Categoria: ANNUNCI ECONOMICI

ALESSANDRIA. PARTITO DEMOCRATICO: LA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI URBANI.

“Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani “ un iniziativa su un tema complesso, alla quale la Regione Piemonte sta dando delle risposte serie , offre l’occasione di iniziare la campagna elettorale su temi estremamente concrete .

A presentare la legge regionale in una sala affollata i consiglieri regionali Democratici Domenico Ravetti e Antonio Ferrentino che hanno affrontato i temi trattati, anche i più spinosi, in un interessante dibattito moderato dal vicesegretario con delega ambiente Daniele Coloris . Presenti i candidati Pd alle prossime elezioni politiche Daniele Borioli e Fabio Lavagno, il segretario provinciale Fabio Scarsi , numerosi sindaci e amministratori della provincia, tecnici, addetti ai lavori e cittadini interessati e preoccupati delle difficoltà ambientali delle loro zone. In generale apprezzamenti per la nuova legge , che colma un gap storico e fornisce agli amministratori locali strumenti adeguati per realizzare gli obiettivi di contenimento della quantità dei rifiuti, di una maggiore e più puntuale raccolta differenziata, di tariffe adeguate e impianti inseriti in consorzi rispondenti alle esigenze del territorio

BADEN-WURTTEMBERG. INTESA PILOTA PER 900 MILA LAVORATORI METALMECCANICI: 28 ORE SETTIMANALI E AUMENTI DEL 4,3%

La vertenza dei metalmeccanici tedeschi ha trovato un accordo nel land industriale di Baden-Württemberg, coinvolti nell’intesa 900 mila lavoratori, ma il sindacato punta ad estenderla ai 3,9 milioni di operai del Paese.

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foto archivio 

Il lavoro è in ripresa e con il lavoro gli utili che le aziende portano a casa,sciupare tutto per non andare incontro alle esigenze dei lavoratori è sembrata una bestialità è perciò è bastata una settimana di mobilitazione per portare a casa il risultato.

Il sindacato metalmeccanico tedesco Ig Metall ha mobilitato un milione di lavoratori per raggiungere l’accordo che porta la settimana lavorativa a 28 ore,ma solo  su base volontaria ed un aumento di salario del 4,3%.

Il compromesso è tollerabile dai costi assorbibili dal sistema industriale tedesco e dai lavoratori che hanno rimarcato il fatto che l’accordo coprirà 900 mila addetti nel Land industriale del Baden-Württemberg,ma che dovrebbe essere esteso ai 3,9 milioni di metalmeccanici in tutto il Paese.

La conquista che sicuramente diventerà il fiore all’occhiello dell’intesa è la possibilità per i dipendenti più anziani di poter ridurre l’orario di lavoro settimanale a 28 ore anche se per un periodo limitato da 6 a 24 mesi.

Le imprese hanno invece ottenuto di poter estendere la settimana lavorativa a 40 ore dalle 35 ore attuali,ma sempre su base volontaria per i dipendenti che volessero farlo.

I sindacati avevano chiesto un aumento salariale del 6% che poi è stato concordato al 4,3% a partire da aprile oltre agli una tantum aggiuntivi.

I dipendenti che decideranno di ridurre l’orario di lavoro rinunceranno anche ad una parte di salario,ma potranno usufruire del “bonus di tempo”, pari a 8 giorni di ferie.

Il capo dell’Ig Metall,Joerg Hofmann ha detto: “L’accordo “rende giustizia alla straordinaria posizione economica del settore e avrà un effetto positivo sull’intera economia”, rafforzando la domanda interna.

ROMA. FALSI CREDITI D’IMPOSTA: INDIVIDUATI 186 MILIONI DI EURO E 155 MILIONI DI IVA EVASA.

