Categoria: FIRST TIME di Germana Blandin Savoia

FIRST TIME di Germana Blandin Savoia. INTERVISTA A EMMA, LA DONNA CENTENARIA DI AVIGLIANA.

First Time di Germana Blandin Savoia
INTERVISTA ALLA CENTENARIA DI AVIGLIANA

emma
La conoscevo di vista ma quando ho visto sui rotocalchi che aveva compiuto 100 anni sono rimasta meravigliata perché al massimo l’immaginavo ottantenne. Ed è la prima cosa che le dico incontrandola. Mi riceve con accanto la figlia con un magico sorriso che mette a proprio agio chiunque. Per non dimenticarlo, le propongo subito di fare una foto e lei acconsente con il vezzo che può avere una ragazzina. Chiede di aggiustarsi l’acconciatura e le passo lo specchietto per guardare che i suoi candidi capelli sono già in ordine.
Ma la cosa ancora più bella è che mi dice che deve indossare qualcosa di più vivace per venire bene in foto.
Sono contenta perché la sua non è vanità ma è amore per la sua figura e di conseguenza per gli altri che la guarderanno. E poi mi confida che lei non veste mai di nero, né le piacciono gli abiti scuri. Prima di fotografarla le chiedo di sorridere, ma lei rifiuta dicendo che nelle foto si deve avere contegno, non insisto oltre.
Scattata la foto gliela faccio vedere per avere la sua approvazione nel pubblicarla. E lei amabilmente mi dice: “Sono proprio io” e prosegue: “A lè propi Emma!”.
La gente si domanderà per vivere bene fino a 100 anni come si fa? E lei risponde: “Andare d’accordo con tutti, salutare la gente, sorridere e se c’è qualcosa da chiarire dirlo subito. Non esiste segreto per vivere fino a questa età. Non pensavo neanche di arrivarci io. Io sono contenta di abitare qui in Avigliana, dove mi sono
sempre trovata bene con tutti”.
E infine dica lei qualcosa alla gente… Risposta: “Stare sereni e vivere contenti”.
Alla signora avrei potuto chiedere molte altre cose, ma durante la nostra chiacchierata si sono avvicendate alla finestra altre aviglianesi che volevano salutarla, per cui ho tagliato corto.
Certo è che la vitalità che la contraddistingue è senza dubbio un buon componente per vivere così a lungo.
Inoltre va detto che è ancora in grado di provvedere autonomamente alle pulizie della sua casa.
I suoi quattro figli le stanno accanto ma è ancora lei a dirigere l’orchestra.
E mi ha ripetuto più volte che non vuol essere chiamata signora ma solo Emma o al massimo nonna Emma.
Quando poi mi sono congedata le ho detto che le avrei consegnato l’articolo stampato magari con caratteri grandi se voleva e lei di rimando mi ha risposto:
“Leggo ancora senza occhiali e se proprio vuole lo stampi solo con caratteri moderatamente grandi!”.
Questa è Emma!
5 Settembre 2018

FIRST TIME di Germana Blandin Savoia: INTERVISTA A VITELLI LORENZO IL PIU’ GIOVANE AUTORE DEL SALONE DEL LIBRO 2018

FIRST TIME di Germana Blandin Savoia
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Intervista a tutto tondo al più giovane editore del Salone del Libro di
Torino 2018

Giovane editore Salone 2018
Giorni fa ho avuto il piacere di scambiare alcune parole con lui.
Mi ha colpito il fatto che detesta gli editori che si lamentano e si piangono addosso. Perché così non è.

Non serve a nulla. Occorre invece determinazione, forza di volontà e la voglia di fare. “Se sei bravo vendi, il resto sono scuse”. Osservazione positiva e valente, quindi adesso raccontami di te…
Nome: Lorenzo.
Cognome: Vitelli.
Età: 25 anni.
Casa Editrice: GOG di Roma.
“Il mondo universitario non mi stimolava”, inizia così… e vengo a sapere che all’età di 21 anni ha iniziato quest’avventura. Prosegue: “Mi sono laureato con la triennale adesso devo dare la Tesi in Filosofia Magistrale. Il paradosso è che tranne i libri di scuola fino a 18 anni non ho mai letto un libro. Per sbaglio sono incappato in Sartre “Il muro”, e da lì ho capito che dentro i libri ci sta’ più vita che fuori, cose che non avevo mai notato.

