Tag: juventus

MILANO. LAURA GIULIANI E CRISTIAN COTTARELLI SPOSI: “LA CONTAGIOSA ALLEGRIA NELLA PIU’ BELLA GIORNATA DI INZIO ESTATE”. (PHOTOGALLERY)

Servizio e foto Giuseppe Amato/Quotidiano On Line

Fotoservizio e video Andrea Amato/PhotoAgency

Fotoservizio Martina Bianchini/aspirante calciatrice professionista, fotografa e architetto.

La riproduzione è severamente vietata, Copyright @PhotoAgency

La bella giornata di inizio estate ha fatto da cornice al giorno più bello della vita di Laura e Cristian, ma non sarà l’unico perché altri giorni belli ed altre belle giornate di inizio estate seguiranno all’evento tanto atteso e desiderarto dagli sposi.

Laura e Cristian hanno riempito questo momento regalando agli amici una giornata evento condita con la “contagiosa allegria” della pluricampionessa d’Italia e dall’ex portiere di calcio Cristian, la cerimonia nella chiesa di Novate Milanese per poi spostarsi nel campo del Centro Sportivo “Foglidoni” a Barzanò(LC).

Laura è stata sposa felice e sorridente; la “mattatrice” della festa in cui ha coinvolto tutti gli amici con la sua allegria, la grinta e una umanità insospettabile per quelli che la conoscono solo come sportiva e portiere del Milan e della Nazionale di calcio femminile, ma nella festa dedicata dagli sposi agli non poteva mancare uno spettacolo di intrattenimento con show e balletto oltre all’esibizione canora,”Se telefonando”, in un duetto realizzato con la sua amica ed ex compagna di scuola Corinne. I racconti, gli anedoti e i ricordi scolastici e gli esordi calcistici non sono mancati tra una portata e l’altra nella location ristorante di Pierino Viganò. La giornata si è chiusa con il taglio della torta, i fuochi d’artificio e il regalo di nozze realizzato con gustose confezioni di miele per soddisfare il palato di tutti gli amanti della natura

GLI SPOSI:

Cristian Cottarelli e Laura Giuliani si sono sposati oggi nella chiesa di Novate Milanese. Galeotte furono le vacanze del 2023 quando Cristian ufficializzò la richiesta di matrimonio a Laura per poi annunciare tramite i canali social la loro decisione di unire i destini nello sport e nella vita privata.

Laura Giuliani, portiere del Milan e della Nazionale italiana, durante una vacanza ad Alassio, prima del campionato mondiale, ha ricevuto la proposta di matrimoniio da Cristian Cottarelli a coronamento di anni di fidanzamento, per chiudere un periodo, e iniziarne un altro con un progetto di vita insieme.

La bella notizia del Milan che ha comunicato il prolungamento del contratto di Laura Giuliani fina al 2026. Laura Giuliani è il portiere titolare del Milan dalla stagione 2021/2022, ed ha collezionato 73 presenze in rossonero.

Lautra Giuliani cresciuta nelle file della S.S. La Benvenuta, società con sede a Bollate (MI) nel 2000 si è trasferita al Como come secondo portiere in sostituzione della titolare Maria Luisa Ranzani. La sua prima partita da portiere ancora non titolare il 14 febbraio 2010 in Serie A2 contro il Trento.

Laura Giuliani diventa portiere titolare nella stagione 2010-2011 diventa giocando tutte le gare del campionato e incassando in 22 gare soltanto 15 reti.

Laura esordisce in Serie A con il Como il 9 ottobre 2011, contro il Tavagnacco, campionato in cui gioca 22 partite su 26 incassando 37 reti piazzandosi al 9º posto in campionato.

Il 21 settembre 2012 si trasferisce in Germania nella locale squadra Gutersloh della Renania Settendrionale-Vestfalia che disputa la Frauen-Bundesliga e fa il suo esordio il 14 novembre 2012 contro il Wolfsburg.

La sua carriera in Germaniala vede l’anno successivo al Herforder, sempre in Renania Settendrionale-Vestfalia. Il suo esordio il 31 agosto 2013 in Coppa di Germania contro l’Holstein Kiel. L’8 dicembre 2013 esordisce come portiere titolare nel campionato di 2. Frauen-Bundesliga contro il Lubars, conquistando il 2º posto e la promozione in Frauen-Bundesliga.

