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ALESSANDRIA. LE POLITICHE ABITATIVE. MIMMO RAVETTI RISPONDE ALLA PROPAGANDA DELL’ASSESSORE CAUCINO:”PUGNO DURO CONTRO I MOROSI”.

La notizia di qualche giorno fa della visita dell’Assessore Regionale Chiara Caucino che nella nota per la stampa riportata integralmente sul nostro giornale recitava: Sopralluogo dell’assessore regionale alla Casa, Chiara Caucino, presso gli stabili ATC di Alessandria. Obiettivi: riqualificazione, “sfittanza zero” e stop all’illegalità.

La risposta del consigliere regionale Domenico( Mimmo) Ravetti non si è fatta attendere e con un lungo approfondimento sul quotidiano La Stampa, in formato cartaceo, risponde senza giri di parole e mezzi termini alla “Propaganda Live” dell’Assessore Regionale e della giunta comunale guidata dal sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco.

Il lungo post su facebook che riportiamo integralmente anticipa l’intervento su La Stampa del Consigliere Regionale Domenico Ravetti.

“PROPAGANDA LIVE” SUL DIRITTO ALL’ABITAZIONE.
(Troverete l’approfondimento oggi in edicola acquistando il quotidiano La Stampa)


👉È il titolo di una bella trasmissione tv ma rischia d’essere anche il solito metodo di una certa politica d’affrontare i problemi. Qui la questione è il diritto all’abitazione nelle aree più marginali (le periferie!?) dove convivono tante nuove e vecchie fragilità sociali.

Vado al punto:


1️⃣ 2 milioni per le ristrutturazioni degli alloggi? È vero, ma x tutto il Piemonte, non solo x la provincia di Alessandria. Se la calcolatrice non mi inganna parliamo di soldi che basterebbero a tinteggiare mezza parete x alloggio.


2️⃣ Andiamo incontro ad una stagione dove i deboli saranno sempre più deboli se le politiche pubbliche non si occuperanno di loro. Parliamo di diritti fondamentali come la casa. A me, a noi, interessa sapere cosa la Regione intende fare nei confronti di quelle famiglie che perderanno reddito e non potranno pagare gli affitti. Si chiamano “morosità incolpevoli” e aumenteranno sempre più.


3️⃣ A me viene male quando in un virgolettato leggo ” …rendere esecutivo lo sfratto anche in presenza di minori, a differenza di quanto avveniva in passato”.


4️⃣ Va bene, la politica è anche propaganda e quindi io non ho nulla contro l’assessore che era in Alessandria ieri quando noi votavano il bilancio di previsione e chiedevamo inascoltati più soldi per le “case popolari”.

ALESSANDRIA. LA MINISTRA NON DOVEVA METTERE QUEL ROSSETTO”PROVOCANTE”. IL QUOTIDIANO ON LINE HA RIVOLTO LE DOMANDE IMBARAZANTI AL SENATORE ANTONIO LA TRIPPA.

Bene non è per sminuire l’intervista e le domande che la giornalista de La Stampa ha rivolto a Bernardino Bosio, ma in questi casi serve un “LUMINARE” delle scienze politiche, dei costumi e delle società, che sono racchiuse in quel vulcano filosofico, sociopatico, ideal politico e surreale che si incarna, illumina il cielo e scoppia con in una notte di fuochi d’artificio, meglio conosciuto come il Senatore Antonio La Trippa.

LA DOMANDA CI SORGE SPONTANEA, MA SE IL QUOTIDIANO LA STAMPA HA INTERVISTATO BERNARDINO BOSIO SUGLI INSULTI SESSISTI PERCHE’ IL QUOTIDIANO ON LINE NON PUO’ RIVOLGERE LE STESSE DOMANDE ALL’UNICO CHE HA VOCE IN CAPITOLO QUANDO SI CHIACCHIERA DI SESSISMO, DI COSTUMI E FACILI COSTUMI O MEGLIO IL MASCHILISTA PER ANTONOMASIA. IL SENATORE, MAI ELETTO DA NESSUNO, ANTONIO LA TRIPPA.

Facebook non è un social su cui i politici alessandrini possono sfogare le loro frustrazioni, i desideri più nascosti e reconditi, ma neppure il rosario prima del funerale e di questo mi perdoni il Vescovo di Alessandria, papa Francesco e tutta la chiesa di Roma.

Facebook è risaputo, lo sanno anche le buche disseminate come a ricordare che stiamo viaggiando su un campo minato, trasformate in voragini lungo la regionale che da Alessandria porta a Torino, non ho sbagliato strada, non ho detto i campi minati che da Alessandria portano a Bagdad o Kabul, ma per quel percorso a ostacoli che tra gaffe e post sessisti ad uso e consumo di porcelloni, assessori, consiglieri comunali ed ex sindaci mai scomparsi dalla scena politica, riciclati nelle partecipate e ai quali consiglieremmo di armarsi di pala e bitume per dare un contributo tangibile al miglioramento della viabilità e agli utenti della strada.

