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ASTI. PAPA FRANCESCO LANCIA UN MESSAGIO DI PACE AI GIOVANI.

La seconda giornata di papa Francesco ad Asti, nelle terre dei suoi genitori, è iniziata con la consegna della cittadinanza onoraria votata all’unanimità dal consiglio comunale di Asti.

Il Sindaco Maurizio Rasero, la giunta comunale ed il Presidente del Consiglio Federico Garrone in rappresentanza del Consiglio Comunale hanno consegnato al Santo Padre la pergamena contenente le motivazioni del conferimento della cittadinanza onoraria.

La visita è proseguita con il percorso cittadino del papa a bordo della papamobile per giungere alla Cattedrale, dove ad attenderlo, in piazza, c’era un folla di 4.000 fedeli che papa Francesco ha salutato facendo alcuni giri della piazza.

Infine il papa ha celebrato la Santa Messa, dopo la recita dell’Angelus, tornerà in episcopio per il pranzo con i parenti nella Cattedrale di Asti.

In Cattedrale il Santo Padre ha celebrato l’Angelus, rivolgendosi specialmente ai giovani in occasione de La Gionata Mondiale della Gioventù e ringraziato la sua terra d’origine che l’ha accolto a brasa aduerte.

Papa Francesco ha voluto esprimere la sua riconoscenza alla Diocesi, alla Provincia e alla Città di Asti per l’accoglienza calorosa che gli ha riservato!

Papa Beergoglio ha espresso la sua gratitudine alle Autorità civili e religiose per l’impegno nei preparativi che hanno reso possibile questa desiderata visita.

A tutti voi vorrei dire che a la fame propri piasi’ encuntreve! e augurarvi: ch’a staga bin!

L’Angelus del papa dedicato ai giovani:

Un pensiero e un abbraccio speciale vorrei rivolgere ai giovani e un grazie per essere intervenuti così numerosi . Dallo scorso anno, proprio nella Solennità di Cristo Re si celebra nelle Chiese particolari la Giornata Mondiale della Gioventù. Il tema, lo stesso della prossima GMG di Lisbona, a cui rinnovo l’invito a partecipare, è «Maria si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39). La Madonna fece questo quand’era giovane, e ci dice che il segreto per rimanere giovani sta proprio in quei due verbi, alzarsi e andare. A me piace pensare alla Madonna che andò in fretta, andò proprio di fretta, andò in fretta e tante volte io la prego, la Madonna: “Ma, affrettati a risolvere questo problema!”. Alzarsi e andare: non restare fermi a pensare a sé stessi, sprecando la vita a inseguire le comodità o l’ultima moda, ma puntare verso l’Alto, mettersi in cammino, uscire dalle proprie paure per tendere la mano a chi ha bisogno. E oggi ci vogliono giovani veramente “trasgressivi”, non conformisti, che non siano schiavi di un cellulare, ma cambino il mondo come Maria, portando Gesù agli altri, prendendosi cura degli altri, costruendo comunità fraterne con gli altri, realizzando sogni di pace!

Il nostro tempo sta vivendo una carestia di pace: stiamo vivendo una carestia di pace. Pensiamo a tanti luoghi del mondo flagellati dalla guerra, in particolare alla martoriata Ucraina. Diamoci da fare e continuiamo a pregare per la pace! Preghiamo anche per le famiglie delle vittime del grave incendio avvenuto nei giorni scorsi in un campo di rifugiati a Gaza, in Palestina, dove sono morti anche diversi bambini. Il Signore accolga in cielo quanti hanno perso la vita e consoli quella popolazione così provata da anni di conflitto. E invochiamo ora la Regina della pace, la Madonna, a cui è dedicata questa bella Cattedrale. A lei affido le nostre famiglie, i malati e ciascuno di voi, con le preoccupazioni e le buone intenzioni che portate nel cuore.

L’ultimo appuntamento questo pomeriggio al campo sportivo dove ad attenderlo per del saluto per il rientro in Vaticano ci saranno 1.500 giovani atleti e bambini.

Le foto delle giornate astigiane di papa Francesco sono state gentilmente fornite da Vatican Media.

Le due giornate astigiane di papa Francesco sono terminate allo stadio Censin Bosia dove dopo un saluto ai ragazzi, ai bambini della diocesi ha lasciato la città in elicottero.

Ma non prima che due gemelline donassero un mazzolino di fiori e la maglia numero 10 dell’Asti Calcio con il nome Bergoglio.

Foto Copyright © Vatican Media

QUARGENTO. FESTA DEL RINGRAZIAMENTO E GIORNATA MONDIALE DEI POVERI.

