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ROMA. Amministrative: al centrosinistra il primo turno. Avanti per i ballottaggi

Mentre si completano le ultime operazioni di scrutinio, si consolida la vittoria del centrosinistra al primo turno delle comunali, per 10 a 6, nelle grandi città. Da Cagliari, che vede Massimo Zedda eletto con il 60,29%, a Bergamo, dove Elena Carnevali raggiunge il 54,95% staccando lo sfidante del centrodestra Andrea Pezzotta, e assicurando al centrosinistra la riconferma dopo il mandarto di Gori, eletto all’europarlamento. Eletto al primo turno anche Luca Salvetti a Livorno,che supera di slancio il 50%.

A valanga la riconferma di enzo Lattuca, a Cesena, con più del 65% delle preferenze. Ottimo risultato anche a Modena, dove Massimo Mezzetti è eletto con il 63,81%. Eletti, sempre nel centrosinistra, Marco Massari con il 56% a Reggio Emilia, il candidato di Pesaro Andrea Biancani (60,60%), la candidata Ilaria Bugetti a Prato, il candidato di Pavia Michele Lissia, il candidato di Sassari Giuseppe Mascia (51,68%).

Strappati al centrodestra Cagliari e Pavia. alle civiche Sassari, mentre sono conferme i risultati di Bergamo, Cesena, Livorno, Modena, Pesaro, Prato, Reggio Emilia.

“Il Pd sta andando molto bene anche alle amministrative”, ha sottolineato Elly Schlein all’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Pd. “Abbiamo vinto 10 comuni al primo turno, – ha ricordato la segretaria – il centrodestra ne ha vinti 6, e siamo in 8 ballottaggi. In Piemonte sapevamo che era una sfida complessa, ma non ci siamo risparmiati. E ho letto che abbiamo vinto anche a Pontida, mentre a Capalbio ha vinto Fratelli d’Italia, succedono cose…”

Il ballottaggio del 23 e 24 giugno tra centrosinistra e centrodestra deciderà i sindaci di Perugia, Potenza, Urbino, Vercelli, Bari, Cremona, Firenze, Caltanissetta, Lecce e Vibo Valentia (a Lecce il risultato non è ancora definitivo, si attendono le decisioni dell’ufficio elettorale per eventuali riconteggi, con una distanza fra i candidati inferiore all’1%). Il ballottaggio tra centrosinistra e liste civiche deciderà invece i primi cittadini a Verbania e Avellino.

Nelle precedenti elezioni il centrosinistra vinse in 13 comuni: Bari, Bergamo, Cesena, Cremona, Firenze, Lecce, Livorno, Modena, Pesaro, Prato, Reggio Emilia, Rovigo e Verbania. Il centrodestra si aggiudico’ 12 sindaci: Ascoli Piceno, Biella, Cagliari, Ferrara, Forli’, Pavia, Perugia, Pescara, Potenza, Urbino, Vercelli, Vibo Valentia. Il Movimento 5 Stelle prese due sindaci: Campobasso e Caltanissetta. Le liste civiche vinsero ad Avellino e Sassari.

Sono andati al voto 29 capoluoghi di provincia. L’affluenza alle comunali è stata del 62,61%, con una flessione del -5,01% rispetto alle precedenti elezioni.(fonte partito Democratico).

ROMA. La Repubblica Italiana celebra 78 anni

 

La nostra Repubblica celebra 78 anni

“A difesa della Repubblica” è il claim scelto quest’anno per le celebrazioni della Festa della Repubblica italiana, che oggi compie il suo 78° anniversario.

La celebrazione solenne della giornata è stata aperta con la deposizione di una corona d’alloro al Sacello del Milite ignoto da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, davanti alle più alte cariche dello Stato.

La nostra Repubblica celebra 78 anni

Presenti alla cerimonia il capo della Polizia Vittorio Pisani, i vertici delle Forza armate e di polizia oltre a un reparto misto delle Forze armate e di polizia, con una rappresentanza di allievi agenti della Polizia di Stato che hanno reso gli onori al Capo dello Stato.