Ti mettono le parole dentro, vedi e noti più dettagli della vita, arricchisci il tuo universo
interiore.
Dopo ho letto tutto: da Platone a Houellebecq (pseudonimo di Michel Thomas).
Ho tentato per la Normale di Pisa, sono passato per Storia dell’Arte e Letteratura Italiana, ma non per Filosofia, quindi ho ripiegato sulla Sapienza di Roma. Tu entri a Villa Mirafiori ed è come entrassi in un mondo a parte, chiuso in se stesso, sterile, lontano dalla vita reale.
Quindi fare l’editore è per me: … rappresenta dare carne alle idee”.
“No per passione, ma i libri li odio, per cui li vendo, sono in conflitto, sono un ospite scomodo che mi occupa spazio”.
Gli chiedo: “E allora gli e-book?”. Lascio cadere la domanda perché siamo circondati da affamati lettori e mi ritiro sul mio foglio per mettere in bella copia quanto mi ha detto.
Mi ha fatto piacere leggere fra le righe del suo discorso, che in pratica se diamo ai lettori ciò che vogliono e chiedono: loro sono soddisfatti e lo stesso può dirsi per l’editore!
Questo è tutto per il Salone del Libro di Torino 2018!

FIRST TIME di Germana Blandin Savoia.SALONE DEL LIBRO DI TORINO 2018, PIERO ANGELA-UN MITO

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PIERO ANGELA – UN MITO –
31° Salone del Libro di Torino 2018, una coda chilometrica lungo tutta la galleria attendeva per ascoltarlo e sicuramente non tutti saranno riusciti ad entrare in Sala Gialla.

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Dal canto mio, l’ho atteso al di fuori della struttura per cogliere gli attimi prima della sua “Lectio Magistralis”.
Un uomo di quasi novant’anni che si proietta con la mente verso il 2050 e ci apre e illustra i futuri scenari del mondo e della vita adeguando il suo linguaggio a chi lo deve ascoltare. Perché lui il più grande divulgatore scientifico ha sempre ancora l’intuito di un ragazzo e fra i giovani ama esplicitare il suo sapere.
Di recente collabora con il “Poli” di Torino in un progetto che accoglie insieme a lui delle menti brillanti che portano ai futuri ingegneri quello che sui libri non c’è ma che va imparato perché la vita non è solo fatta di libri e di formule da applicare, perché la vita è scoperta, è preparazione, intuizione e divulgazione. I migliori alunni, circa 400, del Poli sono coinvolti in questo esperimento. Ma tutto è in streaming al fine di poter
estendere a tutti gli interessati gli argomenti trattati. Tale iniziativa ha suscitato notevole interesse anche delle altre università italiane.
“Una stimolante esperienza che aprirà le menti al percorso della vita” ci spiega ancora Piero Angela, “Le menti devono essere aperte ma occorre sempre conservare lo spirito critico altrimenti cade il cervello!”.
Nel senso che occorre sempre analizzare con il proprio sapere.
Ad esempio non credere a tutti quei fenomeni come il paranormale dove di paranormale non c’è nulla e tutto può essere spiegato e chiarito perché sono solo giochi di prestidigitazione. Anche Gustavo A. Rol viene
citato, ci racconta Piero Angela che per ben due volte è stato a casa del grande Rol. Ogni volta è stato deluso. I giochi non riuscivano. E a proposito di Rol una carrellata di testimonianze sullo stesso esperimento
condotto non rivelavano mai una concordanza di idee e di pensieri. Tutti gli astanti riportavano diverse versioni pur avendo assistito alla stessa cosa!
Sono curiosa di leggere questo suo ultimo libro che è una rivisitazione con numerosissime pagine aggiunte rispetto alla prima edizione.
Auspico inoltre che il discorso appena concluso del nostro Ospite Piero Angela sia divulgato e tutti possano ascoltarlo perché le sue parole affascinano, attraggono, ci inducono a pensare e riflettere su quei concetti che pensavamo fossero in un certo modo, ma che oggi vediamo sotto altri punti di vista.

