Mese: aprile 2022

ALESSANDRIA. VITTORIA ALESSANDRIA VOLLEY SERIE C con OVADA e PLAYOFF

BRAVISSIME!
L’ALESSANDRIA VOLLEY SERIE C FEMMINILE CONQUISTA IL PASS PER I PLAYOFF


Sabato al Palacima di Alessandria è andato in scena il diciannovesimo atto del campionato di serie C femminile. Diciannovesimo atto di un “film” che ha visto, al di là delle più rosee aspettative, le ragazze alessandrine staccare il pass per i playoff. L’obiettivo prefissato dalla Società e dallo staff tecnico di inizio stagione per questo team, che ricordiamo ha una età media di 17 anni e tutte provenienti dal settore giovanile alessandrino diretto dal D.T. Massimo Lotta, era la salvezza, una salvezza possibilmente tranquilla senza passare dai playout. Ma strada facendo, partita dopo partita, soprattutto dopo la pausa causa covid, si è registrata una importante crescita tecnica e tattica unita alla acquisizione di una mentalità vincente e di una elevata autostima che hanno portato la formazione di coach Marco Ruscigni dapprima ad una salvezza tranquilla e con largo anticipo, quindi obiettivo stagionale raggiunto. Come si diceva grazie ad una crescita esponenziale che ha portato ad ottenere 9 vittorie nelle ultime 10 giornate si è giunti al penultimo atto di questo girone con l’Alessandria volley in terza posizione, quattro i pass per accedere ai playoff, ed un solo punto da conquistare per raggiungere la matematica certezza ad una giornata dal termine.

Qui siamo allora a descrivere quel diciannovesimo atto che si citava all’inizio. Diciannovesimo atto che ha visto l’Alessandria volley affrontare l’Ovada pallavolo sesta forza del girone C del campionato di serie C femminile. Diciannovesimo atto che ha visto l’Alessandria Volley vincente per 3 set ad 1 con i parziali di 25 a 21, 25 a 17, 22 a 25 e 25 a 20 portando il bottino di vittorie a 10 nelle ultime 11 giornate e risultato più importante l’aver staccato il pass per i playoff con una giornata di anticipo. Bella partita ricca di spunti interessanti e buon gioco messo in campo dalle due contendenti di fronte ad un numerosissimo, entusiasta e “chiassosissimo” pubblico che non ha smesso un istante di incitare le proprie beniamine locali. Manca ancora una giornata di campionato in questo girone e sabato prossimo sarà altro derby provinciale infatti, in trasferta, avversario di turno per l’Alessandria Volley sarà la Fortitudo Occimiano seconda forza del girone. Al termine di questa diciannovesima giornata il tabellone scrive questa classifica: Lilliput 52, Fortitudo Occimiano 45, Alessandria Volley 39, Safa 37, Montalto Dora 36, Ovada 30, Venaria Real 22, Playasti 17, Valenza 16, To.volley 11, Vercelli 10.


A questo punto è doveroso citare le atlete che guidate da coach Marco Ruscigni e dal secondo e preparatore atletico Giorgio Oberti hanno compiuto questa “impresa” partendo dalla capitana Romina Marku (2003), Arianna Bernagozzi (2002), Chiara Cazzulo (2002), Alessia Falocco (2004), Melissa Franzin (1999), Matilde Furegato (2004), Alice Giacomin (2006), Elisa Marku (2006), Laura Nieddu (2004), Francesca Oberti (2004), Giulia Ponzano (2004), Martina Ronzi (2002), Martina Sacco (2006) ed Elisa Serone (2004). E per finire non possiamo non citare due alfiere di questo team sempre presenti nella prima parte della stagione Martina De Magistris (1998) attualmente in stand-by in Finlandia per motivi di studio e Veronica De Meo (1993) attualmente fuori dai giochi perché lei e il marito Ricky Tavernelli, giocatore e capitano della Bertram Derthona Basket di serie A, hanno messo a segno il loro miglior punto vincente in quanto sono in attesa del loro primo figlio.
Queste le impressioni del Presidente dell’Alessandria Volley Andrea La Rosa.


“Abbiamo raggiunto un risultato strepitoso al di là di ogni aspettativa e non certo con i favori del pronostico. E’ il frutto del grande lavoro dell’allenatore e di tutto lo staff tecnico, ma il merito è da ascrivere principalmente alle ragazze. Hanno iniziato la stagione con qualche difficoltà, ma non hanno mai smesso di lavorare, anzi hanno aumentato la qualità e l’intensità degli allenamenti credendo in loro stesse e nel gruppo. Così allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, sono diventate una squadra solida, compatta, coesa, capace di inanellare dieci vittorie nelle ultime undici giornate, facendo 30 punti e balzando dai 9 punti all’attivo a 39, raggiungendo la qualificazione matematica ai playoff già dalla penultima giornata. A loro dico che vincere aiuta, ma soprattutto insegna a vincere. Siamo tutti consapevoli che gli step da fare sono ancora molti.

