Mese: giugno 2017

TORINO.TRASFORMA IL “GIARDINO”IN CENTRO BENESSERE.

LA GUARDIA DI FINANZA DI TORINO NELL’AMBITO DELLE INDAGINI SULLE AZDOCIAZIONI SENZA FINI DI LUCRO HA RILEVATO CHE UNA DI QUESTE HATRASFORMATO IL “GIARDINO” DI CASA IN UN CENTRO BENESSERE OCCULTANDO I PROFITTI AL FISCO 

La Guardia di Finanza di Torino ha scoperto che dietro un’associazione apparentemente senza scopo di lucro a Bricherasio, piccolo centro nei pressi di Pinerolo, si celava una vera e propria impresa, certo artigianale ma redditizia anche in considerazione dei benefici fiscali concessi alle organizzazioni non lucrative. 

F.G., quarantacinquenne Pinerolese, che ufficialmente di professione fa il consulente, aveva creato presso la propria residenza un vero e proprio “centro benessere” dotato di piscina di dodici metri, profonda due, con sdraio e zone relax nel giardino di mille metri quadrati, con tanto di reception, adibita anche a uso ufficio, spogliatoi e un piccolo bar a disposizione dei frequentatori. 

Secondo quanto appurato dai Finanzieri della Compagnia di Pinerolo, oltre alla quota associativa annuale di 5 euro, i presunti soci per utilizzare la struttura, molto frequentata da adulti e bambini soprattutto tra maggio e luglio, dovevano pagare all’ingresso un biglietto di 6 euro, nei giorni infrasettimanali e 8 euro la domenica.Non mancavano sdraio e cuffie, che potevano essere affittate a pagamento; sulle consumazioni al bar veniva applicata una percentuale di ricarico del 50%, e venivano anche organizzati eventi serali e feste a tema, che fruttavano al titolare sino a 500 euro. Al termine dei controlli fiscali la falsa associazione è stata trasformata d’ufficio in una “società in nome collettivo”, alla quale è stata attribuita una partita I.V.A.; l’impresa è stata così segnalata agli Uffici Finanziari ricostruendo sulla base della documentazione disponibile un volume d’affari di oltre 20.000 euro. La ricerca degli evasori è un compito prioritario della Guardia di Finanza in quanto la lotta all’evasione garantisce un fisco più equo e proporzionale all’effettiva capacità contributiva di ognuno, ed evita che chi possiede risorse economiche non dichiarate possa usufruire indebitamente dei servizi pubblici erogati grazie alle imposte pagate dai cittadini onesti.

ASTI. DROGA,PROSTITUZIONE E DOCUMENTI FALSI.

La banda costituita da albanesi e romeni spacciava droga e sfruttava la prostituzione di connazionali oltre a fornire documenti d’identità falsi è stata smantellata dalla Guardia di Finanza di Asti.  

Le misure cautelari in carcere sono state emesse dalla procura di Asti per gravi indizi, nei confronti di F.R., 21 anni, N.G., 32 anni, V.D.I, 42 anni e B.M., 23 anni.

Due arrestati ad Asti e in provincia di Verona,altri due sono ancora latitanti.  

Le indagini delle fiamme gialle nel corso delle indagini, hanno accertato reati che vanno dalla ricettazione e l’intermediazione di documenti falsi,con la fornitura di decine di carte d’identità, passaporti, patenti di guida falsificati. 

La banda sfruttava il lavoro di tre prostitute, maltrattate,e messe a lavorare in strada nelle strade che dalla periferia conducono in città. 

Per una delle ragazze rimasta incinta era stato premeditato l’aborto. 

I militari hanno anche documentato la cessione di dosi di eroina, cocaina e hashish. L’arresto di Asti ha permesso il sequestro di alcuni grammi di cocaina e crack e una pistola semiautomatica illegale.  

ALESSANDRIA.NUOVO BLOCCO OPERATORIO PER L’OSPEDALE DI ALESSANDRIA.

ALESSANDRIA . Il direttore generale,Giovanni Baraldi,soddisfatto e non ha nascosto l’emozione per l’apertura del nuovo blocco operatorio dell’ospedale civile di Alessandria:“Un momento storico per l’Azienda Ospedaliera di Alessandria. L’inaugurazione ucciciale avverrà  giovedì pomeriggio col taglio del nastro alle 14.30,ma sarà operativa solo a cine luglio.  Otto sale,dedicate agli interventi di alta complessità: una per la chirurgia robotica e due per le urgenze. Il nuovo reparto potrà sostenere 35 interventi al giorno, supportato con soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Progettato due anni fa, è stato finanziato con 4 milioni e 900 mila euro dalla Regione Piemonte.

L’idea ambiziosa a maggio 2015 sostenuta con tenacia, nonostante le incertezze sui finanziamenti e i ricorsi al Tar, vinti dall’ospedale alessandrino. 