Piero Angela salone 2018
Grazie Piero per averci aperto la mente e gli occhi, per averci indotto a cercare oltre il visibile la verità e liberarci dai preconcetti che ci avevano travolti come una slavina per far posto in noi allo studio, alla preparazione, che ci renderanno più forti intellettualmente.

FIRST TIME di Germana Blandin Savoia. ALTRE FINESTRE SPALANCATE SUL SALONE DEL LIBRO DI TORINO 2018.

FIRST TIME di Germana Blandin Savoia
Dietista autrice blogger
ALTRE FINESTRE SPALANCATE SUL SALONE DEL LIBRO DI TORINO 2018

Andrea Di Stefano
Giovedì 10 Maggio 2018
Un programma personale, per oggi inizio con un elogio alla Lingua Piemontese che amo e so praticare quindi vado in Sala Arancio presso lo Spazio Piemonte dove il Sig. Andrea Di Stefano ha composto una grammatica e antologia in lingua Piemontese e nel dialetto di Biella. Tempo impiegato 7 anni. Un lavoro
faraonico per la complessità e la particolarità, che meriterebbe risonanza per l’impegno profuso dall’autore, invece purtroppo resterà reclusa nel suo territorio. Questa è la sua volontà. Nessuna libreria di Torino sarà fornita. Peccato perché Di Stefano ha fatto un lavoro notevole, direi da certosino, una vera
chicca per gli appassionati che meriterebbe sicuramente di essere diffusa e divulgata. Profusione di sostantivi e aggettivi accompagnati dai loro articoli durante la lenta presentazione, per non parlare dei
congiuntivi. Un lessico e una grammatica difficile e ardua, ma vale la pena cimentarsi. Ve lo assicuro!

Canavacciuolo (2) (1)
Termino la giornata con una piacevole passeggiata fra i piatti dello Chef Antonino Cannavacciuolo. Al di là delle spiegazioni tecniche, degli ingredienti, m’interessava osservare da vicino il personaggio pubblico. E devo dire che non ha deluso le mie aspettative. E’ un uomo mite e gentile, di quelli che si fa fatica ad incontrare al giorno d’oggi. Nonostante la grande pubblicità che ha, con la sua partecipazione ai programmi
televisivi, non si è montato la testa, ha i suoi piedi ben piantati a terra e nella realtà che viviamo. Ho molto apprezzato la sua disquisizione sul termine che usa per i suoi collaboratori, chiamandoli angeli. Ragazzi come li chiama lui che dalle 8 del mattino fino alla 1 del giorno seguente stanno con lui.
“Come si fa a non chiamarli Angeli?” – ci dice. “E’ come stare in famiglia, con dei fratelli”.
Poi porta l’attenzione del pubblico sul valore che dà al lavoro dell’Oste, cioè colui che abbraccia il cliente,che lo coccola, che lo soddisfa in tutte le richieste, anche le più strane o singolari, oltre le patologie tipo intolleranze o allergie alimentari.
Riflette sul senso di famiglia a tavola ed elargisce consigli su come far mangiare con dolcezza bambini e adulti. Le sue parole arrivano al cuore, quando ci parla della fiaba di Hansel e Gretel nella versione della sua nonna. Anche se radicato alle tradizioni rivisita piatti con la cura che si usa per crescere i suoi cuccioli. Non so quante stelle abbiano i suoi ristoranti, ma sono certa che i suoi fortunati avventori lo collocano in alto,
perché la sua gentilezza e cordialità ne fanno un grande, che sa tradurre attraverso i sapori, alle parole della vita di ogni giorno, in un percorso di cucina stellare la proposta del cibo in modo semplice, come lui è.

