Mese: novembre 2020

ASTI. L’ITALIA IN VIAGGIO NEL LOCKDOWN: CONTAGI, RICOVERATI, MORTI E ZONE ROSSE.

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono 47.567 (+1.873): Alessandria 4725, Asti 2461, Biella 1490, Cuneo 5518, Novara 3636, Torino 25.778, Vercelli 1961, Verbano-Cusio-Ossola 1477, fuori regione 274, oltre a 247 in fase di definizione.

I decessi sono stati 37 di persone positive al test del Covid-19 

Il totale di deceduti in regione sono 5001 risultati positivi al virus: 780 Alessandria, 306 Asti, 253 Biella, 518 Cuneo, 483 Novara, 2200 Torino, 261 Vercelli, 150 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 50 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

Le persone risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 121.783 (+4.471, di cui 1648, il 37%, asintomatici).

I casi sono così ripartiti: 1673 screening, 1049 contatti di caso, 1749 con indagine in corso; per ambito: 366RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 337 scolastico, 3768 popolazione generale.

La suddivisione su base provinciale: 10.492 Alessandria, 5527 Asti, 4229 Biella, 15.472 Cuneo, 8871 Novara, 67.103 Torino, 4491 Vercelli, 3502 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 757 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1269 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 360 (+7 ).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4902 (+57).

Le persone in isolamento domiciliare sono 63.953.

I tamponi diagnostici processati sono 1.259.309 (+19.715 rispetto a ieri), di cui 676.298 risultati negativi.

Il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri a “Che tempo che fa”. Arcuri ha spiegato che i contagi crescono meno rispetto alle settimane scorse perché con le misure restrittive si stanno ottenendo i primi risultati: “Il giorno che abbiamo superato il milione, abbiamo ricevuto il primo tangibile segno di speranza. È realisticamente ragionevole che alla fine di gennaio arriveranno i primi vaccini. Questo vaccino dovrà essere somministrato due volte sulla stessa persona”.

In Sicilia il presidente Nello Musumeci, sentiti i sindaci, ha deciso che Cesarò e San Teodoro resteranno “zona rossa” fino al 23 novembre.

Musumeci ha firmato, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, l’ordinanza di proroga delle misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica nei due centri dei Nebrodi.

Le restrizioni adottate sono quelle disposte a partire dallo scorso 8 novembre.

La Basilicata è diventata zona arancione e si chiudono le scuole con una ordinanza il governatore Vito Bardi: “A seguito di una lunga riunione dell’unità di crisi, si è deciso che, a partire dal 17 novembre e fino al 2 dicembre, chiuderanno le scuole primarie e secondarie di primo grado della Basilicata”.

Il governatore Vito bardi che firmato l’ordinanza numero 44 con cui dispone la chiusura di tutte le scuole della regione: “Abbiamo monitorato da subito i trend dei contagi derivanti dalla riapertura delle scuole e cercato fino all’ultimo di evitare queste ulteriori misure restrittive, sia perché siamo pienamente consapevoli che la didattica in presenza è di fondamentale importanza per la crescita di questi studenti, in un momento delicato della loro formazione, sia perché siamo consapevoli che la chiusura delle scuole comporta un notevole disagio ai genitori costretti a riorganizzarsi per rendere compatibile il lavoro con l’assistenza ai propri figli. Purtroppo la pandemia che non allenta la sua morsa in tutta Italia, ci impone di trasformare in misure restrittive tutti i trend su cui leggiamo possibili peggioramenti, nell’esclusiva necessità di tutelare la salute della nostra comunità. Tuttavia, abbiamo deciso la chiusura di queste scuole solo per due settimane, fino al 3 dicembre. Monitoreremo quotidianamente i dati e, se la situazione dovesse migliorare, potremo anche interrompere preventivamente la misura. In questa seconda ondata ci siamo dati due parole d’ordine: prevenzione e responsabilità”.

GINO STRADA HA PUBBLICATO UN POST SU FACEBOOK IN CUI SPIEGA CHE NON E’ ANCORA ARRIVATA ALCUNA RICHIESTA FORMALE PER DIVENTARE COMMISSARIO PER LA SANITA’ CALABRESE.

