Tag: PALLAVOLO FEMMINILE Serie A1 A2 A3

BOLOGNA. LA VIRTUS METTE A SEGNO LA DICIANNOVESIMA, PESARO COMBATTE.

Non si ferma la marcia della Virtus Segafredo Bologna, che batte 88-76 la Carpegna Prosciutto Pesaro e ottiene la vittoria numero 19 in campionato, a fronte di 4 sconfitte.

Sono però gli ospiti a partite con il piede giusto, con Moretti (10 punti) e Cheatham (12 punti) protagonisti principali di un parziale di 9-2 nel cuore primo quarto, chiuso dalla tripla di Charalampopoulos (14 punti, 12 rimbalzi) a 4’27” dal primo mini-intervallo che vale il +9 Pesaro (10-19). Tolta un po’ di ruggine iniziale, Bologna entra però in partita e lo fa con un controparziale di 8-1 guidato da Hackett (13 punti, 8 assist) e Belinelli (8 punti), autore quest’ultimo del gioco da tre punti che fissa il punteggio sul 32-24 a fine quarto.

La Virtus Segafredo sembra imboccare la strada giusta, come dimostra la tripla Ojeleye (10 punti, 5 rimbalzi) che porta i felsinei alla doppia cifra di vantaggio dopo poco meno di 3’ di gioco, ma la Carpegna Prosciutto risponde con i canestri di Totè (10 punti) e Abdur-Rahkman (9 punti, 6 assist), che a 3’22” dall’intervallo lungo riportano il match in equilibrio pressoché totale (39-37). La sfida si fa sempre più animata: alzano il ritmo Shengelia (9 punti, 4 rimbalzi) da una parte e Cheatham dall’altra, ma è Kyle Weems (17 punti, 7/8 da due) ad emettere l’ultimo acuto della prima metà di gara, un jumper vincente che manda le due squadre negli spogliatoi per la pausa lunga con 3 lunghezze a dividerle (45-42). Ad aggiornare per primo il tabellone del punteggio, nel secondo tempo, è Nico Mannion (5 punti), con l’appoggio del +5, un divario che si mantiene tale con poche variazioni anche nei minuti successivi, almeno fino alla metà del terzo periodo: a provare a dare un’accelerata importante è la squadra di Sergio Scariolo, che mette a segno 12 punti consecutivi fra i 5’ e i 2’25” da giocare, con la schiacciata di Bako (4 punti) e la tripla di Lundberg (11 punti, 8 rimbalzi) che scatenano l’entusiasmo dei tifosi di casa e valgono il 62-50. Non bastano, per interrompere l’inerzia favorevole ai bolognesi, 4 punti di fila da parte di Kravic (6 punti, 6 rimbalzi): dall’altra parte Hackett non sbaglia da tre punti e si arriva ai 10’ decisivi con la Virtus Segafredo avanti 68-54.

Quattro punti in rapida successione firmati da Belinelli e Ojeleye, nel primo minuto dell’ultimo periodo, consentono alla Virtus Bologna di ampliare il divario in vista del finale di partita (72-56). L’ultimo ad arrendersi, dall’altra parte, è Charalampopoulos, ma la sua terza tripla di serata (su quattro tentativi) è l’ultimo canestro ospite prima di un parziale di 5-0 che, dopo la schiacciata di Bako a 5’28” dal termine, vale il +20 sull’84-64 e di fatto rende gli ultimi minuti pura accademia. Pesaro, negli ultimi giri di lancette, riesce solo a rendere meno pesante il distacco, il match termina 88-76.

(Fonte LBA.IT – Foto Marco Montrone – PhotoAgency)

VERONA. HELLAS VERONA 0 JUVENTUS , IL LAMPO DI KEAN, UNA GESTIONE PERFETTA CHE VALE TRE PUNTI.

HELLAS VERONA-JUVENTUS | LA PARTITA

Servizio e foto a cura dell’ufficio stampa Juventus f.c.