Dobbiamo crescere nei fondamentali e nelle letture delle situazioni di gioco, ma adesso sul campo c’è una squadra già capace di fare grandi cose, come ha dimostrato a tutti. Sono sicuro che nei playoff spenderemo fino all’ultima goccia di sudore e batterci sarà difficile per chiunque. Onore alle nostre ragazze. Hanno ancora tanta strada da percorrere, ma quello che stanno facendo è sotto gli occhi di tutti, ed io, nel vederle giocare, personalmente gli occhi me li lustro”.

GENOVA. GENOA 1 CAGLIARI 0. AL GRIFONE SERVONO 89 MINUTI PER FAR RINASCERE LA SPERANZA.(LA FOTCRONACA)

La gara di ritorno del campionato di calcio serie A TIM tra Genoa e Cagliari si è disputata sul campo dello stadio Ferraris di Genova tra con calcio di inizio alle 18.

Una sfida decisiva per il Genoa in chiave salvezza. Le due formazioni hanno affrontato un campionato difficile ed entrambe sono a rischio retrocessione.

I rossoblù di Blessin, reduci da tre ko di fila, sono ultimi in classifica con Salernitana e Venezia, ma i campani della Salernitana devono recuperare due partite, i lagunari una.

Il Cagliari di Walter Mazzarri dopo cinque sconfitte consecutive sono tornati al successo con Deidola contro il Sassuolo firmato Deiola.

Nelle ultime sei gare interne di Serie A contro il Cagliari, il Genoa ha raccolto cinque vittorie e un pareggio mentre l’ultimo successo del Cagliari al Ferraris contro il Grifone risale al 19 aprile 2014.

GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Frendrup, Ostigard, Bani, Vasquez; Badelj, Sturaro; Amiri, Galdames, Portanova; Ekuban. Allenatore: Blessin. 

CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Altare, Ceppitelli, Carboni; Bellanova, Deiola, Grassi, Marin, Dalbert; Joao Pedro, Keita. Allenatore: Mazzarri. 

ARBITRO: Valeri di Roma 2.

ASSISTENTI: Alassio-Rocca. 

IV UOMO: Cosso.

VAR: Abisso.

ASS. VAR: Ranghetti.

Il Genoa di Blessin torna a credere nella salvezza dopo la vittoria all’89° contro il Cagliari. Il Genoa deciso a vincere la partia, ma che non riesce a finalizzare il risultato per la granitica difesa del Cagliari pronta a vanificare le ambizioni dei Grifoni.

Il Cagliari sfiora l’impresa al Marassi nella ripresa con Joao Pedro che colpisce il palo pieno, Blessin cambia la squadra in campo con Melegoni e Destro, ma M. BADELJ all’89° batte Cragno e segna per il Grifone il goal del vantaggio, che da la svolta a una gara che sembrava segnata alla parità.

ALESSANDRIA. FESTEGGIAMO IL NOSTRO 25 APRILE DI LOTTA CONTRO TUTTE LE INGIUSTIZIE.

L’unica guerra giusta fu combattuta dai partigiani contro il Nazi-fascismo, per la liberazione dell’Italia dalla dittatura e dalla tirannia di un manipolo di delinquenti che si impossessarono del potere appoggiati dagli industriali e dai latifondisti agrari con la complicità della Monarchia e delle istituzioni italiane.

L’Italia degli esperti virologi, economisti, strateghi militari, moralisti e pacifisti a corrente alternata bucano lo shermo, ci raccontano cosa fare, come dobbiamo pensare, che cosa possiamo o non possiamo dire e quale posizione prendere nei confronti della guerra tra Russia e ucraina.

“LA GUERRA FA SCHIFO, MA NON SOLO QUESTA GUERRA, TUTTE LE GUERRE FANNO SCHIFO”.

LA PACE SI COSTRUISCE CON LA DIPLOMAZIA SE LE DIPLOMAZIE VOGLIONO LA PACE, MA SE QUALCUNO PENSA DI PORRE FINE A UN CONFLITTO INDOSSANDO UN ELMETTO, LA DIVISA E IMBRACCIANDO UN FUCILE, SCENDENDO IN UNA TRINCEA, ALLORA,SECONDO ME, NON HA CAPITO NIENTE E DALLA STORIA NON HA IMPARATO NIENTE”.