Gino Strada con un post su facebook ha spiegato di non aver ancora ricevuto alcuna richiesta formale per diventare commissario per la sanitò calabrese”: Una settimana fa ho ricevuto la richiesta da parte del Governo di impegnarmi in prima persona per l’emergenza sanitaria in Calabria”. I

Nel Lazio, domenica 15 novembre, il bollettino diffuso dalla Regione Lazio parla di 2612 nuovi casi di coronavirus, (385 in meno rispetto a ieri che sono stati 2997 e che rappresentano il dato più alto dall’inizio della pandemia) mentre all’istituto Spallanzani sono ricoverati 245 pazienti positivi a Covid-19.

Il bollettino Coronavirus della Campania, 15 novembre, parla di 3.771 positivi su  24.948 tamponi effettuati mentre i pazienti deceduti sono 35, tra il 30 ottobre e il 14 novembre.

La Campania ha purtroppo superato la triste soglia dei mille morti da Covid-19 da marzo a oggi.

La Lombardia conferma i suoi dati negativi con 8.060 nuovi contagi da coronavirus nelle ultime 24 ore e 181 i morti. I ricoveri in ospedale sono nuovamente in forte aumento (più 160 rispetto a ieri) e quelli in terapia intensiva (più 20, per un totale di 837).

In Italia sono stati registrati 33.979 nuovi casi di coronavirus su 195.275 tamponi effettuati, che portano il totale dei contagi a quota 1.178.529 dall’inizio dell’emergenza sanitaria mentre i morti sono 546.

In Puglia i nuovi casi da coronavirus sono 905 con 6.070 tamponi analizzati nelle ultime 24 ore e 12 i morti.

Il bollettino della Regione Puglia sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della salute, Vito Montanaro, ha spiegato che sono 201 i positivi in provincia di Bari, 102 in provincia di Brindisi, 217 nella provincia Bat, 121 in provincia di Foggia, 123 in provincia di Lecce, 124 in provincia di Taranto, 9 casi di residenti fuori regione, 8 casi di provincia di residenza non nota.

12 decessi: 5 in provincia di Bari, 2 in provincia Bat, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto.

In Toscana, diventata zona rossa, e positivi al Covid sono 79.403, 2.653 in più rispetto a ieri (1.870 identificati in corso di tracciamento e 783 da attività di screening).

I contagi crescono in percentuale del 3,5% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti del 5,7% e raggiungono quota 25.216 (31,8% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.331.924, 18.737 in più rispetto a ieri. Sono 8.496 i soggetti testati (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 31,2% è risultato positivo.

A questi si sommano i 2.007 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi.

I positivi sono 52.308, +2,4% rispetto al giorno precedente.

I ricoverati sono 2.008 (63 in più), di cui 274 in terapia intensiva (8 in più) e 44 nuovi decessi: 26 uomini e 18 donne con un’età media di 84,7 anni.

Record di morti in Alto Adige con 19 persone decedute a seguito del Covid-19 o a complicanze ad esso collegate.

Il numero complessivo di morti per Covid-19 sale a 398.

I nuovi contagi sono molto elevati: 628 su 2.926 tamponi esaminati nelle ultime 24 ore.
Il dato complessivo di persone testate positive al coronavirus in Provincia di Bolzano è di 17.302 (137.933 i soggetti sottoposti a test).

In ulteriore crescita il numero dei ricoveri: 522, 361 sono i pazienti Covid e 118 quelli in strutture private convenzionate di cui 43 in terapia intensiva.

I pazienti che si trovano in isolamento presso le strutture di Colle Isarco e Sarnes sono 94 mentre si registra un netto aumento delle persone in isolamento domiciliare, 9.371.

Le persone guarite sono 6.614, 378 in più.

La Protezione Civile ha emesso un comunicato per reperire 450 nuovi medici in Campania contro l’emergenza Coronavirus: 150 specializzati in Anestesia e Rianimazione, 100 specializzati in Malattie Infettive, 100 specializzati in Malattie dell’Apparato Respiratorio e 100 specializzati Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza.

I nuovi casi positivi al Covid in Francia sono 27.228, secondo i dati di Santé Publique France, con un tasso di positività che continua a scendere e si è assestato al 16,9%. I decessi sono 302 per un totale di 44.548.