Servizio Caritas Diocesana e Giuseppe Amato

Il dizionario ci racconta che il povero è «chi non dispone a sufficienza di quanto è necessario per vivere». Insomma, chi vive una condizione di povertà. Ma la povertà, aggravata dalla pandemia e dalla vicina guerra in Ucraina, non è solo di tipo economico: ha mille volti e mille cause come racconta l’ultimo Rapporto Caritas su povertà ed esclusione sociale, L’anello debole. Ad esempio:

  • c’è una povertà ereditaria, che si trasmette di “padre in figlio” per cui in Italia occorrono almeno cinque generazioni per una persona che nasce povera di raggiungere un reddito medio;
  • c’è una povertà educativa che riguarda i giovani del nostro Paese, fra i quali solo l’8% con i genitori senza titoli di studio superiori riesce a laurearsi.

Il 13 novembre sarà la VI Giornata mondiale dei Poveri (leggi il messaggio di papa Francesco) ed è una sana provocazione, come dice papa Francesco, «per aiutarci a riflettere sul nostro stile di vita e sulle tante povertà del momento presente». E lo faremo insieme, a partire dalle parole del Santo Padre, da oggi fino al 13 novembre: per riflettere sul nostro agire e sul nostro essere Caritas.

Lo slogan della nostra MINICAMPAGNA CARITAS è “Nella relazione, la libertà”: perché è nell’incontro, nella relazione con l’altro che abbiamo la possibilità di liberarci e di liberare, sia dalle povertà che ci soffocano, sia dalle vulnerabilità che rendono difficile la vita di chi soffre. Vuoi partecipare alla campagna per la Giornata mondiale dei Poveri? Ecco cosa puoi fare:

«Se vogliamo che la vita vinca sulla morte e la dignità sia riscattata dall’ingiustizia, la strada è la sua: è seguire la povertà di Gesù Cristo, condividendo la vita per amore, spezzando il pane della propria esistenza con i fratelli e le sorelle, a partire dagli ultimi, da quanti mancano del necessario, perché sia fatta uguaglianza, i poveri siano liberati dalla miseria e i ricchi dalla vanità, entrambe senza speranza» [9] (Papa Francesco, Messaggio per la VI Giornata mondiale dei Poveri, 13 novembre 2022). (FONTE CARITAS DIOCESANE).

La giornata mondiale dei poveri e del ringraziamento a Quargnento è stata celebrata con la Santa Messa officiata da don Mario Bianchi che ha visto la partecipazione di un folto gruppo di agricoltori, dei ragazzi del catechismo e delle autorità cittadine.

L’omelia di don Mario Bianchi si è soffermata sulle difficoltà che i nostri agricoltori stanno affrontando, il caro energia, le spese per i carburanti delle machine agricole, la difficoltà di reperre i concimi che insieme all’aumento dei prezzi hanno reso sempre più complicate le condizioni di vita e la prosecuzione delle attività legate all’agricoltura.

La guerra in Ucraina ha ulteriormente complicato una situazione già difficile per il comparto dell’agricoltura e per questo che è importante acquistare i prodotti diretamente dai produttori, acquisti a chilometro zero che oltre ad aiutare gli agricoltori aiutano l’economia locale, migliorano la qualità della vita e riducono l’inquinamento dovuto ai mezzi di trasporto per l’approviggionamento delle merci.

La cerimonia si è poi conclusa con la benedizione dei mezzi agricoli e della comunità locale.

ROMA. IL GOVERNO DI GIORGIA MELONI ODIA I POVERI:VIA R.di C., VIA BONUS 150 EURO E NASPI RIDOTTA DA 2 ANNI A 6 MESI.

IL GOVERNO DI DESTRA PERCHE’ IL SEGNO E’ CHIARO RISPONDE AGLI INTERESSI CORPORATIVI DELLE CATEGORIE PADRONALI. ACCANTONATE LE PROMESSE ELETTORALI LA DESTRA, NEL CONSIGLIO DEI MINISTRIO, DELIBERA I PRIMI ATTI A TUTTO VANTAGGIO DEI RICCHI E PUNISCE I MENO ABBIENTI A DIMOSTRARE CHE LA MEDIOCRITA’ REAZIONARIA AL POTERE NON E’ INTERESSATA A DIFENDERE I PIU’ DEBOLI TRANNE CHE QUANDO SI TRATTA DI CHIEDERE VOTI E CONSENSO ELETTORALE.

Dopo aver portato avanti una campagna elettorale contro le speculazioni sulò caro energia e gli extraprofitti la destra di Giorgia Meloni ha votato contro la risoluzione per tassare gli extraprofitti delle compagnie energetiche.