Successivamente, su via dei Fori Imperiali, si è tenuta la tradizionale parata che ha visto sfilare sfilato i reparti della Polizia di Stato insieme alle organizzazioni e alle istituzioni che concorrono alla protezione della sicurezza nazionale.

Tra i labari delle associazioni combattentistiche e d’arma che hanno aperto la rivista era presente il Medagliere dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato, custode dei valori difesi con la vita dai tanti poliziotti che hanno lottato per la libertà e per la democrazia.

La nostra Repubblica celebra 78 anni

Durante la cerimonia hanno sfilato i gruppi sportivi delle Forze armate e di polizia tra cui gli atleti olimpici e paralimpici delle Fiamme oro della Polizia di Stato, che con il loro esempio contribuiscono a diffondere i valori della legalità, del rispetto e dell’inclusione attraverso lo sport.

Lo schieramento della Polizia di Stato ha aperto il IX settore, quello dedicato alle rappresentanze di tutte le componenti, armate e non, dello Stato, impegnate nell’area della sicurezza, delle emergenze e della cooperazione.

Al comando del settore c’era il dirigente superiore della Polizia di Stato Paolo Barone, seguito dalla Bandiera decorata con 47 riconoscimenti e medaglie al Valor e Merito civile e dalla Banda musicale della Polizia.

La nostra Repubblica celebra 78 anni

Preceduta da una rappresentanza di Funzionari della Polizia di Stato, in servizio presso le Questure italiane, in abiti civili e con sciarpa tricolore, simbolo dell’Autorità di pubblica sicurezza, ha sfilato una compagnia di Commissari in uniforme storica, frequentatori del 112° corso presso la Scuola superiore di Polizia di Roma.

È stato poi il turno di una compagnia di Allievi vice ispettori della Polizia di Stato, frequentatori del 17° corso di formazione presso l’Istituto di Nettuno. Gli Allievi vice ispettori, a conclusione del corso di formazione della durata di 18 mesi, saranno destinati ai Reparti ed Uffici della Polizia di Stato in tutto il territorio nazionale.

La nostra Repubblica celebra 78 anni

Lo schieramento è stato chiusoi dagli Allievi agenti in uniforme operativa, che frequentano il 225° corso e che tra poche settimane giureranno fedeltà alla Repubblica prima di iniziare il servizio operativo.

In coda ai reparti hanno sfilato alcuni mezzi con la livrea della Polizia di Stato: una Lamborghini Huracan e 12 moto BMW della Polizia stradale, una Alfa Romeo Tonale in uso alle Squadre volanti e un Land rover Defender in uso al Reparto mobile.

Nel X ed ultimo settore, quello dedicato ai Reparti a cavallo, ha sfilato uno Squadrone della Polizia di Stato composto da 33 cavalli di manto morello di razza murgese, addetti ai servizi di prevenzione e controllo del territorio, ordine pubblico e rappresentanza.

La nostra Repubblica celebra 78 anni

3 elicotteri della Polizia di Stato hanno sorvolato via dei Fori Imperiali, due Agusta-Bell Ab212, utilizzati in missioni operative, e un Leonardo Aw139, che viene impiegato nel supporto aereo in caso di calamità, alla polizia giudiziaria, senza dimenticare la complessa gestione dell’ordine pubblico.

Nel pomeriggio, 9 orchestrali della Polizia di Stato hanno eseguito ai Giardini del Quirinale, con una formazione interforze, brani dedicati alle fasce deboli della nostra comunità, con i quali condividere le emozioni del Festa della Repubblica.

