Catanzaro, 12 novembre 2018
LA GUARDIA DI FINANZA HA ESEGUITO 24 ORDINANZE DI CUSTODIA
CAUTELARE PER ASSOCIAZIONE DI TIPO MAFIOSO E PER REATI CONTRO LA P.A..
SEQUESTRI DI BENI PER 10 MILIONI DI EURO.

I FINANZIERI DEL NUCLEO DI POLIZIA ECONOMICO-FINANZIARIA DI
CATANZARO, COORDINATI DAL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA,
DOTT. NICOLA GRATTERI, DAL PROCURATORE AGGIUNTO, DOTT.
VINCENZO CAPOMOLLA, E DAI SOSTITUTI PROCURATORI, DOTT. ELIO
ROMANO E DOTT. VITO VALERIO, HANNO DATO ESECUZIONE, CON IL
SUPPORTO DEL SERVIZIO CENTRALE INVESTIGAZIONE CRIMINALITÀ
ORGANIZZATA (S.C.I.C.O.) DI ROMA, A 24 ORDINANZE DI CUSTODIA
CAUTELARE (12 IN CARCERE E 12 AGLI ARRESTI DOMICILIARI) E A UN
PROVVEDIMENTO DI SEQUESTRO DI BENI PER UN VALO
DAPONTE”. TALI CONTESTI MALAVITOSI SONO STATI INDIVIDUATI IN
RELAZIONE A DUE GRUPPI IMPRENDITORIALI ‘NDRANGHETISTICI CHE
OPERAVANO ANCHE AVVALENDOSI DEL POTERE INTIMIDATORIO
PROMANANTE DALLA NOTORIA APPARTENENZA ALLA CRIMINALITÀ
ORGANIZZATA DEI LORO COMPARTECIPI, DI FATTO REALIZZANDO NEL
CORSO DEGLI ANNI UN ASSOLUTO MONOPOLIO, NEL REDDITIZIO
SETTORE DELLE AUTOAMBULANZE SOSTITUTIVE DEL SERVIZIO
PUBBLICO, DELLE ONORANZE FUNEBRI, DELLA FORNITURA DI
MATERIALE SANITARIO, DEL TRASPORTO SANGUE E ALTRO ANCORA.
IL PRIMO DI ESSI, DENOMINATO “GRUPPO PUTRINO”, È RIUSCITO SIN
DAL 2009 AD ACQUISIRE UNA POSIZIONE DI DOMINIO NELLO SPECIFICO
MERCATO, AGGIUDICANDOSI LA GARA DI APPALTO RELATIVA ALLA
GESTIONE DEL SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLE AMBULANZE DEL “118”
BANDITA DALL’ASP DI CATANZARO. DAL 2010 E SINO AL 2017, IL
CITATO GRUPPO IMPRENDITORIALE ‘NDRANGHETISTICO HA
CONTINUATO A OPERARE IN ASSENZA DI UNA GARA FORMALE, A
SEGUITO DI PLURIME, REITERATE OLTRE CHE ILLEGITTIME PROROGHE,
IN ALCUNI CASI ADDIRITTURA TACITE, OTTENUTE IN
CONSIDERAZIONE DEI PRIVILEGIATI RAPPORTI TRA I VERTICI DEL
GRUPPO CRIMINALE E NUMEROSI APPARTENENTI DI LIVELLO APICALE
DELL’ASP DI CATANZARO ALL’EPOCA IN SERVIZIO, TRA I QUALI IL
DOTT. GIUSEPPE PERRI (GIÀ COMMISSARIO STRAORDINARIO E POI
DIRETTORE GENERALE SINO ALL’AGOSTO 2018) E IL DOTT. GIUSEPPE
PUGLIESE (GIÀ DIRETTORE AMMINISTRATIVO SINO ALL’OTTOBRE
2017), E ANCORA IN SERVIZIO QUALI IL DOTT. ELISEO CICCONE (GIÀ
RESPONSABILE SUEM “118” ED ORA DESTINATO AD ALTRO INCARICO)
NEI CUI CONFRONTI VENGONO CONTESTATI PLURIMI EPISODI DI
ABUSO D’UFFICIO.
