Categoria: LAVORO E SALUTE

ALESSANDRIA. ALBO DELLE BOTTEGHE STORICHE ALESSANDRINE.

CONFERIMENTO RICONOSCIMENTI DEL TITOLO DI BOTTEGA STORICA

Si arricchisce di altri quattro nomi l’Albo delle Botteghe Storiche Alessandrine, istituito con regolamento approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n.80 del 20 giugno 2019.

Questa mattina, infatti, presso la Sala Giunta di Palazzo Comunale è stato consegnato, da parte del Vicesindaco Marica Barrera e dell’Assessore al Commercio Giovanni Berrone, il riconoscimento del titolo di “Bottega Storica” a quattro esercizi commerciali e imprese artigianali che hanno raggiunto i 40 anni di attività svolta sul territorio cittadino: Serra Fiorita di Colombo Maria Leonarda in Via Venezia n.27, Coiffeur I Pezzano di Pezzano Matteo e Nunzio Domenico S.N.C. in Via Borsalino n.13, Beppe e Margherita di Martore Giuseppe e Carbone Margherita in Via Modena n.12 e Officina Mirone e De Marco S.A.S. di De Marco Pasquale e C. in Via Pisacane n.31/35.

L’incontro rappresenta un capitolo importante della storia cittadina. Con la consegna di una targa e di una pergamena, viene riconosciuto dalla Città l’impegno nell’ambito commerciale, economico e produttivo, unitamente al valore storico, della “Bottega” che arricchisce la memoria di Alessandria.

L’Albo delle Botteghe Storiche raccoglie i nominativi di quegli esercizi commerciali e imprese artigianali che esercitano da generazioni la stessa attività. Questi esercizi sono considerati un bene di interesse collettivo che fa parte del patrimonio della Città e che arricchiscono il tessuto urbano con il loro valore storico e culturale, quali luoghi della memoria e patrimonio di professionalità e tradizione.

Con l’Albo si intende dunque riconoscere, premiare e rilanciare la peculiarità cittadina rappresentata da queste Botteghe, sottolineando il valore storico che funge anche da volano attrattivo per la Città, richiamando visitatori, potenziali fruitori e turisti che potranno così apprezzare la molteplicità dell’offerta, l’accoglienza e il prestigio dei prodotti.

Con l’occasione è stata consegnata anche una vetrofania riportante un QR code che rimanda al sito www.visitalessandria.it e tramite il quale si potrà scoprire l’unicità della storia dell’esercizio e della famiglia fondatrice.

ALESSANDRIA. CORSO PER ANIMATORI, PROGETTO “EFFE”.

Progetto “EFFE”

Corso per animatori

un’offerta formativa per dare competenze, sicurezza ed entusiasmo a chi vuole condurre attività ludiche, espressive e culturali

Sono aperte le iscrizioni al corso per animatori a cura dell’associazione Don Angelo Campora odv e dell’Aps Colibrì, nell’ambito del progetto Effe.
La formazione prevede 10 incontri di 3 ore il venerdì pomeriggio o il sabato mattina e si terrà nei prossimi mesi di aprile – giugno, mentre nel mese di luglio si svolgeranno le 20 ore di tirocinio presso Centri Estivi e servizi socio-educativi del territorio. La partecipazione prevede una quota di iscrizione di € 30, un attestato finale (al raggiungimento dell’80% della frequenza e del superamento della prova finale) e l’istituzione dell’Albo che agevolerà l’incontro tra le figure qualificate e i soggetti interessati (Enti, Cooperative, Associazioni, famiglie, ecc.).
La formazione sarà orientata su vari temi: aspettative, motivazioni e deontologia professionale, gioco e tecniche di animazione, la pianificazione e la programmazione delle attività, l’animazione sportiva, l’attività artistico-motoria, i grandi giochi, l’animazione musicale e teatrale, l’outdoor education, i laboratori manuali, multimediali e di educazione alla lettura, la relazione e la gestione dei conflitti, l’animazione con la terza età, elementi di primo soccorso e prevenzione degli infortuni.
Il percorso si conclude con una prova teorico/pratica ai fini del rilascio dell’attestato di partecipazione.
Il corso si svolgerà ad Alessandria, presso sedi di servizi socio-educativi e culturali messi a disposizione dai partner di progetto.
Per poter accedere al corso è necessario aver raggiunto la maggiore età, avere una buona conoscenza della lingua italiana, essere in possesso di diploma o frequenza dell’ultimo anno di scuola secondaria superiore; assenza delle condizioni ostative previste dalla legge sulle disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet; idoneità psico-fisica all’attività da svolgere.
Le domande dovranno pervenire entro il 31/3/23, il modulo di iscrizione è scaricabile dal sito http://www.donangelocampora.it o dal sito dell’Informagiovani http://www.informagiovani.al.it e dovrà essere inoltrato, insieme alla copia di un documento di identità, alla mail associazionecampora@gmail.com .
Per informazioni: tel. 3337855274 dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 17 o mail associazionecampora@gmail.com.

