Mese: dicembre 2020

ALESSANDRIA. SHOPPING NATALIZIO, I CONSIGLI DELLA POLIZIA DI STATO

Questura di Alessandria

COMUNICATO STAMPA

“ La Polizia di Stato scende in campo per la protezione dello shopping natalizio online: una guida con consigli pratici e suggerimenti per acquistare in Rete con maggiore tranquillità ”

Dall’esperienza acquisita nella tutela dai rischi di truffe online, la Polizia Postale e delle Comunicazioni mette a disposizione una serie di informazioni per garantire la sicurezza in rete, la tutela dei dati personali, la protezione da frodi e rischi negli acquisti: temi caldi e particolarmente sentiti da chi utilizza Internet in questo particolare periodo in cui si registra una continua crescita delle condotte fraudolente, sempre più sofisticate, sulle piattaforme di e-commerce.

Il numero delle segnalazioni e denunce ricevute sul commissariatodips.it , sommate a quelle delle persone arrestate e denunciate nel corso del 2020, ha registrato un incremento del 89.1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nell’ambito del Compartimento Polizia Postale – Piemonte e Valle D’Aosta sono stati registrati nr. 204 casi di frodi da e-commerce nel corso del 2020; 7 le denunce già formulate nella prima settimana di dicembre.

Per questo motivo la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha potenziato ogni utile strumento per aiutare i navigatori, occasionali o assidui, a sentirsi più sicuri in occasione del loro prossimo acquisto e a contrastare nel contempo le truffe messe in atto su Internet, anche attraverso la chiusura di spazi virtuali.

Si tratta di consigli particolarmente utili all’avvicinarsi del Natale quando il fenomeno delle truffe sembra acutizzarsi, complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo. La guida pratica sarà disponibile sul sito della Polizia di Stato, sul portale della Polizia Postale http://www.commissariatodips.it e sulle relative pagine facebook e twitter.

“L’ultima operazione effettuata dalla Polizia Postale ha messo in luce un complesso modus operandi che vedeva i criminali pubblicizzare la vendita di capi di abbigliamento tramite Instagram, la piattaforma più popolare tra i giovani e giovanissimi.

La proposta di capi “alla moda” dal modesto valore commerciale, l’uso di un ambiente social in voga tra i più giovani e l’utilizzo di profili con migliaia di followers hanno facilmente attratto le giovani vittime, inducendole agli acquisti poi rivelatisi truffaldini. Gli utenti, accuratamente selezionati, venivano contattati su instagram ed indotti al pagamento mediante ricariche di carte prepagate. Successivamente, i truffatori, con altri profili social, ricontattavano le vittime persuadendole ad effettuare un nuovo pagamento, adducendo giustificazioni pretestuose come spese di dogana o problemi fiscali.” Guida sicura per gli acquisti online

1. Utilizzare software e browser completi ed aggiornati. Potrà sembrare banale, ma il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Gli ultimi sistemi antivirus (gratuiti o a pagamento) danno protezione anche nella scelta degli acquisti su Internet. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare, perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile.

2. Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali. In rete è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, allora è meglio verificare su altri siti. Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa. E’ consigliabile dare la preferenza a negozi online di grandi catene già note perché oltre ad offrire sicurezza in termini di pagamento sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso. In caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.

3. Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio. Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.

4. Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti. Prima di passare all’acquisto del prodotto scelto è buona norma leggere i “feedback” pubblicati dagli altri utenti sul sito che lo mette in vendita. Anche le informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social sono utilissime…

5. Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online. Se si sceglie di acquistare da grandi negozi online, il consiglio è quello di utilizzare le App ufficiali dei relativi negozi per completare l’acquisto. Questo semplice accorgimento permette di evitare i rischi di “passare” o “essere indirizzati” su siti truffaldini o siti clone che potrebbero catturare i dati finanziari e personali inseriti per completare l’acquisto.

6. Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili. Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare.

Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi. 7. Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing. …ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali.

L’indirizzo Internet a cui tali link rimandano differisce sempre, anche se di poco, da quello originale. 8. Un annuncio ben strutturato è più affidabile.

Leggere attentamente l’annuncio prima di rispondere: se sembra troppo breve o fornisce poche informazioni, non esitare a chiederne altre al venditore. Chiedere più informazioni al venditore sull’oggetto che si vuole acquistare e se le foto pubblicate sembrano troppo belle per essere vere, cercare in rete per scoprire se sono state copiate da altri siti!

9. Non sempre è un buon affare. Un oggetto messo in vendita a un prezzo irrisorio, non sempre è un affare: meglio accertarsi che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato! 10. Non fidarsi… … di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con email e/o sms ambigui con la scusa di far risparmiare sulle commissioni e di chi ha troppa fretta di concludere l’affare!

