIN: 2-2 NEL GIRO DI 3 MINUTI

Nella ripresa passano 40 secondi e il Verona ci prova subito sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Magnani che colpisce di testa sul primo palo e manda il pallone di poco alto. La gara resta combattuta e al 6’ l’Hellas trova un’altra conclusione dalla distanza impegnando Szczesny e tenendo sotto pressione la difesa bianconera. Un forcing che all’8’ porta di nuovo in vantaggio la squadra veneta, che attacca con tanti uomini e trova in maniera anche rocambolesca il pallone giusto per l’inserimento di Noslin che tira forte e riesce a superare l’estremo difensore juventino.

Questa volta però bastano soltanto 180 secondi per rimettere di nuovo in parità la sfida: al 10’ arriva la palla recuperata sulla trequarti del Verona, con Locatelli che guarda subito in mezzo e trova Rabiot in area che con la lucidità del realizzatore non sbaglia e segna subito il gol che vale il 2-2. Un pareggio che non cambia le intenzioni di Allegri, che manda in campo Chiesa già prima del 60’ e passa al tridente in attacco. Sulla prima ripartenza però è ancora una volta Cambiaso a essere più lesto degli altri, ma il suo sinistro finisce alto in un match pieno di capovolgimenti di fronte.

NEL FINALE LA JUVE CI PROVA, MA FINISCE IN PAREGGIO

verona juventus 2324 9

Il cambio di modulo porta il baricentro della Juventus più in alto, generando così inevitabilmente più occasioni nell’area di rigore avversaria, ma a cercare il gol è ancora una volta l’Hellas: al 18’ lo schiaffo d’interno destro di Lazovic costringe Szczesny all’ennesima parata del match. Nella girandola dei cambi, Allegri ritaglia spazio in campo anche per Alcaraz – chiamato a dare supporto da mezzala alla spinta con cui i bianconeri vogliono provare a vincere la gara. Al 23’ prima imbucata del centrocampista argentino: il suo tocco d’esterno lancia Rabiot che mette il pallone in testa a Vlahovic, ma l’incornata dell’attaccante serbo non trovo di pochissimo lo specchio.

La Juventus aumenta la pressione, con il Verona che prova a dare fondo alle ultime energie rimaste – riuscendo a cavallo della mezz’ora a non abbassarsi troppo. La fitta rete di passaggi degli ospiti libera al 38’ Chiesa che fa partire il sinistro, ma il pallone sibila sopra la traversa. La brutta notizia arriva poco dopo, perché a cambi terminati si fa male Danilo alla caviglia – costretto a stringere i denti nonostante gli evidenti problemi a livello di mobilità. Una situazione che rende più macchinosa la manovra bassa di costruzione dei bianconeri, mentre davanti al 46’ una super combinazione Alcaraz-Chiesa libera l’esterno numero 7 al tiro su cui Montipò trova un’ottima parata di piede.

verona juventus 2324 2

Finisce così 2-2 una gara che porta la Juventus a quota 54 punti in classifica.

verona juventus 2324 13

HELLAS VERONA-JUVENTUS 2-2

IL TABELLINO

Reti: 11’ pt Folorunsho (V); 28’ Vlahovic (J), 7’ st Noslin (V), 10’ st Rabiot (J)

verona juventus 2324 21

Hellas Verona: Montipò, Lazovic (29’ st Vinagre), Noslin (20’ st Swiderski), Dani Silva (40’ st Henry), Magnani, Dawidowicz, Suslov, Juan Cabal, Duda, Tchatchoua (40’ st Coppola), Folorunsho (29’ st Belahyane). A disposizione: Chiesa, Perilli, Tavsan, Mitrovic, Centonze, Charlys, Bonazzoli. Allenatore: Baroni.

Juventus: Szczesny; Gatti (12’ st Alex Sandro), Rugani, Danilo; Cambiaso (36’ st Weah), McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic (12’ st Chiesa); Vlahovic (36’ st Milik), Yildiz (21’ st Alcaraz). A disposizione: Pinsoglio, Scaglia, Iling-Junior, Miretti, Djaló, Nicolussi Caviglia, Nonge Boende. Allenatore: Allegri.

Arbitro: Marco Di Bello (Sez. AIA Brindisi)

Assistenti: Alessandro Lo Cicero (Sez. AIA Brescia), Davide Moro (Sez. AIA Schio) IV uomo: Gianluca Manganiello (Sez. AIA Pinerolo)

VAR: Marco Guida (Sez. AIA Torre Annunziata)

AVAR: Daniele Doveri (Sez. AIA Roma 1)

Ammoniti: nessuno

Recupero: 3’ pt; 6’ st