Il lampo di Kean, una gestione perfetta e tre punti.

Questa la sintesi della serata del Bentegodi, con la Juve che in un colpo solo, complice i risultati degli avversari, si ritrova terza (in attesa della partita della Lazio) a soli due punti dal Milan secondo.

LA GARA

Il Verona parte forte: l’inizio è dinamico e su ritmi alti, al terzo minuto il primo squillo è di Sulemana, che raccoglie un rinvio da calcio d’angolo della difesa bianconera e scarica la conclusione, fuori di poco.

La Juve gradatamente esce col giro palla, cerca la velocità con Kostic, che al 14′ prova a capitalizzare l’imbeccata di Milik e a crossare mettendo in difficoltà la difesa scaligera che libera. La risposta veronese è in un tentativo di Lasagna dalla distanza, che non crea problemi a Perin, e soprattutto in un’iniziativa di Djuric che costringe Danilo a un intervento splendido e decisivo in difesa, per tempismo e qualità.

_J020226
_J020439

ESCE LA JUVE

Il match resta equilibrato, la Juve mantiene un possesso palla più marcato, il Verona cerca gli strappi ma fra il 21′ e il 30′ è la Juve a farsi viva, con Milik (tiro bloccato) e con Fagioli, che non inquadra lo specchio. Sette minuti dopo la conclusione più pericolosa dei bianconeri, a firma Locatelli, che raccoglie un cross di Milik e impegna Montipò in corner.

Proprio allo scadere del primo tempo l’occasione più nitida del match fino a questo momento, con Sulemana va via a destra e incrocia verso la porta di Perin: il suo diagonale esce sul palo lontano per una questione di centimetri.

Il primo tempo si chiude con un equilibrio nelle conclusioni, un possesso bianconero e un’occasione gol per i padroni di casa: il pari a reti inviolate, per ora, è il risultato più giusto.

_J020670

RIPRESA A TUTTO KEAN

Nel primo quarto d’ora della ripresa Moise diventa una vera spina nel fianco per la difesa veronese: al 53′ viene anticipato sull’ottimo assist di Cuadrado, al 58′ manca di un soffio l’appuntamento con un cross invitante di Rabiot da destra; due minuti dopo la stessa premiata ditta si ripete, e l’esito è dei migliori. Adrien apre al numero 18, che calcia sul palo vicino battendo Montipò in uscita nonostante una deviazione.

REAZIONE VERONA, CONTROLLO JUVE

La squadra di casa accusa il colpo, ma quantomeno per un quarto d’ora la reazione veronese è in un paio di tentativi di Lasagna, che non creano pericoli dalle parti di Perin. Gli ultimi 10 minuti del match vedono il Verona, come attendiibile, praticare un forcing più marcato: a 5 minuti dalla fine della partita il VAR annulla la decisione di un penalty per il Verona perchè Bonucci non commette fallo in area, avendo anticipato l’avversario, in questo caso Verdi; è di fatto questo l’ultimo (e forse unico) vero brivido corso dalla difesa bianconera dopo il gol segnato, fino al rosso ad Alex Sandro, che commette fallo su Lasagna lanciato a rete nel primo minuto di recupero. La seguente punizione calciata da Verdi è alta sulla traversa.

La Juve sospira di sollievo, porta a casa tre punti di importanza fondamentale e ancora un clean sheet. E arriva con il morale a mille all’ultima sfida del 2022: domenica all’Allianz arriva la Lazio.

TORINO. JUVENTUS 2 SALERNITANA 2. LA PAZZA GARA DELL’ALLIANZ STADIUM.

LA PARTITA | JUVE-SALERNITANA

Servizio a cura dello staff, uficio stampa, Juventus f.c.

Una gara pazza quella tra Juventus e Salernitana che si chiude in parità, 2-2. Al doppio vantaggio campano costruito nella prima frazione, i bianconeri nella ripresa completano la rimonta in pieno recupero e chiuderebbero addirittura la partita con i tre punti se non venisse annullato per fuorigioco il gol del 3-2 di Milik. Un finale che ha visto anche tre espulsioni, Milik e Cuadrado sponda Juve, Fazio sponda Salernitana.