Le sale operatorie dell’ospedale passeranno a venti. La riorganizzazione complessiva di tutto l’apparato,la creazione di gruppi di lavoro formati dai professionisti dell’ospedale e ottimizzazione degli spazi.

Gli interventi chirurgici ad Alessandria sono 12 mila, almeno 6 mila ad alta complessita e 2 mila di urgenza,che il nuovo blocco operatorio potrà soddisfare al meglio.

PIRINCIPATO DI MONACO.LUCA MORETTO PREMIATO AL”GALA DE L’ART 2017″DI MONTECARLO.

 

Luca Moretto, vespa Venice a San Pietroburgo


Sabato 17 giugno si è svolta la cerimonia per la consegna dei premi “Gala de l’Art 2017”, l’attesissima esposizione curata da Monac’Art e Patrocinata dall’Ambasciata d’Italia nel Principato di Monaco.
Tra oltre 1000 artisti partecipanti, sono stati premiati 11 finalisti dall’autorevole giuria composta da: l’Ambasciatore d’Italia nel Principato di Monaco Cristiano Gallo, il Dott.re Giuseppe Sergio Carlo Ambrosio, il Direttore della rivista Royal Monaco Dott.re Luigi Mattera e il Direttore di Iori Casa d’Aste Stefano Iori.
Gli artisti, Lorenzo Zenucchini(1° posto), Annemarie Ambrosoli (2° posto) e Luca Moretto (3° posto), sono stati scelti come i migliori rappresentanti della New Generation dell’arte Italiana e premiati durante il cocktail di gala nella splendida cornice del Fairmont Monte Carlo. Prossimamente avranno l’onore di vedere le loro opere esposte presso l’Ambasciata Italiana nel Principato di Monaco.
Luca Moretto racconta: ” È stato emozionante sentire la lettura del mio motto – L’ottimismo può fondare le sue radici anche nel dolore – da parte dell’ambasciatore: Dott Cristiano Gallo che mi ha poi rivolto il suo invito a continuare a crederci e farmi portavoce di un importante messaggio positivo che proprio grazie ai miei colori e alla materia siliconica riesco a trasmettere ad un pubblico sempre maggiore e importante.”

ASTI. DIRIGENTE SPORTIVO ADESCAVA LE SUE GIOVANI VITTIME ON LINE PER POI RICATTARLE.

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Non si è ancora spento l’eco del pedofilo alessandrino suicidatosi in carcere che la cronaca ci riporta un nuovo squallido episodio di pedofilia.Il fato è accaduto tra le provincie di Asti e Cuneo dove un dirigente sportivo adescava le giovani promesse del calcio on line per poi ricattarle.

Le vittime erano ragazzini con meno di 16 anni mentre il pedofilo ne ha 24 anni, direttore sportivo di una squadra di calcio; da due anni la polizia postale lo aveva messo sotto la lente di ingrandimento dopo essere entrato nel mirino degli investigatori della Polizia Postale di Torino.

Una delle vittime un ragazzino astigiano, 14 anni, aveva sporto denuncia contro l’uomo insieme ai suoi genitori,in cui il giovane ha raccontato  particolari molto imbarazzanti.

Attraverso una intensa attività di monitoraggio e di indagine gli investigatori hanno tracciato il sistema di adescamento del direttore sportivo. Il dirigente aveva inventato e prodotto quattro identità femminili finte con immagini di adolescenti molto carine, le cui foto erano state preventivamente rubate in rete servivano ad avvicinare,virtualmente,i giovani e ottenere l’amicizia. Utilizzava termini e dinamiche dei giovanissimi quasi tutti calciatori militanti in squadre fra l’Albese e l’Astigiano.

La falsa amichetta adolescente si mostrava molto interessata all’atleta in erba e con uno stratagemma  li invitava a  inviarle dei selfie erotici, che ovviamente venivano scaricati e conservati dal pedofilo. Avute in mano le immagini imbarazzanti e compromettenti faceva leva sulla vergogna e sull’inesperienza delle vittime, le ricattarle dicendo che le avrebbe pubblicate sui vari profili Facebook, WhatsApp, Kik e Telegram.

I ragazzini pur di evitare la pubblicazione delle foto cedevano al  ricatto inviando altre altre foto osè in cambio della segretezza.

Il giovane calciatore non ce l’ha fatta a sopportare oltre i ricatti ed ha raccontato tutto ai genitori che si sono rivolti alla Polizia che dopo due anni di indagini ed una perquisizione a casa del pedofilo,24 enne, hanno trovato migliaia di video e filmati estorti alle giovani vittime.Sono  oltre un centinaio i ragazzini caduti nella trappola del pedofilo al quale sono stati concessi gli arresti domiciliari,per evitare,immaginiamo,spiacevoli incontri con altri detenuti con le conseguenze che questi casi comportano.