
La dirigenza del gruppo che produce i biscotti Colussi ha comunicato l’esubero di un lavoratore su quattro addetti alla produzione dei biscotti,tempi previsti a fine contratti di solidarietà. Le macchine nel biscottificio sostituiranno il lavoro umano e il costo dell’inserimento dei robot nelle linee di produzione lo pagheranno i dipendenti, almeno 125 quelli dichiarati in esubero alla Colussi di Pertrignano d’Assisi. La produzione dell’azienda conta i marchi: Misura, Agnesi, Riso Flora e Sapori.
Il programma di investimenti da 80 milioni di euro è stato annunciato dall’azienda,ma contemporaneamente sono stati annunciati anche i licenziamenti di un lavoratore su quattro per “cambio della produzione”.
Alla dirigenza del gruppo che ha annunciato la procedura per il licenziamento collettivo, alla scadenza dei contratti di solidarietà, hanno replicato i sindacati: “Chiediamo al gruppo di ridiscutere con noi un piano aziendale, il licenziamento del 25 per cento della forza produttiva è inaccettabile. Un gruppo che vuole investire, come sta annunciando, tanti milioni di euro, deve investire anche sui lavoratori. Bisogna ridiscutere di come riorganizzare il gruppo e di come ridare una prospettiva vera”.
I robot in competizione con i lavoratori per quelle operazioni che si compiono manualmente e che l’azienda ha giustificato con un comunicato in cui si specifica che il : “contesto competitivo sempre più spinto e il ricorso a soluzioni produttive tecnologicamente avanzate rende inevitabile una fisiologica riduzione della forza lavoro impiegata”. Ma la Colussi non è l’unica azienda impegnata a spstituire la forza lavoro umana con i robot perché la stessa sorte che sta toccando alla Perugina di San Sisto dove a scadenza dei contratti di solidarietà sono previsti 364 esuberi.
Entrambe le aziende devono competere sul mercato globale e l’automazione,ma alla Perugina e alla Colussi gli esuberi non possono essere la soluzione. Aziende e sindacati si sono incontrati nella sede di Confindustria Umbria mettendo in campo l’ipotesi di ridurre il personale e gli esuberi,ma solo su base volontaria e con un incentivo economico.Le parti si sono date appuntamento per un nuovo tavolo di confronto il 25 ottobre.
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