Mese: dicembre 2020

CHIETI. ESPLODE UNA FABBRICA DI FUOCHI D’ARTIFICIIO, CI SONO TRE VITTIME.

Tragedia a Casalbordino, esplode fabbrica.

L’esplosione si è verificata in una fabbrica di fuochi d’artificio a Casalbordino, in provincia di Chieti. In questi minuti il fuoco divampa senza controllo ed i vigli del fuoco stanno tentando di arginare le fiamme. Il sottosegretario al ministero degli Interni, Carlo Sibilia, in un tweet esprime vicinanza alla popolazione e alle famiglie delle, per ora confermati tre morti.

Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente.

ALESSANDRIA. ELETTA LA SEGRETERIA SPI CGIL.

Comunicato Stampa

Alessandria, 21 dicembre 2020

Claudio Gandini e Marisa Valente eletti nella Segreteria provinciale Spi Cgil con Antonella Albanese

L’assemblea dello Spi Cgil ha eletto, con voto a scrutinio segreto, il 18 dicembre la nuova segreteria provinciale proposta dalla segretaria generale Antonella Albanese , costituita da Claudio Gandini di anni 63 e Marisa Valente di anni 60.

Entrambi gli eletti vantano una lunga militanza nel sindacato oggi guidato da Maurizio Landini ed entrambi provengono dal settore chimico. Claudio Gandini dirige da qualche anno la Lega dei pensionati della “Fraschetta”, con sede a Spinetta Marengo.

Marisa Valente è stata anche nella segreteria camerale, ha diretto il patronato Inca provinciale e, negli ultimi due anni, ha operato a Parigi come dirigente dell’Inca France, la sezione francese del patronato Inca. “Sarà una segreteria concentrata – ha sottolineato la segretaria Albanese – sulle Leghe dei pensionati, cioè sul territorio, e sulla vita dei nostri anziani, anche con progetti mirati con il sostegno dell’Auser.

E sul nuovo modo di comunicare con le persone che rappresentiamo. La pandemia e la mascherina non ci vieteranno di trasmettere vicinanza e comunità alle persone più fragili, più deboli e di dare risposte ai loro bisogni”. “Ma soprattutto – ha aggiunto Albanese – sarà una segreteria impegnata sulle politiche che la nostra Camera del lavoro intraprenderà, poiché lo Spi è consapevole di rappresentare una quota rilevante di popolazione, di iscritti con precise e specifiche peculiarità ed esigenze a cui dobbiamo impegno e risposte”.

All’assemblea erano presenti il segretario regionale Beppe Mantovan , che con il suo intervento ha chiuso i lavori, Franco Armosino , segretario della Camera del lavoro di Alessandria (che si appresta a celebrare a gennaio i 120 anni dalla nascita) e Piero Barbesino, presidente dell’associazione di volontariato Auser. Ai nuovi eletti e alla nuova segreteria nel suo insieme, che entra in attività in una fase molto difficile per tutti e in particolare per le persone anziane che lo Spi Cgil rappresenta e tutela, vadano i più sinceri e calorosi auguri di buon lavoro. Nella foto allegata la nuova segreteria.

Da sinistra: Claudio Gandini, Antonella Albanese, Marisa Valente.

ALESSANDRIA. EUSEPI NON BASTA, LA PRO SESTO PAREGGIA DAL DISCHETTO.

Alessandria, le vittorie consecutive si fermano a 3.

La penultima partita del 2020 si chiude con un pari. I grigi non riescono a bucare la difesa nel secondo tempo e subiscono la rete del pareggio per via di un calcio di rigore. Non basta la fantastica girata di Umberto Eusepi al 21′, che sull’appoggio di testa di Cosenza, alla sua 4centesima presenza da professionista, trova la rete che sblocca il risultato.

Il primo tempo è a gestione grigia, la Pro Sesto non disturba quasi mai il portiere grigio e la difesa rimane a centrocampo. I grigi attaccano e provano varie volte la via del gol, trovandola al 21′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Il pallone spiove in area raccolto da Cosenza che appoggia per il numero 9 Eusepi che in due tempi stoppa si gira calciando al volo, un gol meraviglioso che porta così l’Alessandria in vantaggio. Passano i minuti e la palla rimane per lo più a centrocampo.

