
ALESSANDRIA. CONTRIBUTI AI PRIVATI PER LA RACCOLTA, IL TRASPORTO E LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO.

Consiglio Regionale del Piemonte
Nota stampa del Consigliere Regionale Domenico Ravetti
Ravetti: “Favorevole alla candidatura di Casale Monferrato per ospitare il Divertor Tokamak Test.”
“La delibera con la quale il Piemonte candida Casale Monferrato all’insediamento del nuovo centro di ricerche Enea, denominato DTT, rappresenta un’importante occasione per il casalese e per tutto il Piemonte.
Giustamente il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha proposto il tema in Consiglio regionale proprio per il valore del progetto e per le ricadute che avrebbe per tutto il territorio regionale. Parliamo di un investimento di 500 milioni di euro con grandi opportunità occupazionali. Ma tutto questo non basterebbe, ancor di più a Casale Monferrato, se il progetto contenesse anche solo vaghe ipotesi di pericoli per l’ambiente e la salute. I tecnici, perché è a loro che dobbiamo affidarci da un punto di vista scientifico per comprendere il senso di questo progetto, hanno dato tutte le rassicurazioni. In particolare hanno specificato che avremmo a che fare con un fattore strategico per l’intero Paese, una tecnologia “pulita” che avrebbe un ruolo fondamentale per le future scelte di approvvigionamento energetico del Paese.
Mi auguro che Casale alla fine prevarrà sulle candidature degli altri siti italiani. Grazie ai progetti di sviluppo concreti possiamo sostenere il territorio ed è questa la priorità assoluta della politica”.
L’assessore al bilancio,Renato Berzano, versa lacrime da coccodrillo nell’annunciare gli aumenti imminenti che graveranno sulle tasche degli astigiani; gli stessi ai quali avevano,in campagna elettorale, promesso sviluppo,sicurezza,chiusura dei campi Rom e a dirla con il comico Antonio Albanese”chià pilù pe’ tutti”. Il risveglio dal solito sogno promesso dal centro destra e lo stesso di sempre,con lo stesso copione: il risveglio dal sogno diventa un incubo”.
L’assessore Renato Berzano annuncia così gli aumenti del 2018: “Non è il bilancio che avrei voluto scrivere, ma abbiamo trovato una tale situazione di rigidità, non solo sui conti del Comune, anche da parte dell’Asp, che abbiamo dovuto rivedere diverse tariffe dei servizi, specie quelle che erano oggettivamente ben sotto la media nazionale e regionale”.
La delibera di Giunta è stata approvata il 16 gennaio e rientra nella discussione del bilancio.
I conti saranno portati in Consiglio per l’approvazione finale, ma a parte qualche piccola miodifica, è molto improbabile che possa cambiare.
Pur lasciando invariate le tariffe orarie di base da 1,20 e 1,50 euro,gli abbonamenti subiranno un aumento per passare dagli attuali 200 a 300 euro dell’abbonamento “Asta” per i non residenti mentre per lo “zonale sempre per i non residenti passerà da 150 a 200.
I residenti pagheranno un aumento, per la sosta dell’auto nel centro storico, da 60 a 150 euro, mentre l’abbonamento mensile “BunPat” aumenterà da 20 a 25 euro.
Gli aumenti sono previsti per i servizi cimiteriali, il costo delle mense scolastiche, l’accesso alla tribune del Palio e le tariffe dell’ex mercato ortofrutticolo.
Dusseldorf. Al Düsseldorf Boat Show, la fiera nautica internazionale in scena nella cittadina tedesca dal 20 al 28 gennaio 2018, Azimut Yachts, il marchio del Gruppo Azimut|Benetti che quest’anno, secondo il Global Order Book2018/Users/Windows/Downloads/Azimut%20Yachts@Boot%20Dusseldorf_2018.ITA.doc#_ftn1” name=”_ftnref1″ title=””>[1], si è classificato per la 18° volta primo produttore mondiale di yachts dilusso sopra i 24 metri, presenta in anteprima mondiale assoluta i due nuovi gioielli usciti dai cantieriitaliani: l’Azimut Atlantis 51 e l’Azimut Flybridge 55.
