L’incubo che gli alessandrini e i dipendenti della storica cappelleria”Borasino” hanno vissuto in questi mesi e che ha agitato i sonni delle famiglie coinvolte nel crack dell’azienda è diventato realtà.
Il magistrato Caterina Santinello ha emesso il verdetto rigettando la seconda richiesta di concordato preventivo presentata dal consiglio di amministrazione
Il giudice Caterina Santinello, presidente del tribunale civile di Alessandria, ha emesso la sentenza rigettando la seconda richiesta di concordato preventivo: la borsalino è fallita.
Il cda della società Marco Moccia, Saverio Canepa, Raffaele Grimaldi avevano presentato una prima richiesta di concordato un anno fa,quando a marzo 2016 il tribunale aveva ammesso Borsalino alla procedura.
Al fallimento segue la scadenza del contratto d’affitto,a giugno,e sarà il curatore fallimentare nominato dal tribunale decidere che fare.
Il cda è intenzionato a ricorrere contro la sentenza in appello a Torino e questo potrebbe provocare un periodo di stop in attesa che la causa possa essere definita da febbraio e potrebbe protrarsi per i giudizi di terzo grado.
Il fallimento della Borsalino nel caso in cui venisse confermato avrebbe come conseguenza la messa all’asta e lascerebbe nell’incertezza i 134 dipendenti, preoccupati per la prosecuzione dell’attività.
I sindacati sono pronti a fare la loro parte in difesa dell’occupazione in favore di un azienda ormai risanata,con grandi potenzialità di sviluppo.
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