Laura Il 19 maggio 2015 si trasferisce a Colonia 2015 per poi passare al Friburgo il 27 aprile 2016 come vice della nazionale Laura Benkart.  

Laura Giuliani torna in Italia nel 2017 per giocare a Torino nella neo formata squadra della Juventus dove si guadagna un posto di primo piano e nei 4 anni successivi egemonizza il calcio femminile italiano vincendo 4 scudetti in serie.

Il 16 luglio 2021 Laura torna da dove è partita per giocare nelle fila del Milan, che porta al terzo posto nella sua prima stagione, mancando la qualificazione ai turni eliminatori della Women’s Champions League.  

LA CARRIERA DI LAURA GIULIANI NELLA NAZIONALE AZZURRA

Laura Giuliani fa il suo esordio con la nazionale under-19 il 5 marzo 2011, in un torneo amichevole. L’esordio in una competizione UEFA il 30 maggio dello stesso anno nell’Europeo di categoria di Italia 2011 contro la Russia. 13 le presenze con le Azzurrine Under-19. Il 19 agosto 2012 esordisce nella categoria delle azzurrine under-20 in una competizione FIFA contro il Brasile, mopndiale under 20, e giocando tutte le tre gare della prima fase. Il 29 marzo 2013 viene convocata dalla nazionale per l’ultimo test amichevole prima di Euro 2013.

Il 5 aprile 2014 esordisace nella nazionale azzurrra a Vicenza contro la Spagna nel match valido per le qualificazione valide al mondiale di Canada 2015.

Laura viene convocata da Milena Bertolini per il campionato mondiale 2019 nella partita di esordio vinta per 2 a 1 contro l’Australia, parando il rigore calciato da Samantha Kerr, che realizza anche il momentaneo vantaggio a favore dell’Australia.

CRISTIAN COTTARELLI EX PORTIERE E ATTUALMENTE SCOUTING

LA DEDICA A CRISTIAN E LAURA DA BARBARA, MICHAEL, CHRI E NICOLE i vicini di casa torinesi degli sposi: “Vi capita mai di pensare che a volte nella vita accadono cose, incontri di cui lì per lì non ci si accorge, ma possono essere enormi fortune.

A volte non si ha tempo per alzare il naso dalla propria vita per rendersi conto di ciò che ci circonda, a volte le strade viaggiano parallele per mesi e mesi e poi un giorno per un caso incredibile si incrociano.

A noi ci è voluta la pandemia per farci incontrare:vicini di casa da anni e mai visti, ma propirio mai mai!

Eppure complice un bambinetto biondo ha visto una super sportiva in piazzetta, con attrezzi e palla serissima nel suo allenamento “casalingo”, le ha detto “Ma tu giochi a calcio?”. Allibito alla vista della campionessa e venuto a dirmelo tutto gasato( nonostante la sqaudra di Laura, (la Juventus) non fosse proprio la sua preferita.

Da quell’incontro è nata una amicizia che dura ancora oggi, dopo il trasferimento di Laura al Milan).

Cristian Cottarelli, ex giocatore, portiere, al termine della carriera sportiva ha intrapreso una carriera da scouting manager e direttore sportivo. Osservatore per il Sassuolo femminile, Cottarelli ha partecipato nel ruolo di giudice al contest di Sprint e Sport “X Football”.

Cristian e Laura fidanzati da 12 anni hanno condiviso molte delle tappe più importanti della carriera di Laura tra le fila del Milan Femminile

Laura dal suo ritorno in Italia alla Juventus Women e all’indimenticabile prestazione ai Mondiali di Francia nel 2019 è sempre stata supportata dal suo compagno, che è anche sempre stato il suo primo tifoso.

Un ringraziamento e Laura e Cristian per la bellissima giornata di festa, l’allegria contagiosa, la cordiale ospitalità e al tempo metereologico che ci ha regalato una splendida calda e soleggiata giornata di inizio estate.

Giuseppe Amato

TORINO. Chiudiamo con una vittoria – Juventus 2 Monza 0

JUVENTUS – MONZA | IL RACCONTO DELLA PARTITA E FOTO A CURA DELL’UFFICIO STAMPA JUVENTUS FC

juve monza 2024 gallery 18

Si chiude con una bella vittoria e una bella festa all’Allianz Stadium il campionato della Juventus, che batte il Monza per 2-0 e al momento, in attesa delle partite dell’Atalanta, resta terza in classifica. Una serata in cui lo stadio saluta la Coppa Italia, vinta pochi giorni fa, e anche Alex Sandro, oggi Capitano, che raggiunge Nedved in vetta alla classifica degli stranieri più presenti di sempre con la nostra maglia. 