Performance e spazi a bordo sono tra Ie caratteristiche più evidenti dell’AtIantis 51, dalle linee sportive e aggressive, il cui design è nato dalle matite di Marco Biaggi e Filippo Salvetti, titolari dello studio Neo Design, che si è occupato di tutta la gamma a partire dal 2009.
Profilo esterno dalle linee filanti e interni disegnati da geometrie morbide e curve, sono invece i tratti distintivi del Flybridge 55. Alla barca hanno lavorato due firme del design che da tempocollaborano per i cantieri Azimut Yachts: Stefano Righini (exterior design e concept) e AchilleSalvagni (interior design), che ha riproposto negli interni della barca il suo originale e celebre linguaggio stilistico, mutuato dal mondo residenziale.
La stagione nautica si prospetta decisamente positiva per Azimut Yachts, che ha visto un incremento del portafoglio ordini +30% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
“A influenzare positivamente questa performance è stata la collezione Grande – ha commentato Marco Valle, Amministatore Delegato di Azimut Yachts – il cui ruolo strategico ci conferma quanto già preannunciato a settembre, all’apertura dell’anno nautico, quando si individuava nel segmento sopra i 24 metri il principale driver di crescita del brand. Anche la nostra strategia di lancio, che punta a intercettare il migliore contesto per ciascun prodotto, si è rivelata vincente. Fondamentale il supporto di un team di architetti con stili e approcci differenti, grazie al quale stiamo riuscendo a proporre al mercato prodotti caratterizzati da una forte personalità, ciascuno diretto ad un targetspecifico”. E proprio su questa linea si inseriscono i due nuovi modelli, Atlantis 51 e Flybridge 55,“due barche ricche di caratteristiche distintive che ne faranno sicuri successi”.
All’interno dello stand Azimut Yachts hanno trovato posto anche i fiori all’occhiello del cantiere: il 60 Fly, il 50 Fly, l’S7 e il Grande 30 Metri.
A conferma di quanto annunciato Io scorso settembre a Cannes, i lanci da qui al prossimo appuntamento sulla Croisette saranno 4. Oltre alle due novità presentate a Düsseldorf, ci sarannoinfatti: l’S6 e il Grande 32 Metri.
E per la prima volta sulle barche esposte hanno fatto la loro comparsa alcune opere realizzate espressamente per Azimut Yachts dal fotografo e artista Francesco Jodice, parte integrante di un progetto triennale intitolato “The Voyage” che, attraverso studi di antichi documenti, mappe, diari di viaggio, tecniche navali, si propone di ricostruire e interpretare gli stati d’animo che accompagnano il mito del viaggio per mare. (Ros.Dal.)
Verona. Motor Bike Expo, il salone dedicato alla moto e ai motociclisti, ha tagliato il traguardo dei dieci anni alla Fiera di Verona superando i 160mila visitatori. Quattro le giornate di manifestazione: una in più quest’anno per celebrare il decennale, insieme alle oltre 700 aziende espositrici del settore, con le più importanti Case costruttrici, le migliori officine di personalizzazione e i marchi più noti nel campo di abbigliamento, accessori e componentistica.
Motor Bike Expo si è confermato punto di riferimento di livello internazionale, grazie alla presenza dei più famosi customizer di moto al mondo, provenienti da Europa e Stati Uniti ma anche da Emirati Arabi Uniti, Taiwan, Hong Kong, Thailandia e Giappone, Marocco, Tunisia e Algeria.
Per quattro giorni, le cinque aree esterne, per un totale di 21mila metri quadrati, hanno ospitato più di 60 eventi tra gare, test drive ed esibizioni di piloti e stuntmen. Molte le novità di questa edizione, dal debutto dell’MBE Award che ha premiato la moto special più bella al contest “The Art of Kustom”, sfida tra i più bravi decoratori di caschi, fino al debutto del Campionato italiano di Trial indoor.
