Tag: milano

MILANO. MILAN 4 HELLAS VERONA 0. NELLA PRIMA DI CAMPIONATO LE ROSSONERE DILAGANO.

Servizio Giuseppe Amato

Fotoservizio Andrea Amato/PhotoAgency

http://www.photoagency-quotidianoonline.com

La prima gara valida per il campionato di serie A femminile si è disputata nel campo del centro sportivo Vismara tra il Milan e l’Hellas Verona.

Il Milan reduce dall’eliminazione dalla Champions League femminile è alla ricerca di punti e certezze nella corsa scudetto le squadre avversarie di sempre come Roma, Juventus hanno già mostrato di avere particolari ambizioni per confermare le ottime prestazioni dello scorso anno e le neopromosse del Pomigliano che nella stagione appena iniziata ha già mostrato di imporsi nel panorama calcistico nazionale.

Il Milan nella prima giornata di campionato presenta anche una novità assoluta, la presenza in campo, come portiere titolare, della pluricampionessa italiana, Laura Giuliani, che ha smesso la maglia bianconera indossata per ben 4 scudetti consecutivi per indossare quella rossonera del Milan.

Le squadre in campo.

MILAN: Giuliani, Anderson, Codina, Fusetti, Bergamaschi, Adami Giacinti, Jane, Yhomas, Agard, Boquete.

All. Maurizio Ganz

HELLAS VERONA: Gritti, Ledri, Errico, De Sanctis, Dahlberg, Nilsson, Jelencic, Pasini, Anghileri, Catelli, Ambrosi.

All.Pachera Matteo

Direttore di gara Adolfo Baratta di Rossano

Il calcio di inizia affidato al Milan che attacca dalla destra della tribuna e che prende l’iniziativa, che termina con un tiro altissimo sulla porta difesa da Laura Giuliani.

Al 6° minuto la prima incursione del Milan protagoniste la 6 Fusetti che dall’angolo crossa per la 19 Thomas e al tiro la 15 Jane viene respinta dalla difesa. Giacinti lancia la 8 Adami, ma nel corpo a corpo non riesce a mantenere la palla in campo, l’azione si spegne sul fondo. Azione pericolosa di Valentina Giacinti che sola si presenta davanti a Gritti, palla alta

Al 12° la prima vera occasione pe le rossonere con Boquete in attacco, la palla respinta viene raccolta da Jane che dalla distanza spara una bordata su cui è intervenuta Gritti, palla fuori di poco.

Salva Gritti su Thomas, che si è presentata nell’area veronese dopo una verticalizzazione da centro campo. Ci riprova Boquete sugli sviluppi del calcio d’angolo, palla alta.

Verticalizzazione di Adami a cercare Giacinti, che non arriva sulla palla troppo lunga.

Nuova azione rossonera innescata da Bergamaschi che ha lanciato Boquete e Adami.

Adami per Jane che chiama prova a chiamare in causa Giacinti, Gritti blocca facile il tiro centrale.

Boquete protagonista di un assist per Giacinti e Milan in vantaggio per 1 a 0 al 25° del primo tempo. L’azione da goal innescata da un errore in fase di disimpegno del centro campo Gjallo Blu, ripetuto un minuto dopo e ha portato al raddoppio del MIlan con Bergamaschi che ha rubato palla entro campo e tutta sola sulla fascia si è presentata a Gritti sul vertice dell’area di rigore per un diagonale. imparabile.

Passaggio indietro di Giacinti per Boquete al 30°, che ha sfiorato il palo.

Jane su punizione al 33° lascia a Anderson, mischia in area e il Milan guadagna un angolo.

Il primo tempo della gara è stato gestito dalle rossonere che hanno mantenuto il possesso palla per quasi tutto il tempo, imposto il gioco, creato occasioni da goal e aperto varchi nelle linee della difesa giallo blu.

L’Hellas Verona nel primo tempo ha subito gli attacchi del Milan, pasticciato in difesa e in ripartenza senza mai impegnare e impensierire la difesa rossonera e Laura Giuliani.

Fallo su Thomas al 45° del primo tempo e Jane che si incarica del tiro, le rossonere guadagnano un angolo e sugli sviluppi dell’angolo un calcio di rigore ai danni di Valentina Giacinti, che tira e segna il 3° goal per le rossonere.

Triplice fischio del direttore di gara e fine primo tempo.

Le giallo blu sono ripartite forte, ma hanno anche lasciato lo spazio per la ripartenza del Milan, che con Anderson, Bergamaschi e Giacinti hanno effato la difesa del Verona, Bergamaschi salta la difesa, servita da Giacinti segna, ma pescata in fuorigioco dal direttore di gara e risultato invariato.