Ma andiamo per ordine.

IL PRIMO TEMPO

Già al 2′ minuto, il Monza tenta un primo affondo con un cross di Dany Mota che attraversa pericolosamente l’area bianconera, senza però trovare nessuno pronto a concludere. La Juventus risponde immediatamente: al 5′, Yildiz prova un controllo a seguire, ma viene fermato fallosamente da Izzo. Il Monza cerca di mettere pressione e all’8′ minuto si avvicina alla porta bianconera con un contropiede orchestrato da Colpani, che punta Fagioli e conquista un fallo per i brianzoli. Gli ospiti non demordono e al 9′ si rendono pericolosi con una conclusione di Colpani deviata da D’Ambrosio, che costringe Perin, oggi titolare, a un super intervento decisivo.

La Juventus però non sta a guardare. Al 16′, la prima grande occasione per i bianconeri: Fagioli si invola verso l’area avversaria, calcia a giro e colpisce la traversa, facendo tremare il pubblico dell’Allianz. Un avvertimento per il Monza, che fatica a trovare spazi contro una difesa attenta e ben organizzata. Al 21′, un rapido contropiede juventino vede Chiesa scattare verso la porta brianzola, ma l’ottima chiusura di Marì impedisce alla Juventus di sbloccare il risultato. 

IL GOL E’ NELL’ARIA…

E arriva al 26′. Chiesa segna un gol… alla Chiesa. Incursione, sinistro vincente e il secondo gol consecutivo, facendo esplodere di gioia l’Allianz Stadium.

Il Monza accusa il colpo e la Juventus ne approfitta. Due minuti dopo, al 28′, Alex Sandro raddoppia. Da un corner battuto sul primo palo da Fagioli, il brasiliano piazza l’incursione decisiva, siglando il 2-0. È un colpo duro per la squadra di Palladino, che fatica a reagire. Nonostante qualche tentativo del Monza, la Juventus mantiene il controllo.

LA RIPRESA E’ LA FESTA DI PINSO E ALEX

La partita resta divertente anche nella ripresa: Pinsoglio prende il posto di Perin, e si dimostra subito sul pezzo, rispondendo con una spettacolare parata su una potente conclusione di Birindelli.

La partita rimane intensa e combattuta. Al 53′, Chiesa fa tremare la difesa brianzola con un tiro che si stampa sull’incrocio dei pali, un’azione che avrebbe potuto chiudere definitivamente la gara, ma la pressione bianconera continua: al 60’ Fagioli illumina il gioco con un filtrante per Chiesa, che vede il suo tiro parato miracolosamente da Sorrentino. Al 71′ ci prova anche Yildiz ci prova con una conclusione che trova ancora una volta Sorrentino pronto alla risposta. Al 73’ è il momento della commozione per Alex Sandro, che saluta l’Allianz Stadium in lacrime e in mezzo a una lunga e bellissima standing ovation.

Si va verso la fine della partita, e c’è ancora tempo per gli applausi a Pinso, che al 75’ si esibisce su Djuric, e per il palo al 91’ di Miretti (a gioco però fermo).

Si chiude con tutti in campo insieme ad Alex, e alla Coppa Italia. Non possiamo che ringraziare tutti i tifosi che sono stati con noi per tutta questa stagione e voi, che ci leggete partita dopo partita.

Ora si ricaricano le pile per ripartire a luglio alla grande: fino alla fine!

juve monza 2024 gallery 2

juve monza 2024 gallery 3

IL COMMENTO DI MONTERO

«Ho avuto la fortuna di conoscere grandi uomini, che hanno voglia di lavorare e di migliorarsi: su Fagioli posso dire che è tornato bene, è un giocatore intelligente che sa dove posizionarsi per creare superiorità e quella manovra che serve alla squadra. In futuro può diventare un pilastro della Juventus, perché ha la personalità giusta. Tanti giudizi su questa squadra non posso darli perché sono stato pochi giorni con loro: sono una squadra forte, poi ci sono le annate in cui le cose non vanno per il meglio. Di sicuro la Juventus ha messo in chiaro quali fossero gli obiettivi e li ha raggiunti: sono dei ragazzi attaccati alla maglia, sono felice di averli conosciuti e di aver lavorato con loro.

