
Matteo Salvini in pompa magna a Valenza, dice agli spettatori quello che vogliono sentirsi dire, promette quello che vogliono sentirsi promettere e omette di parlare dell’ultimo scandalo in cui è rimasto coinvolto un candidato leghista alle elezioni regionali in Emilia Romagna, Luca Cavazza, che in pochi mesi è passato dallo slogan “giù le mani dai bambini di Bibbiano ai festini a luci rosse conditi con cocaina e baby squillo minorenni, che si vendevano settimanalmente per 300 euro e dosi di droga.

Ma si sa l’arresto dell’esponente leghista non era scritto nel copione dello spettacolo e allora è meglio fare finta che non sia mai accaduto. Invece la logica denigratoria del leader leghista sposta l’attenzione sulla delinquenza di matrice “migrante”, della scuola che vorrebbe trasformare in un ricettacolo di contagio per il virus del Covid-19 perché se a sua figlia impongono l’uso della mascherina lui non la manda a più scuola. ma torniamo alla piazza di valenza e del teatrino andato in scena all’aperto: “Grazie per essere così tanti una mattina di settembre in una del capitali mondiali del commercio e dell’artigianato. Fatevi un applauso. Questa è la democrazia” inizia con queste parole lo spettacolo in sostegno al candidato sindaco Maurizio Oddone.
Il candidato alle elezioni comunali della Città dell’oro, Maurizio Oddone sa che è viene appoggiato da un autentico mattatore delle scene, uno che racconta bugie e lo fa scientemente, consapevolmente, tanto da aver creato un gruppo: la “Bestia” specialisti nella diffusione di fake news, operai al servizio del capitano che spalano fango e letame contro le personalità politiche “fastidiose”, invise a Matteo Salvini.
Qualcuno dalla piazza grida: “Vogliamo la piscina” e Salvini sornione si rivolge a Oddone per dare ragione a chi chiede la piscina: “Candidato, era prevista? E allora la faremo”. Il prezzo si alza e qualcun’ altro dalla piazza invoca l’ospedale e allora faremo anche l’ospedale. Piscina e Ospedale, un po come il giorno dopo le elezioni taglierò 7 accise sui carburanti, rimpatrierò 600.0000 clandestini in sei mesi e poi taglierò le tasse, ma solo ai più ricchi.
Infine il tema caldo dei clandestini, si i clandestini perché nella propaganda di Salvini il tema forte sono i clandestini, tutti uguali tutti clandestini senza distinzione di provenienza, che arrivino da un campo di concentramento e di tortura libico oppure dalla Tunisia( che non è considerato un paese a rischio) non importa, perché nella sua logica sono tutti uguali e afferma di non essere razzista, ma di ambire al rispetto delle regole e delle leggi italiane, insomma le stesse che lui stesso in prima persona i suoi candidati, amministratori e rappresentanti calpestano tutti i giorni: “Noi non siamo razzisti, non è questione di colore della pelle. Gli immigrati che rispettano le regole e lavorano sono nostri amici. Sento aria di cambiamento e queste elezioni lo diranno con la vittoria nelle regioni che da sempre sono di centro sinistra”. L’attacco alla ministra Azzolina come da copione faceva parte del programma dello spettacolo teatrale: “Un’incompetente così non si è mai vista”.

Dello scandalo che a Bologna ha coinvolto Luca Cavazza, della sparizione dei fondi per i terremotati che hanno coinvolto il sindaco leghista di Visco, dello scandalo delle tangenti che hanno azzerato la giunta comunale a guida leghista di Legnano, dei 49 milioni truffati dal suo partito allo stato, su cui la Guardia di finanza sta facendo luce ricostruendo tassello su tassello, spostamento su spostamento, bonifico su bonifico nessuna traccia….. non faceva parte dello spettacolo.
Categorie:ALESSANDRIA, POLITICA
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