ALESSANDRIA. FILT CGIL. POLITICA DEI TRASPORTI.

COMUNICATO STAMPA FILT CGIL e CGIL

Casale M. Sono ormai anni che la FILT-CGIL Alessandria , denuncia l’assenza di una politica concreta dei trasporti, sul territorio alessandrino. I pesanti tagli, sia su ferro sia su gomma, hanno portato alla riduzione del servizio di trasporto pubblico ai minimi termini. Con la soppressione di alcune linee ferroviarie, siamo giunti all’isolamento di alcune zone della provincia e tale situazione ha spinto comitati spontanei di pendolari, nati su tutto il territorio alessandrino, a denunciare l’inesorabile peggioramento del servizio che si perpetra ormai da anni. Oggi, con il Covid, è emersa tutta la fragilità del nostro trasporto, determinata dal fatto che invece di investire nei trasporti pubblici, potenziando ed attuando una politica volta a disincentivare l’utilizzo dei mezzi propri, permettendoci così di guadagnare il poco prestigioso primato di territorio più inquinato del Piemonte, continuiamo ad assistere alla perdita di pezzi importanti e ad andare inesorabilmente verso la direzione opposta a quella che il buon senso ci suggerirebbe. La chiusura della biglietteria a Casale si inserisce in una continuità di scelte, prima di tutto POLITICHE, sfruttato da FS per agire in una ottica di puro interesse economico. E’ stato un bruttissimo segnale per un territorio a forte vocazione turistica che punta anche su questo comparto, per rilanciare la propria l’economia e che grazie alla fortissima spinta dei cittadini e della Amministrazione di Casale ha tentato di invertire questa tendenza “riportando a casa” almeno il ripristino della Casale-Mortara che purtroppo la recente alluvione a TERRANOVA ha rallentato. Si possono attuare politiche per incentivare il turismo, ma è evidente che un territorio sito Unesco dal 2014 con scarsi collegamenti e scarse infrastrutture, avrà moltissime difficoltà, ad attrarre turisti soprattutto stranieri. La mancanza di investimenti e l’inesistente destinazione di risorse su questo settore, farà si che il servizio reso, andrà sempre peggiorando riducendosi ai minimi termini. Lo scorso 5 Dicembre (come sempre negli ultimi anni) la Filt – Cgil Alessandria e la Cgil di Casale Monferrato, abbiamo partecipato all’incontro tra coordinamento pendolari, Legambiente e Comune di Casale, ribadendo ciò che ormai sono anni che ripetiamo instancabilmente alle amministrazioni del territorio in materia di trasporti. Abbiamo chiesto all’Amministrazione di Casale che si operi verso la Regione facendo la propria parte, chiedendo al vettore, in questo caso il gruppo FS, di investire ancora sul nostro territorio e di non continuare con politiche di tagli, dimostrando una vera volontà di attuare una politica regionale sui trasporti, che in questo momento secondo noi manca. I FONDI europei che arriveranno in ITALIA per lo sviluppo di una mobilità sostenibile dovranno essere intercettati dalla REGIONE PIEMONTE. Serve una linea chiara, UNA SCELTA POLITICA DEFINITA, INNOVATIVA E COERENTE che possa costringere RFI e FS ad investire sul trasporto pubblico (scolastico, lavorativo) e turistico.

CASALE MONFERRATO 09.12.2020

FILT CGIL Alessandria e CGIL Casale M.

MATERA. CABS: IL BRACCONAGGIO AMMAZZA UN LUPO OGNI DUE GIORNI.

Da Alessandria a Matera, un lupo ammazzato ogni due giorni.
Il CABS: in Italia il bracconaggio impera

Quattro notizie di lupi uccisi o comunque con forte sospetto di bracconaggio. Di essi, sottolinea il CABS, l’associazione di volontari esperti in antibracconaggio, la stampa ne ha dato notizia a partire dal 30 novembre scorso fino a martedì 8 dicembre. In pratica un lupo ogni due giorni.