Bouquete al 9°, inseguita dalle giallo blu, attraversa tutto il campo e di fronte a Gritti non perdona.

Milan 4 Verona 0

Entrano la 27 Tucceri Cimini per 3 nel Milan e 7 Bergamaschi per la 16 Rizza

27 Lotti e 19 Cedemo Valderrama entrano per il Verona

Milan fuori Adami dentro Grimshaw

Boquete lancia Giacinti che sola davanti a Gritti non riesce a superarla.

La nuova entrata, Lotti, dopo una discesa sulla fascia tenta di sorprendere laura Giuliani, che sta fino ad ora non + mai stat impegnata, la palla passa alta e lonatana dalla porta rossonera.

Un calo di tensione nelle fila delle rosssonere sta permettendo alle giallo blu di crescere e impegnare Laura Giuliani nella prima parata, ma la palla fuori.

Nel Milan esce 5 Codina per 4 Arnadottir e 19 Thomas per 23 Rognoni

Nel Verona fuori la 3 Ledri per la 26 Mancuso

Le ragazze del Verona nell’ultima fase di gioco hanno preso coraggio e provano a operare davanti all’area difesa da Giuliani,Milan in contropiede guadagna una punizione, per fallo su Giacinti. Tucceri si incarica del tiro, crossa in area sulla testa delle compagne, ma nessuna arriva sulla palla.

Calcio d’angolo per le giallo blu, sulla ripartenza delle milaniste la 5 De Sanctis atterra Giacinti e guadagna un giallo.

Sugli sviluppi della punizione è la testa di un difensore che salva la porta di Gritti, impossibilitata a intervenire.

Giacinti solitaria ci riprova, palla fuori.

Calcio d’angolo per le rossonere al 43° scatena una mischia furibonda nell’area giallo blu, che solo con molta fatica riescono a liberare.

Dopo oltre 90 minuti di gioco per la prima volta Laura Giuliani prende una palla con le mani, per l’unico tiro in porta operato dalle giallo blu.

ALESSANDRIA. EVADE A MILANO ARRESTATO A OVADA DALLA POLSTRADA.

EVADE DAGLI ARRESTI DOMICILIARI A MILANO E TENTA DI FUGGIRE IN FRANCIA: ARRESTATO DALLA STRADALE DI OVADA.

La sera del 10 agosto la squadra mobile di Milano ha diramato un comunicato sull’avvenuta evasione dai domiciliari di un cittadino di nazionalità algerina.

Il Centro Operativo Autostradale della Polizia Stradale di Genova non potendo escludere che l’uomo fosse intenzionato a raggiungere la Francia ha esteso le ricerche a tutto il nord Ovest con l’intenzione di rintracciare un’autovettura MAZDA Serie 5, che si sapeva essere nella sua disponibilità

Le notizie diramate dal C.O.A. di Genova venivano recepite da una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Alessandria-Sottosezione di Ovada, che poco più tardi ha intercettato l’auto sull’Autostrada A/26 Genova-Gravellona, nei pressi di Ovada, diretta in direzione Francia.

Gli operatori, dopo aver intercettato il veicolo segnalato, approfittando di un rallentamento del traffico sono riusciti a condurlo fuori della carreggiata e ad identificare il conducente nella persona ricercata.

L’uomo algerino è stato arrestato per il reato di evasione.

Il Tribunale di Alessandria ha convalidato l’arresto disponendone la liberazione ma, tenuto conto che nel frattempo il Tribunale di Milano aveva emesso nei suoi confronti un nuovo provvedimento di custodia cautelare in carcere, l’uomo è stato tradotto dagli operatori della Sottosezione Polizia Stradale di Ovada, in collaborazione con il personale della Squadra Mobile della Questura di Milano, presso la casa Circondariale “Cantiello e Gaeta” di Alessandria, dove è tutt’ora detenuto.

MILANO. POLIZIA DI STATO. BOLACCATA LA BANDA DELLA “CHIAVE BULGARA”

Furti in casa: presa a Milano la banda della “chiave bulgara”

La tecnica della “chiave Bulgara” era quella utilizzata da una banda di ladri specializzata in furti in casa a Milano. Quattro persone sono state arrestate dalla Squadra mobile di Milano perché ritenute responsabili di 5 furti avvenuti tra il 7 luglio e il 7 agosto scorsi.
L’indagine ha preso il via dopo un tentativo di furto avvenuto in un quartiere milanese in cui 4 uomini, intenti a mettere nastro adesivo sullo spioncino delle porte, furono disturbati dall’arrivo di un condomino che li aveva fatti fuggire.

