Categoria: ANNUNCI ECONOMICI

ALESSANDRIA. INCONTRO PUBBLICO SU RACCOLTA,TRASPORTO E SMALTIMENTO AMIANTO.

UFFICIO STAMPA
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Alessandria, 19 febbraio 2018
COMUNICATO STAMPA
Contributi per le operazioni di raccolta, trasporto e smaltimento di manufatti contenenti amianto
INCONTRO PUBBLICO
Il 27 febbraio 2018, alle ore 17, presso la sala riunioni della Protezione Civile in Villa Guerci (via Faà di
Bruno,70) si terrà un incontro pubblico per fornire ai cittadini interessati informazioni e chiarimenti
dettagliati relativamente al bando per i contributi per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di manufat
contenenti amianto. All’incontro saranno presenti l’assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria, il
personale del Servizio Tutela dell’Ambiente e Prevenzione e Protezione del Comune di Alessandria e, a
supporto, i funzionari dell’ASL-AL per fornire tut i chiarimenti tecnici per l’adesione e l’operatività del
servizio e per rispondere alle domande dei cittadini.
Tut i privati possono accedere al servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dell’amianto rimosso fino ad
un massimo di 40 metri quadrati o 450 chilogrammi per ciascun sito, con costo a carico del Comune, purché,
per quanto riguarda le coperture in amianto in matrice compatta, la quantità totale presente nell’immobile
non superi la soglia dei 500 mq.
L’amianto deve essere rimosso dal privato, a proprie spese, nel rispetto della normativa vigente, rivolgendosi
ad una ditta autorizzata a norma di legge oppure effettuando la rimozione personalmente, senza l’ausilio di
altre persone, purché siano rispettate le condizioni e le procedure operative per la rimozione di modeste
quantità di amianto emanate dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 25-6899 del 18.12.2013.
Gli interventi di rimozione dei manufat in amianto, sogget a contributo, dovranno essere effettuati
nel periodo compreso tra il 30 aprile e il 31 ottobre 2018.
I cittadini interessati ad aderire all’iniziativa possono compilare l’apposito modulo disponibile presso lo
Sportello Amianto o scaricabile dal sito Internet della Città di Alessandria
(
) e
consegnarlo o spedirlo all’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Alessandria, entro
venerdì 16 marzo
2018.
pag.
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ALESSANDRIA. PROVVEDIMENTI VIABILI E CARNEVALE DI DOMENICA 18/02/2018 AD ALESSANDRIA.