Nel secondo tempo la Pro Sesto esce dagli spogliatoi meno timorosa e timida ì, chiudendo anche ogni varco in difesa, complice anche il portiere che in alcune occasioni si rende protagonista di ottimi interventi. L’Alessandria prova comunque a penetrare la barriera scoprendosi e lasciando spesso il possesso agli avversari che sebbene arrivati a più vie in porta non riescono a centrarla. Il pareggio degli ospiti arriva al 64′, Palesi si incarica di trasformare il calcio di rigore concesso e lo trasforma piazzando la palla sotto la traversa.

La partita sembra essere comunque in mano dei padroni di casa fino a quando non cambia improvvisamente tutto con l’espulsione di Prestia. La scivolata in ritardo sull’attaccante lombardo costa il doppio giallo e conseguente rosso, macchiando così la sua prestazione fino a qui impeccabile. Mister Gregucci sacrifica Arrigini e copre il buco in difesa lasciato da Prestia inserendo Scognamillo.

La partita dopo 4 minuti di recupero termina 1 a 1 lasciando l’amaro in bocca ai grigi, troppi errori e troppa poca incisione lì davanti. Un punto che soddisfa, invece, la formazione della Pro Sesto.

MEDITERRANEO. IL CIMITERO DEI SOGNI: “IL VIAGGGIO DELLA SPERANZA HA UCCISO 4 BAMBINI”.

Il mediterraneo continua a essere il cimitero dei viaggi delle speranza per raggiungere il sogno “Italia”.

4 bambini di due diversi gruppi familiari sono annegati nel canale di Sicilia poco dopo essere partiti dalla Libia su un barcone che è naufragato immediatamente aver lasciato le coste libiche.

L’ennesima strage di innocenti si è consumata mentre l’opinione pubblica è distratta dalle chiusure e aperture dei negozi. Ma i quattro bambini morti nel naufragio il Natale lo festeggeranno in fondo al mare nonostante i loro corpi siano stati recuperati dalla mezza luna rossa libica.

La vittima più piccola aveva solo cinque anni e forse non sapeva neppure che cosa è il Natale e ora che è morta non lo scoprirà mai, gli altri piccoli naufraghi avevano tra i sette e i dieci anni.

I corpi dei bambini morti sono stati recuperati 3 giorni fa dalle squadre di soccorso della Mezzaluna Rossa libica vicino alle coste di Harsha e Matrad, vicino ad Al-Zawiya, città della zona nord-occidentale nella regione della Tripolitania, sulla costa del Mediterraneo, a circa 45 chilometri a ovest di Tripoli. I feretri dei bambini sono stati trasferiti alla camera mortuaria dell’ospedale di Al Rahma di Zawiya per le formalità del caso e la sepoltura, come riporta su twitter Migrant Rescue Watch.

L’imbarcazione, partita dalle coste libiche per l’ultimo viaggio della speranza, stava attraversando il Canale di Sicilia quando è naufragata con 30 persone a bordo e nonostante i soccorritori siano stati avvertiti con una telefonata non c’è stato il tempo per salvare i bambini, recuperati vicino ad Al-Zawiya e il quarto ad alcuni chilometri più a ovest.

Il funzionario della Mezzaluna Rossa, Hassan Al-Bay, ha raccontato che i quattro bambini e le loro famiglie vivevano a Sabratha, nella Libia occidentale, ma erano originari dell’Egitto ed erano diretti in Italia.


Intanto è proseguito in sicurezza il trasferimento di 54 profughi siriani arrivati all’aeroporto di Fiumicino attraverso i corridoi umanitari attivati dalla comunità di Sant’Egidio, la federazione delle chiese Evangeliche e la chiesa Valdese con un protocollo siglato con il ministero dell’Interno e degli Esteri.

I nuclei familiari sono arrivati in Italia dai campi profughi in Libano dopo aver effettuato il tampone molecolare. I profughi giunti in Italia dal Libano sono donne sole con bambini e minori vulnerabili.

Raggiunta la destinazione di accoglienza osserveranno un periodo di quarantena di 14 giorni e intanto uno sbarco di migranti, con tutta probabilità 4 algerini, è stato registrato nel sud della Sardegna.