CANDREVA E PIATEK, 2-0 PER LA SALERNITANA ALL’INTERVALLO

La gara all’Allianz Stadium è da subito intensa. La prima occasione è per gli ospiti con Piatek che prova a superare Perin da posizione defilata, ma la conclusione termina ampiamente alta sopra la traversa. I bianconeri – oggi in campo per la prima volta con la terza maglia – rispondono tre giri di orologio più tardi con una bella azione di Miretti che impegna seriamente Sepe con un mancino incrociato. Ed è la Juve, nel primo quarto d’ora, ad avere in mano il pallino del gioco creando diverse situazioni favorevoli ancora con Miretti e poi con Vlahovic, ma al 17’ sono i campani a passare in vantaggio con il tocco sotto porta di Candreva su cross di Mazzocchi. Sotto 1-0 i bianconeri provano a reagire, ma la squadra di Nicola si difende con ordine. La situazione più pericolosa arriva sul finale di prima frazione con il gol di Vlahovic servito in profondità da Kean, ma l’attaccante serbo è leggermente più avanti rispetto alla linea dei difensori campani e il gol viene annullato per fuorigioco. Il primo tempo sembra, dunque, archiviarsi con gli ospiti in vantaggio di una rete, ma in pieno recupero arriva anche il raddoppio firmato da Piatek su calcio di rigore dopo un tocco di mano di Bremer. All’intervallo la Salernitana è avanti 2-0.

BREMER LA RIAPRE

Il secondo parziale riprende con l’ingresso di Milik al posto di Kean, ma soprattutto con una Juve determinata a riaprire quanto prima il match. E al 51’ Bremer, con un terzo tempo perentorio all’altezza del dischetto nell’area di rigore campana, lascia immobile Sepe e dimezza lo svantaggio, 1-2. Cross perfetto di Kostic per il primo gol in bianconero del difensore brasiliano.

DOMINIO BIANCONERO

È un’altra partita quella che si sta giocando all’Allianz Stadium. In campo c’è soltanto la squadra di Allegri che produce tanto gioco e soprattutto tante occasioni anche grazie ai nuovi ingressi che danno forza fresca alla manovra offensiva. In sequenza ci provano Vlahovic, Paredes e Milik con il polacco che è sicuramente il più pericoloso con un sinistro a giro fuori per una questione di (pochissimi) centimetri. Ancora Vlahovic al 79’ spaventa Sepe sfiorando la traversa. Montante che viene colpito, nella parte superiore, da Milik con un’altra bella conclusione a botta sicura di mezzo collo esterno dal limite dell’area di rigore pochi giri di orologio più avanti.

RIMONTA COMPLETATA

Il gol è nell’aria, la Juve lo meriterebbe e arriva in pieno recupero, al minuto 93, con Bonucci che si vede respingere il calcio di rigore da un ottimo intervento di Sepe, ma il capitano bianconero ribadisce in rete con una bella girata, 2-2.

UN FINALE PAZZO

Rimonta completata e nell’ultimo minuto di recupero inizia l’operazione sorpasso. Sorpasso che arriva con Milik. L’Allianz Stadium esplode di gioia, ma viene successivamente gelato dal controllo del VAR che annulla il gol per una posizione di offside di Bonucci. Oltre al danno arriva anche la beffa per i bianconeri: Milik deve abbandonare il campo per doppia ammonizione (dopo l’esultanza per il gol), ma non sarà l’unico perché le due squadre finiranno il match in 9 contro 10: al polacco si aggiungeranno Cuadrado e Fazio, quest’ultimo per quanto riguarda la sponda campana.

Finisce, così, 2-2.

