Mese: Maggio 2017

LECCE. GUARDIA DI FINANZA BLOCCA BARCA A VELA CON 73 MIGRANTI IRREGOLARI A BORDO.

LA GUARDIA DI FINANZA HA BLOCCATO UNA BARCA A VELA CON 73 MIGRANTI IRREGOLARI A SAN FOCA (LE). I MIGRANTI IRREGOLARI SONO STATI SOCCORSI A BORDO DI UN’IMBARCAZIONE INTERCETTATA AL LARGO DEL SALENTO.

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Una imbarcazione a vela di 17 metri è stata intercettata al largo delle coste Salentine con 73 migranti irregolari a bordo.  L’imbarcazione è stata intercettata, a 8 miglia al largo di San Foca (LE) da un Guardacoste del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, impegnata nell’operazione “TRITON 2017” dell’Agenzia FRONTEX.

Il veliero affiancato, alle 20.00 di ieri sera, dal Guardacoste d’altura delle Fiamme Gialle ha insospettito i finanzieri,per il modo insolito di navigare, esclusivamente a motore e con i locali sotto coperta oscurati con delle tende. I conducenti del natante all’alt dei finanzieri tentavano di eludere i controlli con manovre diversive prima di essere abbordati e fermati. I militari a bordo verificavano la presenza dei migranti, la funzionalità dell’imbarcazione e procedevano a identificare gli scafisti.

La barca a vela è stata scortata dalle Fiamme Gialle, nel porto di Otranto dove, in banchina, precedentemente allertato, era già pronto il dispositivo di accoglienza, anche sanitaria, predisposto dalla Prefettura di Lecce.

Il gruppo di migranti, 73 uomini adulti tra cui 16 sedicenti minori, la maggior parte non accompagnati, di presunta nazionalità pakistana e somala,sono apparsi tutti in buone condizioni di salute, anche se visibilmente provati da alcuni giorni di navigazione, venivano assistiti per il successivo trasferimento presso diversi centri di accoglienza della Puglia. L’imbarcazione a vela, battente bandiera turca e denominata “Deryalar”, è stata sottoposta a sequestro, i due scafisti di nazionalità ucraina tratti in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

SALERNO. VACANZE ESTIVE A SUD DI SALERNO CON “PISCO'” IL SASSO DEL CILENTO.

OGNUNO HA IL SUO TESORO.AD OTTATI E CASTELCIVITA E’ TOCCATA UNA PIETRA,PISCO’,PREZIOSA DI ALMENO 10 QUINTALI CHE FRUTTA OGNI GIORNO TRASMISIONI TELEVISIVE,ARTICOLI SUI GIORNALI,37.000 EURO PER LE INDAGINI GEOSTRUTTURALI  E A QUALCUNO 3 MILIONI DI EURO,ESATTAMENTE IL DOPPIO DI QUANTO PREVENTIVATO PER LA RIMOZIONE DEL SASSO E LA MESSA IN SICUREZZA DEL COSTONE SOVRASTANTE.

Ma come dice una nota pubblicità un diamante è per sempre. Il masso,ribattezzato Piscò,dimenticato e ricordato ogni qualvolta si presenti la necessità. I centro della carreggiata della strada provinciale 12 degli Alburni, in Cilento (Sa), nel Comune di Aquara, tra i centri di Castelcivita e Ottati,è stato trasformato in una piccola rotonda che fa ancora scalpore.

Quest’anno ad agosto,Piscò, compirà due anni e il masso è ancora lì, avvolto evidenziato con una rete arancione per cantieri. Lui di lì non ci pensa proprio ad andarsene,almeno non di sua volontà. Ovvio è una sasso e finché qualcuno non lo rimuove sta li immobile a ricordarci del pericolo imminente che gravita sopra le nostre teste.  Auto, camion e moto gli sfrecciano intorno tutti i giorni deviando il percorso come in una rotonda immaginaria.