ROMA. “Il mio impegno per un’Unione Europea vicina alle persone”. Intervista a Stefano Bonaccini

“Il mio impegno sarà per un’Europa che sia un po’ più vicina alle persone, a chi lavora, a chi fa impresa, a chi studia, a chi fa ricerca. Un’Europa che difenda le grandi conquiste delle democrazie liberali occidentali del secolo scorso, come la scuola e la sanità pubblica per tutti. Un’Europa, soprattutto, come dimensione di unità non solo monetaria, ma anche sociale, di difesa, fiscale. Un’Europa spazio di libertà, pace e democrazia. Non vorrei mai che si dimenticasse che la mia generazione, io sono del ’67, è stata la prima, probabilmente, nella storia dell’umanità, ad avere il privilegio di non conoscere mai l’orrore della guerra o delle guerre”.

Così Stefano Bonaccini, candidato nel Nord Est in una intervista a ‘Personale è Politico’, il format del PD per presentare le candidate e i candidati alle Europee dell’8 e 9 giugno, pubblicata sul sito del Partito Democratico.

Bonaccini racconta, tra i ricordi più belli, la vittoria in Emilia-Romagna nel gennaio del 2020 e condivide la visione messa in campo come amministratore: “Sul piano amministrativo ne potrei dire tante. Probabilmente il fatto che diventiamo la principale data valley europea come Regione, tra le prime al mondo, tra il centro che farà le previsioni meteo per tutta Europa, il supercomputer Leonardo, che è il primo per potenza in Europa e tra i primi cinque al mondo e l’assegnazione della 14ª Università delle Nazioni Unite (ce ne sono 13 nel mondo) e la nostra sarà la prima dell’area mediterranea”.

“Perché – spiega – la gran parte dei lavori che faranno i nostri figli, i nostri nipoti oggi non esistono e non saprei dire quali saranno ma gran parte di quelli dipenderanno dal grado d’innovazione in robotica, tecnologica e digitale. E quindi credo che noi mettiamo il nostro territorio al servizio del Paese e dell’Europa, ma davvero 100 metri avanti a tanti altri territori del mondo”. Ed è proprio ai ragazzi che voteranno per la prima volta che ricorda che “possono votare perché tanti ragazzi e ragazze della loro età nel secolo scorso, durante la lotta partigiana, ci hanno rimesso la vita per permettere a lui o a lei di poter votare. E che quel voto comunque deciderà qualcosa e quindi di tenerselo ben custodito”. (fonte partito Democratico).

ROMA. Nel segno di Giacomo Matteotti, a cento anni dal suo ultimo discorso

“Voi volete ricacciarci indietro. Noi difendiamo la libera sovranità del popolo italiano al quale mandiamo il più alto saluto e crediamo di rivendicarne la dignità”.

100 anni fa l’ultimo discorso in Parlamento di Giacomo Matteotti, in cui denunciava i brogli e le violenze nelle elezioni del 6 aprile 1924 che avevano consegnato il potere ai fascisti. Pochi giorni dopo venne rapito e ucciso da sicari fascisti.

Giacomo Matteotti guardò negli occhi i fascisti mentre li accusava, non abbassò lo sguardo, non si fece intimorire dalle continue interruzioni. Era consapevole delle conseguenze, come disse al collega Cosattini “io il mio discorso l’ho fatto, ora voi preparate il mio elogio funebre”.

Ricordare quelle parole, oggi, significa custodire e tramandare la nostra storia. Significa rendere omaggio alla dignità, al coraggio, alla schiena dritta, al valore altissimo della vita umana e politica di Giacomo Matteotti.(fonte partito Democratico)

ROMA. “I TRE APPUNTAMENTI” TRA AMICIZIA E AMORE DI ANTONIO BORSA.

Lo scrittore Antonio Borsa ha da poco pubblicato, grazie alla casa editrice La Bussola, il suo romanzo “I tre appuntamenti”. Informatore farmaceutico, laureato in scienze biologiche e in economia e management, spera di diventare professore di matematica e fisica per poter essere una guida per i più giovani, affinchè non solo imparino la materia, ma anche per insegnargli a stare al mondo.

