CRONACA

FROSINONE. POLIZIA DI STATO. FAVOREGGIAMENTO DLL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA.

Frosinone: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, 10 arresti

La  Digos  di Frisone ha arrestato 10 persone di origine prevalentemente curdo-irachena, regolarmente soggiornanti nel nostro Paese, appartenenti a una organizzazione per l’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso il procacciamento e la falsificazione di documenti.

L’operazione è stata condotta dalla Digos di Frosinone in collaborazione con le questure di Roma e Parma e supportata dal Servizio per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo esterno della Direzione centrale della polizia di prevenzione.

L’indagine è partita nel 2017 in seguito al sequestro, nella provincia di Frosinone, di un’ingente somma di denaro in valuta contraffatta trasportata da quattro cittadini curdo-iracheni residenti in Europa.

L’attività investigativa ha consentito di scoprire un’organizzazione di carattere transnazionale specializzata nel favorire l’ingresso illegale di immigrati ai quali veniva richiesto il versamento di somme di denaro.

Gli extracomunitari venivano fatti entrare nell’area Schengen dalla Grecia che attraverso le frontiere di Bari, Roma, Venezia e Pisa. Dopo la temporanea permanenza in alcune abitazioni della Capitale gli stranieri, muniti di documenti contraffatti, proseguivano per i Paesi del Nord Europa. Per ogni singolo trasferimento veniva richiesta la somma di 2.500 euro attraverso l’hawala, ovvero un sistema di rimessa di denaro fortemente radicato nella cultura araba e basato sulla fiducia.

L’organizzazione riusciva ad accumulare ingenti somme di denaro e dopo averne destinata una cospicua quota per il sostentamento dell’intera struttura organizzativa, la banda inviava i restanti proventi all’estero, attraverso operazioni di money transfert.

Nel corso degli ultimi mesi i poliziotti hanno arrestato in Italia numerosi stranieri trovati in possesso di documenti contraffatti e hanno accertato come l’organizzazione si fosse adoperata per garantire anche il transito di minori non accompagnati attraverso finti nuclei familiari.