ANALOGHE CONDOTTE, CON L’AGGRAVANTE DELLA FINALITÀ
MAFIOSA, VENGONO CONTESTATE ANCHE A DUE ESPONENTI STORICI
DELLA POLITICA LAMETINA, CHE HANNO RAPPRESENTATO L’ANELLO
DI CONGIUNZIONE TRA IL CONTESTO ‘NDRANGHETISTICO E LA
DIRIGENZA ASP COINVOLTA.
IL PRIMO, GIUSEPPE GALATI, GIÀ PIÙ VOLTE PARLAMENTARE E
COMPONENTE, CON INCARICHI DI ASSOLUTO RILIEVO, DI TRE
COMPAGINI DI GOVERNO DELLE PASSATE LEGISLATURE. IL SECONDO,
LUIGI MURACA CL.68, EX CONSIGLIERE DEL COMUNE DI LAMEZIA
TERME, SCIOLTO PER INFILTRAZIONI MAFIOSE NEL 2017.
NELLO STESSO 2017 IL SOGGETTO IMPRENDITORIALE PUTRINO VENIVA
COLPITO DA UN PROVVEDIMENTO INTERDITTIVO ANTIMAFIA EMESSO
DALLA PREFETTURA DI CATANZARO CHE COMPROMETTEVA LA
PROSECUZIONE DEL DELICATO SERVIZIO PUBBLICO AFFIDATOGLI.
IN TALE MOMENTO STORICO SI INSERIVA IL SECONDO SOTTOGRUPPO
DI ‘NDRANGHETA, DENOMINATO “GRUPPO ROCCA”, ANCH’ESSO
OPERANTE NEGLI STESSI SETTORI ECONOMICI CHE, FORTE DELLA
ILLECITA CONCORRENZA CON CUI ERA STATO CONQUISTATO IL
MERCATO UNITAMENTE AL “GRUPPO PUTRINO” IN DANNO DI TUTTI
GLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI DEL SETTORE CHE ILLEGALMENTE
ERANO STATI POSTI FUORI DAL LIBERO MERCATO, INIZIAVA AD
OPERARE NEL DELICATO QUANTO IMPORTANTE SERVIZIO PUBBLICO
QUALE CAPOFILA DI UNA ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO.
LE INDAGINI, CHE HANNO BENEFICIATO DI PUNTUALI RISCONTRI
ANCHE DALLE DICHIARAZIONI DI NUMEROSI ED AFFIDABILI
COLLABORATORI DI GIUSTIZIA, HANNO CONSENTITO DI
TRATTEGGIARE UNA SITUAZIONE DI ASSOLUTO ALLARME SOCIALE
PRESSO IL NOSOCOMIO DI LAMEZIA TERME OVE, SPECIE ALL’INTERNO
DEL REPARTO DI PRONTO SOCCORSO, GLI ACCOLITI DEI DUE GRUPPI
CRIMINALI HANNO IMPOSTO UN CONTROLLO TOTALE OCCUPANDO
MANU MILITARI GLI SPAZI, INSTAURANDO UN REGIME DI
SOTTOMISSIONE DEL PERSONALE MEDICO E PARAMEDICO OPERANTE.
IN TAL SENSO, LE ATTIVITÀ INVESTIGATIVE SVOLTE DALLA GUARDIA
DI FINANZA HANNO FATTO EMERGERE CHE I DIPENDENTI DEI DUE
GRUPPI IMPRENDITORIALI HANNO LA DISPONIBILITÀ DELLE CHIAVI DI
ALCUNI REPARTI DELL’OSPEDALE, LA POSSIBILITÀ DI CONSULTARE I
COMPUTER DELL’ASP ONDE RILEVARE DATI SENSIBILI IN MERITO A
DEGENTI, L’INGRESSO PRESSO IL DEPOSITO FARMACI DEDICATO ALLE
URGENZE DEL PRONTO SOCCORSO, SITUAZIONE QUESTA BEN NOTA
ALLA DIRIGENZA DELL’AZIENDA SANITARIA.