COMUNICATO STAMPA
L’AGENZIA DELLE ENTRATE E LA GDF HA SVOLTO INDAGINI PER OPERAZIONI DI CONTRASTO DEI FALSI
CREDITI D’IMPOSTA:
– INDIVIDUATI 186 MILIONI DI EURO DI ILLECITE
COMPENSAZIONI
– SCOPERTI 155 MILIONI DI IVA EVASA
– SEGNALATI ALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA 135 RESPONSABILI

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Sono solo alcuni dei risultati derivanti dalla cooperazione tra Guardia di
Finanza e Agenzia delle Entrate avviata in base alla Legge 23/2014. Grazie
a percorsi di analisi congiunti, sono state scoperte società che, con la
collaborazione di professionisti compiacenti, creavano crediti tributari fittizi,
ceduti poi a una serie di imprese per compensare debiti d’imposta.
Quattro i sodalizi criminali disarticolati – L’attenzione operativa delle due
Istituzioni si è concentrata su quattro distinti sodalizi criminali attivi in
alcune province della Lombardia e dell’Emilia Romagna con il seguente
schema fraudolento:
a. costituzione di società “cartiere” prive di struttura organizzativa e intestate
a prestanome gravati da precedenti penali e/o di polizia;
b. utilizzo di fatture per operazioni inesistenti al fine di generare falsi crediti
d’imposta;
c. cessione dei crediti di imposta fittizi e risultanti da dichiarazioni
fraudolente a società cosiddette “beneficiarie della frode”, anche mediante
la stipula di atti pubblici o scritture private autenticate da notai altresì
compiacenti, utilizzati per compensare debiti fiscali o previdenziali.
Le dichiarazioni fraudolente e le successive cessioni di “pacchetti” di crediti
fiscali artificiosamente creati sono state, di massima, predisposte da
professionisti che intervenivano in maniera sistematica nel circuito della
frode, in qualità di certificatori dei crediti Iva indicati nelle medesime
dichiarazioni, di depositari della documentazione contabile delle società
coinvolte ovvero di pubblici ufficiali roganti degli atti sottoposti a
registrazione per consentire la cessione degli stessi crediti fittizi.
I risultati delle prime attività d’indagine – A seguito delle analisi
effettuate congiuntamente dalla Guardia di Finanza e dalla struttura antifrode
dell’Agenzia, sono state avviate le prime attività di indagine a cura delle
Fiamme Gialle, sotto la direzione delle Autorità Giudiziarie interessate.
Le azioni avviate in diverse aree del Paese hanno portato ai seguenti risultati
complessivi: oltre alle illecite compensazioni d’imposta per 186 milioni di
euro, all’Iva evasa scoperta per 155 milioni e alla segnalazione alle Autorità
Giudiziarie di 135 responsabili di reati che vanno dall’associazione a
delinquere alla dichiarazione fraudolenta, dall’occultamento e distruzione di
documenti contabili all’omessa e infedele dichiarazione, dall’indebita
compensazione alla truffa e alla bancarotta fraudolenta, fino al riciclaggio,
all’auto-riciclaggio e al reimpiego di denaro e altre utilità di provenienza
illecita, sono state eseguite 30 misure restrittive della libertà personale, tra
arresti in carcere, domiciliari e altre forme di limitazione della libertà
personale.
Sono stati inoltre effettuati provvedimenti di sequestro preventivo, anche
nella forma “per equivalente” delle imposte evase, di beni mobili, immobili,
aziende, disponibilità finanziarie e altri valori per 200 milioni di euro e sono
state individuate 176 tra aziende e società coinvolte negli illeciti meccanismi
di frode portati alla luce, anche ai fini delle contestazioni in tema di
responsabilità amministrativa degli enti di cui al D.Lgs. 231/2001.
Infine, sono stati scoperti 1.370 lavoratori irregolari.
Il prosieguo dell’attività congiunta – L’Agenzia delle Entrate e la Guardia
di Finanza proseguono nelle attività congiunte di analisi di rischio nel settore
delle indebite compensazioni di crediti, allo scopo di avviare ulteriori piani
d’intervento sempre in maniera condivisa, anche in altri territori, ponendo
particolare attenzione al coinvolgimento di professionisti cosiddetti
“facilitatori della frode” nonché all’utilizzo di filiere di cooperative riunite
in relativi consorzi.
Roma, 6 febbraio 2018

ALESSANDRIA. RISISTEMAZIONE UFFICI SOLIDARIETA’ E INTEGRAZIONE SOCIALE.