Tra gli atti deliberati dal governo di destra troviamo semplicemente stufefacente come siano finalizzati alla distrazione di massa e alla distruzione dello stato e la coesione sociale.

Il decreto anti rave scritto tanto male o forse tanto bene da poter essere applicato indistintamente a chiunque manifesti il proprio dissenso con più di 50 persone presenti.

I TEMI ECONOMICI AFFROINTATI DAL GOVERNO MELONI

Il decreto “aiuti quater” per portare il tetto del contante a 5.000 euro, che se da una parte favorisce l’evasione fiscale dall’altra è una marchetta pagata alla criminalità organizzata in termini di riciclaggio di denaro sporco e semplificazione per favorire la corruzione, ma il governo di destra, meglio conosciuto come governo Giorgia Meloni, sta pagando anche la seconda marchetta ai più ricchi e agli evasori fiscali con il nuovo decreto di “pace fiscale”, il condono ai furbi che hanno evaso le tasse.

I più poveri, gli ultimi della terra che dopo aver subito ogni sorta di violenza nel campidi concentramento libici ora devono affrontare un nuovo ostacolo: il decreto contro contro le navi Ong che chiedono di sbarcare senza comunque riuscire ad evitare gli sbarchi dei migranti arrivati in proprio con barche, barchini e carrette del mare.

Altro tema caldo sui cui il governo Meloni sta scaldando i muscoli sono le misure contro i ceti medi e medio bassi che non riescono a pagare le bollette e non arrivano afine mese perfare la spesa. Ma vediamo che non solo il governo non ha fatto nulla sul fronte aiuti economici alle famiglie anzi ha votato un decreto in cui si stanziano 9,1 miliardi di cui due terzi andranno alle imprese riducendo le imposte ed un terzo che anziché essere distribuito ai lavoratori e pensionati soto forma di riduzione del cuneo fiscale, abbassamento dell’ Irpaf sugli stipendi e bonus, come è stato fino ad ora, andranno sempre alle stesse imprese al fine di utilizzarli per i premi di risultato, produttività aziendali, ma se le imprese non hanno accordi di secondo livello in tema premio di risultato i soldi se li terranno in cassa alla faccia dei lavoratori.

Il capolavoro coprporativo del governo di destra che premia le imprese che bontà loro o che concordano con i sindacati un premio in base all’incremento della produzione che deve avvenire facendo sgobbare di più chi lavora oltre ad incassare più profitti dovuti al “plus valore” produttivo, risparmieranno sulle tasse quella miseria che sarà erogata ai lavoratori.

Il premier Giorgia Meloni in una pomposa conferenza stampa ha spiegato che: “Con il decreto energia stanziamo i primi 9,1 miliardi di euro destinati prevalentemente a dare immediata risposta a famiglie e imprese per il caro bollette, attraverso la proroga dei provvedimenti esistenti e con nuove norme. Per i consumi di energia fino al 31 marzo 2023 consentiamo una rateizzazione degli aumenti rispetto all’anno precedente per un minimo di 12 e un massimo di 36 rate”.

Ma Giorgia Meloni dopo aver dichiarato che i nove miliari serviranno per aiutare le famiglie in difficoltà, ma non si sà come questi sono destinati quasi totalmente a vantaggio delle imprese. ha anche annunciato che la ristrutturazione della casa non può essere gratis e a spese dello stato solo per scendere di qualche classe energetica perciò il “bonus ristrutturazione” scenderà dal 110% al 90%.

Altro tema caldo il tanto odiato e vituperato Reddito di Cittadinanza, insomma quello che a dire di una campagna di denigrazione organizzata e durata mesi sui social e che per mesi ha bucato lo schermo delle televisioni impediva ai poveri imprenditori, sopratutto in ambito ricettivo e turistico, di trovare manodopera a basso costo(in media 3/4 euro l’ora per 10/12 ore di lavoro al giorno e senza riposo settimanale).

Il decreto prevede che”Chi ha tra i 18 e i 59 anni, senza minori a carico, ed è in grado di lavorare perderà l’assegno legato al reddito di cittadinanza, anche se non immediatamente. Lo manterranno, invece, gli invalidi, chi è in difficoltà, chi ha minori a carico senza avere adeguati mezzi di sostentamento”

Il governo sul Reddito di Cittadinanza non ha mai nascosto di volerlo rivedere profondamente o peggio liquidarlo per dare più spazio al lavoro èrecario e sottopagato, infatti il salario minimo con la paga oraria a 9 euro l’ora non l’ha neppure prersa in considerazione altrimenti a che scopo liquidare il RdC. Ma la sessione di bilancio pare che non preveda di tagliare solo il Rdc, ma sotto l’attacco del governo Meloni ci sono anche quelle misure di sostegno al reddito e di coesione sociale come la Naspi, che da quanto si apprende nelle dichiarazioni del sottosegretario in carica potrebbe subire il taglio drastico da 2 anni attuali a 6 mesi, tempo definito congruo per i lavoratori che per i motivi più svartiati hanno perso il lavoro.