IN TALE FILONE SONO STATI SOTTOPOSTI A MISURA CAUTELARE 19
PERSONE NEI CUI CONFRONTI VENGONO CONTESTATE A VARIO
TITOLO LE CONDOTTE DI ASSOCIAZIONE DI STAMPO MAFIOSO, DELITTI
CONTRO LA P.A., L’INDUSTRIA ED IL COMMERCIO ANCHE IN FORMA
AGGRAVATA. IN MATERIA DI CAUTELA REALE SI È PROCEDUTO CON IL
SEQUESTRO PREVENTIVO AI SENSI DELLA NORMATIVA ANTIMAFIA E
DELLA RESPONSABILITÀ “PARAPENALE” DELLE SOCIETÀ ED ENTI
DELL’INTERO COMPLESSO AZIENDALE DELLE SEI SOCIETÀ/ENTI
RICONDUCIBILI AI DUE SOTTOGRUPPI DI ‘NDRANGHETA PER UN
VALORE COMPLESSIVO DI 10 MILIONI DI EURO. TRA QUESTI
SPICCANO LE SOCIETÀ OPERANTI TANTO NEL SERVIZIO SOSTITUTIVO
DELLE AMBULANZE PUBBLICHE CHE DELLE ONORANZE FUNEBRI
COMPRESO DUE “CASE FUNERARIE”.
IL SECONDO FILONE DELL’INDAGINE, CONDOTTO DAL GRUPPO
TUTELA SPESA PUBBLICA SEMPRE DEL NUCLEO P.E.F. DI CATANZARO,
RIGUARDA CONDOTTE ILLECITE PERPETRATE NELL’AFFIDAMENTO E
NELLA GESTIONE DEL “SERVIZIO AUTOMBULANZE OCCASIONALE E SU
CHIAMATA” GESTITO DALL’AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI
CATANZARO.
TALE VICENDA SI COLLOCA TEMPORALMENTE IN CONCOMITANZA
CON L’EMISSIONE DELL’INTERDITTIVA ANTIMAFIA DA PARTE DELLA
PREFETTURA DI CATANZARO NEI CONFRONTI DEL “GRUPPO PUTRINO”
E LA SUCCESSIVA ASSEGNAZIONE IN ESTREMA URGENZA DEL
SERVIZIO AUTOAMBULANZE OCCASIONALE E SU CHIAMATA AL
“GRUPPO ROCCA”.
NEL NOVEMBRE 2017, INFATTI, A SEGUITO DEL PROVVEDIMENTO
INTERDITTIVO EMESSO DALLA PREFETTURA DI CATANZARO NEI
CONFRONTI DELLA “CROCE ROSA PUTRINO”, IL SERVIZIO DI
AUTOAMBULANZE DELL’ASP DI CATANZARO ERA STATO AFFIDATO
CON PROCEDURA DI “ESTREMA URGENZA” (OSSIA SENZA BANDO DI
GARA) AD UN’ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO (ATS), CON A
CAPOFILA LA “CROCE BIANCA LAMEZIA”, ASSOCIAZIONE DI FATTO
DEL “GRUPPO ROCCA” PER IL TRAMITE DI TOMMASO ANTONIO
STRANGIS.
