Una banda specializzata in furti di merci dai tir in sosta, soprattutto autoricambi, è stata sgominata dalla Polizia stradale. All’operazione hanno partecipato anche gli agenti della Polstrada di Alessandria.

Il lockdown totale dello scorso anno non ha bloccato il lavoro illecito di una banda specializzata nei furti ai Tir in sosta nella aree di parcheggio.
Una organizzazione specializzata nel furto e la ricettazione di merce trasportata sui Tir in sosta e nelle aziende che operano nel settore dei ricambi per auto e le forniture per l’automotive indipendente.
A farne le spese anche una azienda leader nel settore degli autoricambi che non è sfuggita all’attenzione della banda, che nel tempo ha depredato i Tir dei ricambi più costosi e appetiti dal mercato nero dei ricambi auto, kit frizioni soprattutto mentre la merce di minor valore oppure ritenuta non indispensabile veniva lasciata nelle nelle casse usate per il trasporto e destinate alla clientela di tutta Italia.
Le indagini, condotte dalla squadra di polizia giudiziaria del compartimento polizia stradale Piemonte e Valle d’Aosta di Torino e coordinate dalla locale procura, son iniziate a ottobre del 2019 per fare luce su una lunga serie di furti che hanno coinvolto autoarticolati in sosta presso le aree di servizio della rete autostradale dell’area metropolitana torinese.
I rimorchi venivano derubati del carico dopo l’ispezione che la banda faceva dopo aver prodotto squarci nei teloni con l’utilizzo di taglierine.
Gli agenti hanno diretto le indagini su un gruppo di persone di etnia rom dimorante nel quartiere Mirafiori Sud di Torino, che con cadenza quotidiana nelle ore notturne perlustravano palmo a palmo le aree di servizio e di parcheggio del sistema autostradale dell’area torinese.
Il gruppo dopo aver depredato i mezzi del carico lo nascondevano nei locali del gruppo per poi cederlo ai ricettatori per essere messo in vendita on line a prezzi stracciati, 25 euro per un Kit che nei normali esercizi di rivendita poteva anche costare alcune centinaia di euro. 190 euro il prezzo al cliente per un kit per Panda mentre un kit per Volvo o Mitsubishi poteva arrivare anche a 700 euro.
Il gruppo non ha limitato le attività neppure nei mesi caldi del lockdown, marzo-maggio del 2020, in cui la circolazione delle merci è stata particolarmente contenuta.
La banda di ladri ha invece incrementato le attività criminali proprio in quel periodo e interessato le abitazioni private, i distributori carburanti e i supermercati, che hanno subito ingenti danni alle strutture.
L’indagine condotta dalla Polizia di Stato ha consentito di acquisire importanti elementi probatori per 64 episodi illeciti ed è stata caratterizzata dal sequestro di beni provenienti dai furti il cui valore complessivo è stato stimato in svariati milioni di euro.
La refurtiva sequestrata dalla attività criminale è composta per lo più da grandi quantità di ricambi per auto e di forniture per l’automotive di una nota multinazionale francese già presa di mira nefgli anni scorsi e alla quale sono stati provocati danni per centinaia di migliaia di euro: dalle ispezioni e dagli inventari riferiti agli ultimi episodi criminali risulta che l’azienda abbia subito il furto di almeno 800 kit frizioni per un danno di 400 mila euro mentre un tentato furto non era andato a buon fine a causa del maltempo che aveva fatto sprofondare nel terreno, reso molle e poco consistente sotto il peso dei mezzi stracarichi di refurtiva, due camion carichi di merce proveniente dai magazzini dell’azienda.
Gli autori del tentato furto, dopo aver tentato invano di liberare i camion impantanati fuggirono a piedi nella campagne circostanti facendo perdere le loro tracce, Un fatto su cui furono avviate indagini senza risultati concreti, ma che per le modalità, la conoscenza degli ambienti e il momento in cui venne organizzato fece pensare a un basista interno all’azienda in grado di muoversi agevolmente, controllare l’arrivo di persone interne all’azienda se pur in un orario inconsueto,( non in orario di lavoro), e impedire al servizio di guardia, attivo 24 ore al giorno, di espletare l’attività di controllo.
Gli elementi di prova raccolti contro la banda di Rom hanno consentito al pm di richiedere l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 persone concessa dal gip del Tribunale di Torino, che ha stabilito per 9 persone la detenzione in carcere, per una gli arresti domiciliari, per un’altra l’obbligo di dimora e per altre 2 l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’intervento è stato eseguito dalla Squadra di P.G. della Polizia Stradale di Torino con l’ausilio di personale delle Sezioni Polizia Stradale di Torino, Alessandria, Novara e Vercelli nonché di quello del Reparto Prevenzione Crimine di Torino.
Categorie:ALESSANDRIA, ANNUNCI ECONOMICI, CRONACA
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