
Il dramma di un anziano che temeva di perdere la casa si è tradotto in un delitto assurdo, la vittima un geometra del tribunale che avrebbe dovuto valutare la casa dell’anziano.
Lo sapeva Dario Cellino,91 anni, che sarebbe andato il geometra per fare una valutazione della casa dopo che non poteva più pagare. Lo ha atteso e quando ha suonato al campanello ha fatto fuoco uccidendo il geometra,Marco Massano, 44 anni incaricato dal tribunale di Asti per fare i rilievi.
Portacomaro,un comune alle porte di Asti, conosceva bene l’anziano descritto come irascibile dai suoi paesani, spesso usciva armato di pistola che non ha mai usato, ma che incuteva timore.
Ha sparato due volte e per due volte ha colpito il geometra al petto Due colpi di pistola al petto e nonostante la corsa in ospedale non c’è stato nulla da fare per salvare Marro Massano, reo di aver eseguito una direttiva del tribunale: valutare un immobile.
La casa situata lungo la statale che porta a Portacomaro residenza della famiglia Cellino è stata il teatro della tragedia che ha colpito le due famiglie.
Il dramma di un pensionato, che ad una vita di sacrifici fatta di lavoro nell’esercizio dell’attività commerciale, dopo aver chiuso l’azienda, un mobilificio, non è più riuscito a pagare il mutuo contratto per l’acquisto dell’abitazione di famiglia.
Il pensionato non aveva pagato le ultime rate del mutuo ed era stato avviata una procedura esecutiva per la vendita dell’immobile.
Il geometra aveva telefonato all’anziano per avvisarlo della sua visita per valutare l’immobile, ma non avrebbe mai immaginato quanto stava per accadere.
Il figlio Bruno, autotrasportatore, era a Vercelli per lavoro.
Nel piccolo Comune di Portacomaro alle porte di Asti tutti lo conoscevano e sapevano che era un burbero, però non avrebbe mai fatto del male a nessuno, ma qualcosa è scattato nella sua mente che lo ha spinto a commettere un inutile quanto assurdo omicidio.
La tragedia si è consumata davanti alla porta di casa:”Era un burbero, ma non avrebbe mai fatto male a nessuno”, ma negli ultimi tempi le cose andavano esattamente nella direzione contraria a quanto l’anziano avrebbe sperato: vedovo, anziano, solo, e con un figlia di 57 enne con problemi psichiatrici aveva lasciato la sua casa andare in malora, ma nessuno si prendeva cura dei due.
Parlare di tragedia annunciata forse è troppo,ma i presupposti c’erano tutti e quando il perito gli ha suonato alla porta, si è affacciato dalla finestra del primo piano, gli ha puntato la pistola e ha fatto fuoco.
Sono stati i meccanici dell’officina di fronte a dare l’allarme che, dopo avere udito lo scoppio di una gomma, hanno notato il corpo del geometra a terra.
La corsa in ospedale a bordo di una unità del 118 è stata inutile, il geometra è morto poco dopo il ricovero in ospedale, nel reparto di Rianimazione.
Marco Massano era sposato ed aveva tre figli, l’ultimo di pochi mesi.
I carabinieri dopo aver fatto irruzione nell’abitazione hanno fermato l’anziano.
Prima in caserma e poi in procura è stato ascoltato a lungo prima di essere rinchiuso nel reparto ospedaliero del carcere di Quarto d’Asti per omicidio.
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