ALESSANDRIA. ALESSANDRIA 2 PIACENZA 0. PARTITA MOLTO COMBATTUTA PER ENTRAMBE LE SQUADRE.

Il fischio di inizio della partita Alessandria-Piacenza alle 17,30 valida per l’11^ giornata di campionato di Lega Pro.

Nel Piacenza dopo essere stati accertati due casi positivi al Covid la Lega ha accettato l’istanza presentata dalla società per posticipare l’inizio della partita.

In campo per i grigi: Pisseri, Celia, Cosenza, Parodi, Castellano, Eusepi, Di Quinzio, Arrighini, Prestia, Casarini, Bellodi.

All. Angelo Gregucci

Piacenza: Vettore, Renolfi, Bruzzone, Pedone, Corradi, Palma, Battistini, Lamesta, Galazzi, Gonzi, Simonetti.

All. Vincenzo Manzo

Direttore di gara: Michele Di Cairano di Ariano Irpino.

Alessandria che sttacca da destra ecalcio di inizio affidato ai bianco rossi, che partono immediatamente in attacco e grigi che difendono.

Grigi in profondità, ma è il Piacenza che in contropiede obbliga Pisseri ad una presa a terra che provoca lo scontro con un compagno di squadra.

Pisseri infortunato che necessita dell’intervento dello staff medico.

La partita riprende con tentativi di entrambe le squadre per sbloccare il risultato. Esce Prestia dolorante alla coscia, all’11°, per il 20 Blondett.

Al 14° ci prova Blondett appena entrato, ma la difesa respinge e innesca un tentativo di contropiede che Eusebi intercetta e neutralizza spedendo la palla in tribuna.

Al 19° il Piacenza ci riprova con un tiro cross tra le braccia di Pisseri.

Al 21 gran lavoro di Celia sulle fasce con tentativo di sfondamento, guadagna un angolo che Eusebi di testa sfiora la traversa difesa da Vettore.

Al 37° la grande occasione per i grigi che su calcio di punizione battuto a favore di un compagno arretrato a centro campo che ci prova con un gran tiro dalla distanza, ma Vettore si oppone con i pugni. Palla intercettata in area dai grigi che ci provano di prima con una sforbiciata, Vettore si oppone nuovamente e respinge sui piedi di Eusebi che di prima tenta il tiro, ma difesa fa muro e l’azione si spegne.

Andrea Arrighini al 41°,servito sulla fascia, si lancia in una velocissima discesa solitaria, scarta due avversari e solo di fronte al portiere lo scarta e segna il vantaggio dei grigi.

Al 45 rischio per i grigi Pisseri si oppone e manda alto sulla traversa in corner.

Da registrare nel primo tempo il gran lavoro svolto da Celia sulla fascia che permesso ai grigi di attaccare l’area piacentina.

Il secondo tempo inizia con la reazione dei piacentini che non intendono congelare un risultato a loro sfavorevole.

Il Piacenza opera un doppio cambio al 57° e l’ultimo al 74° nel tentativo di cambiare le sorti della gara.

Ma la prima vera occasione da goal è per i grigi al 58° con Parodi che di testa cerca in piena area bianco rossa un compagno che, però non trova.

Al 63° Matteo Rubin si lancia in una lunga discesa solitaria sulla fascia alla sinistra della sua area di campo, serve con un cross i compagni già posizionati nell’area piacentina che non sbagliano e Andrea Arrighini si fa trovare pronto di testa per raddoppiare le marcature.

Alessandria 2 Piacenza 0

Al 78° doppio cambio per i grigi .

80° giallo per Blondett

81° giallo per Pisseri per perdita di tempo

Sul finale di partita gli schemi saltano e la partita finisce 2 a 0 per i grigi.

fotoservizio PhotoAgency/Andrea Amato

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QUARGNENTO. IL RICORDO DELLA STRAGE DI QUARGNENTO. LA DIGNITA’ DI UNA DONNA, LA MAMMA DI MARCO TRICHES.