Gli altri provvedimenti in discussione saranno resi noti con la presentazione della prossima finanziaria e dovrebbero vertere su Fla tax e pensioni, ma anche in questo caso non facciamoci illusioni. Quota 41 con almeno 61/62 o 63 anni di età sono una presa in giro, che Tridico ha già criticato perché non tiene conto della flessibiltà in uscita dal mondo del lavoro ed è economicamente sconveniente per chi aderisce. La flat tax per le partite IVA esiste già e la nuova riproposizione è solo un copoa incolla dell’esistente, in poche parole solo propaganda a buon mercato.

Giuseppe Amato

TOLONE(FRANCIA). I MIGRANTI SBARCANO DALLA OCEAN VIKING, MA RESTANO NELLA ZONA INTERNAZIONALE.

La nave Ocean Viking è stata scortata nel porto militare di Tolone dove i migranti sono potuti sbarcare in una zona di attesa internazionale perché non ancora ammessi in Francia.

La ong dopo lo sbarco ha annunciato che:”Torneremo in mare ma ci servono risorse”

La portavoce del ministro francese dell’Interno, Camille Chaize, intervistata ai microfoni di Bfm-Tv ha spiegato che i naufraghi (oltre 230) rifiutati dall’Italia sono sbarcati nel porto militare di Tolone, ma per il momento non sono stati ammessi sul territorio francese e posti in “zona di attesa internazionale”.

La nave Ocean Viking, con 230 migranti, di cui 57 bambini scortata da navi militari francesi e da un elicottero è arrivata questa mattina nel porto di Tolone nella zona militare, inaccessibile ai giornalisti, ma ad attendere i passeggeri c’erano i servizi di primo soccorso e di salute perché alcuni sono malati e hanno bisogno di cure d’urgenza

La Francia ha schierato un dispositivo di sicurezza imponente con l’idea di poter controllare questi arrivi da parte della polizia di frontiera, che li dirigeranno verso una zona di attesa internazionale. Camille Chaize ha chiarito che per il momento i passeggeri dell’Ocean Viking “non vengono accettati sul territorio francese, ma sono oggetto di controlli. Se lo desiderano, potranno depositare la loro richiesta d’asilo, ma in zona d’attesa internazionale, in quanto non sono ammessi sul territorio francese”.

I migranti verranno ospitati in una “zona d’attesa chiusa e messa in sicurezza sulla penisola di Giens, a Hyères, comune turistico a est di Tolone: “Sono strutture che solitamente esistono nei porti e negli aeroporti. In questo caso è una zona di attesa temporanea che abbiamo istituito a titolo eccezionale. E quindi, effettivamente, è la polizia di frontiera che metterà in sicurezza i luoghi. All’interno, i migranti avranno un certo numero di diritti, l’appoggio di associazioni, potranno depositare le loro richieste di asilo. Li trattiamo con grande umanità, grande dignità, ma è una zona internazionale, non è territorio francese. Da lì veranno avviate tutte le procedure legate all’immigrazione, richieste d’asilo, con ricollocamenti verso la Germania e gli altri Paesi europei che si sono proposti di accogliere queste persone”.

ALESSANDRIA ALESSANDRIA VOLLEY SCONFITTA DAL LILLIPUT PALLAVOLO AL TIEBREAK(FOTOGALLERY)

Quotidiano on line

Campionato FIPAV Serie C femminile

SCONFITTA AL TIEBREAK PER L’ALESSANDRIA VOLLEY
Alessandria. Chi era presente sabato al palacima di Alessandria per assistere al match clou tra le locali dell’Alessandria volley e il Lilliput pallavolo non è tornato a casa deluso perché le aspettative non si sono dileguate come sabbia in balia del vento. Incontro tra la prima e la seconda in classifica costellato da luci e ombre da ambo le parti nel corso delle oltre 2 ore di gioco. La vittoria finale ha premiato le torinesi che hanno sfruttato con maggiore esperienza i blackout alessandrini, appannamenti che hanno portato ad errori determinanti sull’esito del match. Quindi un 2 a 3 a favore delle ragazze di Settimo Torinese con i parziali di 22/25 22/25 27/25 25/15 9/15. Coach Marco Jus Ruscigni contro la capolista ha avuto a disposizione Valentina Soriani, Martina Fracchia, Arianna Ferrari, Romina Marku, Alessia Falocco, Francesca Oberti, Chiara…

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