La notizia fu data dal Corriere della Sera con Sergio Rizzo il 18 agosto 2016,dopo un anno dalla caduta e in ordine cronologico Piscò è il secondo masso di grosse dimensioni che blocca la strada,il primo era stato rimosso pochi giorni prima. Piscò per scelta non lo rimuove nessuno degli attori in scena: non le ruspe del Comune,la strada è provinciale; a Provincia preferisce chiudere il tratto, per mettere in sicurezza l’intera area, pammissionado uno studio e chiedendo fondi alla regione,pare lievitati a 3 milioni di euro.
La strada chiusa al traffico locale,ma ovviamente tutti passano dalla 12 essendo l’unico percorso viabile per raggiungere la città di Salerno. L’alternativa è un percorso lungo, tortuoso e disagevole.  La strada con il suo blocco scenografico, un cartello a lato della carreggiata,che dice la strada è chiusa al traffico,ma se volete passare fatelo e assumetevene i rischi.La storia del masso viene riprodotta in tutte le sue forme con manifestazioni di dissenso e indignazione su giornali e televisioni. Le istituzioni locali,per bocca del responsabile viabilità e trasporti della Provincia Domenico Ranesi, dichiara che il problema è un altro: «Se fosse il masso lo avremmo rimosso in pochi secondi ma il problema è come facciamo a mettere in sicurezza la strada!? Se lo rimuoviamo e ne cade un altro potrebbe anche uccidere una scolaresca in un pulman». Prospettiva alquanto surreale,la strada è già percorsa tutti i giorni da auto,camion,moto e pulman,quelli che riescono a passarci.
Per lo storico cronista salernitano, l’ex direttore del settimanale Unico, Oreste Mottola di Altavilla Silentina qualcosa stona,comincia a non quadrare sulla storia del masso “Piscò” caduto dal costone: “Sono stato più volte sul posto e non riuscivo a capacitarmi del perché non lo rimuovessero”, racconta Mottola, “quando mi ha avvicinato un signore che ridendo mi ha sussurrato “Guardi bene il selciato”,“se un masso di quelle tonnellate fosse caduto da 100, 200 metri di altezza, come sostengono, avrebbe fatto dei buchi a terra,avrebbe aperto un cratere, ma qui non c’è niente, è neppure tutto intorno.”».  Effettivamente segni sull’asfalto non ce ne sono e neppure lungo la vegetazione della montagna. Vero è che in un anno, ora due, la vegetazione crescendo ha ricoperto quest’ultima. «L’uomo sosteneva» spiega Mottola, «molto convinto, che il masso fosse caduto da un camion che trasportava rocce, visto che qualche settimana prima la Provincia aveva finito di mettere in sicurezza il costone proprio a qualche metro dal masso».

In Campania,come nel resto d’Italia, quando si chiude una strada trafficata come la provinciale 12 si usano i jersey in cemento.A Caslelcivita e all’incrocio di  San Vito c’è  solo un segnale di divieto che indica la strada interrotta e un cartello.

 

La presenza del masso e il clamore mediatico che ha scatenato è sicuramente fonte di speculazione per la necessità di interventi per la messa in sicurezza dell’intera area.  Il diamante del Cilento a sud di Salerno ha sollevato persino lo sdegno di Flavio Briatore che con un post su facebook ha dichiarato: «Vi sembra normale? Ma cosa fanno il sindaco, la Provincia, la Regione??? E’ una vergogna!! E’ la fotografia dell’incompetenza della classe politica e dirigenziale dell’Italia».
Il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora,ha risposto,a stretto giro di posta, a Briatore “accusandolo di non essere a conoscenza della pericolosità di quel costone alto circa 250 metri, che rischia di crollare da un momento all’altro, ma è d’accordo sullo sfascio dello Stato […] le province purtroppo non hanno i soldi per intervenire. Cosa possiamo fare? Le indagini geostrutturali sono state ultimate. Ora bisogna trovare le risorse, lievitate in un soffio a 3 milioni di euro. Il doppio di quelle previste inizialmente. E come nelle classiche storie italiane, dal dramma si è passati alla sceneggiata e poi alla farsa, per approdare ad un nuovo dramma: la manutenzione ordinaria di una montagna rischia di diventare la realizzazione della Salerno-Reggio Calabria. E il masso è lì a ricordarcelo”.