In foto il Carabiniere Roberto Borlengo con la mamma di Marco Triches

La mamma di Marco Triches in prima fila durante la S.s. Messa di commemorazione in ricordo della strage di Quargnento in cui persero la vita 3 Vigili del Fuoco, due rimasero feriti con uno dei carabinieri intervenuto nel cascinale.

La mamma ha assistito alla cerimonia con grande dignità, in prima fila senza lasciarsi abbattere dalla disperazione, ma spera in una giustizia rapida e giusta per la morte del figlio e dei suoi colleghi.

Alla S.s. Messa officiata dal parroco delle parrocchie di Quargnento e Solero hanno partecipato le autorità civili e militari della provincia di Alessandria e i colleghi dei pompieri scomparsi la notte del 4 Novembre 2019, che dopo la Santa messa hanno voluto, in forma privata, depositare una corona di fiori in memoria dei tre Vigili del Fuoco morti nell’esplosione del cascinale.

La mamma e il fratello di Marco Triches per la prima volta dal giorno della strage hanno trovato il coraggio di avvicinarsi davanti ai cancelli del luogo n cui hanno perso Marco e i suoi colleghi.

Sicuramente il momento più doloroso per tutta la comunità, che con il vice sindaco di Quargnento dott. Annamaria Pavia, il sindaco di Solero, i carabinieri di Solero insieme al loro comandante Marco Angelini e al carabiniere ferito Roberto Borlengo, i Vigili del Fuoco con il caposquadra Giuliano Dodero e don Mario, hanno deposto un mazzo di fiori davanti alla cascina della strage per ricordare i tre ragazzi.

ALESSANDRIA. LA SALUTE E IL MERCATO: LE FARMACIE DAL COMUNE AI PRIVATI?

Il Comune di Alessandria ha ceduto quel poco che restava delle sue sei farmacie e le licenze per 3 milioni di euro al gruppo Giovanni Provera, che già deteneva l’80% del capitale.

Il Comune di Alessandria ha venduto le sue sei farmacie, le licenze e il 20% della società Farmal che aveva in concessione la gestione per 60 anni, con scadenza 2068?

Ma non parliamo di vendita di un bene, (il 20%), pubblico perché al bando di concorso in scadenza al 13 ottobre ha partecipato un solo concorrente: Alessandria Salute srl che con Edenfin è proprietaria dell’80% di Farmal e entrambe fanno capo al gruppo di Giovanni Provera.

Il notaio perfezionerà il passaggio di proprietà entro la fine dell’anno e l’unica cosa che resta delle farmacie comunali sono i soldi che il Comune incasserà.  

Le farmacie, le licenze e quel 20% che restava sono partite da una base d’asta per l’intero blocco da 3 milioni 429 mila euro, ma Provera di soldi ne ha offerti 3 milioni 501 mila, che forte del diritto di prelazione diritto di prelazione poteva aggiudicarsi l’intero pacchetto proponendo la stessa cifra di un altro competitor.

Questione assai spinosa quella di un competitor perché che avrebbe mai investito di fronte a una gestione concessa fino al 2068. Un concorrente avrebbe potuto scompigliare le carte del contratto di gestione e il Comune sarebbe stato messo nella condizione di dover rimborsare a Farmal con la cifra insostenibile per le casse del comune di oltre 11 milioni di euro.

Palazzo Rosso incassa una cifra a sei zeri per dimostrare alla Corte dei conti che prosegue la politica delle dismissioni di quote societarie non strategiche come previsto dal piano di risanamento. 

Quest’anno è andata, ma il prossimo anno il comune che cosa si venderà?

Le quote(10%) della Centrale del latte Alessandria-Asti?.

Intanto si sono fatti sentire l’Ordine dei farmacisti e Federfarma Alessandria (l’associazione dei titolari di farmacia) che in una lettera hanno scritto al Comune, Asl e Regione per valutare l’operazione e i risvolti giuridici che presentano almeno ancora una criticità relativa “al divieto per le farmacie private di separazione tra titolarità e gestione”.

Farm. Al srl, per legge non avrebbe potuto partecipare alla gara per l’acquisto del 20% detenuto dal Comune e per poterlo fare avrebbe dovuto trasformarsi in spa, con aumento del capitale sociale di 50 mila euro.

In questo modo avrebbe potuto comprare le licenze delle farmacie, ma le due cose venivano vendute insieme.

