
Via libera alla realizzazione della TAV, la burocrazia beffa Toninelli e libera il progetto definitivo dell’opera per
1,5 miliardi.
I cantieri della Torino-Lione ha l’ok pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.
Il ministro beffato reagisce:”un atto del precedente governo, state tranquilli”.
Toninelli, Fico e Di Maio possono mettersi l’anima in pace e se un giorno sì e l’altro pure non perdono occasione per dire che la Tav è un’opera inutile, la Torino Lione ha fatto un passo decisivo, da un punto di vista burocratico, verso la realizzazione.
Il governo se deciderà di stoppare l’infrastruttura dovrà pagare due miliardi di penali all’Unione Europea e alla Francia,mentre quel che c’è già è stato fatto della Torino-Lione resterà una cattedrale nel deserto.
Gli uffici del ministero dell’economia e delle finanze hanno pubblicato sulla Gazzetta ufficiale la delibera del Cipe (il comitato interministeriale per la programmazione economica) e approvato l’ultima versione del progetto internazionale della Torino-Lione.
A marzo il Cipe aveva già approvato il documento e a metà luglio era arrivato l’ok della Corte dei conti; infine la pubblicazione in Gazzetta.
La lista dei provvedimenti da smontare e revocare per bloccare i cantieri si allunga.
La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale stona con le parole del ministro delle infrastrutture,Danilo Toninelli, che il 24 luglio annunciava, via Facebook, l’intenzione di rivedere le decisioni sulla Tav e minacciava di non azzardarsi a firmare nulla ai fini dell’avanzamento dell’opera: “lo considereremmo come un atto ostile”.
La politica non si fa con i tweet e i post.
È arrivato l’atto procedurale degli uffici ministeriali che hanno inserito negli atti della Repubblica italiana l’ultima versione del progetto Tav, che a suo tempo Telt aveva definito il passaggio con cui si entra così a pieno titolo nella fase di realizzazione dell’opera anche in Italia.
La delibera prende atto di 150 prescrizioni, tra cui la decisione di spostare il cantiere principale da Susa a Chiomonte per ragioni di ordine pubblico.
Le modifiche prevedono alcuni vincoli di tutela della fauna e del paesaggio, l’eliminazione di ogni lavorazione in val Clarea, la riduzione della durata dei successivi cantieri nella Piana di Susa e la realizzazione della fabbrica dei conci a Salbertrand, dove il 60 per cento del materiale estratto nei lavori verrà trasformato in rivestimenti di calcestruzzo per il tunnel di base e in materiali per i rilevati ferroviari.
Il ministro si dichiara tranquillo: “Teniamo gli occhi aperti sul cantiere e, come detto, considereremo quale atto ostile ogni decisione che faccia avanzare il Tav prima che arrivi una scelta politica da parte del governo”.
Danilo Toninelli dal Blog delle Stelle: “Siamo per le grandi opere utili. E soprattutto pensiamo che i soldi dei cittadini vadano spesi al meglio. Nei giorni scorsi il Cipe ha dato il via libera a una serie di modifiche alla cosiddetta delibera 30′ sul Tav Torino-Lione.
Il testo è di fine aprile ed è stato messo a punto dal governo precedente, nonostante la batosta elettorale appena presa che lo obbligava ad agire solo per gli affari correnti, cioè per quasi nulla. Invece si è comportato come una sanguisuga sulla carne viva del popolo italiano.
Ma state tranquilli, non è nulla che possa influire in modo decisivo sulla analisi costi-benefici che finalmente stiamo conducendo in maniera seria e obiettiva”.
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