In particolare quello che nel nostro giornale (microscopico se confrontato al bombardamento mediatico di questi giorni, dall’inizio del conflitto) e fare una ricostruzione storica per individuare e chiarire le responsabiltà nel conflitto Russia-Ucraina. Siamo partiti dalla rivolta di piazza “Maidan” del 2014, che se pur inizialmente aveva riscosso delle simpatie poi si è trasformata in qualcosa di diverso. La rivolta, come quella di gilet gialli in Francia o dei NoVax italiani è stata strumentalizzata e deviata verso una deriva violenta.

I fatti del 2 Maggio 2014 chiariscono perfettamente quali erano le intenzioni e gli scopi dei neonazisti ucraini: “veicolare la rivolta contro gli esponenti, tutti gli esponenti, di sinistra e del sindacato, che si è concretizzato con l’assalto alla sede del sindacato, dato alle fiamme , intrappolando e uccidendo all’interno alcune centinaia di simpatizzanti di sinistra e del sindacato. Coloro che tentavano di mettersi in salvo veniva bersagliato con colpi di pistola e di fucile. Quella strage segnò anche la fine della volontà democratica della rivolta.

L’esercito e le milizie del battaglione Azov, dichiaratamente neonazista, dopo i fatti di Odessa hanno attaccato e ucciso oltre 14.000 civili nel Donbass e nelle province russofone. Zelesky che di li a qualche anno è andato al potere si è appoggiato ai gruppi dell’estrema destra neonazista ucraina, ha incorporato due battaglioni formati da neonazisti nella guardia nazionale e nell’esercito dando formalmente un copertura legale ai massacri degli ucraini russofoni.

L’Europa, gli Usa, gli Inglesi e la NATO non solo non hanno mosso un dito per fermare i massacri in Donbass anzi hanno organizzato l’addestramento dei neonazisti del Battaglione Azov, hanno armato e dispiegato in territorio ucraino armi di provenienza occidentale e inviato in Ucraina consiglieri militari.

Le istituzioni hanno impedito che gli assassini di Andrea Rocchella, il cui assassinio è stato pubblicizzato dai media Ucraini vicini ai gruppi attivi nel Donbass come:”LIQUIDATO”, (nel mirino per i reportage sui crimini in Donbass è stato inseguito e ucciso dai miliziani a colpi di mortaio) condannati a 24 anni di reclusione dal tribunale italiano scontassero la loro pena e preteso la restituzione all’Ucraina e il loro reinserimento nella Guardia nazionale Ucraina.

Le guerre e dei fallimenti dei conflitti creati, nati dalle mezonìgne dei media e creati ad arte dagli USA e dall’Europa partendo dalla disgregazione della Jugoslavia, fomentata, organizzata e finanziata dall’Europa, e del conflitto che è seguito nella regione.

Il Bombardamento della Serbia, che ci ha visti in prima linea.

Possiamo parlare dell’invasione dell’Iraq in cui sono state uccisi quasi 2 milioni di civili, l’invasione dell’Afganistan, la guerra e i massacri in Siria da parte dell’ISIS , creata, organizzata e finanziata da USA e Turchia.

Parliamo dei Curdi, nostri alleati nella guerra contro lo stato Islamico, poi abbandonati da Donald Trump al loro destino e fatti massacrare dall’esercito turco con l’appoggio dei miliziani dell’ISIS reintegrati nelle milizie turche.

Parliamo della Palestina e di 3 risoluzioni dell’ONU che Israele non ha mai rispettato, ma nessuno ha messo sanzioni sullo stato ebraico.

Il 25 Aprile festeggiamo la liberazione da tutti le ingiustizie, dai tradimenti e dalle menzogne che gettanoi benzina sul fuoco dei conflitti perché la Pace si fa con la Pace e non con le armi.

IL PROGRAMMA DELLA CERIMONIA DELLA FESTA DELLA LIBERAZIONE AD ALESSANDRIA:

I Soggetti istituzionali coinvolti nella diretta promozione della celebrazione del 25 aprile di quest’anno ad Alessandria sono, oltre all’Amministrazione Comunale, la Provincia di Alessandria, l’ANPI-Comitato Provinciale di Alessandria, l’Istituto del Nastro Azzurro tra Combattenti Decorati al Valor Militare, l’ISRAL Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi” e l’Associazione Memoria della Benedicta.

La cerimonia si avvale anche della partecipazione dell’Associazione Culturale Luciano Bevilacqua con la Banda Civica Orchestra di Fiati G.

Cantone Alessandria.