JUVENTUS-SALERNITANA 2-2

RETI: Candreva 18′ pt, Piatek (rig) 45’+4′ pt, Bremer 6’ st, Bonucci 45’+3’ st

JUVENTUS

Perin; De Sciglio (18’ st Alex Sandro), Bonucci, Bremer; Cuadrado (40’ st Soulé), Paredes, Miretti (18’ st Fagioli), McKennie (40’ st Soulé), Kostic (34’ st Danilo); Kean (1’st Milik), Vlahovic. A disposizione: Pinsoglio, Garofani, Gatti, Rugani, Iling-Junior. Allenatore: Allegri.

SALERNITANA

Sepe; Bronn, Daniliuc, Fazio; Candreva, Coulibaly, Maggiore (36’ st Kastanos), Vilhena, Mazzocchi; Dia (36’ st Bonazzoli), Piatek (16’ st Botheim). A disposizione: Fiorillo, De Matteis, Bradaric, Sambia, Bonazzoli, Valencia, Kastanos, Gyomber, Capezzi, Motoc, Iervolino, Pirola. Allenatore: Nicola.

ARBITRO: Marcenaro
ASSISTENTI: Scarpa, Trinchieri
QUARTO UFFICIALE: Sozza
VAR: Banti, Meli

AMMONITI: 27’ pt Paredes (J), 32’ pt Kean (J), 38’ pt Maggiore (S), 45’+4’ Bremer (J), 8’ st Fazio (S), 10’ st Piatek (S), 27’ st Sepe (S), 38’ st Milik (J),

ESPULSI: 45’+5′ st Milik (J), 45’+8′ st Cuadrado (J), 45’+8′ st Fazio (S), 45’+8′ st Allegri.

MILANO. LA FIORENTINA A BOTTINO PIENO NELLA PRIMA CONTRO LE MILANISTE. MIJATOVIC E KAJAN STENDONO LE ROSSONERE.

Successo in trasferta per la Fiorentina di mister Panico che supera, al Vismara, 1-3 all’esordio il Milan di Ganz.
Partenza buona delle rossonere pericolose al 3′ sull’asse Mascarello-Thomas.

Servizio: Calcio Femminile Italiano – Foto: Andrea Amato – PhotoAgency

Dopo un altro giro di lancette Mijatovic entra in area di rigore,  e di sinistro sigla il vantaggio viola.
Al quarto d’ora il raddoppio con Kajan abile a vincere una serie di rimpalli in area.
Il Milan prova a scuotersi ma Asllani, al 19′,  e Mascarello, alla mezzora, mancano di precisione.
Quando la prima frazione sembrava chiudersi con ul doppio svantaggio rossonero Mesjasz, in pieno recupero, sbaglia un retropassaggio permettendo a Kajan di triplicare.
Ad inizio ripresa tentativo per Piemonte da una parte e Catena dall’altra con Ganz che prova ad inserire forze fresche.

Al 16′ Ganz bagna con il gol il suo esordio ufficiale in rossonero, dopo aver duettato con Piemonte
Nel quarto d’ora finale Cafferata spara sopra la traversa di Giuliani ma dopo sei di recupero termina 1-3 per una tonica Fiorentina che nei secondi quarantacinque minuti ha limitato le sfuriate rossonere.

TORINO. JUVENTUS 1 ROMA 1, CI SONO PAREGGI E PAREGGI.

LA PARTITA | JUVE-ROMA

Serivizio a cura dello staff, ufficio stampa, Juventus Footbal Club.

Ci sono pareggi e pareggi. Se quello di lunedì aveva lasciato l’impressione di una Juve ancora cantiere aperto, quello dell’Allianz Stadium contro la Roma, che arriva da capolista, lascia intravedere ben più di qualche passo avanti.

PRONTI, VIA, DUSAN!

Ci mette meno di due minuti la Juve a passare. L’approccio alla gara aggressivo e dinamico dei bianconeri porta subito frutti: punizione molto interessante poco fuori dall’area. La pennella – e non c’è altro modo per dirlo – Vlahovic, che calcia perfettamente, con palla che bacia la traversa ed entra in porta.

