Categoria: ANNUNCI ECONOMICI

ROMA. LA LEGA:”LA POVERTA’ DIVENTA REATO”.

Nel nostro ordinamento penale non esiste per ora il reato di povertà,ma potrebbe essere introdotto dalla Lega che contro i più deboli sta consumando tempo e risorse. L’ipotesi più accreditata è che voglia introdurre il reato di povertà: “carcere per chi chiede l’elemosina”.

Nella Lega, ma non è mai stato un segreto, sono in molti che ritengono essere uno strumento efficace, per aiutare sindaci e polizia locale per combattere quello che considera è un problema di ordine pubblico, introdurre nel nostro ordinamento il reato di povertà.

La povertà dunque vissuta come un fenomeno di ordine pubblico da sradicare dalle nostre città, un problema che coinvolge almeno 5 milioni di persone da incarcerare perché al fenomeno sociale della povertà la risposta migliore che, chi realizza condoni e stralcio delle cartelle esattoriali, intende rispondere con la galera.

E quanti anni di reclusione deve scontare uno che si macchia di un reato tanto orribile? 1 giorno, un mese, un anno o forse dieci anni oppure l’ergastolo? E poi scontata la pena quali politiche di integrazione intende perseguire la Lega per riabilitare il delinquente?

Ma la Lega fa di più, con questo provvedimento intende arginare il fenomeno dell’accattonaggio anche quando non avviene in modo aggressivo e insistente,(vedi provvedimenti di Alessandria e Como, ma ce ne sono molti altri da prendere in considerazione).

L’impostazione delle politiche del ministro,Matteo Salvini, vanno esattamente in quella direzione: “colpire i più deboli, chi non ha la possibilità e le capacità per difendersi”. eliminare il gratuito patrocinio per i migranti e i richiedenti asilo, sfrattare le onlus che assicurano l’assistenza gratuita, eliminare le risorse e i contributi per l’assistenza ai migranti, limitare fortemente la capacità delle Onlus e delle associazioni che si occupano di volontariato.

La ricetta che il ministro ha perseguito e che la Lega ha messo agli atti con una proposta parlamentare per inserire nel codice penale il reato di “accattonaggio molesto”.

 

La proposta parlamentare,come ricorda il Messaggero, è stata presentata da Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno.

Nella proposta si ipotizza la reclusione in carcere da tre a sei mesi e un’ammenda da 3 mila a 6 mila euro per chi “disturba”, ma quando il disturbo causa “disagio” allora si può arrivare fino a un anno di carcere e fino a 10 mila euro di ammenda.

La “molestia” viene introdotta per superare lo stop del 1995 da parte della Corte Costituzionale.
Molteni ritiene che ilk reato possa essere uno “strumento efficace per aiutare sindaci e polizia locale” per combattere quello che considera un “problema di ordine pubblico”.

La sentenza della Consulta del 1995 ritenne che il reato di accattonaggio fosse incostituzionale.

Il sottosegretario all’Interno ha aggiunto la molestia per aggirare la sentenza della consulta e far rientrare nel codice penale.
Il testo che esamina il reato: “Il reato di accattonaggio è compatibile con la Carta costituzionale se chi mendica lo fa simulando infermità o arrecando disturbo o in modo invasivo”.

La relazione del testo della nuova legge spiega che chi mendica è stato considerato fino ad oggi  “non punibile in omaggio a una malintesa etica del capitalismo di matrice ottocentesca”.

Ma se l’atto del mendicante è fatto “in modo fraudolento e vessatorio deve essere arginato e punito perché così facendo provoca l’insicurezza dei cittadini, e quindi un problema di ordine pubblico oltre a ingenerare un forte stato di insofferenza nella collettività”.

ROMA. USURA,2 STROZZINI CONTINUAVANO A RISCUOTE DAI DOMICILIARI.

Roma, 03 novembre 2018
USURA: CONTINUAVANO A RISCUOTERE MENTRE ERANO AI
DOMICILIARI, IN CARCERE 2 STROZZINI A FRASCATI.