UFFICIO STAMPA

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Alessandria, 5 febbraio 2018

COMUNICATO STAMPA

Servizio Solidarietà ed Integrazione Sociale.
Nuova risistemazione degli uffici

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Il servizio di solidarietà ed integrazione sociale del comune di Alessandria sarà, a breve, oggetto di una risistemazione logistica degli spazi, su indicazione dell’assessore ai Servizi alla Persona e Politiche Sociale dell’Ente. Il piano terra (ala sinistra) del palazzo comunale sarà oggetto, infatti, di alcuni spostamenti di uffici che determineranno una migliore distribuzione degli spazi ed una conseguente riorganizzazione per garantire sia agli utenti del Servizio che ai dipendenti che se ne occupano aree maggiormente funzionali e di più agevole accesso.
“Mi sono occupato personalmente di questa nuova sistemazione logistica degli spazi ed ho attivato tutte le procedure necessarie perché sia effettuata nel più breve tempo possibile – ha spiegato l’assessore ai Servizi alla Persona e alle Politiche Sociali del Comune di Alessandria –. Il nostro intento è che tutto il servizio Socio-Assistenziale venga collocato in locali facilmente accessibili per chi ha difficoltà motorie e per le mamme con i passeggini, per esempio. E’ superfluo ricordare che la richiesta verso questa tipologia di servizi è notevolmente aumentata negli ultimi anni, con un pubblico estremamente eterogeneo e variegato, ma accomunato da difficoltà comuni a cui un’Amministrazione comunale ha l’obbligo di dare delle risposte il più possibile soddisfacenti. Dobbiamo fornire un’assistenza concreta perché il domani sia migliore per tutti. Chi ha bisogno deve essere accolto con la massima disponibilità, anche a partire dall’ospitalità e dalla fruizione degli spazi”.
“Allo stesso modo i dipendenti hanno necessità di svolgere le loro mansioni, in spazi lavorativi adeguati – ha continuato l’assessore -. Considero tutti i dipendenti, i dirigenti ed i funzionari, la migliore risorse dell’Ente con competenze trasversali utili a fornire risposte alle nuove povertà con servizi completi ed attenti alle fasce più deboli della società. Garantire a questo personale così specializzato, migliori ambiti e dotazioni lavorative, non può che qualificare ulteriormente la risposta efficace e pronta nei confronti della cittadinanza”.

VICENZA. BANCA POPOLARE DI VICENZA: SEQUESTRATI 106 MILIONI DI EURO.

L’INDAGINE DELLA GUARDIA DI FINANZA SULLA
BANCA POPOLARE DI VICENZA HA PORTATO ALL’ESECUZIONE DA PARTE DEL NUCLEO DI POLIZIA ECONOMICO-FINANZIARIA AL SEQUESTRO PREVENTIVO DEL PROFITTO ILLECITO PER L’IMPORTO DI OLTRE 106 MILIONI DI EURO NEI CONFRONTI DELLA BANCA ATTUALMENTE IN LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA

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Nella mattinata del 5 febbraio 2018, i finanzieri del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria di Vicenza, su incarico della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione, nei confronti della “Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in liquidazione coatta amministrativa”, ad un sequestro preventivo ai fini della confisca in via diretta per l’importo di 106 milioni di euro, nell’ambito della nota indagine penale concernente le responsabilità individuate nella gestione del citato Istituto bancario berico, che versa attualmente nella fase dell’udienza preliminare.
Si tratta dell’originario provvedimento di sequestro disposto, ai sensi degli artt. 19 e 53 del D.Lgs. 231/2001, dal G.I.P. presso il Tribunale di Vicenza, riguardante il profitto del reato contestato di ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza della CONSOB che è stato posto in essere in occasione dell’operazione di aumento di capitale compiuta dalla banca popolare nel 2014.
In particolare, in esecuzione del citato provvedimento, la polizia economico-finanziaria ha sottoposto a sequestro, per l’importo di 106 milioni di euro, disponibilità finanziarie giacenti su un rapporto di conto corrente acceso presso la filiale di Milano di un Istituto di credito nazionale ed intestato alla menzionata “Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in liquidazione coatta amministrativa”, derivanti dalla pregressa liquidazione di asset rimasti nel patrimonio della banca popolare.