STA SUCCEDENDO AD ASTI.
Gli anziani vittime di truffe da Milano ad Asti passando per Genova e Torino si sono moltiplicate e sono sempre di più gli anziani che spesso non denunciano perché ignari di essere vittime di un raggiro.
In questi giorni Asti è al centro delle truffe aii dani degli anziani, telefonate moleste e richieste di denaro.

La tecnica per intrufolarsi in casa degli anziani usata in questo periodo ad Asti è quella del figlio coinvolto in un incidente stradale, illeso, ma con l’auto distrutta e i danni da pagare.
CRONACA DELLA TRUFFA.
Prima fase: i truffatori si informano delle generalità della vittima, l’indirizzo di casa, il numero di telefono, se ci sono congiunti conviventi, i figli e i nipoti eventuali.
Questa fase è molto delicata perchè molte informazioni non sono di dominio pubblico quindi potrebbero essere state estorte oppure è probabile l’esistenza di un basista che fornisce le informazioni.
Fase due: I truffatori inscenano un finto incidente in cui è rimasto coinvolto un parente, un congiunto della vittima, ma ovviamente l’incidente è falso e completamente inventato per potersi introdurre in casa dell’anziana vittima.
Fase tre: Uno dei delinquenti telefona alla vittima con fare molto educato e sicuro: ” Buongiorno signora (segue solitamente il cognome da nubile, fatto molto curioso e sospetto perché le nostre mamme e nonne dopo il matrimonio tendevano ad assumere il cognome del marito o il doppio cognome) mi scusi, mi spiace disturbarla, ma volevo avvisarla che suo figlio è stato vittima di un incidente stradale, ma stia tranquilla sta bene, l’auto e distrutta e lui è in stato di fermo in caserma. Per la conferma, se vuole le passo il maresciallo che le spiegherà quanto accaduto e perché è in stato di fermo di polizia o se preferisce le do il numero di un avvocato di fiducia al quale deve rivolgersi”.
Detto ciò la telefonata prosegue con la richiesta di risolvere amichevolmente l’incidente versando una somma di denaro ad un referente inviato dal fantomatico avvocato o dal maresciallo per evitare ulteriori guai giudiziari al figlio e risolvere amichevolmente la controversia.
Il truffatore a quel punto cheiede alla vittima se è sola in casa o se è in compagnia di qualcuno, un congiunto, un amica oppure un parente. Se la vittima è in compagnia il delinquente desiste almeno momentaneamente, ma se l’anziana è sola allora non si farà scruopoli a presentarsi alla porta della vittima.
La signora ignara del fatto che tutto e frutto di una montatura e di una truffa troppo spesso acetta di aiutare il figlio, quando mai una madre nega una tale richiesta, e a quel punto scatta la trappola. Il truffatore con una scusa si infila in casa e chiede alla vittima dove tiene il denaro contante, ma vanno bene anche i gioelli di famiglia purché di valore per pagare i danni causati dal figlio.
L’intruso oltre ad arraffare quanto può dalla vittima. rovista anche nei cassetti della malcapitata e ruba tutto quello che riesce a portare via.
Alla vitima a quel punto non resta che fare denuncia e sperare di recuperare qualcosa.
I CONSIGLI DELLE FORZE DI POLIZIA PER EVITARE SPIACEVOLI INCONTRI E INTRUSIONI INDESIDERATE IN CASA:
non aprire mai a sconosciuti;
non accettare consegne postali dirette ma, al contrario, farsi lasciare la corrispondenza sullo zerbino o nella cassetta della posta;
fare attenzione a chi dice di essere un tecnico (di luce, gas, acqua, telefono…) perché può essere un truffatore;
non fornire mai indicazioni riguardanti il proprio patrimonio;
non fornire assenso ad alcuna proposta commerciale o contratto proposto al telefono (anche qualora appaia favorevole e molto conveniente) se non dopo attenta e precisa analisi di tutte le clausole contrattuali e a condizione che sia stato l’utente direttamente a richiederlo;
non accettare di fare acquisti proposti di persona da estranei e sconosciuti e non consegnare mai a questi contanti o assegni;
non firmare mai nulla se non in presenza di un famigliare;
spesso, nell’ultimo periodo, i truffatori criminali tentano di entrare nelle abitazioni private facendosi aprire con la scusa di un’emergenza dovuta ad una ‘fuga di gas’. In questo caso, sono soliti far disporre le proprie vittime in un’altra stanza (per garantire loro più sicurezza) per avere pieno “campo libero” e rubare indisturbati;
spesso, si registra pure il fenomeno che vede i truffatori criminali chiedere denaro agli anziani motivando tale richiesta con il fatto (falso, ma apparentemente credibile) che ad un loro familiare (nipote, figlia/o…) sia successo un incidente grave o si sia ritrovato in gravi difficoltà economiche. In questo modo, agendo direttamente sugli affetti più profondi dei truffati si fanno consegnare denaro o gioielli.
Se si ha il sentore di essere (o di essere stati) vittima di un truffa bisogna segnalare tempestivamente l’accaduto alle Forze dell’Ordine al numero unico di Emergenza (112);
al numero di Pronto Intervento della Centrale Operativa della Polizia di Stato o della Polizia Municipale
IMPORTANTE: EVITARE DI RESTARE SOLI IN CASA QUANDO SI PENSA DI DOVER ASPETTARE UN TECNICO DEL GAS, DELLA LUCE, UN FATTORINO O PEGGIO QUALCUNO CHE DEVE RISCUOTERE SOMME DI DENARO.
GLI ORGANI DI POLIZIA, POLIZIA DI STATO, CARABINIERI, POLIZIA MUNICIPALE E GUARDIA DI FINANZA NON INCASSANO DENARO PER RISOLVERE PER RISOLVERE CONTROVERSIEECONOMICHE DERIVANTI DA INCIDENTI STRADLI O ALTRO.
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