Uno a zero, Stadium in delirio.

TANTA JUVE

C’è corsa, voglia, grinta nella Juve di questo primo tempo. I bianconeri arrivano primi quasi sempre sulla palla, costringendo spesso la Roma a spendere falli (come quello che porta al gol di Dusan). C’è anche un (non) sorprendente Miretti, schierato titolare, che da centrale lavora bene, ci mette piede, grinta e tanta testa e strappa, letteralmente applausi.

De Sciglio, Cuadrado, Dusan, Kostic per vie laterali, Alex Sandro che ci prova da fuori: la difesa della Roma va spesso in affanno, e al 24′ capitola per la seconda volta, grazie a una conclusione fantastica di Locatelli dal limite.

_F1A7853_41c0c0a5-f789-4ec3-8945-1460dff7e933

Purtroppo il VAR accerta un fallo di mano di Vlahovic in inizio di azione e la rete viene annullata: resta la giocata, straordinaria, di Loca.

Resta anche una Juve che copre bene ogni varco, che neutralizza le iniziative della Roma e che chiude il primo tempo più che meritatamente in vantaggio.

I TIRI BIANCONERI DEL PRIMO TEMPO 10

Questo è il numero che più degli altri certifica la buona prima frazione dei bianconeri, che rientrano in campo con la stessa determinazione anche nella ripresa: al 54′ Cuadrado ci prova da posizione defilata a sinistra, la palla sibila di poco a lato della porta romanista.

Minuto 60: Alex Sandro stampa una sassata sulla traversa romanista, concludendo un batti e ribatti in area che era già stato interrotto per fuorigioco: anche in questo caso, resta la gran giocata e l’impressione che alla Juve serva poco, poco di più per segnare il gol che indirizzerebbe definitivamente la partita, la quale invece è li, ancora sospesa e ancora in equilibrio.

Lo ricorda a tutti la girata a centro area di Abraham al 67′, per fortuna della Juve morbida, che permette a Szcesny di intervenire, comodamente, in tuffo. Lo scrive per davvero, nel tabellino, pochi minuti dopo, lo stesso numero 9 della Roma che gira di testa da pochi passi e rimette tutto in parità.

ULTIMI MINUTI PALPITANTI

Il colpo c’è stato e si sente, la Juve percepisce anche un po’ di caldo e stanchezza e la corsa non è brillante come prima: Allegri fa esordire in bianconero Milik, al fianco di Vlahovic ma adesso la Roma ha portato la partita dalla sua. Al minuto 84 sudori freddi all’Allianz Stadium: batti e ribatti pericolosissimo proprio davanti alla porta della Juve, con Bremer a calciare lontano in modo provvidenziale.

La partita, di fatto, finisce qui. La Roma porta a casa un ottimo punto da Torino, alla Juve resta l’amarezza di una vittoria sfumata.

01

17

19

18

JUVENTUS-ROMA 1-1

Marcatori: 2′ pt Vlahovic (J), 24′ st Abraham (R)

Juventus: Sczcesny; De Sciglio, Danilo, Bremer, Alex Sandro; Locatelli (41′ st Rovella), Rabiot (13′ st Zakaria), Miretti (32′ st Milik); Cuadrado (32′ st McKennie), Vlahovic (41′ st Kean), Kostic. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Gatti, Rugani, McKennie, Rovella, Zakaria, Milik, Kean, Soulé. All. Allegri

Roma: Rui Patricio; Mancini (1′ st El Shaarawy), Smalling, Ibanez; Karsdorp (17′ st Celik), Cristante, Matic, Spinazzola (1′ st Zalewski); Dybala (32′ st Kumbulla), Pellegrini (48′ st Bove); Abraham. A disposizione: Boer, Svilar, Shomurodov, Vina, Celik, Kumbulla, Bove, Zalewski, Tripi, El Shaarawy. All. Mourinho

Arbitro: Irrati di Pistoia

Ammoniti: Locatelli, Kostic (J); Cristante, Celik (R)