ALESSANDRIA. ALESSANDRIA 2 PONTEDERA 1;CREMONESE 3 RACING ROMA 2, L’INCUBO E’ SERVITO E ORA VIA ALLA LOTTERIA DEI PLAY OFF.

LE ACCUSE NEPPURE TROPPO VELATE ARRIVANO DALLA CURVA NORD AL GRIDO DI :”VERGOGNA,VERGOGNA” E POI ANCORA “VI SIETE VENDUTI IL CAMPIONATO”. INSULTI CONTRO I “BIG” DELL’ALESSANDRIA,DA BOCALON A IOCOLANO E VANNUCCHI,MA CE NE ERA ANCHE PER GONZALEZ. L’ALESSANDRIA SI E’ IMPOSTA SUL PONTEDERA,MA IL DESTINO BEFFARDO HA VOLUTO CHE LA CREMONESE PASSASSE IN VANTAGGIO ALL’87 DELLA RIPRESA AGGIUDICANDOSI LA PROMOZIONE DIRETTA IN “B”. AI GRIGI RESTA LA LOTTERIA DEI PLAY OFF DA GIOCARE CONTRO SQUADRE COME IL PARMA,LECCE E LIVORNO.

La fotocronaca della partita Alessandria Pontedera.

Il cielo cupo e novanta minuti di pioggia non sono serviti a raffreddare gli animi della tifoseria.La contestazione è partita ancora prima che i calciatori entrassero in campo per il riscaldamento,appellativi e insulti non si sono risparmiati. L’accusa più pesante da parte delle tifoserie è stato quello di essersi venduto il campionato. Sotto i riflettori poco gradevoli delle accuse: Vannucchi,Iocolano e Bocalon,ma non sono mancati gli insulti neppure per Gonzalez e Mezavilla.

La partita iniziata con alcuni minuti di ritardo è stata fermata per il lancio di fumogeni in campo,sotto la porta del Pontedera,a cui seguivano le richieste urlate di sospendere la partita che a dire dei tifosi era solo una pagliacciata.

La partita è ripresa appena il fumo si è diradato,ma pochi minuti dopo la scena si è ripetuta e la partita è stata nuovamente sospesa.

Neppure il primo goal dell’Alessandria,al 9° del primo tempo con tocco ravvicinato di Bocalon,è servito a calmare gli animi e le contestazioni sono continuate.

Al 41° il Pontedera pareggia con un gran tiro di Calcagni su una azione di Videtta che ha anche subito un fallo,non fischiato per la regola del vantaggio.

Alla ripresa l’atmosfera non è cambiata. La notizia del pareggio e della possibile sconfitta della Cremonese ha fatto respirare aria di serie “B” e la curva è esplosa di gioia,solo per una ventina di minuti,ma mentre l’Alessandria si portava in vantaggio  sul Pontedera al 61° con goal di Gonzalez, dopo una lunghissima cavalcata di Nicco che dalla metà campo dei grigi è arrivato al limite dell’area di rigore,la cremonese riagguantava la Racing Roma e all’87 si portava in vantaggio “beffando” le speranze dei grigi alla promozione diretta in serie”B” e che invece si devono affidare alla lotteria dei play off.

Le contestazioni sono proseguite anche dopo la fine della partita con qualche intemperanza tra il parterre e la tribuna.

Le foto raccontano meglio delle parole la giornata.

La cavalcata vincente di Nicco e del secondo goal per i grigi realizzato da Gonzalez.

Le lacrime  della fotografa di gioia,ma solo per 20 minuti.

Evacuo da lezioni di calcio

CREMONA. RACING ROMA VERSO IL SOLD OUT DOPO LA DECISIONE DELLA RACING DI PRESENTARSI IN CAMPO.

CREMONA. Dunque la Cremonese ha aperto il settore distinti e si va verso le 11 mila presenze allo “Zini” per la gara che potrebbe valere un campionato contro la Racing Roma.