Il corso per animatori rientra nel Progetto “Effe” – Finanziato dalla Fondazione Social – Bando 2019.
Il progetto è stato presentato dall’Associazione Don Angelo Campora odv, in partnership con il Comune di Alessandria, l’Aps Colibrì, la Cooperativa Semi di Senape, il Cissaca, l’ASM Costruire Insieme, l’Associazione Cultura e Sviluppo, l’Aps Cambalache, Global Thinking Foundation, Radio Gold, la CGIL di Alessandria, la SAOMS di Capriata d’Orba, l’ASLAL.

Corso per animatori
Domanda di iscrizione
Il/la sottoscritto/a ____________________________________________________________ Residente a _____________ Via ______________________________n._____
data e luogo di nascita _________________________________________________________ Telefono di reperibilità ________________________________________________________ Email___________________________________________________________________________________
CODICE FISCALE (obbligatorio)___________________________________________________
CHIEDE
di essere ammesso/a al corso di formazione per animatori, in presenza, della durata di 50 ore suddivise in • 10 incontri di 3 ore per un totale di 30 ore in aula;

  • 20 ore di tirocinio presso centri estivi e servizi socio-educativi del territorio
    organizzato dall’Associazione Don Angelo Campora odv, nell’ambito del progetto “Effe” finanziato dalla Fondazione Social, e che si avvarrà di pedagogisti, educatori professionali, educatrici per la prima infanzia, animatori, istruttori sportivi e personale medico e infermieristico quali docenti delle materie trattate.
    A tal fine, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del DPR 445 del 28 dicembre 2000,
    DICHIARA:
  1. di possedere il seguente titolo di studio_____________________________________________________
  2. di essere cittadino/a italiano/a, ovvero di essere cittadino/a straniero/a in possesso di regolare permesso di soggiorno;
  3. di non avere riportato condanne penali;
  4. di avere una buona conoscenza della lingua italiana
  5. di essere residente nel Comune di…………………………………………………………………………………………………………….
    Si allega copia di un documento di identità.
    Note: La quota di iscrizione di € 30,00 sarà da versare solo in caso di accoglienza della domanda. In caso di rinuncia o mancata frequenza la quota NON sarà restituita. È richiesta la presenza obbligatoria per l’80% della durata del corso.
    La domanda di iscrizione va inoltrata all’indirizzo email associazionecampora@gmail.com
    Per ricevuta e approvazione di tutte le condizioni sopra esposte.

Data___________________ FIRMA __________________________

INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI SUOI DATI PERSONALI
A norma dell’articolo 13 del Regolamento UE 2016/679 in materia di protezione dei dati personali, è nostra cura fornirle alcune informazioni relative al trattamento dei Suoi dati personali, nel contesto dell’attività di organizzazione del corso di formazione per animatori svolta dal Titolare del Trattamento, come qui descritte.
Finalità e base giuridica per le quali l’Associazione Don Angelo Campora odv tratterà i Suoi dati personali
I dati personali saranno trattati in relazione all’organizzazione delle attività relative al corso di formazione per animatori.
Titolare del trattamento
Il titolare del trattamento e responsabile della Protezione Dati è l’Associazione Don Angelo Campora odv, nella persona del Presidente Carlo Campora, che ha sede in 15060 Capriata d’Orba (AL), via Convento 11.
Modalità del trattamento
I dati personali sono di regola trattati con strumenti manuali o automatizzati per il tempo previsto dalla legge, strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti, in particolare fintanto che si svolge il corso di formazione. Specifiche misure di sicurezza sono osservate per prevenire la perdita dei dati, usi illeciti o non corretti ed accessi non autorizzati.
I dati saranno trattati esclusivamente da personale incaricato del trattamento, secondo i principi di correttezza, liceità, trasparenza, pertinenza e non eccedenza rispetto alle finalità di raccolta e di successivo trattamento.
Destinatari
I dati verranno trattati ad uso esclusivo dell’Associazione Don Angelo Campora odv da parte di soggetti interni e potranno essere portati a conoscenza di soggetti esterni operanti in qualità di addetti alla gestione o manutenzione di strumenti elettronici oppure di altri soggetti esterni laddove la comunicazione sia prevista da norma di legge o di regolamento oppure sia necessaria per lo svolgimento di compiti e finalità istituzionali.
Facoltatività del conferimento dei dati
L’utente è libero di fornire i dati personali. Il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere le comunicazioni in modo efficace.
AUTORIZZO

l’uso del seguente indirizzo e-mail_____________________________ e del seguente contatto telefonico ________________ per ricevere le comunicazioni inerenti il corso dichiarando che lo stesso viene abitualmente consultato.