Attraverso le analisi delle videocamere di sorveglianza e del traffico telefonico della zona, gli investigatori in breve tempo riuscirono a identificare i ladri,  4 cittadini georgiani e le auto utilizzate per gli spostamenti.
Dalle conversazioni telefoniche intercettate e dagli spostamenti degli indagati si è evidenziato come la banda utilizzasse un modus operandi ben collaudato dimostrando una professionalità singolare nell’apertura delle porte d’ingresso con l’utilizzo di chiavi alterate e grimaldelli.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti, i ladri effettuavano dei sopralluoghi mirati sui luoghi dei furti, per poi accedere all’interno degli stabili dividendosi i compiti e i ruoli: chi apriva le porte e chi fungeva da palo, sulle scale e all’esterno del palazzo. Una volta scelto con attenzione l’appartamento da svaligiare, i ladri lo marchiavano con dei segni distintivi per essere certi che non vi fosse nessuno all’interno.

La tecnica era quella d’inserire pezzetti di carta o fili di colla trasparenti tra lo stipite e la porta per accertare l’eventuale passaggio di persone.
Nel corso della perquisizione all’interno dell’appartamento in uso ai criminali gli agenti hanno trovato numerose chiavi alterate, grimaldelli, trapani elettrici, smerigliatrici, strumenti da taglio di precisione, alcuni monili in oro, orologi e computer rubati nei loro colpi.

Gli indagati avevano la disponibilità di kit di addestramento: serrature e blocchetti dove esercitarsi all’apertura di porte di qualsiasi tipo.
Nel corso dell’indagine gli investigatori hanno identificato anche il ricettatore della banda.

Olivia Petillo

MILANO. GINO STRADA UN UOMO, UN MEDICO E UN’ESEMPIO PER IL MONDO.

DAL SITO UFFICIALE DI EMERGENCY:

La notizia della scomparsa di Gino Strada ci lascia attoniti e increduli: “uomini come Gino non dovrebbero morire mai”.

Gino Strada  nacque a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, il 21 aprile 1948, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano e si specializzò in Chirurgia d’Urgenza.

La formazione di medico-chirurgo, negli anni Ottanta, negli Stati Uniti dove visse per 4 anni e dove si occupò di chirurgia dei trapianti di cuore e cuore-polmone presso le Università di Stanford e di Pittsburgh.

In Inghilterra e in Sud Africa segue periodi di formazione presso l’ospedale di Harefield e presso il Groote Schuur Hospital di Città del Capo.

Gino Strada nel 1988 decise di applicare la sua esperienza in chirurgia di urgenza all’assistenza dei feriti di guerra.

Negli anni a venire e fino al 1994 lavora nella Croce Rossa Internazionale di Ginevra in Pakistan, Etiopia, Tailandia, Afghanistan, Perù, Gibuti, Somalia, Bosnia.

EMERGENCY

Nel 1994, l’esperienza accumulata negli anni con la Croce Rossa spinge Gino Strada, insieme alla moglie Teresa Sarti e alcuni colleghi e amici, a fondare EMERGENCY, Associazione indipendente e neutrale nata per portare cure medico-chirurgiche di elevata qualità e gratuite alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.

Gino Strada è in prima linea in Ruanda con il primo progetto di EMERGENCY vede Gino Strada in prima line durante il genocidio.

In Cambogia resta per alcuni anni.

Nel 1998 organizza il progetto per Afghanistan: raggiunge via terra il nord del Paese dove, l’anno dopo, EMERGENCY apre il primo Centro chirurgico per vittime di guerra ad Anabah, nella Valle del Panshir.

In Afghanistan Gino Strada resta per circa 7 anni operando migliaia di vittime di guerra e di mine antiuomo e contribuendo all’apertura di altri progetti nel Paese.

EMERGENCY è presente in Afghanistan con 3 ospedali, un Centro di maternità e una rete di 44 Posti di primo soccorso.

Nel 2005 inizia a lavorare per l’apertura del Centro Salam di cardiochirurgia, in Sudan, il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito in Africa.

Nel 2014 in Sierra Leone EMERGENCY dove è presente dal 2001 per l’emergenza Ebola.

EMERGENCY ha curato oltre 11 milioni di persone.

L’utilizzo dei fondi e la ripartizione delle spese nei progetti sono da sempre resi pubblici nel Bilancio di EMERGENCY e nel Report di sostenibilità

Idee che fanno bene: una riflessione su sanità e diritti

A settembre 2020, Emergency ha organizzato l’evento online Idee che fanno bene, per riflettere sull’importanza di una sanità universale, pubblica, gratuita, integrata.

Insieme a medici, filosofi, attori, giornalisti, scrittori, comici Gino Strada ha raccontato gli effetti del considerare la salute un bene di mercato e l’enorme potenziale del viverla come un diritto.