I TRE APPUNTAMENTI DI ANTONIO BORSA

Noi non scegliamo chi amare, perché succede e basta. Tanti voli pindarici affollano la nostra mente, cercando la persona dei nostri sogni e pensando che dovrebbe avere determinate caratteristiche per farci innamorare, poi arriva la chimica e tutti i dogmi vengono stanati. Già, quella chimica che con i suoi composti rende irregolare il battito cardiaco e destabilizza il sistema nervoso. Non è un caso che a farci battere il cuore sia una persona completamente diversa da ciò che avevamo immaginato, non è un caso che non è mai la bellezza estetica a far nascere quel sentimento nobile. Uno sguardo, il profumo della pelle, un modo di fare, una caratteristica della voce, e in un attimo ti senti debole, le tue sicurezze svaniscono e quella persona non si schioda più dalla mente, come una maledizione. Tremante e inerme, ti ritrovi svestito della tua armatura, inizi a tremare e le paranoie affollano il tuo animo: perché proprio lei? Ma più ti affanni a trovare una risposta, più ti sembra inspiegabile tutto questo. E quindi affronti il sentimento perché sai che contro la chimica c’è ben poco da fare.

“I tre appuntamenti” è il titolo del nuovo lavoro editoriale scritto da Antonio Borsa. Un titolo evocativo che ci lascia ben intendere la tematica che i lettori andranno ad affrontare, ma soprattutto, ci porta alla riflessione e a farci capire come essi siano cambiati col tempo. Avere un appuntamento, soprattutto il primo, risulta essere sempre difficile e a tratti anche imbarazzante, non si sa mai effettivamente chi ti troverai di fronte e, quando poi, hai sofferto a causa di una relazione finita male, c’è la paura di porre nuovamente della fiducia in una nuova persona. A causa dei recenti fatti di cronaca nera, il sentimento della paura si è ampliato sempre più e il libro di Antonio Borsa va anche ad affrontare tematiche attuali come per esempio: la violenza di genere o il possesso; quest’ultimo, nonostante la società si è evoluta vige ancora nell’essere umano il fatto di non accettare che una persona non “appartiene” all’altro. Bisognerebbe, pertanto, imparare a lasciare la giusta libertà e la giusta consapevolezza di voler fare ciò che più si ritiene giusto, se è il caso anche di stroncare la relazione senza per forza vivere con la paura che possa accadere qualcosa. Potremmo dire quindi che “i tre appuntamenti” citati nel titolo potrebbero comprendere: l’appuntamento dell’anima, del cuore e della mente.

Lo scrittore ci spiega da dove é nata l’idea di scrivere questo libro: “Nasce nel periodo in cui ho incontrato una ragazza che mi ha fatto riprovare sensazioni d’amore ormai sopite da venti anni, fu amore a prima vista e ho lottato per lei in tutti i modi, sfortunatamente non è andata bene, non ero il suo tipo e non è stato facile e scrivere, che è tra l’altro la mia grande passione, mi ha aiutato tanto in quel momento di difficoltà. I tre appuntamenti nasce così, con una storia personale su cui ci ho romanzato al fine di dare un degno finale ad un amore che non meritava di sparire nell’oblio.
Tenevo tanto a pubblicarlo perchè il protagonista, esattamente come ho fatto io, ha rispettato la sua amata anche dopo essere stato rifiutato, anche essendo ossessionato da lei, ha accettato il rifiuto e l’ha lasciata andare come dovrebbe fare ogni persona al mondo. Viviamo in un’epoca in cui se ne sentono di ogni, di innamorati che ammazzano le persone che dicono di amare e nel 2024 non è più accettabile, e libri così, che mostrano il modo giusto di comportarsi quando si è rifiutati, devono fungere da esempio perchè il femminicidio deve sparire dalla faccia della terra, mai più casi Cecchettin. E oltretutto il libro preme sul fatto che le differenze di ogni tipo debbano cessare assolutamente, il protagonista, Dorian, si ritrova in una comitiva di gente completamente differente da lui, persone umili, totalmente opposte al suo stile benestante ma con il tempo si accorgerà che quella differenza socio culturale che c’è, il realtà non c’è, perchè quelle persone si dimostrano di cuore, generose e altruiste e quando c’è il cuore, l’empatia e la generosità non c’è differenza che tenga, che uno sia etero, gay, bianco o nero non fa differenza, se hai un cuore puro, hai vinto. E sono temi che tutti dobbiamo comprendere e imparare, affinchè certi pregiudizi tacciano per sempre”.