Il primo caso è occorso in provincia di Matera. Una lupa sul cui corpo sono stati trovati i fori circolari compatibili con una scarica di pallettoni. Pochi giorni dopo, in provincia di Parma, un cucciolone di lupo ucciso con due colpi di fucile come nel caso del terzo lupo rinvenuto ormai morto in provincia di Pesaro Urbino. Appena poco diversa è la situazione della lupa investita e poi deceduta in Val Curone, in provincia di Alessandria. Una zampa, infatti, era stata gravemente menomata da un probabile cappio metallico così come altri cosiddetti “lacci” erano stati trovati nei mesi scorsi e come già ad aprile un altro lupo era stato vittima dello stesso tipo di trappola piazzata del bracconieri.
Appare in tutta evidenza – ha affermato il CABS – come in Italia il fenomeno del bracconaggio si sia cronicizzato anche a causa dei blandi reati di contravvenzione previsti dalla vecchia legge di settore. Oltre all’uccisione dei lupi – ha sottolineato il CABS – in questi giorni non si sono mai fermate le segnalazioni di altre bravate dei cacciatori di frodo italiani”.

Il CABS, però, pone l’attenzione non solo sulle leggere previsioni di reato, ma anche su come il Governo Italiano sia riuscito a evitare la probabile procedura d’infrazione che l’Europa sembrava apprestarsi a contestare proprio per la mancata protezione del patrimonio faunistico. “Nei confronti del nostro paese – ha spiegato il CABS – gli uffici di Bruxelles avevano aperto il cosiddetto fascicolo EU Pilot, di fatto un atto propedeutico alla procedura d’infrazione. Per evitarla gli uffici governativi italiani avevano redatto un piano nazionale antibracconaggio che era stato sottoposto agli uffici europei competenti i quali, dopo averlo visionato, avevano deciso di chiudere il Fascicolo. Peccato – ha commentato il CABS – che tale piano, redatto con anni di ritardo, sia rimasto in buona parte fermo al punto di partenza, specie in alcuni importanti principi quali, ad esempio, l’inasprimento delle sanzioni bloccate che poco o nulla possono preoccupare. I risultati – ha concluso il CABS – sono sotto gli occhi di tutti.”

SALERNO. OTTATI: IL COMUNE DEL PARCO NAZIONALE DEL CILENTO COLPITO DA MALTEMPO E FRANE.

In foto Ottati adagiato sotto il costone roccioso.

Il maltempo che in questi giorni sta flagellando i comuni del salernitano hanno colpito Ottati, paese al centro del parco nazionale del Cilento e vallo di Diano. Il paese arrampicato a metà strada tra la valle e l’alto costone che porta alla vetta più alta dei monti alburni.

Il paese di Ottati, il parco nazionale del Cilento e vallo di diano, la provincia a sud di Salerno conosce molto bene i capricci e i pericoli della della natura, la biodiversità, ricchezza di un area boschiva molto vasta e protetta, i mutevoli cambiamenti di clima, il forte vento,( vento di terra), che annuncia i cambiamenti stagionali.

Il periodo legato alle feste natalizie che già si annunciava molto sobrio a causa del diffondersi dell’infezione da coronavirus nella regione Campania, (ma è nostro dovere informare che Ottati è l’unico paese a non aver avuto casi di infezione grazie alla solerzia con cui il sindaco ha chiuso tutti gli accessi al centro storico del paese e lasciando transitabile la sola sp12), è stato funestato da una frana che ha rilasciato e fatto cadere sul centro abitato gli enormi massi che erano parte integrante del costone roccioso che sovrasta il paese. I massi caduti sul centro abitato hanno colpito alcune case e le auto in sosta nel parcheggio sottostante.

Un vero miracolo che i massi caduti sulle case non abbiano provocato feriti tra i residenti, molti dei quali anziani.

Il sindaco di Ottati, Elio Guadagno, ha firmato due ordinanze, attivato il centro operativo comunale e disposto l’evacuazione delle case pericolosamente esposte ad altre cadute di massi, la sospensione delle attività commerciali della zona e il divieto di transito sulla strada interessata dalla frana.

Il sindaco, Elio Guadagno, ha raccontato il dramma che ha vissuto la comunità ottatese:

 “Abbiamo dovuto procedere sia all’interruzione del traffico veicolare e pedonale lungo la Sp 12, sia all’evacuazione preventiva di 38 cittadini, molti dei quali sono stati ospitati, con costi a carico a del Comune, in alcune strutture ricettive del posto”.

La frana ha messo a serio rischio le abitazioni che sono al di sotto e una di queste è stata colpita nel cortile e su una tettoia adiacente“.

Il sindaco di Ottati ha voluto comunque rassicurare la popolazione spiegando che: “da domani, siamo già al lavoro, grazie ad un intervento in somma urgenza finanziato dalla Regione Campania per un importo di 50 mila euro, per la bonifica e la pulizia dell’area in modo da ripristinare subito le condizioni e consentire ai cittadini di rientrare nelle proprie abitazioni”.