Luogo e data:_______________ Il DICHIARANTE_________________________

ROMA. Fondazione Osteoporosi Rai per la sostenibilità

LA FONDAZIONE PER L’OSTEOPOROSI SULLE RETI NAZIONALI RAI

Dal 13 al 19 Febbraio la Fondazione per l’Osteoporosi o.n.l.u.s. diffonderà sui canali WEB di RAI per la sostenibilità, video e materiale informativo, per diramare messaggi di prevenzione di una malattia che interessa in Italia circa 5.000.000 di persone, l’80%delle quali donne in menopausa. Secondo i dati ISTAT del 2020:

a)   l’8,1% della popolazione italiana (il 13,5% delle femmine e il 2,3% dei maschi) è affetta da osteoporosi, con una prevalenza che aumenta progressivamente con l’età, fino a raggiungere il 32,2% oltre i 74 anni (il 47% delle femmine e il 10,3% dei maschi)

b)  le fratture da fragilità conseguenti all’osteoporosi interessano soprattutto il femore (circa 80.000 all’anno in Italia), le vertebre (oltre 150.000 all’anno, ma per il 75% non diagnosticate) e il polso, e colpiscono, nel corso della vita, circa il 40% della popolazione, con elevati costi sia sanitari sia sociali: infatti, le frattura del femore sono gravata da una mortalità del 5% nel periodo immediatamente successivo all’evento e del 15-25% dopo un anno, e nel 20% dei casi determinano la perdita definitiva della capacità di camminare autonomamente e solo nel 30-40% dei casi sono  seguita da un ritorno alle condizioni di autosufficienza precedenti.

La Fondazione per l’Osteoporosi, nata a Torino molti anni fa, ha recentemente assunto una dimensione nazionale (http://www.fondazioneosteoporosi.it), non ha scopi di lucro e si pone come soggetto sociale attivo e assolutamente indipendente nel campo della prevenzione e del trattamento dell’osteoporosi, con i seguenti fondamentali obiettivi: (Art 2 dello statuto):

a)   agevolare e promuovere, anche mediante la raccolta di fondi, la ricerca scientifica e l’attività clinica nel campo della prevenzione delle fratture da osteoporosi

b)  diffondere, con l’organizzazione di convegni e corsi di aggiornamento per medici e operatori sanitari, la conoscenza dei risultati scientifici sull’osteoporosi in campo nazionale ed internazionale

c)   svolgere opera di informazione e di sensibilizzazione della popolazione circa l’osteoporosi, sottolineandone il carattere di malattia cronica assai diffusa e le concrete possibilità di prevenirla e di curarla

d)  interagire con le pubbliche Istituzioni (Ministero e Assessorati regionali alla salute) per proporre e sollecitare provvedimenti adeguati a favore dei pazienti

Il Prof Giancarlo Isaia, Presidente della Fondazione per l’Osteoporosi, Geriatra e Internista all’Università di Torino, sottolinea che “sono presenti in Italia due principali problemi che ostacolano il raggiungimento di concreti risultati nella prevenzione delle fratture da osteoporosi: il primo è la mancanza di una “cultura della prevenzione” nella popolazione in generale e nelle donne in particolare, il secondo consiste nella notevole inappropriatezza nel trattamento della malattia: è stato infatti evidenziato e pubblicato dal Ministero della Salute – Rapporti OsMed | Agenzia Italiana del Farmaco (aifa.gov.it) – che moltissimi pazienti fratturati, quindi per definizione ad alto rischio di ulteriori fratture, non vengono adeguatamente trattati con farmaci in grado di ridurre il loro rischio di fratturarsi nuovamente, mentre di converso moltissimi pazienti a basso rischio fratturativo ricevono un trattamento, pur non avendone sempre la necessità” ed auspica che “la campagna di sensibilizzazione promossa in collaborazione con la RAI rappresenti un concreto passo in avanti nella prevenzione sia primaria che secondaria della malattia”

ALESSANDRIA. TERZO VALICO, LA STRAGE CONTINUA.