I grigiorossi hanno,in vista dell’esaurimento dei 700 biglietti della curva nord, deciso di aprire il settore di fronte alla tribuna centrale. La collaborazione della Commissione Provinciale di Vigilanza ha permesso alla società la società di mettere a disposizione altri 4000 posti al prezzo della curve,5 euro, con tariffa Junior a 1 euro per i nati dall’anno 2000 e successivi.

 

ALESSANDRIA. L’INCUBO DI UNA VITTORIA INUTILE CONTRO IL PONTEDERA,LA RACING GIOCHERA’ CONTRO LA CREMONESE.

ALESSANDRIA .La trasferta del Pontedera ad Alessandria si presenta come una scampagnata con spensierata partitella di calcio. La società granata è già salva ed ha il biglietto per militare nella lega pro anche la prossima stagione e in vista del match di oggi,sabato 6 maggio 2017, al ‘Moccagatta’ non si scompone e quella che per i grigi rischia di trasformarsi in una beffa per il Pontedera è solo un allenamento fuori programma. l’Alessandria contro la squadra di “mister Indiani” si gioca le ultime speranze di ottenere la promozione diretta in Serie B.  La squadra di Bepi Pillon basterà dare in campo il minimo sindacale per non bruciare le fatiche di un intero campionato. Il mister Pillon ha annunciato che ci saranno dei cambiamenti che riguarderanno gli uomini che scenderanno in campo.

Celjak e Cazzola, fermati per una giornata dal Giudice sportivo.

In difesa,sulla destra probabilmente ci sarà Sosa; Gozzi e Piana al fianco di Piccolo. Sulla sinistra Barlocco. A centrocampo Nicco a fianco di Branca,favorito su Mezavilla. Marras super impegnato a correre sulle fasce non rischia la panchina, Iocolano e Fischnaller entrambi in corsa per un posto dal 1° minuto della partita. Bocalon sicuro(?) al posto di Evacuo supportato dal solito Gonzalez.

Tra i tifosi il clima è incandescente,serpeggiano rabbia e rancore,specialmente dopo il pareggio di Tivoli e per i 12 punti di vantaggio sulla diretta inseguitrice bruciati dal match contro il Livorno in avanti. Sui muri delle abitazioni dei calciatori sono comparse in settimana scritte ingiuriose contro i calciatori,con inviti a vergognarsi e lasciare subito l’Alessandria. Felice Piccolo intervistato alla vigilia del match ha spiegato. “Crederci ancora è l’unica strada percorribile. E’ impossibile star fuori dall’ambiente che abbiamo intorno, sappiamo che abbiamo delle responsabilità, però è anche vero che nelle ultime partite abbiamo pagato troppo alcuni episodi a noi sfavorevoli. Già da martedì, però, siamo concentrati sul Pontedera”.

L’arrivo del ds Pasquale Sensibile ha raccolto intorno a se poco entusiasmo da parte della tifoseria grigia,ma questa per i grigi è una fase complicata ed è comprensibile il poco entusiasmo per la frustrazione di una promozione sicura buttata al vento.  L’allontanamento di Giuseppe Magalini era attesa da tempo dalla tifoseria grigia, ma pare siano poco convincenti le decisioni della scelta dell’ex uomo di mercato di Novara e Sampdoria.  Il tempo è sovrano e dimostrerà chi, tra presidente e tifosi,ha ragione . Piccolo larla del nuovo Ds per stemperare le polemiche: “L’ho conosciuto quando ero alla Juventus, conosco le sue qualità. Ad ogni modo la sua carriera parla per lui,sono convinto che scoprirete da soli quanto potrà essere utile all’Alessandria”.

Il Pontedera scenderà in campo al “Mocca” decimato dalle assenze: squalificati Kabashi e Polvani, indisponibili Lori, Disanto, Bonaventura, Daniel Gmeignani, Grassi e Massa.

Il direttore di gara sarà l’abitro il Sig. Armando Ranaldi di Tivoli, calcio d’inizio alle 16.30.