Sgarbi 2018
Domenica 13 Maggio 2018
Sala Blu ore 10,30 parla il Prof. Vittorio Sgarbi.
Arrivo tardi, giusto il tempo di una foto da pubblicare. L’argomento sicuramente era interessante come tutto ciò di cui si occupa Sgarbi. Quest’anno non ho potuto sentirlo.
La sua “Lectio Magistralis” si è svolta sabato 12 maggio in Sala Rossa in occasione del suo ultimo libro su “Il tesoro d’Italia” dove analizza il periodo “Dal mito alla favola bella, da Canaletto a Boldini”. Un percorso dell’arte attraverso la storia e geografia. L’itinerario questa volta parte da Venezia per arrivare a Roma e
risalire di nuovo l’Italia fino alla Toscana e poi in Emilia per approdare infine a Milano. Un giro che abbraccia un arco di tempo che inizia nella seconda metà settecento fino a giungere ai primi decenni del novecento in cui contempla circa 50 pittori.
E’ entusiasmante come sempre seguirlo nel suo viaggio e attraverso il suo sapere riusciamo ad imparare anche noi qualcosa di quel mirabile mondo che si chiama Arte!
Susanna Basso

L’appuntamento a cui non posso mancare è in Sala Professionali dove alle 15,00 ascolterò la mia amica Susanna Basso. Lei è fra le migliori traduttrici italiane. Nella prospettiva di Polonio arriviamo alle sue dissertazioni sul vincitore del premio Nobel per la Letteratura 2017: Kazuo Ishiguro scrittore giapponese naturalizzato britannico. Nato l’8 Novembre 1954 il mio stesso giorno di nascita, che questo sia un indizio di
un’eventuale premonizione? Scherzi a parte è interessante capire come i traduttori agiscano sulle parole,sui vocaboli, arrovellandosi fra sinonimi, fra anacronismi ecc. fino ad arrivare al termine della traduzione del libro stanchi come i lottatori di sumo ma entusiasti come i bambini quando scendono dalla giostra dove i cavallini salgono e scendono proprio come gli appunti, le frasi aggiunte, le accezioni tolte e poi
riconsiderate … e poi… direi un grazie agli autori invisibili che rendono possibile l’avvicinarsi ad autori così lontani sia geograficamente che per il loro idioma.
Lunedì 14 Maggio 2018

Vittorino Andreoli
Incontro con i pensieri del Prof. Vittorino Andreoli autore del “Silenzio delle pietre”.
Un libro la cui storia è ambientata nel 2028 ma che è terribilmente contemporanea.
Il protagonista fugge da una realtà che lo sta inghiottendo, si sente fagocitato dalla città e trova estremo rifugio in un luogo lontano dove regna il silenzio. Ascoltare il silenzio induce ad ascoltare il nostro io, riusciamo a sentire i nostri pensieri e ad analizzarli. Quel meraviglioso cervello che è in noi, che produce
costantemente le visioni a cui assistiamo, i suoni che possiamo sentire, gli odori, le sensazioni tattili, il gusto che assaporiamo, ma oltre ai cinque sensi dati, abbiamo facoltà enormi, chiamate sentimenti dove possiamo scavare e trovare dei tesori a noi sconosciuti. Il vivere in solitudine, dove la perfezione della natura emerge, può soddisfare interamente l’uomo privo di relazioni umane? E ancora: la lontananza dai
suoi simili, possono indurlo a cancellarne l’esigenza? Oppure spegne anche ogni sentimento la solitudine estrema?
Sempre molto interessanti i suoi argomenti che nei suoi romanzi simpaticamente appaiono e li apprezziamo perché scritti con tale freschezza di linguaggio che ci rapiscono ogni volta, facendoci scoprire quanto siano incredibili i nostri meandri cerebrali!

FIRST TIME di Germana Blandin Savoia. SALONE DEL LIBRO DI TORINO 201: INTERVISTA AGLI ESPOSITORI.