I quattro sbarcati poco prima nella zona di Sant’Anna Arresi sono stati bloccati dai carabinieri mentre camminavano lungo la strada provinciale e sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Monastir nel sud della Sardegna , dove rimarranno in quarantena.

Nonostante la rotta balcanica sia stata chiusa 4 anni fa proseguono senza sosta gli arrivi. In Serbia sono 6.015 i migranti ospitati in 19 centri di asilo e accoglienza, fra loro 660 minori, in larga parte di cittadini afghani, siriani e pachistani.

Durante la drammatica crisi migratoria del 2015-2016 la Serbia fu attraversata da oltre un milione di profughi in marcia versi i Paesi dell’Europa occidentale.

Un documento diffuso dal commissariato spiega che in Serbia ci sono oltre 800 mila profughi fuggiti da Bosnia-Erzegovina, Croazia e Kosovo durante i sanguinosi conflitti degli anni novanta, che portarono alla disgregazione della Jugoslavia.

BENGASI. IL PREZZO DELLA LIBERTA’ DOPO 108 GIORNI DI PRIGIONIA.

Bengasi. Stanno facendo rotta verso l’Italia i pescatori sequestrati in Libia per 107 giorni

Il premier e il ministro sono volati in Libia per ottenere la liberazione dei 18 membri dei due equipaggi di Mazara sequestrati da 107 giorni.


i pescatori di Mazara del Vallo sono liberi e stanno facendo rientro in Italia dopo 107 giorni di prigionia in Libia.

Il Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sono volati in Libia nei giorni scorsi per fare il passo decisivo in favore della libertà per i 18 pescatori chiusi nelle celle di 4 carceri libiche dal primo settembre 2020.

La liberazione è stata confermata ai familiari dall’unità di crisi della Farnesina: “Finalmente potremo riabbracciarli, adesso aspettiamo di sentirli presto, ancora non ci hanno chiamato ma presto lo faranno. Quando torneranno faremo una grande festa”.

Il sequestro dei 18 pescatori, 8 tunisini, 6 italiani, 2 indonesiani e 2 senegalesi era iniziato il primo settembre e sono stati trattenuti in Libia per 107 giorni e spostati in 4 carceri .

I pescatori al momento del sequestro, da parte delle motovedette libiche, si trovavano a bordo di due pescherecci di Mazara del Vallo, “Antartide” e “Medinea” con l’accusa, da parte delle autorità della Libia, è di avere violato le acque territoriali libiche, pescando nella zona che la Libia ritiene essere un’area di loro pertinenza, in base a una convenzione che prevede l’estensione della Zee (zona economica esclusiva) da 12 a 74 miglia.

Le milizie del generale Haftar, nei giorni immediatamente successivi al sequestro, avevano contestato, accusa risultata poi infondata, il traffico di droga, ma i sequestratori nel corso delle trattative avrebbero avanzato la richiesta di uno ‘scambio di prigionieri’, chiedendo l’estradizione di quattro calciatori/scafisti libici condannati in Italia per aver provocato la morte di 49 migranti.

Giuliano Pisapia, parlamentare Europeo e relatore permanente per la Libia, ha espresso la sua soddisfazione per la liberazione dei pescatori e l’esito della vicenda: “La liberazione dei pescatori è una splendida notizia ed è la conclusione di un intenso impegno diplomatico che ha coinvolto non solo il nostro Governo, ma anche le istituzioni europee, a partire dal Parlamento. Nella gioia del momento non possiamo però dimenticare che questa vicenda è andata avanti per troppo tempo: 108 giorni, un periodo inaccettabile”.

Pisapia colto l’occasione per sottolineare che in Libia, negli ultimi mesi, è stato firmato, presso le Nazioni Unite a Ginevra, un accordo per il cessate il fuoco tra gli schieramenti in guerra: “Un passo avanti importante per affrontare con determinazione il conflitto libico. Finora il nostro paese è stato assente e silente. La liberazione dei nostri cittadini deve essere il punto di partenza per una maggiore presenza e per un impegno concreto ed efficace del nostro Paese che porti la pace e la democrazia in Libia”