Ma il personaggio pubblico su cui intervisteremo il senatore Antonio la Trippa è Bernardino Bosio, leghista, sindaco in camicia verde di Acqui nei primi Anni 90, che si è reso protagonista di una dichiarazione “d’ammore”, come diceva un tempo il buon Maurizio Gasparri, ex missino, riciclato in A.N. e forzista dell’ultima ora nel “Partito dell’Ammorre”. Per farla breve Bernardino Bosio che già da giovane mostrava un certo interesse per le “fimmine” ha insultato con un post la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, su come organizzare le prove orali della maturitàCondito con evidenti allusioni sessuali.

MA NOI NON INTERVISTEREMO BERNARDINO BOSIO BENSI’ IL SENATORE ANTONIO LA TRIPPA, CHE OIBO’ DI “FEMMINE” SE NE INTENDE E COME!

OVVIAMNETE CI SCUSIAMO IN ANTICIPO CON LA COLLEGA DE LA STAMPA PER L’IMPERTINENZA!

Giornalista: Sen. La Trippa, ma come le è venuto in mente di pubblicare una dichiarazione d’ammore così palese alla ministra Azzolina?

Sen. La trippa: Ma veda che la ministra è abituata alle dichiarazioni d’ammore e quel post lo ha postato per primo il suo stalker di fiducia e io l’ho solo guardato e condiviso, ma cosa vuole che le dica con quella faccia un pò così. quell’espressione un pò così che abbiamo noi che siamo abbiamo visto facebook”.

Giornalista: ma il contenuto di quel post era piuttosto offensivo, non crede?

Sen.La Trippa: Cara la mia giornalista “Comunista” e quando dico comunista mi riferisco alle femministe, sempre in guerra con il mondo, ma animo “Peace and Love” e poi io quel l’ho cancellato quasi subito, mi sono scusato prima con il sindaco leghista di Alessandria e poi con il presidente Amag. E’ vero è vero volevo essere spiritoso, ma la ministra la porto sempre con me, qui sul cuore. Ah Lucia amor ch’a nullo amato amor perdona.

Giornalista: Sen. lei è un ignorante, cita Dante Alighieri e confonde le amate e i personaggi e poi le sembra divertente alludere a una pratica sessuale?

Sen. La Trippa: Ma signorina è l’ammore che mi fa fremere e scrivere i post sulla ministra

UN PICCOLO INCISO PER RIPORTARE ALCUNE DICHIARAZIONI DI BERNARDINO BOSIO.

Citiamo quanto dichiarato da Bernardino Bosio a la stampa: e poi “che cosa avremmo dovuto dire di Nicola Morra quando ha parlato di Iole Santelli?

Una donna morta, a lui le dimissioni non sono state chieste. E poi vogliamo ricordare le battute nei miei confronti durante il processo che ho subito?

E quelle che i Cinque Stelle hanno fatto su Lega e Forza Italia, le battute sul “Vangelo secondo Matteo” nel blog di Grillo.

Se c’è qualcuno che ha iniziato sui social a essere sgradevole sono loro.

Lei sa che con me non sono mai stati teneri, né prima né con i social, bisogna anche dire che era una battuta umoristica.

Poi, se anche dal Pd mi attaccano, io ho carte che tengo ancora custodite gelosamente e le tiro fuori”.

FINE DELL’INCISO, TORNIAMO ALL’INTERVISTA AL SENATORE ANTONIO LA TRIPPA.

Giornalista: Senatore anche i concittadini di Bosio, cittadini molto caldi per via delle Terme, lo hanno criticato aspramente, è stupito?

Sen. La trippa: Qui gatta ci cova, gallina vecchia fa buon brodo e chi vuol sapere, sappia. Insomma se a qualcuno, il sottoscritto in primis, viene in mente di pubblicare le foto della pescivendola che al mercato rionale ha sostituito il parlamento tutto si può fare e nessuno dice nulla. Ma se tocchi argomenti di “pilù’ con certe “fimmine” allora apriti cielo, i lancieri scaglino le lance e gli arcieri le loro frecce che possano trafiggermi il petto. Oh che avete capito il petto non la “patta”, quella è sacra e poi cosa racconto a mia moglie che mi hanno trafitto perché ho dichiarato il mio amore non corrisposto alla ministra. E quella si è incazzata come una Iena e mi ha preso a calci nelle “palle”. E poi scusatemi dobbiamo avere tutti il medesimo pensiero? Viviamo in un mondo omologato?