03 maggio 2024  |  gaglioweb.it  |  Anna Agata MAZZEO

LA RECENSIONE DI Anna Agata MAZZEO: “I TRE APPUNTAMENTI” DI ANTONIO BORSA: UN VIAGGIO ALLA RICERCA DEL SENTIMENTO AUTENTICO

Nasconde il paradigma pirandelliano il libro scritto da Antonio Borsa: “I tre appuntamenti” edito da La Bussola 2024.
Il titolo del libro, la cui narrazione si snoda attorno a Dorian il protagonista, che in un momento di particolare staticità e mancanza di entusiasmo, conosce e frequenta persone nuove, è già preludio della trama e del ‘sempreverde’ conflitto tra come ci si sente, come ci vedono gli altri e ciò che la società si aspetta da ciascuno di noi. Gli appuntamenti non sono solo incontri romantici, ma momenti di verità con sé stessi, con gli altri e con la società. Il romanzo è un viaggio emotivo condotto attraverso le complessità delle relazioni umane, alla ricerca dell’amore autentico.

LA RECENSIONE DI ANNA CALI’ napolivillage.com 

“I tre appuntamenti” è il titolo del nuovo lavoro editoriale scritto da Antonio Borsa. Un titolo evocativo che ci lascia ben intendere la tematica che i lettori andranno ad affrontare, ma soprattutto, ci porta alla riflessione e a farci capire come essi siano cambiati col tempo. Avere un appuntamento, soprattutto il primo, risulta essere sempre difficile e a tratti anche imbarazzante, non si sa mai effettivamente chi ti troverai di fronte e, quando poi, hai sofferto a causa di una relazione finita male, c’è la paura di porre nuovamente della fiducia in una nuova persona. A causa dei recenti fatti di cronaca nera, il sentimento della paura si è ampliato sempre più e il libro di Antonio Borsa va anche ad affrontare tematiche attuali come per esempio: la violenza di genere o il possesso; quest’ultimo, nonostante la società si è evoluta vige ancora nell’essere umano il fatto di non accettare che una persona non “appartiene” all’altro. Bisognerebbe, pertanto, imparare a lasciare la giusta libertà e la giusta consapevolezza di voler fare ciò che più si ritiene giusto, se è il caso anche di stroncare la relazione senza per forza vivere con la paura che possa accadere qualcosa. Potremmo dire quindi che “i tre appuntamenti” citati nel titolo potrebbero comprendere: l’appuntamento dell’anima, del cuore e della mente. […]

LA RECENSIONE DI Maria Rosaria Ricci  millevocinews.com 

I Tre Appuntamenti di Antonio Borsa: Una Rivoluzione dell’Amore e dell’Amicizia

Antonio Borsa, autore del libro straordinario “I Tre Appuntamenti”, ci introduce in un viaggio emotivo che abbraccia la purezza dell’amore e il valore dell’amicizia. Pubblicato da la Bussola, questo romanzo nasce da un momento cruciale nella vita dell’autore, un momento segnato dalla perdita del suo più grande amore. Borsa descrive questo sentimento con una sola parola: nobile. Tuttavia, questa nobiltà è spesso offuscata da atti di violenza atroce e tossica, una triste realtà che persiste nonostante i secoli di progresso. […]

IL LIBRO DI ANTONIO BORSA SI PUO’ ACQUISTARE ON LINE IN VERSIONE PDF OPPURE CARTACEA SUL SITO DE LA BUSSOLA

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