Mese: ottobre 2018

RIACE. LA RIVOLTA CIVILE PER L’INTEGRAZIONE CONTRO IL RAZZISMO: “MIMMO E’ IL GUERRIERO CHE PIU’ CI PIACE”.

Sono cadute una ad una le accuse più gravi contro Mimmo,il sindaco di Riace che dell’accoglienza ha fatto esempio per tutti.

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Le fake news fatte di audio fasulli fatti giare contro il sindaco di Riace per screditarne la credibilità non hanno sortito l’effetto desiderato e oggi a Riace  oltre 4mila persone sono arrivata da tutta Italia per manifestare la loro solidarietà a Mimmo. Hanno sfilato nelle strade di Riace per manifestare solidarietà Domenico Lucano, il sindaco calabrese arrestato martedì per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

I manifestanti sono arrivati da tutte le regioni di Italia, nutrite le rappresentanze di Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia.

Uno striscione recitava, in risposta alle dichiarazioni di Matteo Salvini, non si capisce se in veste di ministro  o di leader della Lega, nel giorno del suo arresto: “Arrestato Lucano per arrestare un modello di integrazione eccellente“. “Il mondo lo adora, l’Italia lo arresta”,campeggia su un altro striscione.

L’assessore comunale di Napoli,Enrico Panini, presente in rappresentanza del sindaco Luigi de Magistris, ha detto di essere “contro la politica xenofoba di Salvini. Giù le mani da Mimmo Lucano”.

“Siamo tutti clandestini” e “Mimmo libero” ha unito tutte le anime del corteo che ha sfilato per le vie di Riace fino sotto casa del sindaco: “Tieni duro, continua a lottare sempre. In questa battaglia di civiltà non sarai mai solo!”.

Il sindaco agli arresti domiciliari dietro una finestra della sua abitazione, chiusa con una zanzariera,ha salutato i manifestanti,visibilmente commosso, con il pugno sinistro chiuso.

I manifestanti hanno intonato “Bella ciao”.

Un gruppo numeroso di migranti che vive a Riace da tempo, ha più volte gridato “Riace non si arresta. Mimmo Lucano libero”.

In  un comunicato il movimento cento passi per la Sicilia che ha aderito alla manifestazione:  “Crediamo in due principi apparentemente in contraddizione tra loro la difesa dello stato di diritto e il diritto a cambiare lo stato delle leggi inique e inefficaci come la Bossi-Fini con la disobbedienza civile operata scientemente dal sindaco di Riace. Lucano, con le sue azioni ha garantito il rispetto dei valori di umanità e accoglienza e, contemporaneamente, un futuro alla sua comunità. Una scelta che ha fatto diventare Riace un modello studiato in tutto il mondo e che continua a rappresentare una valida opzione per decine di centri nelle aree interne del nostro Paese”.

Laura Boldrini che con gli esponenti di sinistra ha partecipato alla manifestazione ha espresso la propria solidarietà a Mimmo e polemizzato con il leader della Lega,Matteo Salvini:  “Quando scoppiò il caso Diciotti l’Anm difese il pm tuonando “basta interferenze”, mentre Mattarella ricordò che “nessuno è al di sopra della legge”. Ora diranno le stesse cose?”.

La risposta dell’ex presidente della Camera,Laura Boldrini: “Ritengo indecoroso che un ministro dell’Interno indagato per sequestro di persona abbia gioito dell’arresto del sindaco. Piuttosto dovrebbe impegnarsi di più per far arrestare i capi delle ‘ndrine. Allora che sì che potremmo essere tutti contenti”.

Milano ha raccolto diverse organizzazioni per testimoniare la vicinanza a Lucano:” La solidarietà non si arresta”  è il titolo dell’iniziativa, organizzata in piazza San Babila dalle reti Milano antifascista, antirazzista, meticcia e solidale e Nessuna persona è illegale.

Alcuni striscioni raffigurante i due famosi Bronzi che si dicono: “Mimmo Lucano, il sindaco di Riace, è il guerriero che più ci piace”.

ROMA. STESSA LINGUA, STESSI INSULTI: DI MAIO E SALVINI CONTRO L’EUROPA.

Il Def approvato appositamente per essere bocciato dall’Europa serve al suo scopo che è semplicemente demenziale creare l’incidente con l’Europa e farsi mettere alla porta.
Semplicemente demenziale, semplicemente pericoloso per i risparmi delle famiglie, l’economia e le condizioni di vita degli italiani, “prima gli italiani” sempre che nel frattempo non siano tutti agonizzanti o morti di fame.
Le falsità costruite contro Junker, descritto come ubriacone da Salvini e Di maio pur sapendo perfettamente che i motivi del suo andare barcollante sono altri, molto più gravi.
Stesso linguaggio, stesse nefandezze, stesse falsità, ormai i due vice premier parlano la stessa lingua e usano lo stesso abominevole linguaggio.

 

Di Maio anticipa Salvini nei suoi commenti contro l’Europa e a stretto giro di posta è arrivato anche il commento di Salvini sulla bocciatura del Def italiano da parte dell’Ue.

Di Maio ha assorbito,ha fagocitato e interiorizzato il linguaggio di salvini fino a diventare più bravo ad anticipare le parole del collega.

Salvini dichiara: “l’Europa dei banchieri, quella fondata sull’immigrazione di massa e sulla precarietà, continua a minacciare e insultare gli italiani e il loro governo? Tranquilli, fra sei mesi verranno licenziati da 500 milioni di elettori, noi tiriamo dritto! #primagliitaliani”.
Il governo della coesione che nasconde enormi debolezze, infatti dietro la cortina di fumo si nascondono divisioni insanabili su tutto. Prima gli italiani del reddito di cittadinanza oppure prima gli italiani della flat tax, prima gli italiani del taglio delle accise oppure prima gli italiani della elemosina.

Il dubbio che questo governo stia giocando una partita contro l’Europa  per nascondere l’incapacità di risolvere questioni minime, come il ponte Morandi di Genova che ancora attende fondi e commissario, anzi no! il commissario dopo due mesi pare esserci e dovrebbe essere lo stesso sindaco di Genova, ma servivano davvero due mesi per nominarlo?

Coesione che con un governo normale sarebbe auspicabile e di quanta coesione avrebbe ancora bisogno il Pd.  Ma in un esecutivo che doveva essere sintesi tra le anime di due schieramenti diversi,dal centro destra, la Lega a fare da contrappeso a una forza più moderata, il M5s, deve far pensare vedere i pentastellati accodati alle posizioni antieuropeiste di Salvini.

i due movimenti sono sempre stati critici nei confronto dell’Europa, ma è ormai diventato uso comune accusare l’Europa per qualsiasi scemenza messa in atto, che sia essa il mancato taglio delle sette accise, sia il rallentamento dell’economia italiana, di nuovo la cenerentola in fatto di crescita nel contesto europeo, sia per l’aumento dei carburanti, dello spread e dei mutui per chi compra casa.

La manovra finanziaria crea preoccupazione tra gli economisti non solo europei, ma anche italiani e internazionali per colpa non dell’incompetenza, ma di chi l’ha concepita, ma del “rosicamento” di coloro che la criticano.
Il “rosicamento” di coloro che la criticano esprime il pensiero populista in soldoni: “la colpa è sempre degli altri, perché gli altri non sono dalla parte del popolo. Loro invece, con una manovra che è uno schiaffo in faccia alla povertà, loro sì che stanno dalla parte del comune cittadino.