Varese: truffa all’Inps, denunciate 12 persone
La legge che ha introdotto il reddito di cittadinanza se da un lato ha aiutato molte famiglie in difficoltà a far fronte alle necessità più impellenti, dall’altro lato ha favorito comportamenti fraudolenti e truffe all’Inps, ente erogatore del reddito di cittadinanza. A Varese 12 persone, cittadini stranieri, sono stati denunciati dalla Polizia di frontiera di Luino (Varese) per aver percepito, da oltre un anno, il Reddito di cittadinanza pur non avendo i requisiti.
Le persone indagate sono 8 uomini e 4 donne che hanno reso false dichiarazioni per ottenere il sussidio previsto dalla legge sottoscrivendolo nelle istanze inoltrate all’Inps.
Gli autori della truffa hanno autocertificato la presenza in Italia con relativo permesso di soggiorno da molti più anni rispetto alla loro reale condizione: la norma prevede almeno dieci anni, ma in realtà gli indagati sono titolari di permessi di soggiorno biennali per cui è prevista la valutazione al rinnovo.
Questa condizione specifica di permesso di soggiorno non consente di usufruire della prestazione.
Un’indagata ha dichiarato di essere in possesso della cittadinanza italiana che, però non era mai era stata conseguita e nemmeno mai richiesta.
I poliziotti dell’Ufficio immigrazione hanno accertato che le prestazioni assistenziali ritenute non spettanti, ma in realtà già percepite dagli indagati ammontano a circa 61mila euro.
Questo importo è stato accreditato, sulle apposite “Carta Reddito di cittadinanza” ma in modi diversi, tra aprile 2019 e ottobre di quest’anno.
Gli agenti hanno sequestrato le “Carte” e le somme attualmente accreditate, mentre i nuovi pagamenti sono stati immediatamente sospesi in attesa di ulteriori accertamenti.
Categorie:ANNUNCI ECONOMICI, CRONACA
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