LA STRAGE CONTINUA


La Camera del Lavoro di Alessandria apprende la notizia dell’ennesimo morto sul
lavoro nella nostra provincia. Una fiammata causata probabilmente da una presenza di
gas, all’interno di una galleria del terzo valico nel cantiere di Voltaggio, ha ucciso
Salvatore Cucè lavoratore di 33 anni ferendone un secondo attualmente ricoverato in
ospedale non in pericolo di vita.
Le categorie sindacali degli edili di CGIL-CISL-UIL hanno dichiarato 24 ore di
sciopero in tutti i cantieri di Piemonte e Liguria a partire da oggi alle ore 14:00.
Le indagini come sempre accerteranno le esatte cause del drammatico incidente e le
eventuali responsabilità o inefficienze dei sistemi di sicurezza. Resta per noi
l’amarezza nel constatare che nulla cambia sull’insicurezza del lavoro e della
salvaguardia della vita di lavoratrici e lavoratori in Italia. Non vogliamo e non
possiamo accettare questa infinita sequenza di lutti, né tantomeno può diventare
abitudine la morte sul lavoro.
Chiediamo investimenti veri per debellare questa piaga nazionale, persone e mezzi
preparate per contrastare cifre di oltre mille decessi anno, è vera emergenza e non si
può trasformare in indifferenza o fatalismo.
Il Sindacato farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per ottenere una inversione di
tendenza tangibile.
Esprimiamo il nostro dolore e il cordoglio di tutta l’organizzazione CGIL alla famiglia
di Salvatore Cucè e siamo vicini al Lavoratore ferito a cui auguriamo una completa
guarigione e saremo partecipi di tutte le iniziative che le categorie sindacali degli edili
decideranno di mettere campo.
Alessandria 7/02/2023
La Segreteria della Camera del Lavoro
Territoriale di Alessandria

ALESSANDRIA. “Non si vive con 750 euro al mese”-“Un errore abolire l’articolo 18”.

Alessandria. la sinistra o è meglio dire una parte del centro sinistra ha sicuramente avuto una visione troppo indulgente e superficiale della globalizzazione e della precarizazione del lavoro.

La sinistra dopo anni di sconfitte elettorali finalmente pare abbia compreso che non serve un mea culpa se non si riparte dai diritti. Il partito democratico, la sinistra e la coalizione dle centrosnistra deve riflettere sulle parole dell’ingegnera edile di Genova Ornela Casassa, 28 anni, che ha rifiutato un posto retribuito 900 euro lordi, 750 euro netti perché non si vive con 750 euro al mese.

Nel video denuncia Ornella Casassa ha riferito di un colloquio di lavoro avvenuto due anni fa in cui le veniva proposto un lavoro a 900 euro lordi mensili, circa 750 euro netti: “Dovrei vivere con 750 euro? Non mi ci pago l’affitto, non mi coprono mamma e papà, non ce la faccio. Per questo ho detto no, non li accetto, non è giusto. Non parliamo di imprese che non possono pagare, ma di gente che non ti paga abbastanza perché sa che il sistema è questo. Altrimenti perché poi mi hanno offerto 1.200, 1.300 euro quando ho rifiutato?”.

Nell’intervista a Republica Ornella Casassa ha alzato il tiro: “Il tema del lavoro per i giovani è fondamentale. E se la sinistra perde voti è perché ha lasciato cadere l’asticella troppo in basso. Il sindacato? I professionisti non sanno nemmeno cosa sia”.

Misiani, responsabile economico del partito democratico, che appoggia Elly Schlein nella corsa alla segreteria del partito ha ammesso che “la sinistra ha fatto errori nel passato, immaginando che la flessibilità nel lavoro fosse la via da seguire”. Ma la precarizzazione del lavoro in 20 anni ha prodotto solo fruti avvelenati: “dal pacchetto Treu al Jobs Act è cresciuta la precarietà senza una degna rete di protezione sociale e sono scesi i salari”.

Il mea culpa e il ripensamento del P.D. sui temi del lavoro tornano prepotentemente alla ribalta, le cose stanno cambiando e anche l’ex renziano Bonaccini ha ammesso che abolire l’art. 18 è stato un errore.

Pierfrancesco Majorino, europarlamentare e candidato di Pd e M5S alle regionali lombarde, risponde a Ornela Casassa con un videomessaggio: “Sono d’accordissimo con lei, ha fatto bene e la sua denuncia deve essere ciò da cui ripartiamo. Ha ragione a dire: “Dov’è la sinistra?”. O la sinistra riparte da qui o non riparte. Congressi, discussioni, chiacchierate non hanno nessun senso”.

Nicola Frantoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana su facebook ha scritto: “La sinistra ribalti il tavolo contro le paghe da fame. La giovane ingegnera che, come tante e tanti della sua età ha vissuto sulla sua pelle quanto sia distorto e malato il mercato del lavoro in Italia, afferma una verità semplice semplice, quasi banale: non si può vivere dignitosamente con quelle paghe da fame”.

Ma se “chi siede al governo non se ne interessa”, la sinistra “dovrebbe smettere di abbassare l’asticella, perché troppo spesso chi millantava di essere dalla parte del lavoratori è stato il primo a colpirli alle spalle. È ora di ribaltare il tavolo”.