FIRST TIME di Germana Blandin Savoia
Dietista autrice blogger

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SALONE DEL LIBRO DI TORINO 2018 – INTERVISTE –
Oggi 11 Maggio 2018 Venerdì – le domande:
1) In Tv stamattina Rai 1 ha definito questo Salone “internazionale”, Lei cosa ne pensa a riguardo?
2) Cosa suggerirebbe agli organizzatori se potesse?
3) Come giudica il suo transito al Salone del Libro per la sua Casa Editrice?
Le risposte di:
Giovanna Mancini Editore “Il Ciliegio” al PAD. 2 Stand M114
1) E’ vero. Torino è Torino!
2) Di essere più organizzato. Nel comunicato di allestimento degli stand l’orario era fino alle 20,00 invece alle 19,00 siamo dovuti uscire! Al mattino, il giorno dell’apertura era ancora tutto sporco.
Devo dire però è la prima volta che capita. Penso sia dovuto alla fretta organizzativa.
3) Oltre alla vendita, contano i contatti e qui ne abbiamo sempre molti: dall’ufficio stampa, al libraio,all’editore, alle agenzie letterarie, stampatori, illustratori e autori in cerca di un editore!
Dott.ssa Francesca Fazzi Editore “Maria Pacini Fazzi Ed.” al PAD. 1 Stand B60
1) E’ una grande opportunità l’International Book Forum. Direi proprio di sì.
2) Quest’anno io ritengo che il rientro di alcuni grandi editori vada valutato positivamente per Torino.
E questo va interpretato con successo. Però consiglierei agli organizzatori di tenere fede al mandato che riconosce l’attenzione alla piccola e media editoria. Quindi di non penalizzare i piccoli a discapito dei grandi. Ad esempio la conferma dello stand è arrivata tardivamente e questo ha inficiato il nostro lavoro organizzativo a caduta. Per la precisione una settimana prima del 10/05/2018 è troppo poco.
3) Il Salone di Torino è sempre un’opportunità per il confronto con il pubblico. Quest’anno sono particolarmente felice di essere qui anche perché Lucca Comix è ospite del Salone, perché anch’io sono lucchese. L’ultima uscita della Collana “Italiane” che presento è Rita Levi Montalcini, quindi una grande torinese, scritto da una torinese. E anche per questo sono contenta di essere qui.
He Qing – Kimmy per “China National Pubblications Import & Export Cooperation” al PAD. 3 Stand R22
1) Secondo me questo Salone è una bella occasione per noi per introdurre e mostrare la nostra cultura.
2) Dentro questa fiera si organizza già abbastanza, ma il modo di entrare e fare i controlli di sicurezza
devono migliorare. Ad esempio noi espositori non possiamo fare la fila di ½ o fino a 40 minuti per entrare.
3) Questo salone dà un’opportunità alla nostra Azienda di far conoscere e anche promuovere la collaborazione, quindi l’interscambio fra i due Paesi. Tante Case Editrici e tanti autori vogliono esplorare il mercato Cinese e questo anche per loro è una bellissima occasione.
Dott. Raffaello Avanzini Editore “Newton Compton Editori” al PAD. 2 Stand J71
1) E’ giusto. Sì, confermo. In tutti questi anni si è lavorato per questo. Un bello scambio per tutti all’estero.
2) Troppe cose. Meglio non rispondere.
3) Positivo. Facciamo il Salone dal primo anno. Positivo sempre per il pubblico e autori.
Grazie mille agli Editori per avermi concesso il loro prezioso tempo, senza aver chiesto loro un appuntamento come sarebbe dovuto, ma si sa il Salone del Libro è anche fermento.
Fermento di gente, ma soprattutto di idee, di parole colte o sussurrate, di risate dei bimbi e dei grandi, di gioia per vedere il proprio libro stampato o per sentire leggere i propri scritti.
E’ con questo spirito che posso aggiungere solo che è sempre bello partecipare perché ogni anno si conoscono nuove persone e questo è importante per tutti noi!