“L’esperimento di quest’anno è pienamente riuscito – dicono gli organizzatori Paola Somma e Francesco Agnoletto – e diventa quindi futuro. Motor Bike Expo aveva la necessità di aggiungere un giorno per continuare a crescere. La giornata di apertura in più è stata apprezzata consentendo di raggiungere i 167.000 visitatori. Motor Bike Expo dà appuntamento alla prossima edizione”.
Fra i riconoscimenti assegnati alle moto custom nella giornata di chiusura, sono di grande prestigio i Magazine Award, assegnati dai direttori delle testate internazionali di settore invitati ad esprimersi da Motor Bike Expo.
Ha fatto incetta di premi Andrea Radaelli, il custom builder dell’officina Radikal Chopper di Milano. Per lui gli Award della rivista giapponese Vibes e della tedesca Dream Machines per il chopper “Angel’s Dust”, con verniciatura di Cisko Art. A un altro capolavoro di Radaelli, la “Skinny” realizzata con 70’s Helmets, il riconoscimento di Easyriders. Italiana anche la scelta di Madness Photography, la “Mala Chica” di Boccin Custom Cycles.
La preferenza della tedesca Biker Power è caduta sull’indonesiana “The Trident”, quella di Eliot Iron (Spagna) sulla “Swamp Water” dell’officina britannica Rocket Bob’s. Per il magazine di flat track Sideburn la più bella del MBE è stata la Triumph Trackmaster dello svizzero Young Guns Speed Shop, mentre 100% Biker Magazine ha scelto la MAG 1919 di Abnormal Cycles, già trionfatrice nel MBE Award del sabato.
Altro contest di questa giornata è stato il bike show organizzato dalle riviste Lowride e Chop & Roll e che ha assegnato numerosi premi. Migliore custom è stata, anche in questa circostanza, la Angel’s Dust su base Harley-Davidson Shovel preparata da Radikal Chopper. Tra le realizzazioni più apprezzate sono da segnalare la Indian Scout presentata da Bad Boys Garage (prima tra le Scrambler), la Triumph Triton CR 650 firmata Stile Italiano (vincitrice di categoria Cafe Racer) e la colossale MG-32 di Biker Sheriff, mattatrice tra le Bagger.
Tra i tanti contest di questa edizione di MBE, imperdibile è stato quello di Custom Chrome International Bike Show Series Italian. Il colosso dell’aftermarket ha assegnato i premi alle migliori special individuate da alcune delle figure più autorevoli del panorama custom internazionale e suddivise per categorie: riconoscimenti sono andati a Harley-Davidson Padova, Asso Special Bike, 70’s Helmets e Radikal Chopper con la Skinny e agli spagnoli di Old Custom Flames. Il titolo di vincitore della tappa italiana di questo campionato è stato assegnato alla H-D Shovelhead costruita dall’officina britannica Rocket Bob’s.
A proposito di moto americane, hanno suscitato interesse quelli che Indian Motorcycle ha esposto nel padiglione 2 tra cui la nuova Chief Dark Horse. Un nome appropriato per una cruiser moderna ma dal look nero integrale, compreso il potente motore bicilindrico Thunder Stroke 111 da 1.819 cc. Il V-twin da 1000 cc invece equipaggia la bellissima street tracker che l’officina Bad Boys Garage ha costruito – per prima in Italia – su una Indian Scout Sixty.
La ripresa del mercato delle due ruote rappresenta un’opportunità anche per nuovi player del settore. A tale proposito, il team della WOOLF, tutto veronese, ha partecipato al Salone dopo essersi aggiudicato l’importante finanziamento europeo per la ricerca Horizon 2020 ed essere stato selezionato insieme a 30 aziende italiane per rappresentare l’ultima frontiera nell’innovazione tecnologica presso il CES 2018 a Las Vegas.
Si tratta di un dispositivo finalizzato alla sicurezza che si può indossare come bracciale (per l’uso in moto) o installare sul volante dell’auto: tramite un’app dedicata e un sofisticato sistema di sensori, trasmette vibrazioni in caso di presenza di punti sensibili, tra cui incroci pericolosi, semafori e autovelox. Un’altra bella storia di imprenditoria italiana da Patrolline, la società comasca rinata grazie ai suoi dipendenti che nel 2015 hanno rilevato l’azienda attiva nel monitoraggio a distanza della moto.