Gli eventi è la seguente: ore 8:30 – Cimitero urbano Monumentale di Alessandria Deposizione di una corona d’alloro nell’Atrio di ingresso alla lapide per i Caduti e sosta commemorativa al Sacrario dei Caduti per la Libertà.

ore 9 – Cittadella di Alessandria, ingresso da via Pavia Deposizione di una corona d’alloro alla lapide in ricordo dei Partigiani fucilati nella fortezza Trasferimento in Piazza Giovanni XXIII.

ore 9:30 – Cattedrale di San Pietro Apostolo Celebrazione Eucaristica officiata da S.E.Mons.Guido Gallese, Vescovo di Alessandria, in suffragio dei Partigiani caduti.

Al termine della funzione religiosa, nella Sala del Capitolo della Cattedrale, verrà letto il testo, firmato in quel luogo, della dichiarazione di resa delle forze armate tedesche e repubblichine nella Città.

Formazione del corteo, accompagnato dalla Banda Civica “Orchestra di Fiati G. Cantone” di Alessandria, e trasferimento, lungo via Parma, al Palazzo di Città.
ore 10:30 – Androne e Corte del Palazzo di Città di Alessandria
Deposizione di una corona d’alloro in ricordo dei Caduti per la Libertà e cerimonia di disvelamento della targa in ricordo del conferimento della Cittadinanza Onoraria di Alessandria al Milite Ignoto. A seguire, ripresa del corteo con percorso: piazza della Libertà, via dei Martiri, corso Roma, corso Crimea, Monumento ai Caduti dei Giardini Pubblici.
ore 11:15 – Monumento ai Caduti, Giardini Pubblici di corso Crimea
Schieramento del picchetto d’onore interforze – Ingresso nello schieramento dei Labari e dei Gonfaloni Cerimonia dell’Alzabandiera – Onori ai Caduti e deposizione corona d’alloro al Monumento.
Saluto a cura di Dario Gemma (Presidente Sezione Comunale A.N.P.I. Alessandria), del Presidente della Provincia di Alessandria e del Sindaco della Città di Alessandria. A seguire: Orazione Ufficiale a cura del dr. Davide Conti storico, saggista, consulente dell’Archivio Storico del Senato della Repubblica.
Lettura della motivazione della Medaglia d’Oro Al Valor Militare concessa al Gonfalone della Provincia di Alessandria per l’attività partigiana delle sue Comunità.
ore 12.30 – Conclusione della Cerimonia
Si segnala infine che Corone d’alloro nel corso della giornata verranno altresì collocate presso il Monumento ai Caduti sia di Casalbagliano che di Cantalupo nonché presso la Lapide in ricordo di Luiz Lopes Dornelles, pilota del 1° Gruppo da Caccia della Forza Aerea Brasiliana in Italia, abbattuto il 26.4.1945 vicino all’attuale sede del Liceo Scientifico “G. Galilei” di Alessandria.

ASTI. G.di F.- OPERAZIONE ICARO, SEQUESTRATI 17 AEROMOBILI PER CONTRABBANDO.

Comando Provinciale Asti

La prima fase dell’operazione “ICARO” della Guardia di Finanza di Asti aveva portato nel mese di maggio 2021 al sequestro preventivo di 17 aeromobili, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Asti, disposto dal GIP del Tribunale di Asti e finalizzato alla confisca degli aeromobili per un controvalore complessivo pari a 10 milioni di euro per il reato di contrabbando doganale.

Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Asti, fatto emergere l’esistenza di una struttura che organizzava e gestiva le pratiche funzionali al conferimento in trust di diritto statunitense di aeromobili e così agendo li avrebbe esentati, in concorso coi singoli beneficiari-utilizzatori, n. 17 velivoli immatricolati presso il registro aeronautico della F.A.A. (Federal Aviation Administration) dal pagamento dei diritti di confine per circa 2,5 milioni di €.

ma gli aeromobili venivano dissequestrati nel giugno del 2021 a seguito di accoglimento da parte del Tribunale del Riesame del ricorso proposto dalle difese degli indagati.

Nel gennaio del 2022 la suprema Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Asti, riconosceva, in sostanza, che sussisteva il fumus del reato di contrabbando e perciò rimetteva la questione al Tribunale del Riesame di Asti.

Qualche giorno fa, il Tribunale di Asti confermava l’originario decreto di sequestro preventivo emesso nel 2021 dal G.I.P. e la Guardia di Finanza di Asti provvedeva ad apporre nuovamente il vincolo cautelare sui velivoli oggetto del presunto contrabbando.