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I Finanzieri del Comando Provinciale Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri – nei confronti di 2 soggetti residenti nella zona dei “Castelli romani”, già agli arresti domiciliari in quanto responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata all’usura ed all’esercizio abusivo dell’attività finanziaria, truffa ai danni dell’INPS e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il provvedimento cautelare è stato adottato sulla scorta delle nuove indagini svolte dai
finanzieri del Gruppo Frascati, i quali, attraverso oculate attività investigative, hanno
riscontrato che C.A., di anni 74 (padre), e C.D., di anni 49 (figlio), pur trovandosi agli arresti domiciliari, continuavano ad imporre ai soggetti usurati il puntuale pagamento delle “rate spettanti”, facendo anche ricorso a minacce ed intimidazioni.
Gli stessi, unitamente a R.M.M. di anni 46, il 16 ottobre scorso erano stati sottoposti agli
arresti domiciliari dalle Fiamme Gialle frascatane nell’ambito dell’operazione LOAN – SHARK che ha visto complessivamente implicati 15 indagati, tutti coinvolti a vario titolo nelle attività del sodalizio criminale.
Telefonini intestati a terzi soggetti e nuove carte postpay per le ricariche: erano questi i metodi utilizzati per continuare ad estorcere denaro alle vittime di usura che, dopo gli arresti eseguiti, avevano tirato un sospiro di sollievo nella convinzione che gli indagati erano ormai nella condizione di non poter più nuocere. Ed invece così non era; gli attori di questa inquietante vicenda non ammettevano giustificazione o dilazione alcuna: “passi un sacco de guai… A te t’è partito er cervello! io non to dico che posso combina’”, più agguerriti e spietati che mai
promettevano pesanti ritorsioni una volta terminati gli arresti domiciliari.
Nel corso delle perquisizioni, oltre a 4 cellullari ed a 2 carte postpay utilizzate per le ricariche, sono stati sequestrati ulteriori 1.200 € in contanti rinvenuti insieme a diversi “pizzini” contenenti una lista di nomi e cifre, segno evidente della persistente ed ininterrotta attività criminale.
All’esito delle attività C.A. ed il figlio C.D. sono stati condotti presso la casa circondariale di Velletri dove, in regime carcerario, sconteranno la misura cautelare in condizioni da non produrre ulteriori minacce alle già tormentate vittime.

TORINO. PARTIVA IN TRENO PER NAPOLI CON UN 1 KG DI EROINA PURISSIMA.

Torino, 2 novembre 2018
LA GUARDIA DI FINANZA DI TORINO HA ARRESTATO UN CORRIERE DELLA DROGA
IN PARTENZA PER NAPOLI CON OLTRE 1 KG DI DROGA.

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E’ stato fermato mentre si accingeva a prendere un treno diretto a Napoli, il
venticinquenne arrestato, nei giorni scorsi, dalla Guardia di Finanza di Torino
perché trovato in possesso di 104 ovuli di eroina purissima.
A.A., queste le iniziali del giovane, è stato notato dalle Squadre Cinofile del Gruppo
Torino all’interno della Stazione Ferroviaria di Porta Nuova, mentre saliva
sull’intercity notte che ogni sera parte da Torino in direzione del capoluogo
campano.
Al suo passaggio, A.A. ha attirato le attenzioni dei Finanzieri ma soprattutto di
Jane, il pastore belga Malinois delle Fiamme Gialle, addestrato alla ricerca di
sostanze stupefacenti.
Approfondito il controllo, i Finanzieri hanno infatti rinvenuto, celati in una calza di
nailon all’interno del bagaglio del ragazzo, una settantina di ovuli di eroina e
cocaina purissima.
L’atteggiamento particolarmente nervoso del ragazzo ha comunque indotto gli
inquirenti a sottoporlo ad esami diagnostici presso l’ospedale Molinette di Torino,
esami questi, che hanno inequivocabilmente mostrato la presenza di ulteriori corpi
estranei ingeriti dal ragazzo, confermando così i sospetti dei Finanzieri.
Arrestato per traffico di sostanze stupefacenti, A.A., nigeriano, è stato condotto
presso il carcere Lorusso-Cutugno di Torino dove, nei giorni successivi al fermo, ha
evacuato ulteriori 32 tra ovuli di eroina e cocaina.
Oltre 1 kg le sostanze stupefacenti complessivamente sequestrate.
I controlli delle Guardia di Finanza di Torino, nelle aree cosiddette sensibili, quali
Terminal degli autobus, stazioni ferroviarie e della metropolitana, scaturiti anche a
seguito delle numerose segnalazioni giunte al numero di pubblica utilità “117”, si
inseriscono nel quadro della costante azione di controllo del territorio, svolta nei
principali punti di aggregazione della città, finalizzata a tenere alto il livello di
attenzione sulla diffusione e sul consumo di droghe.

ALESSANDRIA.LA CITTA’ DI ALESSANDRIA IN FIGURINE: ALBUM FIGURINE “ALESSANDRIA 850”.