LE INDAGINI HANNO FATTO EMERGERE UN’ALLARMANTE CARENZA
TECNICA E ORGANIZZATIVA IN CAPO ALL’ATS, CHE AVEVA DATO
ESECUZIONE AL SERVIZIO CON AMBULANZE NON ADEGUATE DA UN
PUNTO DI VISTA MECCANICO (FRENI E LUCI NON FUNZIONANTI,
CAMBIO DIFETTOSO, PROBLEMI ALLA FRIZIONE, REVISIONI NON
EFFETTUATE) E NON PROVVISTE DI ADEGUATE DOTAZIONI
ELETTROMEDICALI (NON MUNITE DI TERMOCULLA PER IL
TRASPORTO DI NEONATI, OSSIGENO SCADUTO O NON PRESENTE). NON
MENO PREOCCUPANTE È QUANTO EMERSO IN MERITO ALLA
CIRCOSTANZA DELL’IMPIEGO DI PERSONALE NON QUALIFICATO E
NON PROVVISTO DELLE ADEGUATE ABILITAZIONI PROFESSIONALI.
GRAZIE AD ACCORDI CORRUTTIVI CONCLUSI CON I TRE DIRIGENTI
DELL’ASP CATANZARESE (ELISEO CICCONE, GIUSEPPE LUCA
PAGNOTTA E FRANCESCO SERAPIDE), L’ASSOCIAZIONE AVEVA
OTTENUTO LE CERTIFICAZIONI DI QUALITÀ RICHIESTE PER
L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO AUTOAMBULANZE SULLA BASE DI UNA
SEMPLICE VERIFICA DOCUMENTALE, SENZA LE NECESSARIE
OPERAZIONI DI RISCONTRO FISICO DELLO STATO DEI MEZZI, DELLE
DOTAZIONI E DELLE STRUTTURE AZIENDALI.
ALLO STESSO MODO, L’ATS “CROCE BIANCA” ERA POI RIUSCITA A
OTTENERE NON SOLO LA CONCESSIONE INIZIALE, MA ANCHE LA
PROROGA DEL SERVIZIO, ENTRAMBE UFFICIALMENTE CONCESSE PER
RAGIONI DI “ESTREMA URGENZA”, IN ATTESA CHE L’ASP DI
CATANZARO PERFEZIONASSE UN ACCORDO QUADRO PER L’APPALTO
DEL SERVIZIO AMBULANZE.
IN QUESTO CONTESTO, SONO STATI TRATTI IN ARRESTO STRANGIS
TOMMASO ANTONIO E COLOMBO ITALO, QUEST’ULTIMO
AMMINISTRATORE DI FATTO DELL’ATS, E CICCONE ELISEO,
PAGNOTTA GIUSEPPE LUCA E SERAPIDE FRANCESCO, DIRIGENTE E
FUNZIONARI DELL’ASP DI CATANZARO.
A LORO CARICO, TUTTI SOTTOPOSTI AGLI ARRESTI DOMICILIARI, SONO
ASCRITTI A VARIO TITOLO EPISODI DI CORRUZIONE, INDUZIONE
INDEBITA A DARE O PROMETTERE UTILITÀ, FALSO, RIVELAZIONE DI
SEGRETO D’UFFICIO E FRODE NELLE PUBBLICHE FORNITURE.
DUE SOGGETTI, TOMMASO ANTONIO STRANGIS ED ELISEO CICCONE,
SONO STATI RAGGIUNTI DA ENTRAMBE LE ORDINANZE,
AVVALORANDO QUANTO EMERSO DALLE INDAGINI, DIRETTE DA
QUESTO UFFICIO E SVOLTE DALLA GUARDIA DI FINANZA, CIRCA LA
STRETTA CONNESSIONE TRA FENOMENI TIPICI DELLA CRIMINALITÀ
ORGANIZZATA E L’INFILTRAZIONE NELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE.
LA COMPLESSIVA ED ARTICOLATA ESECUZIONE, CONDOTTA GRAZIE
ALL’AUSILIO DETERMINANTE ANCHE DEI GRUPPI TERRITORIALI DI
CATANZARO E LAMEZIA TERME E DEL NUCLEO DI POLIZIA
ECONOMICO-FINANZIARIA DI UDINE, HA VISTO L’IMPIEGO DI CIRCA
200 FINANZIERI, L’EFFETTUAZIONE DI NUMEROSE PERQUISIZIONI E IL
SEQUESTRO DI SEI SOCIETÀ
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