Un piccolo vocabolario raccontato da Gino Strada: dieci parole semplici ma fondamentali su cui ricostruire una Sanità che abbia al centro le persone che ne hanno bisogno.

Una società più giusta, una società più sana (2020)
Un dialogo sulla medicina, sulla sanità e sulla solidarietà tra la Costituzione e la realtà quotidiana: l’intervista di Gino Strada con Marco Damilano, direttore de “L’Espresso”.

Premi e riconoscimenti

Gino Strada ha ricevuto, nel corso degli anni, diversi riconoscimenti per il suo operato, il suo alto valore morale e umanitario.

2017 – Premio Sunhak per la Pace, Corea del Sud.

2015 – Right Livelihood Award, considerati il “Nobel per la Pace” alternativo.

2006 – PHD in Humane Letters dal Colorado College di Colorado Springs, Colorado, USA.

2003 – Premio Antonio Feltrinelli dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

Libri

Gino Strada ha racchiuso all’interno di alcuni libri i racconti del lavoro svolto sul campo e le riflessioni sulle esperienze vissute tra diverse tipologie di guerra.

Pappagalli Verdi, Diario di un chirurgo di guerra (1999), con Giangiacomo Feltrinelli Editore;

Buskashì, viaggio dentro la guerra (2002), con Giangiacomo Feltrinelli Editore;

Zona rossa (di Roberto Satolli e Gino Strada, 2014), con Giangiacomo Feltrinelli Editore.

Gino Strada in TV

Rivedi alcune delle recenti interviste televisive a Gino Strada

Propaganda Live (aprile 2020)

Durante il lockdown, Diego Bianchi (Zoro) e Gino Strada parlano della pandemia, di sanità, dell’intervento di EMERGENCY nei fronti più colpiti dall’emergenza sanitaria.

Che tempo che fa (settembre 2019)

Gino Strada in studio con Fabio Fazio, in un’intervista che ripercorre i 25 anni di EMERGENCY.

MILANO. INDIVIDUATA CELLULA TERRORISTA NEONAZISTA.

Milano: scoperta cellula terroristica che mirava al nuovo ordine mondiale nazifascista

Nazifascisti terrorismo

Gli agenti della Digos milanese hanno individuato una cellula neonazista alla quale il gruppo aveva dato il nome di “Avanguardia rivoluzionaria” e perseguivano l’ideale di instaurare un nuovo ordine mondiale di matrice nazifascista, basato sull’incitamento alla discriminazione e sulla violenza per motivi razziali, etnici e nazionalisti.

Il gruppo neonazista composto da quattro giovani italiani è stato individuati dalla Digos della questura di Milano al termine di un’indagine durata circa sei mesi che ha portato all’esecuzione di quattro obblighi di dimora con contestuale obbligo di presentazione giornaliera presso un ufficio di polizia.

Gli estremisti di destra dotati di uno statuto, si ispiravano ai gruppi suprematisti americani, proclamavano la costituzione di un’organizzazione “segreta ed eversiva”, ispirata al fascismo e al nazionalsocialismo, volta alla promozione di un nuovo ordine europeo fondato su una forma di “aristocrazia spirituale”, con regole rigorose sia per quanto riguarda la gerarchia interna al gruppo che per i criteri di reclutamento.

Le intercettazioni hanno fatto emergere che il leader del gruppo definiva la cellula rivoluzionaria come una comunità autonoma di persone accomunate dalla medesima ideologia radicale, che si prepara e cresce con l’obiettivo di attivarsi quando la situazione politico-sociale lo consentirà.

L’obbiettivo del gruppo era quello di compiere azioni terroristiche in grado di favorire il collasso del sistema democratico e l’instaurazione di un regime totalitario.

Gli aspiranti terroristi oltre alla pianificazione ideologica della rivoluzione avevano iniziato anche a programmare azioni violente, come il pestaggio con manganelli telescopici di una persona di colore musulmana.

Nonostante l’accurata preparazione, l’aggressione non è stata realizzata per un controllo della Polizia che ha mandato a monte il raid.

Il gruppo stava pianificando azioni per finanziare l’ambizioso progetto politico.

Il primo obiettivo era la richiesta di denaro ai danni di un minore, che avevano già iniziato a pedinare per capire le sue abitudini, in modo da agire in tutta sicurezza al momento opportuno.

La pericolosità del gruppo, intenzionato a perseguire nel tempo una specifica conoscenza nell’uso delle armi, ha trovato conferma quando i giovani si sono muniti di una pistola a salve che hanno alterato nel tentativo di renderla idonea ad esplodere proiettili veri.(fonte Polizia di Stato).