Basta guardare a quello che è successo a Bologna: il primo tempo naturalmente avevamo un calo mentale dopo la finale di Coppa Italia, poi nel secondo tempo abbiamo pareggiato e si poteva vincere. Come diciamo in Uruguay, “è relativo”: dopo grandi partite c’è sempre un calo, non lo fai di proposito, è capitato alle migliori squadre al mondo. Yildiz ha talento, è un po’ diverso da Del Piero: Alex giocava più centrale, Kenan invece va più largo. Per lui deve essere uno stimolo questo paragone, perché nella Juventus ci sono tre bandiere – Boniperti, Scirea e Del Piero.

Djalo si vede che è un giocatore tecnico, molto veloce – tipico dei giocatori portoghesi. Abbiamo fatto una valutazione per la formazione e abbiamo individuato lui per dare il cambio ad Alex Sandro, per la standing ovation. Ha personalità per giocare la palla. Quando cammino a Torino mi sento come se camminassi a Montevideo per l’affetto che mi dimostra la gente di questa città: per questo ho scelto di venire a vivere qua, prima di lavorare per la Juventus come allenatore. Mi sento a casa, grazie all’affetto della gente. La mentalità non può essere un sistema, quella viene da dentro: vincente lo sei, ci nasci»

juve monza 2024 gallery 20

IL COMMENTO DI ALEX SANDRO

«Sono stati giorni emozionanti per me, non avevo mai pianto tanto nella mia vita in una settimana, veramente, non solo oggi. Tutto questo viaggio è stato bellissimo, ringrazio i tifosi, la città, questo Paese meraviglioso che è l’Italia e tutti i compagni. Dico i compagni dal primo anno fino ad ora. Sono orgoglioso di me e di quello che ho fatto. In questi giorni l’ho detto a tutti, sono stati bellissimi trofei, belle vittorie, finali, però quello che porto veramente sono le persone, tutti i lavoratori, sia magazzinieri, sia giardinieri, sicurezza, staff, giocatori, allenatori, presidenti, direttori, tutti. Quello che porterò veramente della Juve è tutto questo amore, tutto il rispetto: quando si dice che la Juve è una grande famiglia, è questo che sento.

Questi giorni sono stati emozionanti, perchè ho immaginato tante cose e sicuramente ho immaginato cosa è successo oggi. Sono una persona che ha provato di fare di tutto, a dare tutto e mi ha fatto emozionare. Ringrazio tutti i tifosi per avermi accolto nelle loro case, nelle loro famiglie, nella loro vita. Il mio cuore sarà sempre qua, il mio cuore avrà sempre uno spazio riservato per tutto il popolo bianconero».

IL COMMENTO DI PINSOGLIO

«Sono contento, devo dire grazie anche ai tifosi, non posso essere più felice oggi, festeggiare anche la chiusura della stagione con questi ragazzi: sono tanto felice di questi 45 minuti, li aspettavo da tutto l’anno. Alex Sandro lo conosco da 8 anni, è una persona fantastica, oltre che essere stato un giocatore fantastico, ha vinto un sacco di trofei con la Juventus e ha fatto la storia, quindi oltre che un giocatore, è un uomo incredibile»

IL TABELLINO

JUVENTUS-MONZA 2-0

Reti: 26’ Chiesa (J), 28’ Alex Sandro (J).

Juventus: Perin (46’ Pinsoglio); Danilo, Rugani, Alex Sandro (73’ Djaló); Weah, Alcaraz, Fagioli (79’ Nicolussi Caviglia), Iling-Junior; Chiesa, Milik (73’ Vlahovic), Yildiz (88’ Miretti). A disposizione: Szczesny, De Sciglio, Bremer, Gatti, Locatelli, Kostic, McKennie, Kean. Allenatore: Montero.

Monza: Sorrentino; Izzo, Mari, D’Ambrosio; Pedro Pereira (75’ Kyriakopoulos), Gagliardini (46’ Bondo), Pessina, Birindelli (66’ Zerbin); Colpani (46’ Djuric), Carboni V. (81’ Ferraris); Dany Mota. A disposizione: Di Gregorio, Mazza, Gori, Donati, Caldirola, Akpa Akpro, Colombo, Caprari, Carboni A., Vignato. Allenatore: Palladino.

