Mese: luglio 2020

ALESSANDRIA. RIAPRE IL SERVIZIO GUARDAROBE DELLA CARITAS

Riapre il servizio Guardaroba
Sono stati necessari importanti lavori di igienizzazione degli indumenti e degli spazi e di riorganizzazione della distribuzione e del ritiro dell’abbigliamento, ma finalmente il servizio Guardaroba torna ad essere aperto per i più fragili e pronto ad accogliere le donazioni della comunità.

“La pandemia ci aveva costretti a sospendere l’attività di raccolta degli indumenti da parte dei donatori – spiega Giampaolo Mortara, Direttore di Caritas Alessandria – In questo periodo difficile siamo riusciti a fornire indumenti (preventivamente sottoposti a quarantena) alle persone che si trovano in estrema difficoltà che usufruivano del servizio Docce, ma finalmente, da lunedì, siamo tornati alla normalità”.

E’ stato necessario riorganizzare gli spazi, per garantire la distanza di sicurezza tra avventori e volontari, e procedere alla sanificazione dell’intera struttura oltre che dotarsi della strumentazione per l’igienizzazione degli indumenti che vengono consegnati dai donatori.
Uno strumento acquistato grazie a una parte dei fondi raccolti durante la pandemia.

“In questi mesi – ha aggiunto Giampaolo Mortara – gli alessandrini sono stati molto generosi ed i contributi che abbiamo ricevuto sono stati preziosissimi sia nel mantenimento dell’apertura dei servizi che del loro adeguamento alle normative sanitarie. Senza il sostegno della nostra comunità e l’aiuto dei volontari che si sono attivati, non avremmo potuto continuare a stare al fianco dei più fragili!”. 
Il Guardaroba torna, quindi, ad accogliere le donazioni di indumenti nelle giornate di mercoledì e sabato dalle 9.00 alle 11.00.


Le persone che hanno bisogno di indumenti possono, invece, fare riferimento al Centro di Ascolto, aperto il lunedì, martedì e giovedì per i colloqui con le operatrici ed il venerdì appositamente per concordare gli appuntamenti per la consegna del vestiario, in orario 9.00-12.00.  

BOLZANO. LUTTO NEL CALCIO FEMMINILE, MUORE A 22 ANNI ALINA SEEBER.

Si è spenta a 22 anni Alina Seeber, promettente attaccante del Pfalzen-Natz.

Fatale un aneurisma cerebrale, accusato nella giornata di venerdì. La ragazza dopo giorni di agonia non ce l’ha fatta: “Sbalorditi e pieni di dolore dobbiamo dire addio alla nostra stimata compagna di squadra e amica Alina, che è stata strappata a noi troppo presto – il comunicato del Pfalzen-Natz – cara Alina, siamo tutti infinitamente tristi per il fatto che tu non sia riuscita a vincere l’ultima partita. L’ultima e più importante partita. Ci mancherai, perché non eravamo solo una squadra, ma amici. Le tue risate, il tuo senso dell’umorismo e la tua spensieratezza rimarranno ora nei nostri ricordi”. 

“Abbiamo appreso la triste notizia dai vertici del Comitato Provinciale Autonomo di Bolzano – ha dichiarato il Presidente della LND Cosimo Sibilia – A nome mio e di tutta la Lega Nazionale Dilettanti, desidero esprimere le più sincere condoglianze alla famiglia della ragazza e alla sua comunità sportiva”.

ALESSANDRIA. CALCIOMERCATO, PER L’ACF ALESSANDRIA TORNA DI STEFANO. RUMORS IN ENTRATA PER ALTRE RAGAZZE.

Il primo colpo per la rinascita è Barbara Di Stefano.

Dopo il ritorno in Serie C delle grigie, capitanate proprio da Di Stefano, l’atleta aveva bisogno di aria nuova accettando il contratto proposto dalla Biellese, concludendo in seconda posizione. Le Grigie invece nella passata stagione finirono in zona salvezza.

Le acque agitate in casa Biellese però convincono Barbara Di Stefano al ritorno importante in maglia Grigia, accolta ovviamente come se non se ne fosse mai andata. L’Alessandria Femminile dunque riparte da lei, da un tassello molto importante per la rosa a disposizione del Mister Primavera.