Alessandria, 29 ottobre 2018

COMUNICATO STAMPA

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Album figurine ‘Alessandria 850’

Locandina 850 AL Biblioteca civica
Dal prossimo 31 ottobre sarà in distribuzione in tutte le edicole della città e dei sobborghi l’album ‘Alessandria 850’’, edito da UnionPubbli3, uno strumento ludico e ricreativo di grande valore per la riscoperta della ricchezza culturale e artistica della Città di Alessandria in occasione della celebrazione dell’850° anniversario fondativo della Città.
L’album è suddiviso in cinque capitoli:
Alessandria e i suoi Musei con immagini del Gabinetto delle Stampe, del Museo della Gambarina, del Museo del Cappello, della Biblioteca, delle Sale d’Arte, del Teatro delle Scienze e di Villa De Lavo a Marengo;
Alessandria e le sue chiese con immagini dell’ex convento di San Francesco, di Santa Maria dell’Olmo, della Chiesa della Beata Vergine del Monserrato, di Santa Maria del Carmine, della Chiesa di Santa Maria di Castello, della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, della Cattedrale, della Chiesa di S. Alessandro, della Chiesa di Santo Stefano e Martino, della Chiesa di San Giovannino e della Chiesa di San Rocco;
Alessandria e i suoi palazzi con palazzo Rosso, palazzo Civalieri, palazzo Conzani, palazzo Ferrari, palazzo Guasco, palazzo Ghilini, palazzo Cuttica, palazzo Inviziati e Palatium Vetus;
Alessandria e la sua Cittadella con cinque pagine dedicate alla settecentesca fortezza;
Alessandria nell’Ottocento con galleria Guerci, piazzetta della Lega, piazza Garibaldi e la Sinagoga.
La raccolta sarà composta da 360 figurine che mostreranno aspetti più o meno noti e scorci della Città e consentiranno di svolgere un inedito tour virtuale dei palazzi cittadini alla scoperta di angoli interni non sempre fruibili dal pubblico e che si svelano con tutto il loro fascino. In alcuni casi l’immagine dell’oggi è stata affiancata a ‘vecchie’ immagini in bianco e nero che mostrano l’allestimento e l’arredo fastoso delle stanze nei secoli scorsi.
Ciascuna sezione è arricchita da brevi testi informativi che impreziosiscono l’opera.
L’album sarà disponibile al costo di 3 € con una bustina di figurine in omaggio. Le singole bustine saranno in vendita a 0.60€
Nel corso dei mesi in cui sarà attiva la raccolta, il sabato mattina saranno organizzati, mensilmente, degli appuntamenti di scambio delle figurine doppie con la preziosa collaborazione della Biblioteca Civica ‘F. Calvo’ che metterà a disposizione le Sale Rosse per gli ospiti.
Il primo appuntamento si svolgerà sabato 1° dicembre, dalle ore 10 alle 12.
Orari e date dei successivi incontri saranno comunicate.

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Alessandria, 29 ottobre 2018
DICHIARAZIONI
“Alessandria diventa un album di figurine, può sembrare un cosa insolita e magari anche divertente, ma nell’anno ‘specialissimo’ in cui la nostra città celebra il proprio 850 anniversario fondativo ciò assume un significato importante – ha commentato il sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco -. Con questa raccolta di immagini, Alessandria si presenta con il suo vestito migliore, in una serie di scatti che sono testimonianza della vocazione artistica, culturale e turistica della nostra città, punto di partenza e arrivo, capoluogo e crocevia del Monferrato.
Alessandria mette in mostra i suoi tesori e scopre la sua bellezza, troppo spesso dimenticata anche dagli stessi alessandrini e riscopre la sua vera identità consegnando un messaggio ai posteri e guardando al proprio futuro con una prospettiva diversa.
La riflessione che abbiamo fatto su noi stessi e sulla nostra storia nell’anno in corso, vuole essere l’eredità di questi primi 850 anni:un messaggio da consegnare al domani per consentire ad Alessandria di appropriarsi del ruolo di primo piano che le appartiene.
Nell’era dei nativi digitali, dove lo scatto è breve e veloce, questo album di figurine vuole fissare dei momenti, dei punti fermi, creare una photo-gallery delle testimonianze più significative di cui dobbiamo essere giustamente orgogliosi, ripercorrendo la nostra storia a piccoli passi e proiettando la nostra Città in un futuro ideale in cui Alessandria non si chiude più in sé stessa, ma si apre al mondo.
Raccogliere le singole figurine, comporre le immagini, giocare come “da bambini” e completare questo album soprattutto con i più piccoli, cui questa eredità va consegnata, sarà un modo affascinante per riflettere sul nostro passato con una consapevolezza nuova che gli alessandrini hanno maturato in questo straordinario anno di eventi”.