Si chiama PatrolSat il prodotto che ha riscosso particolare interesse fra i visitatori del Motor Bike Expo. “Abbiamo notato che i motociclisti desiderano avere il controllo completo sul loro mezzo senza i costi aggiuntivi della centrale operativa. Con PatrolSat si può sapere sempre dove si trova la moto e, in caso di furto, rintracciarla e bloccarla a distanza semplicemente con la app installata sullo smartphone”.
All’esterno dei padiglioni, il Salone si è chiuso con una domenica di grande partecipazione a tutti gli show che hanno animato le quattro giornate di MBE 2018.
Presso la Motul Arena, nell’Area A, i visitatori sono rimasti letteralmente a bocca aperta dinanzi alle esibizioni del Contest europeo degli stuntman. La competizione, giunta alla sua quarta edizione, ha visto a confronto ben 18 piloti provenienti oltre che dall’Italia, anche da Croazia, Polonia, Lituania, Russia, Spagna, Portogallo, Slovacchia, Danimarca e persino Brasile. Il vincitore, Mike Jensen si è aggiudicato il primo premio in denaro e la visibilità dinanzi a decine di migliaia di appassionati.
Lo specialista danese ha preceduto il polacco Pawel Karbownick ed il russo Danis Rybalko. Fuori gara, ma di grande impatto, anche le esibizioni degli stuntman della Scuola di Polizia di Mirabilandia e dei piloti di Quadrift, ma anche le Vespe elaborate di Nicola l’Impennatore, una presenza ormai tradizionale per il pubblico di Verona.
Velocità, eccitazione, fumo di gomma bruciata e tanto divertimento al Drift Show e Taxi Drift di Graziano Rossi e dei suoi piloti. Al volante delle loro Nissan 350Z da quattrocento cavalli, gli artisti del traverso di Daba Drift hanno scatenato l’adrenalina di decine di passeggeri, al punto da far dire a Rossi che “se dovessi trovarmi al loro posto, quantomeno li ucciderei!
Qualcuno ostenta tranquillità, altri dicono non mi vedrete mai più! Ma quando capiscono che non c’è pericolo e che il drifting è come ballare in coppia con il pilota, ci prendono gusto”.
Fra i piloti si è esibita anche Alessandra Rossi, fidanzata del pilota MotoGP Andrea Dovizioso e non meno brava di lui al volante di un’auto da drifting. “Il Dovi? In macchina con me non ci vuole mai venire, è già tanto che mi stia di fianco quando guido la nostra… Ma lasciatemi ancora un po’ di allenamento e parte la sfida a due”.
Ha regalato un autentico, grande spettacolo il 2° Trofeo MBE Urban Enduro andato in scena sabato e domenica nell’area esterna B2, con la regia del Moto Club Spoleto. Una trentina di piloti si sono sfidati su un percorso sterrato molto tecnico che, in poco più di mezzo chilometro, è riuscito a condensare tante delle tipiche difficoltà dell’enduro.
Un anello impegnativo, messo a punto sotto la supervisione dell’ex campione del mondo Mario Rinaldi, che ha imposto ai piloti grande concentrazione e che ha offerto divertimento ed emozioni ai protagonisti e ai tantissimi spettatori. Tre le categorie, Mini 65, Mini 85 e Open, due le giornate di gara con classifiche separate.
Sabato si sono imposti l’undicenne piacentino Marcello Bruschi (KTM) nella 65, il quattordicenne piemontese Alessio Gallo (Husqvarna) nella 85 e il ternano Andrea Spagliccia, 16 anni, su Beta nella Open. La domenica il portacolori del M.C. Val Luretta Bruschi ha concesso il bis nella categoria inferiore precedendo ancora Manuel Dell’Occhio (KTM) e Loris Menichelli.
Nella 85 la vittoria è andata ad Andrea Bocconi davanti ad Alessio Gallo ed Elia Zucconi (Husqvarna) mentre al vertice della Open, al termine di tre combattutissime finali, è salito il figlio d’arte Enrico Rinaldi davanti a Pietro Pini e a Simone Cristini.(R.C.)
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