UFFICIO STAMPA
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Alessandria, 15 febbraio 2018
COMUNICATO STAMPA
Provvedimenti viabili
Lavori stradali posa rete gas metano- idrica in via Piave – Da lunedì 19 febbraio
Per consentire lo svolgimento dei lavori stradali di scavo per posa rete gas – metano e idrica in via Piave,nel tratto compreso tra via Sardegna e spalto Gamondio,
dalle ore 8.30 del giorno 19/02/2018 per un periodo quantificato in giorni sessanta, naturali e continuativi e comunque fino al termine dei lavori,
saranno istituiti il divieto di transito ed il divieto di sosta con rimozione forzata in via Piave, nel tratto compreso tra via Sardegna e spalto Gamondio.
Contestualmente verrà istituito il divieto al transito veicolare, opportunamente segnalato e gestito da movieri, delle strade interferenti con il tratto di via Piave interessato dai lavori di scavo.
Durante le lavorazioni che interesseranno le semicarreggiate di via San Giovanni Bosco e la semicarreggiata est di spalto Gamondio sarà istituito un restringimento di carreggiata con occupazione di una corsia di marcia, garantendo sempre il transito veicolare.
Carnevale alessandrino – Domenica 18 febbraio
Per permettere lo svolgimento della manifestazione denominata “
Carnevale Alessandrino 2018”
e della sfilata con carri allegorici con partenza da piazza Garibaldi, in programma
domenica 18 febbraio 2018,
saranno adottati i seguenti provvedimenti viabili:
dalle ore 00 del 16/02/2018 alle ore 24 del 18/02/2018
sarà vietata la fermata con rimozione forzata in una porzione di sede rialzata di piazza Garibaldi (lato sud/est tra via Borsalino e via Lanza), per il posizionamento del palco;
dalle ore 00 alle ore 24 sarà vietata la fermata con rimozione forzata nelle seguenti vie:
-piazza Garibaldi, tutta la restante sede rialzata e l’anello viabile,
-corso Cento Cannoni, nel tratto compreso tra piazza Garibaldi e corso Lamarmora, ambo i lati,
-corso Lamarmora, semicarreggiata est
(lato C.R.I.) nel tratto compreso tra corso Cento Cannoni
e via Marengo, lato dx senso di marcia;
-corso Lamarmora, semicarreggiata ovest,
nel tratto compreso tra via Dante e via Pontida,
​-via Pontida,
-piazza della Libertà, anello viabile compreso dall’intersezione con via Pontida sino
all’intersezione con via dei Martiri, ambo i lati,
-via dei Martiri,
-corso Roma,
-cia Borsalino, ambo i lati, eccetto veicoli degli ambulanti autorizzati,
-corso Crimea, nel tratto compreso tra via Gramsci e piazza Garibaldi, lato sud (verso i giardini), eccetto veicoli degli ambulanti autorizzati,
-corso Crimea, nel tratto compreso tra piazza Garibaldi e via Trotti, lato nord.
Infine, dalle ore 10 alle ore 18:30 del 18/02/2018 sarà vietato il transito nelle seguenti vie:
– piazza Garibaldi, tutta la sede rialzata e l’anello viabile,
– corso Crimea, nel tratto compreso tra via Trotti e piazza Garibaldi, eccetto residenti,
– corso Cento Cannoni, nel tratto compreso tra via Cavour e piazza Garibaldi, eccetto residenti,
– via Lanza, nel tratto compreso tra via Merula e piazza Garibaldi, eccetto residenti,
– corso Roma, nel tratto compreso tra via Legnano e piazza Garibaldi,
– via Savona, eccetto residenti,
– via Borsalino, eccetto residenti,
– via Castellani, eccetto residenti,
– via Dante.
Durante la sfilata dei carri che avverrà con
partenza da piazza Garibaldi alle ore 15
del18/02/18, sarà vietato il transito, con chiusura e immediata riapertura delle vie interessate o interferenti con il seguente percorso dei carri allegorici:
partenza da piazza Garibaldi, corso Cento Cannoni, corso Lamarmora, via Pontida, piazza della Libertà, via dei Martiri, piazzetta della Lega, corso Roma e arrivo in piazza Garibaldi Dal predetto divieto sono esclusi i veicoli degli organizzatori della manifestazione e quelli a supporto alla sfilata dei carri allegorici.

TORINO. I FURBI DELLA TASSA DI SOGGIORNO: 30 INDAGATI PER PECULATO.

LA GUARDIA DI FINANZA DI TORINO HA SCOPERTO I FURBI DELLA TASSA DI SOGGIORNO, 300 MILA EURO DI EVASIONE E PIU’ DI TRENTA INDAGATI PER
PECULATO.

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Oltre 30 imprenditori denunciati dalla Guardia di Finanza di Torino e 300.000 euro, da
investire nel settore turistico, mai versati nelle casse comunali.
A finire nei guai una trentina di albergatori tutti proprietari di strutture alberghiere situate nelle più note località sciistiche dell’alta Valle di Susa che ora, al termine delle indagini della Guardia di Finanza di Torino, devono rispondere del reato di peculato.
Le indagini, condotte dalla Tenenza di Bardonecchia, hanno interessato diverse strutture
recettive dei comuni Olimpici, da Pragelato a Claviere passando per Sestriere, Cesana,
Sauze D’Oulx e Bardonecchia. Gli inquirenti, anche su impulso da parte di alcuni comuni
interessati dal fenomeno evasivo, hanno esaminato una grossa mole di documentazione
raffrontandola con quanto previsto da ogni singolo regolamento comunale; a conclusione degli accertamenti, quanto emerso, ha permesso di fornire all’Autorità Giudiziaria inquirente tutti gli elementi comprovanti il reato.
I Finanzieri hanno accertato che la tassa indebitamente trattenuta dagli albergatori
ammonta ad oltre 300.000 euro. Queste ingenti somme, è bene ricordare, sono tutti
proventi “tolti” alle casse comunali dell’Amministrazione locale, la quale, soprattutto
durante la stagione sciistica, punta molto proprio sui proventi di tale tassa che si
incrementa notevolmente nei periodi di maggiore affluenza turistica.
Ora rischiano grosso gli imprenditori perché secondo un recente orientamento della
Giurisprudenza il mancato versamento dell’imposta di soggiorno da parte di un albergatore integra il reato di peculato che prevede la condanna alla reclusione fino a 10 anni.
Il gestore di una struttura alberghiera, infatti, riscuotendo la tassa dai turisti, assume la
funzione di “incaricato di un pubblico servizio” e, pertanto, deve sottostare alle stesse
responsabilità di qualsiasi funzionario che maneggia denaro pubblico. Nei confronti dei
trenta responsabili individuati, quindi, oltre alle sanzioni amministrative, è scattata la
denuncia alla Procura della Repubblica di Torino per peculato.