Arbitro: Maria Sole Ferrieri Caputi.

Assistenti: Dario Cecconi e Filippo Bercigli.

Quarto ufficiale: Niccolò Baroni.

VAR: Daniele Paterna.

AVAR: Gianpiero Miele.

Ammoniti: Carboni V. (M), Yildiz (J), Zerbin (M).

Espulso: Zerbin (M).

Recupero: 1’ pt, 4’ st.

TORINO. BOLOGNA 3 JUVENTUS 3. Juventus una squadra che non molla mai

BOLOGNA – JUVE |Il racconto della gara a cura dell’ufficio stampa juventus fc.

Foto Andrea Amato/PhotoAgency

foto archivio

Il calcio sa essere incredibile: succede allora che una partita che in molti avevano identificato come “spareggio per il terzo posto”, fra due squadre che hanno già raggiunto l’obiettivo Champions League, viva letteralmente due vite. Nella prima il Bologna è spumeggiante e va in gol 3 volte, nella seconda la Juve si ricorda e ricorda a tutti che “fino alla fine” non è un modo di dire, e la riacciuffa in soli 8 minuti.

IL PRIMO TEMPO

Inizio da sogno, ma per il Bologna. La Juve sembra scarica in questo inizio di partita, e una città in festa per la conquista della Champions League spinge i rossoblu che nei primi minuti viaggiano fortissimo.

Dopo due minuti Szczesny, alla partita numero 200 in bianconero in Serie A, salva su Freuler, ma sugli sviluppi del corner nulla può su Calafiori, che su assist di Castro trova l’angolino alto.

All’11’ il Bologna trova il raddoppio, con Urbanski che anticipa tutti, compreso Gatti, in area bianconera. E non è finita, due minuti dopo sarebbero anche 3 le reti bolognesi, ma c’è off-side.

Con l’andare dei minuti, i ritmi si abbassano, la Juve corre meno pericoli ma non riesce a portarne dalle parti di Skorupski: al 32’ si fa vivo Vlahovic, che cerca di servire una palla interessante per Bremer che arriva da destra, ma la difesa felsinea può liberare.

Al 42’ arriva una palla gol vera per i bianconeri: Cambiaso fa andare la gamba a destra e mette in mezzo dove Vlahovic è in buona posizione ma viene anticipato.

E’ l’ultima nota del primo tempo.

UNA RIPRESA DA IMPAZZIRE

Nella ripresa la musica (inizialmente) non cambia: il Bologna viaggia sulle ali dell’entusiasmo e dopo pochi minuti Calafiori sigla la sua doppietta personale con un bel tocco sotto su un pallone recuperato a Bremer.

Sembra davvero il prologo di un disastro, ma la Juve, nel finale di partita, si accende improvvisamente e si ricorda che pochi giorni fa a Roma alzava una coppa con una grande prestazione.

Ed è un gran bell’accendersi: in otto minuti andiamo in gol tre volte. Prima con Chiesa, che è rapace su Lucumì, gli sottrae la palla e calcia in porta. E siamo al 76’: sette minuti dopo Milik pennella una splendida punizione sotto l’incrocio e, giusto il tempo di rimettere palla a centrocampo, Yildiz approfitta di un altro errore difensivo felsineo e completa la rimonta.

Potrebbe tingersi di pazzesco il finale bianconero, se solo Aebischer non fosse decisivo a stoppare Chiesa, proprio mentre sta per concludere uno scambio sullo stretto con Yildiz.

Il tutto in una serata che ha anche qualcosa di molto importante da raccontare: il ritorno in campo di Fagioli.

L’esultanza del gruppo sotto la curva, dopo il 3-3, è quella di una squadra che non molla mai. Ed è il miglior messaggio che si può lanciare, a una sola giornata dalla fine di questa stagione.

TORINO. 🏆 LA COPPA ITALIA È BIANCONERAAAAAAA! – Atalanta 0 Juventus 1

Servizio a cura dell’ufficio stampa Juventus fc

Fotoservizio Andrea Amato/PhotoAgency

LA COPPA ITALIA E’ NOSTRA!

La Coppa Italia è bianconera, al termine di una partita bella, combattuta, intensa. Infinita.