L’operazione è stata avviata stamane dai militari del Comando Provinciale di Asti (che sta operando con la collaborazione di altri Reparti del Corpo di Bolzano, Terni, Foligno (PG) e Vittoria (RG)) ed ha interessato il territorio delle province di Genova, Milano, Bolzano, Cremona, Padova, Ravenna, Massa Carrara, Reggio Emilia, Terni, Perugia, Ragusa.

Fatte salve le successive valutazioni di merito, l’esecuzione di tale attività di polizia giudiziaria e di polizia economico-finanziaria conferma il costante impegno della Guardia di Finanza al contrasto delle frodi in materia doganale e fiscale, con il continuo coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, per la tutela del bilancio dell’UE e dello Stato mediante il presidio del sistema economico e finanziario a beneficio della collettività.(fonte Guardia di Finanza).

UDINE. POLIZIA DI STATO. POSATE PIETRE DI INCIAMPO IN MEMORIA DI 9 POLIZIOTTI MORTI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO NAZISTI.

Udine: posate pietre d’inciampo per 9 poliziotti.

 

Nel luglio del 1944 gli uffici della questura di Udine vennero circondati dalle SS ed una quarantina di poliziotti vennero arrestati perché sospettati di attività antinazista. Dieci di loro furono deportati nei campi di concentramento e solo uno riuscì a sopravvivere, segnato però indelebilmente da quei tragici fatti. A non fare ritorno furono il vice commissario aggiunto Filippo Accorinti, la guardia di ps Alberto Babolin, il vice brigadiere Bruno Bodini, l’applicato di ps Giuseppe Cascio, la guardia di ps Mario Comini, il commissario Antonino D’Angelo, la guardia di ps Anselmo Guido Luigi Pisani, il vice commissario Mario Savino ed il commissario Giuseppe Sgroi.

Pietre d'inciampo e roseIn ricordo dei 9 poliziotti uccisi per aver difeso la popolazione dalle violenze naziste, questa mattina, nove pietre d’inciampo sono state posate, alla presenza del capo della Polizia Lamberto Giannini, in via Treppo, sede dell’allora Questura che oggi ospita il Conservatorio statale di musica Jacopo Tomadini.
La cerimonia, moderata dall’assessore alla cultura del comune di Udine, Fabrizio Cigolot e fortemente voluta dal questore di Udine Manuela De Bernardin, dal sindaco Pietro Fontanini e dalla locale sezione dell’Associazione nazionale Polizia di Stato, si è svolta alla presenza di alcuni familiari dei nove caduti e del figlio del maresciallo Spartero Toschi, l’unico sopravvissuto. L’intento è quello di restituire alla coscienza collettiva il ricordo di questi valorosi poliziotti che hanno sacrificato la propria vita per difendere la collettività ed i valori di civiltà, umanità e giustizia.

Udine: posate pietre d’inciampo per 9 poliziottiNel suo intervento conclusivo, il capo della Polizia Giannini ha evidenziato come “Queste pietre d’inciampo ricorderanno per sempre storie importanti che per noi sono esempi luminosi nei momenti più difficili perché i nostri caduti rappresentano la nostra Stella Polare” il Prefetto ha poi proseguito sottolineando l’importanza della presenza dei giovani e dell’interesse loro dimostrato per la cerimonia e ha ribadito e concluso “noi ce la metteremo tutta per garantire loro un futuro di crescita democratica”.

Udine: posate pietre d’inciampo per 9 poliziottiPer l’occasione, Mario Savino, in rappresentanza dei familiari dei nove poliziotti, ha voluto ringraziare la Polizia di Stato e gli organizzatori della cerimonia per aver onorato la memoria di questi giovani agenti che, senza mai esitare, si immolarono in difesa di libertà e democrazia. La giornata è stata arricchita dal commovente monologo dell’attrice Gioia D’Angelo, nipote del commissario Antonino D’Angelo e dalle riflessioni degli studenti del Liceo classico Stellini, presenti all’evento.

Udine: posate pietre d’inciampo per 9 poliziottiLe pietre, infine, hanno ricevuto la benedizione da parte dell’arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzoccato.

Nell’atrio di Palazzo Morpungo, luogo della cerimonia, è stata allestita, inoltre, la mostra “2022–Pietre d’inciampo”, curata da Silvia Bianco e Anna Colombi e composta da pannelli biografici, uniformi e materiali d’epoca allestita per ricordare i tragici eventi che in quegli anni bui colpirono la questura e la città di Udine.

Conclusa la cerimonia il capo della Polizia ha raggiunto la Questura per deporre un mazzo di fiori presso la stele commemorativa dedicata ai nove caduti e per incontrare una rappresentanza di personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione civile.