Elio Guadagno osserva, però che “tutto è subordinato alle condizioni meteorologiche e, perciò, confidiamo nel ritorno del bel tempo, anche se abbiamo l’allerta meteo arancione. Nel frattempo, oggi, è stato effettuato un primo sopralluogo da parte dell’ufficio tecnico e delle autorità preposte, in particolare il Genio civile di Salerno, la Provincia di Salerno, i Vigili del fuoco, la Comunità Montana Alburni e la Prefettura”.

MA OLTRE AL DRAMMA CHE IL PAESE STA VIVENDO IN QUESTO MOMENTO, IL COMUNE DI OTTATI, IL CILENTO E I LUOGHI A SUD DI SALERNO PUOSSONO OFFRIRE MOMENTI DI SVAGO, DI RELAX E DI GIOIA PER RITORNARE PADRONI DEL PRORIO TEMPO.

Ottati lo abbiamo raccontato pubblicando molti album fotografici sulla Galleria di Giuseppe Amato.

La sua montagna, i monti Alburni, il rifugio in montagna a circa 1.300, un luogo che non è stato attaccato direttamente dall’inquinamento l’inquinamento perché le attività umane si limitano alla cura del parco e all’allevamento di bovini e ovini.

La buona tavola e la buona cucina fanno da sfondo alla natura incontaminata: un piatto di tagliatelle con i funghi o sugo di castrato, fusilli al pomodoro fatti in casa come lo facevano le nostre nonne, panzerotti ripieni di ricotta del posto, prodotta chilometri zero e poi ancora burrate, caciocavalli, salumi, olive, vino e limoncello da smaltire con lunghe passeggiate lungo i sentieri segnalati nel bosco fino alla cima del monte Panormo. Facendo ovviamente molta attenzione ai repentini cambiamenti del tempo e possibilmente accompagnati da persone esperte del posto.

Insomma se Elio Guadagno, la provincia di Salerno e la regione Campania si “sbriga” a far levare i massi caduti sulla strada e a far mettere in sicurezza il costone roccioso, passata la pandemia da Covid-19, potrebbe essere l’occasione per chi il Cilento non lo ha mai visitato e non ha gustato le specialità del posto di farci un pensiero.

Intanto il Quotidiano on line invita i suoi lettori ad anticipare il futuro itinerario turistico guardandosi le foto sulla galleria:

www. giuseppeamato25.altervista .org

Itinerari consigliati nella galleria fotografica: Ottati centro storico, il parco nazionale del Cilento e vallo di diano, l’Auso, dove nasce il fiume, la Madonna del Cardoneto.

SIENA. POLIZIA DI STATO. PROSTITUZIONE ORIENTALE E DISTURBO A OGNI ORA DL GIORNO….E DELLA NOTTE.

Prostituzione orientale in Toscana, 2 arresti e 9 appartamenti sequestrati

Disturbavano ad ogni ora del giorno e della notte i clienti in cerca di sesso orientale a pagamento, non si preoccupavano di passare inosservati e quando erano alla ricerca delle “case chiuse” suonavano ai citofono sbagliati creando imbarazzo e incertezza nei residenti della zona.

Le lamentele dei cittadini residenti nella zona degli impianti sportivi, in località Bernino, a Poggibonsi, hanno fatto scattare le indagini  del comando della Polizia municipale del comune che si trova in provincia di Siena.

Un anno di attività investigativa, svolta in collaborazione con gli agenti della Squadra mobile di Siena e del commissariato di Poggibonsi, ha permesso l’arresto di due persone, una donna di 37 anni e un uomo di 45, entrambi cittadini cinesi, con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento della permanenza in clandestinità, falso materiale e sostituzione di persona.

in concomitanza con gli arresti sono scattati il sequestro di nove appartamenti, una decina di dispositivi elettronici, fra telefoni cellulari e tablet, denaro, 50 fra passaporti e tessere sanitarie, contratti di locazione, quaderni nei quali erano registrati gli appuntamenti, e numerose scatole di profilattici.

L’indagine ha permesso di individuare altre prostitute prive del permesso di soggiorno, per le quali sono attualmente in corso le procedure per l’espulsione dal territorio nazionale.

I due arrestati gestivano l’attività delle prostitute cinesi in tutta la Toscana: la sede principale della fiorente attività era quella di Poggibonsi, le “succursali” di Siena, Arezzo, Lastra a Signa (Firenze), Poggio a Caiano (Prato) e le due di Empoli.

Le intercettazioni telefoniche e ambientali, supportate dalle immagini registrate da telecamere nascoste, hanno chiarito che era la donna a comandare e nonostante agisse sotto falso nome è risultata essere l’intestataria dei contratti di affitto degli appartamenti e dei conti correnti, spesso intestati a prestanome.