La Juve che, pochi giorni fa, usciva con pochi sorrisi dall’Allianz Stadium, oggi esce in lacrime, ma di gioia, all’Olimpico.

INIZIO FORTISSIMO

Inizio di partita roboante per la Juve. Non sono passati 5 minuti e i bianconeri sono avanti: Cambiaso inventa un filtrante per Vlahovic che scatta sul filo del fuorigioco, resiste al marcatore e scarica il destro in porta, facendo esplodere la parte di Olimpico bianconera.

Tutto quello che serviva: la Juve corre, a tratti vola, Iling in fascia apre il turbo appena ne ha l’occasione e proprio da un’azione per vie laterali, in questo caso un corner, Gatti va vicinissimo al 2-0 al minuto 8. La palla che arriva nella sua direzione è però troppo potente e Fede non ha il tempo fisico di indirizzarla.

L’ATALANTA C’E’

Atalanta domata? Nemmeno per idea: al 10’ Lookman ricorda la sua pericolosità e ci vuole un grande Danilo per murare una conclusione altrimenti pericolosissima: talmente pericolosa che Danilo esulta come se avesse segnato.

Se si cercava una finale divertente, non si può dire che non sia così: l’Atalanta fa del possesso palla la sua arma preferita ma la Juve è tonica, lotta su ogni palla e soprattutto non rende “semplice” nessun’azione atalantina. La seconda fase del primo tempo continua così, con i bergamaschi a cercare lo spazio per colpire e la Juve a rispondere colpo su colpo, ispirati là dietro da un Bremer e un Danilo in serata di grazia.

RIPRESA E SOSPIRI

Nel secondo tempo il leit motiv della partita non cambia: Atalanta a fare la partita, come è logico che sia dato il punteggio, Juve organizzata dietro. Pericoloso, dopo 5 minuti, è Lookman con una conclusione da fuori che, sporcata da un difensore, diventa insidiosissima e passa molto vicina al palo. Ma al netto del singolo episodio, la Juve dà l’impressione di organizzazione, ritmo e soprattutto una gran voglia di lottare su ogni singola palla. Al 57’ bergamaschi insidiosi con una colpo di testa di Koopmeiners, su cross di Djimsiti, che provoca le proteste bianconere perché c’era Iling dolorante a terra.

LA JUVE NON MOLLA UN CENTIMETRO

Passano i minuti e il piano di gioco bianconero si dimostra sempre più convincente: l’Atalanta comincia a calare dal punto di vista atletico, la Juve esce, e si fa pericolosa in un paio di ripartenze, soprattutto con Vlahovic che, sulla velocità, è una spina nel fianco per la difesa nerazzurra. Proprio Dusan al 73’ fa impazzire l’Olimpico segnando un gran ogol di testa su cross perfetto di Cambiaso, ma il VAR annulla. Adesso la partita di infiamma: scampato il pericolo l’Atalanta cerca il forcing finale, la Juve ribatte colpo su colpo cercando di sfruttare gli spazi che inevitabilmente si aprono.

E allora, se al 79’ l’Atalanta centra il palo con una bella girata di Lookman, cinque minuti dopo Miretti stampa una sassata sulla traversa da posizione defilata a destra in area atalantina.

La partita, per chi non sta soffrendo come noi, è decisamente divertente, con la sensazione costante che la giocata decisiva possa arrivare.

Ma la cosa più bella è quel sospiratissimo triplice fischio, che alla fine arriva.

E dopo tre anni, alziamo di nuovo una Coppa: è bello come ce lo ricordavamo.

ROMA. ATALANTA 0 JUVENTUS 1. QUATTRO MINUTI, ALLA JUVE, BASTANO PER VINCERE LA COPPA ITALIA.(PHOTOGALLERY)

LE FOTO DELLA FESTA BIANCONERA, LA PARTITA DELA FINALE ATALANTA JUVENTUS, LE SQUADRE. LE TIFOSERIE E LE CURIOSITA’

Fotoservizio Andrea Amato/PhotoAgency

La sfida di Roma tra l’Atalanta e la juventus è stata giocata sul campo dello stadio Olimico di Roma il 15 maggio 2024 con fischio di inzio alle ore 21.00.

La partita combattutissima è stata chiusa dai bianconeri al 4′ di gioco con un goal di Vlahovic, che sfruttando l’assist di Cambiaso, dopo aver vinto il duello con Hien non lascia scampo a Carnesecchi.

la Juventus si porta in vantaggio e prosegue la sua partita difendendo per 99 minuti il vantaggio.

