Milano tra dubbi e tifo che da mesi vivono il dubbio senza risposte.I dubbi aumentano per lo spostamento del closing a marzo. Due caoarre versate per l’acquisto della società Rosso Nera,ma da dove arrivano i soldi usati per pagate le due caparre da 100 mln ognuna non è chiaro. 200 milioni arrivati direttamente nelle casse di Fininvest,ma mancano le autorizzazioni del governo di Pechino per il saldo. Calcio&Finanza ha pubblicato in esclusiva un documento che ricostruisce il percorso dei 100 milioni versati lo scorso 13 dicembre,il closing slitta di tre mesi,a marzo.
I documenti ufficiali dei partner del gruppo Sino-Europe Sports Investment” consultati da Calcio&Finanza fanno emergere un contratto di pegno sull’intero capitale della società veicolo Rossoneri Champions (Hong Kong), che la controllante Rossoneri Sport Investment (Hong Kong) ha concesso come garanzia alla società che ha pagato la seconda caparra.
La Willy Shine International Holdings è una società registrata nelle Isole Vergini Britanniche,che non ha obblighi di pubblicazione dell’elenco degli amministratori e degli azionisti quindi non è possibile sapere da dove arrivino i fondi versati nelle casse di Fininvest. Calcio&Finanza,cita fonti che sostengono che i capitali utilizzati per pagare la caparra sono integralmente di Sino-Europe Sports Investment, ma a tutt’ora l’unica certezza è che il contratto tra Willy Shine e Rossoneri Champions sono stati firmati da Ren Yubing,Willy Shine e Chen Huashan per Rossoneri.Il referente di Sino Europe,Huashan,è praticamente uno sconosciuto; Han Li e Yonghong Li, è tra i personaggi emersi nei Panama Papers.
Un rompicapo Cinese per capire fino in fondo i termini di una cessione ingarbugliata,la mancanza di trasparenza è tale che nelle scorse settimane il consigliere comunale di Milano, David Gentili, presidente della Commissione Antimafia del capoluogo lombardo, aveva lanciato l’allarme: “Abbiamo una situazione particolare ed emblematica per il contrasto al riciclaggio e la possibilità che strutture opache agiscano a Milano”. Come segnalato da ilfattoquotidiano.it:se la trattativa andrà a buon fine, i nomi dovranno conoscersi per forza e saranno vagliati dalla Figc, ma se la cessione dovesse sfumare,almeno duecento mln di euro sono arrivati in Italia con il rischi concreto di non sapere chi li ha realmente versati.