Rumor riportano anche altre ragazze in trattative, nomi importanti per la categoria, per ora però la società non lascia trasparire notizie.

MILANO. FONDI LEGA, IL LIQUIDATORE ARRESTATO PRIMA DELLA FUGA IN BRASILE.

La Lega ancora protagonista dell’ennesimo scandalo: Luca Sostegni è stato fermato mentre stava tentando la fuga in Brasile. Luca Sostegni secondo le indagini della G.di F sarebbe intervenuto in una presunta compravendita “gonfiata” di un immobile a Cormano, nel Milanese.

L’immobile stimato per 400.000 euro sarebbe stato venduto al doppio del suo prezzo, motivo per cui la procura di Milano, e anticipata dall’Espresso e Repubblica, ha aperto un fascicolo e richiesto una rogatoria in Svizzera, alla ricerca dei 49 milioni di fondi della Lega.

Il capannone industriale venne venduto alla fondazione Lombardia Film Commission per 800 mila euro contro un valore stimato di 400 mila euro e per questo motivo Sostegni, liquidatore di una società, è accusato di peculato su fondi della Regione Lombardia ed estorsione nell’indagine, condotta dagli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, che vede indagati anche tre commercialisti vicini alla Lega.

TORINO. G.di F.- LA TRUFFA DEI RICAMBI AUTO

Comando Provinciale Torino

Sequestrata la stamperia dei ricambi d’auto falsi. Due le aziende piemontesi coinvolte nella gigantesca truffa. Un giro d’affari milionario. I ricambi d’auto venduti in tutto il mondo.

È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino al termine di un’operazione terminata da poche ore che ha portato alla denuncia di due imprenditori del settore dell’ automotive ed al sequestro di oltre 40.000 pezzi di ricambio per auto contraffatti, tutti riportanti marchi delle più prestigiose case automobilistiche.

La vicenda odierna nasce pochi mesi fa a San Gillio, comune del torinese. In quell’occasione, i Finanzieri della Compagnia di Susa, coordinati dalla Procura della Repubblica Torinese, scoprirono in aperta campagna una fabbrica che in pieno “lockdown” vendeva pezzi di ricambio per auto d’epoca in tutta Italia, pezzi di ricambio, questi, rivelatisi poi falsi. Le successive indagini hanno portato oggi i Finanzieri a individuare le due fabbriche del falso, una a Torino, nei pressi di Corso Francia l’altra a Carmagnola (TO).

Ed è proprio in quest’ultima ditta, ubicata in una zona isolata in aperta campagna e senza nessuna indicazione che ne indicasse la presenza, che i Finanzieri hanno scoperto un vero e proprio laboratorio del falso. All’interno del capannone infatti, apparecchiature digitali all’avanguardia realizzavano ogni giorno migliaia di ricambi per auto e accessori riportanti i loghi di note case automobilistiche (anche storiche) ovviamente ignare di tutto e parti lese nella vicenda.

Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Porsche i marchi più contraffatti. Rilevante il giro d’affari legato all’attività truffaldina messa in piedi dai due imprenditori, vista soprattutto l’importante rete di clienti riscontrata dai Finanzieri nel corso delle indagini; i ricambi e gli accessori per auto “taroccati” venivano venduti non solo in Italia ma quotidianamente spediti in Belgio, Germania, Olanda e oltre oceano, Cile e Stati Uniti in primis. Nel corso dell’operazione sono stati oltre 40.000 i ricambi contraffatti sequestrati dai Finanzieri tutti pronti per essere spediti ad ignari acquirenti, convinti, nel corso degli anni, di ricevere pezzi originali come da ordine.

Cautelati anche tutti i macchinari industriali utilizzati per realizzare la frode; come detto, tutte apparecchiature digitali di ultima generazione finalizzate a realizzare prodotti che si avvicinassero il più possibile agli originali. Il tutto era allestito e organizzato per soddisfare le centinaia di ordini che le aziende ricevevano da tutto il mondo.

I due imprenditori, entrambi cinquantenni italiani, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino per contraffazione e frode in commercio.