I Begamaschi nel primo tempo hanno faticato molto a impostare il gioco per suprare la granitica difesa bianconera, senza mai impensierire Perin. Solo DeKetelaere arriva al tiro, la palla finisce tra le braccia di Perin. La Juventus che nella prima fase di gioco ha continuato a pressare la metà campo neroazzurra va negli spogliatoi con una rete di venataggio sui neroazzurri e la consapevolezza che nel secondo tempo dovrà faticare per difendere il vantaggio.

LA FOTOGALLERIA DELLA PARTITA ATALANTA JUVENTUS FINALE DI COPPA ITALIA

SECONDO TEMPO

L’Atalanta nel secondo tempo sostituisce De Ketelaere con Toure per cambiare l’oimpostazione di gioco e la partita.

La Juventus lascia giocare i bergamaschi, difende e riparte in contropiede con Rabiot, Chiesa e Cambiaso come protagonisti dell’attacco Juve.

L’Atalanta cambia ateggiamento e inizia a pressare nella metà campo bianconera, Lookman si crea i varchi nelle magle della difesa juventuna e si propone come uomo partita, ma trova anche la reazione di perin, che dopo un primo tempo giocato in tranquillità ora deve fare i conti con la voglia di riscatto dei bergamaschi.

L’occasione per l’Atalanta per recuperare lo svantaggio al 58′ con Koopmeiners che di testa manda a lato, Illing resta a terra colpito al colto.

Sostituzione Atalanta esce Zappacosta entra Hateboer; esce Hien entra Scalvini; esce Pasalic entra Mirancuk.

La Juventus cambia Caviglia con Miretti, no cambia l’impostazione di gioco mentra la partita dell’Atalanta cambia per dare velocità all’azione degli attaccanti.

La Juventus ha un altra chance per raddoppiare, contropiede con Chiesa che scarica su Vlahovic, che in velocità supera due avversari e va alla conclusione; de Roon devia e Carnesecchi para.

Cambio Atalanta esce de Roon per infortunio entra Tolòi e la partita cambia ancora.

L’Atalanta alza il ritmo della gara e aumenta la pressione sui bianconeri; Rugggeri prova il cross sulla testa di Lookman che sfiora. Poi è il momento di Ruggeri su Miranchuk che manda alto.

Sostituzione Huventus esce Chiesa etra Yildiz

La Juventus raddoppia con Vlahovic, che servito nuovamente da Cambiaso, devia la palla in porta, ma la verifica al VAR porta all’annullamento del goal per un fuorigioco millimetrico.

L’Atalanta ricomincia spingere sull’acceleratore, Lookman conclude con precisione e centra il palo pieno.

Sostituzione Juventus esce Vlahovic entra Milik; esce cambiaso entra Weah.

Il finale di gara è ricco di avvenimenti si sportivi che disciplinari: Miretti colpisce il montante della traversa sempre Milik viene colpito in area da Djimsiti, ma il direttore di gara ravvisa il fuorigioco e non il fallo da rigore.

La partita si avvia al termine e l’Atalanta iniza un forcing frenetico nell’area di rigore bianconera, che resiste.

I minuti di recupero sono sei, ma diventeranno 9 a fine gara.

Punizione al 94′, Ederson sugli sviluppi del calcio piazzato va alla conclusione secca, Perin respinge, Lookman fa fallo su Bremer.

LA FOTOGALLERIA DELLA PREMIAZIONE DELL’ATALANTA

Finale di gara ad alta tensione, Allegri viene espulso per proteste e deve guardare i bianconeri che alzano la 14^ coppa Italia dai monitor dello spogliatoio.

LA FOTOGALLERIA DLLA PREMIZIONE DELLA JUVENTUS IN CAMPO, IN CURVA ESPLODE LA FESTA BIANCONERA.

LA 14^ COPPA ITALIA DELLA JUVENTUS, ALLEGRI IL PIU’ VINCENTE IN COPPA ITALIA

LA FOTOGALLERIA DELLA PARTITA, LA PREMIAZIONE E LE CURIOSITA’ SONO STATE REALIZZATE DA ANDREA AMATO/PHOTOAGENCY-QUOTIDIANO ON LINE.