“Si tratta di un’idea innovativa per conoscere e scoprire la nostra città in modo originale, attraversando tra le pagine secoli di storia – ha commentato l’assessore al Turismo, Mattia Roggero -. La ricerca delle figurine per completare l’album sarà una fermata obbligata per riflettere sul patrimonio storico artistico della nostra città e sui tesori che nasconde e, inoltre, divertirsi con gli scambi delle figurine creando dei momenti di aggregazione per la nostra comunità. Sarà interessante sfogliare l’album ‘a cielo aperto’, mentre si percorrono le nostre strade, per andare alla ricerca degli angoli più o meno noti,e ritrovarli fra le pagine dell’album”.

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INTRODUZIONE ALL’ALBUM
Il 1968 segnò un periodo di speranze e attese per questa città, si respirava la temperie di rinnovamento che caratterizzava l’intera nazione e il mondo occidentale. Il piano regolatore, in occasione degli 800 anni di Alessandria guardava al futuro con ardire tanto da prevedere una nuova zona di insediamento industriale e il raddoppio della popolazione; arrivò così la Michelin offrendo nuove opportunità di lavoro per una provincia ancora relativamente rurale. Le cronache d’allora raccontano, però, di un ostracismo da più parti: politicamente il piano fu bocciato dalla Regione Piemonte probabilmente anche sotto la pressione della intellighenzia e dell’imprenditoria locale per timore che un’offerta maggiore di lavoro avrebbe inevitabilmente alzato il costo della mano d’opera e avrebbe favorito l’attecchimento della lotta operaia che caratterizzava quegli anni. Il particolare primeggiò rispetto al bene collettivo e il piano di sviluppo naufragò.La popolazione non ha mai raggiunto i 200mila abitanti e a distanza di 50 anni la zona industriale, tranne sporadici rinnovamenti, è un’area ancora vergine da colonizzare.La frenata causata allora ha trascinato la città in uno stato dormiente identitario e in una mancanza di connotazione di ruolo a livello geografico – soltanto, a tratti, colmato dallo sviluppo ancora embrionale della logistica- che aspetta ancora di essere scritto. La Città di Alessandria, però, così vicina e parte integrante del Monferrato riconosciuto universalmente come patrimonio, è come se naturalmente solcasse la via della sua identità: quella culturale-turistica dimenticata da uomini, istituzioni e poteri troppo impegnati a guardare quello che si avrebbe voluto che fosse cinquant’anni fa. A ragione di ciò sono innegabili le peculiarità di Alessandria: tradizione, testimonianze storico-culturali, enogastronomia di eccellenza, caratteristiche insite che determinano la vocazione attraverso la quale la sua identità può finalmente essere palese e dominante al pari di altre città. A tal proposito, nelle pagine dell’album, sarà possibile, attraverso uno strumento ludico, scoprirne la ricchezza culturale e il suo destino inconfutabile che essa stessa ci palesa, sta a noi la capacità di guardare e vedere.
Fausta Dal Monte

NOVI LIGURE. LAVORATORI DELL’IPERDI’ SERVE ANCORA TEMPO PER VEDERE LA FINE DEL TUNNEL.

COMUNICATO STAMPA SU SITUAZIONE LAVORATORI IPERDI’ DI NOVI LIGURE

OK1- Immagine firma Antonio Torchia 02-01-2018

Purtroppo SERVE ANCORA TEMPO per avere un quadro più chiaro della situazione per i lavoratori di GCA  e di Nuova Distribuzione, ancora del tempo per vedere una luce concreta in fondo al tunnel.

Infatti ieri presso il Mise, da parte di GCA sono state date alle OO.SS. delle risposte che non delineano  ancora un quadro certo sul futuro dei lavoratori, è stato detto che vi sono trattative in corso per l’affitto  dei rami d’azienda e che riguarderebbero singoli Punti di vendita, quello di Novi Ligure dovrebbe essere  incluso in con altri tre in tempi molto ravvicinati, una notizia già fatta passare da settimane che però allo
stato attuale non vede ancora una data precisa.
Dall’incontro sono emerse le molteplici problematiche per la grave situazione generale di GCA, e relative  dichiarazioni d’intenti che verranno messe in campo, nell’insieme spiragli ed impegni per una gestione  complessiva delle problematiche che verranno anche affrontate lunedì 05.11.2018 nell’incontro presso il  Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
INUTILE DIRE CHE ANCHE QUESTI LAVORATORI CON LE LORO FAMIGLIE richiedono la giusta attenzione, in  quanto l’anello più debole di questa brutta storia, i quali hanno aspettato con dignità, ma con fortissimo  disagio, gli stipendi di agosto, settembre e ottobre per pagare le bollette, l’affitto, per fare la spesa,  mangiare e per tutto quello che ne consegue.