Kimmy salone libro 2018

 

FIRST TIME di Germana Blandin Savoia Dietista autrice blogger
SALONE DEL LIBRO DI TORINO 2018 – INTERVISTE –
Oggi 11 Maggio 2018 Venerdì – le domande:
1) In Tv stamattina Rai 1 ha definito questo Salone “internazionale”, Lei cosa ne pensa a riguardo? 2) Cosa suggerirebbe agli organizzatori se potesse? 3) Come giudica il suo transito al Salone del Libro per la sua Casa Editrice?
Le risposte di:
Giovanna Mancini Editore “Il Ciliegio” al PAD. 2 Stand M114
1) E’ vero. Torino è Torino! 2) Di essere più organizzato. Nel comunicato di allestimento degli stand l’orario era fino alle 20,00 invece alle 19,00 siamo dovuti uscire! Al mattino, il giorno dell’apertura era ancora tutto sporco. Devo dire però è la prima volta che capita. Penso sia dovuto alla fretta organizzativa. 3) Oltre alla vendita, contano i contatti e qui ne abbiamo sempre molti: dall’ufficio stampa, al libraio, all’editore, alle agenzie letterarie, stampatori, illustratori e autori in cerca di un editore!

Dott.ssa Francesca Fazzi Editore “Maria Pacini Fazzi Ed.” al PAD. 1 Stand B60 1) E’ una grande opportunità l’International Book Forum. Direi proprio di sì. 2) Quest’anno io ritengo che il rientro di alcuni grandi editori vada valutato positivamente per Torino. E questo va interpretato con successo. Però consiglierei agli organizzatori di tenere fede al mandato che riconosce l’attenzione alla piccola e media editoria. Quindi di non penalizzare i piccoli a discapito dei grandi. Ad esempio la conferma dello stand è arrivata tardivamente e questo ha inficiato il nostro lavoro organizzativo a caduta. Per la precisione una settimana prima del 10/05/2018 è troppo poco. 3) Il Salone di Torino è sempre un’opportunità per il confronto con il pubblico. Quest’anno sono particolarmente felice di essere qui anche perché Lucca Comix è ospite del Salone, perché anch’io sono lucchese. L’ultima uscita della Collana “Italiane” che presento è Rita Levi Montalcini, quindi una grande torinese, scritto da una torinese. E anche per questo sono contenta di essere qui.

He Qing – Kimmy per “China National Pubblications Import & Export Cooperation” al PAD. 3 Stand R22 1) Secondo me questo Salone è una bella occasione per noi per introdurre e mostrare la nostra cultura. 2) Dentro questa fiera si organizza già abbastanza, ma il modo di entrare e fare i controlli di sicurezza devono migliorare. Ad esempio noi espositori non possiamo fare la fila di ½ o fino a 40 minuti per entrare. 3) Questo salone dà un’opportunità alla nostra Azienda di far conoscere e anche promuovere la collaborazione, quindi l’interscambio fra i due Paesi. Tante Case Editrici e tanti autori vogliono esplorare il mercato Cinese e questo anche per loro è una bellissima occasione.
Dott. Raffaello Avanzini Editore “Newton Compton Editori” al PAD. 2 Stand J71
1) E’ giusto. Sì, confermo. In tutti questi anni si è lavorato per questo. Un bello scambio per tutti all’estero. 2) Troppe cose. Meglio non rispondere. 3) Positivo. Facciamo il Salone dal primo anno. Positivo sempre per il pubblico e autori.
Grazie mille agli Editori per avermi concesso il loro prezioso tempo, senza aver chiesto loro un appuntamento come sarebbe dovuto, ma si sa il Salone del Libro è anche fermento. Fermento di gente, ma soprattutto di idee, di parole colte o sussurrate, di risate dei bimbi e dei grandi, di gioia per vedere il proprio libro stampato o per sentire leggere i propri scritti. E’ con questo spirito che posso aggiungere solo che è sempre bello partecipare perché ogni anno si conoscono nuove persone e questo è importante per tutti noi!