Giornalista: Sen. La Trippa ma secondo lei fare riferimenti del genere al ministro donna, rientra nel dibattito politico?

Sen. La Trippa: Era un gesto che nasce spintaneo, macché spontaneo spintaneo, un modo spiritoso per dire sei bona, ma che male ho fatto a essere un vecchio che perde le bave dietro le belle donne, ma sa ho avuto molti commenti interessanti da parte di amici maschietti. Tre, però non erano spiritosi. Lei è una bella ragazza, beata lei e io sono qui che rodo, rodo , rodo per il vile destino a cui sono legato. E poi, scusi, lo ha visto. Giornalista da strapazzo l’ha visto quel rossetto? Ah, ma se fossi stato io al posto della Azzolina, non avrei mai messo un rossetto come quello. Ah amor ch’a nulla amato amar perdona, ministra perdona me che ho perso il senno.

Giornalista veniamo alle dolenti note: Sen. La trippa, ma che cosa vuole dire? Che le donne non possono uscire in minigonna perché c’è il rischio di essere violentate. Si rende conto di quello che sta dicendo?

Sen.La Trippa: Guardi in tutta la mia vita le ho amate tutte, belle e brutte, ma sopratutto brutte perché mi facevano sentire come il gallo nel pollaio. Ma nessuna donna potrebbe giurare che le ho rivolto una battuta volgare. Ma si dai che sei bona, fatte palpà, famme vede che nascondi sotto il vestito, ma mai in modo volgare. “Può darsi che la ministra Azzolina possa mettere il rossetto, ma se io devo stare più attento, dovrebbe essere più attenta anche lei. Le ripeto viviamo in un momento difficile. Io volevo solo alleggerire un po’…”.

Giornalista: Senatore lei dovrebbe criticare politicamente la ministra, non le sembra più adatto?

Sen. La trippa: Non la posso criticare perché ardo d’ammore, ma quasi quasi devo ammettere che alcune cose sulla scuola le ha fatte bene.

E poi tutto questo caos mi sembra davvero esagerato, sono i figli e i nipotini del ’68 che creano tutto questo caos nella scuola. Ah, ma quando c’era lui cara lei era tutto diverso. Se sgarravi! Fuori, via, “rauss”. Sei ebreo? raus. sei comunista? “raus”. Sei omosessuale? “raus”.

Tutto questo caos mi sembra eccessivo, ho esagerato e ho chiesto scusa, di queste battute è pieno il web, ma che vuole sarà l’età, l’arteriosclerosi, la demenza senile, ma a volte dimentico di essere un personaggio pubblico. Però a pesarci bene un personaggio del mio calibro manca questa Italia sgangherata, sa io ho governato in “Padania” la “Padania verde agli irti colli”! ma a forza di dire e scrivere stronzate, dimentico di essere un personaggio pubblico, però adesso con tutto ’sto caos quasi quasi mi ricandido, l’ho anche detto a mia moglie che l’Italia ha bisogno di me. L’uomo tutto d’un pezzo che la ministra la prende per il bavero della camicetta e intonando il “Va pensiero” le dichiaro tutto il mio “ammorreeee”

Giornalista. ma sua moglie che cosa le ha risposto?

Sen. La Trippa: E’ rimasta estasiata da tanto ardore poi mi ha dolcemente preso tra le mani l’unico ciuffo di capelli e mi ha staccato un orecchio a morsi. Mannaggia a lei anche i capelli mi ha strappato e adesso sono completamente calvo.

Questa storia porta in se una morale che vale tanto per le femmine che per i maschi.

Qualcuno continua a pensare che se una donna è bella deve per forza essere anche….e non mi esprimo per educazione nei confronti delle donne.

Qualcuno continua a pensare che se una donna veste la minigonna, se in spiaggia veste un costume troppo osé si espone alla violenza fisica e non deve lamentarsi.

Un pò come a dire che se allestisci una vetrina del negozio troppo appariscente e qualcuno te la spacca con una pietra te la sei cercata, forse era meglio la vetrina del droghiere di inizio ‘900.

Ma allora se questa regola vale, allora anche chi rapina le banche è giustificato. In banca ci sono, anzi meglio c’erano, i soldi e allora i soldi li vado a prendere dove ci sono, magari con una pistola in mano!

La giornalista de La Stampa e La Stampa ci perdoni, ma qualche volta la pezza messa per coprire uno strappo è peggio dello strappo o meglio la toppa è sempre e peggio del buco. Bernardino Bosio prenda atto che è fuori tempo e come abbiamo già scritto a lui l’ultima parola anzi la lettera di dimissioni da amag Ambiente perché non è degno di occupare un posto istituzionale.