Provera ha tagliato corto e cambiato l’oggetto sociale di Alessandria Salute, riducendolo alla sola titolarità di farmacie.

Alessandria Salute dovrebbe acquisire la totalità della gestione di Farmal o al contrario realizzare una fusione inversa in cui la Farmal incorpora Alessandria Salute.

Le due società fanno capo a Provera quindi non dovrebbero essere ostacoli alla realizzazione dell’operazione, ma è il tempo che crea un problema come scrivono i farmacisti: “È possibile che, per un certo tempo, più o meno protratto, la gestione delle farmacie non risulti conforme alla disciplina in materia”.

Altra questione irrisolta è il contratto stipulato nel 2008 tra Farmal e il Comune perché se la società sparisce o si trasforma che fine fa?

Torna il rischio di una penale milionaria per l’amministrazione?

Resta comunque il mercato delle licenze farmaceutiche e sei farmacie rappresentano un terzo di quelle presenti in centro città, ma se la condizione attuale si congela non cambia nulla.

Ma i rumor, le voci di corridoio, sussurrano che il gruppo Provera rappresenta un piatto molto appetibile per multinazionali e big del settore avendo la proprietà di farmacie anche a Novara e Tortona.

Per ora, però non esiste alcuna volontà di vendere sempreché non spunti all’orizzonte un concorrente molto più aggressivo e a quel punto la farmaceutica alessandrina potrebbe subire dei cambiamenti. 

ALESSANDRIA. COORDINAMENTO EMERGENZA COVID IN PREFETTURA.

Alessandria, 13 novembre 2020

COMUNICATO STAMPA

Coordinamento emergenza Covid-19 in Prefettura

Si è tenuto, oggi, in Prefettura, con la modalità della videoconferenza, l’incontro di coordinamento sulla situazione relativa alla diffusione del Covid-19 in provincia di Alessandria.

Alla riunione erano presenti il presidente provinciale dell’Ordine dei Medici, il presidente provinciale dell’Ordine dei Farmacisti, il direttore generale dell’ASO-AL, il commissario dell’ASL-AL e il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco.

L’incontro ha consentito un positivo confronto sulle attività e iniziative di ciascuna istituzione coinvolta, permettendo di ottenere risultati e risposte concrete ed utili per il lavoro di tutti.

A seguito dei numerosi incontri avvenuti questa settimana con gli Enti istituzionali e le Aziende regionali coinvolti direttamente nella gestione della crisi pandemica, è emerso un dato preoccupante che riguarda la pressione esercitata in questi giorni a carico dei presidi ospedalieri cittadini (di competenza dell’ASO- AL), a fronte di dati complessivi della provincia che al contrario sono in linea con la media regionale.

In questa seconda ondata, il virus sta colpendo soprattutto nei centri urbani (vedasi le grosse difficoltà di Torino); questa situazione, però, potrebbe generare criticità nella gestione delle emergenze di secondo livello da parte dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, qualora si dovesse necessariamente continuare a convertire reparti ospedalieri al servizio dei pazienti COVID. Per evitare ulteriori rischi, è assolutamente necessario che l’Unità di Crisi regionale consenta, con procedure autorizzative più snelle e veloci di oggi, i trasferimenti di pazienti tra ASL-AL e ASO-AL. Per questo motivo, è indispensabile sensibilizzare l’amministrazione regionale in tal senso.

Inoltre, una particolare attenzione deve essere posta ai tempi di dimissioni ospedalieri dei pazienti COVID subacuti (meno gravi o lievi), in regime di continuità assistenziale in strutture alternative o in famiglia, attraverso un coordinamento con l’attività delle USCA istituite e operanti.

Nei prossimi giorni, l’Amministrazione Comunale si impegnerà nuovamente a svolgere un ruolo di facilitatore tra i diversi Enti, in questo difficile momento, monitorando altresì i problemi di natura economica che stanno emergendo in alcune RSA presenti sul territorio.

“ Mi corre l’obbligo – dichiara il sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco – di rivolgere un sentito ringraziamento al signor Prefetto, Iginio Olita, per l’attività costante e attenta profusa in questo difficilissimo momento ”.