MILANO. BANCAROTTA FRAUDOLENTA E ABUSO D’UFFICO: ARRESTATI E INTERDIZIONI.

LA GUARDIA DI FINANZA DI  MILANO HA PORTATO A TERMINE  L’OPERAZIONE “PROJECT”: ARRESTATI PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA E ABUSO D’UFFICIO 3 IMPRENDITORI E 1 COMMERCIALISTA. MISURE INTERDITTIVE PER 1 ALTRO COMMERCIALISTA E 1 IMPRENDITORE.

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I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Monza hanno dato esecuzione, nella
giornata odierna, a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari e interdittiva,emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Monza, nei confronti di 4 imprenditori e 2 commercialisti brianzoli (padre e figlio), questi ultimi collaboratori del Tribunale di Monza con incarichi di curatori fallimentari in numerose procedure concorsuali e custodi di beni pignorati.
In seguito al fallimento di una società di Monza operante nel settore dell’installazione di
impianti elettrici, il curatore fallimentare rilevava alcune anomalie nella gestione
dell’impresa relativa al periodo immediatamente precedente al fallimento, dichiarato a
gennaio del 2016. In particolare, emergeva l’esecuzione di pagamenti “preferenziali” (per
un importo complessivo di 100.000 euro) nei confronti di soci e professionisti nonché la
costituzione di una nuova società, con il medesimo oggetto sociale dell’impresa fallita,
nella cui compagine sociale figurava, quale socio di maggioranza, un noto commercialista brianzolo.
La Procura della Repubblica di Monza ha quindi delegato ad indagare sulle citate
irregolarità il locale Gruppo della Guardia di Finanza, che ha approfondito la situazione
amministrativa, contabile e societaria della fallita, orientando, in particolare, l’attività
investigativa – svolta anche mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali – nella
ricostruzione delle condotte illecite e dei relativi responsabili.
Le Fiamme Gialle hanno così accertato l’avvenuta distrazione di due rami d’azienda della fallita a beneficio della nuova società – appositamente costituita per “svuotare” il soggetto in crisi – in assenza di qualsiasi contratto e/o corrispettivo. Nel realizzare tali condotte illecite i tre imprenditori hanno ricevuto il contributo determinante di due commercialisti brianzoli, i quali hanno fornito, da un lato, ausilio tecnico per sottrarre alla società fallita i rami d’azienda e, dall’altro, la disponibilità nell’occultare la reale titolarità dell’impresa neocostituita
– riconducibile ai predetti tre imprenditori – mediante l’intestazione fiduciaria del
95% delle quote di quest’ultima.
Peraltro, il commercialista più giovane operava in evidente conflitto di interessi poiché
seguiva come clienti dello studio del padre i tre imprenditori nonostante fosse anche
custode giudiziario, nominato dal Tribunale di Monza, di un immobile pignorato alla società fallita. Proprio in tale veste, questi risulta, inoltre, indagato per il reato di abuso di ufficio per aver omesso di esigere canoni di locazione dall’occupante del citato immobile,procurando in tal modo un ingiusto vantaggio (pari a circa 300.000 euro) alla società poi fallita che, in forza del contratto di locazione, continuava ad incassare i relativi canoni.
Nel corso delle indagini, i Finanzieri hanno poi accertato un singolare episodio distrattivo commesso sempre dai medesimi imprenditori (padre e due figli) nell’ambito di un’altra procedura fallimentare, consistito nell’espiantare dal giardino di pertinenza di un immobile di proprietà della società fallita alcuni alberi di pregio (1 ulivo secolare e 2 pini), da vendere a terzi interessati, in tal modo sottraendoli alla massa fallimentare.
Le risultanze investigative acquisite dalla Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura
della Repubblica di Monza, hanno, quindi, portato all’emissione da parte del G.I.P. di
un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dei 3 soci della fallita e del più giovane dei 2 commercialisti, nonché di divieto temporaneo di ricoprire uffici direttivi delle persone giuridiche (per la durata di 6 mesi) nei confronti dell’amministratore della società neo-costituita e di divieto temporaneo di esercitare la professione di commercialista (per la durata di 6 mesi) nei confronti dell’altro professionista.