
“Arancia Meccanica” ad Acqui Terme, vissuta con una ondata di violenza gratuita scatenata questa estate da due ragazzi di 19 e 22 anni che hanno messo a segno tre rapine, un’estorsione, ma soprattutto una violenza inaudita e spregiudicata come mai si era vista in provincia e che ha seriamente messo in allarme la comunità dell’acquese.

Le violenze si sono concluse con l’arresto dei due protagonisti di una vicenda che spazia tra il film Arancia Meccanica del 1971 diretto da Stanley Kubrick e la Gomorra di Roberto Saviano, ma che hanno movimentato l’estate dell’acquese e solo grazie alle segnalazioni dei cittadini e le testimonianze hanno portato all’epilogo con l’arresto dei due giovani da parete dei Carabinieri. Nel film Gomorra ricordiamo che i due giovani caddero in un imboscata e uccisi dalla Camorra locale che non tollerava le scorrribande dei due ribelli mentre nel film Arancia Meccanica i protagonisti del film, tranne il capo finito in prigione e rilasciato dopo un trattamento psichiatrico, si arruolarono in polizia dove continuarono a pepetrare le loro violenze.
La storia a metà tra l’Arancia Meccanica e la Gomorra acquese è iniziata a Luglio quando due ragazzi poco più che adolescenti, ma con alle spalle molti precedenti e una storia di violenza hanno preso di mira un terzo giovane, prima deriso all’interno del bar e infine pestato e rapinato del portafogli all’uscita del locale. La vittima soccorsa dal personale medico e curato per un forte trauma cranico era riuscita a descrivere ai Carabinieri i due aggressori: il più giovane 19 anni l’altro 22 anni.
Pochi giorni dopo il 19enne dopo aver rubato merce in un supermercato ha tentato di superare le casse, ma si è trovato davanti a sbarrargli la strada un addetto alla sicurezza, che nella colluttazione con il ladro, spintonato e preso a calci aveva avuto la peggio mentre il giovane si dava alla fuga.
Il giovane di 19 anni, per nulla intimorito dal fatto di essere braccato dalle forze dell’ordine, a metà settembre aveva tentato un’estorsione nei confronti del gestore di un bar, che avrebbe minacciato, con metodi usualmente usati da mafia e camorra, di dare fuoco al locale se non gli avesse consegnato l’incasso, 35 euro in totale e nulla di più. I due aspiranti camorristi pochi giorni dopo hanno riprovato insieme a estorcere denaro ad una panetteria, entrati nel locale di notte hanno aggredito il proprietario, intento a infornare il pane, per farsi consegnare del denaro. Tentativo andato a vuoto perché la cassa era vuota, motivo per cui è scattata una violenza gratuita terminata con schiaffi e pugni nei confronti della vittima.
Gli episodi che riportavano alla memoria la violenza dei giovani in “Arancia Meccanica” e il comportamento tipico dei giovani “guappi” protagonisti di “Gomorra” ha messo in allarme la cittadina e le forze dell’ordine, che sotto il comando del Maggiore Gabriele Fabian, coordinato dal sostituto procuratore Lisa Iovane hanno intensificato le indagini per arrivare all’arresto dei due che ora si trovano nel carcere di Alessandria.
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